108 € non mi sembrano una cifra così spropositata sinceramente.
Grifis2 (anonimo)
- 10 anni fa
20
9,9 euro a dvd sono un cifra onesta direi.
Alla fine quando verrebbe a costare una serie di 12 dvd? facciamo 3 cofanetti a 39,90 l'uno? 120 euro in tutto quindi
Comunque io non so che fare, ho aspettato invano i cofanetti di goldrake, di cui ancora non c'e' traccia. a sto punto jeeg magari, essendo anche piu' corto, me lo recupero con la gazzetta.
@Grifis2 Stiamo parlando di un anime del '75, DEVE costare di meno rispetto ad uno uscito di recente, specialmente quando hai buona parte del lavoro già fatto e lo pubblichi con questa edizione.
Jeeg (anonimo)
- 10 anni fa
10
@ RyOGo ha scritto " A quando i cofanetti ? "
Sono IMMINENTI.
AHAHAHAHAHAHAHAHA
Scherzi a parte ^__^ non lamentiamoci. Chi si accontenta gode
Grande non vedo l'ora che esca un altro grande robot della mia generazione!
Comunque in ogni Dvd ci sarà:
- audio e video rimasterizzati
- edizione integrale contenente le scene tagliate mai trasmesse in TV
- opzione audio giapponese con sottotitoli italiani tradotti fedelmente dall'originale
- video delle sigle italiane con le titolazioni originali della prima messa in onda televisiva (versione vintage)
Secondo me conviene, certo chi proviene da una generazione successiva alla mia non è che glie ne importi molto ma è pur sempre un cartone che insieme a Goldrake ha dato notevole impulso alla popolarità degli anime in Italia.
Ok Actarus, ma... il video farà schifo come han fatto con Goldrake? E Jeeg ha un doppiaggio osceno pure per l'epoca, a differenza di Goldrake e gli altri mandati da Rai.
Del doppiaggio di Jegg si, ma non tutti, poi per la questione del video invece si sente il peso degli anni, quindi per me la qualità va bene lo stesso.
C'è un altro fatto se questi dvd li vedi su un vecchio televisore (a tubo catodico quindi) si percepisce una qualità maggiore rispetto a quella degli LCD. (purtroppo però quasi nessuno possiede ormai questo tipo di televisore)
Bisogna vedere poi la qualità del televisore piatto (come gestisce l'upscaling) in generale più è antica l'immagine più saranno sfocate le immagini. Poi un altra cosa, bisogna vedere come si sono mantenuti nel tempo i master originali.
@ Actarus : se vuoi ti regalo un bel mivar 15 pollici. Peccato manchi l'effetto neve, altrimenti potevi guardare JEEG come nei primi anni 80.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
10
Non facciamo allarmismi , i master jap di Jeeg sono buoni, non sono rovinati come i primi episodi di Goldrake ( che hanno subito rimaneggiamenti da parte di Yamato per togliere l'effetto sabbia dai primi episodi)
Grifis2 (anonimo)
- 10 anni fa
30
@Stay Night a parte che in base a cosa dici che *deve* costare meno. Credi che i giapponesi regalino i diritti di anime cosi' importanti?Secondo te perchè sono stati bloccati per anni e anni? Non certo perchè mancava la domanda visto il successo dell'iniziativa di goldrake.
Che poi non so, in base a tale ragionamento la divina commedia o i promessi sposi in libreria dovrebbero regalarteli....
Jeeg (anonimo)
- 10 anni fa
50
@ Ryogo ha scritto : " E Jeeg ha un doppiaggio osceno pure per l'epoca, a differenza di Goldrake e gli altri mandati da Rai. "
@Grifis2 Ma hai letto quello che ho scritto? Non mi prendo neanche la briga di chiarirmi, metterei in dubbio la tua intelligenza.
Grifis2 (anonimo)
- 10 anni fa
80
@Stay Night ho capito che il doppiaggio è gia fatto e l'edizione non è certo mega deluxe, ma qui si tratta di saper dare il giusto valore alle cose.
E mi pare che oggi lo spettatore medio non sia in grado di darlo, insomma ci si lamenta di un dvd con 4 episodi con doppia traccia audio piu' sottotitoli, quando negli anni novanta si pagava 39900 lire per vhs con su 2 episodi?
Strafelice! Jeeg è una grandissima serie come tante dei mitici anni 70, meno male che il pubblico generalista fa poche chiacchere e molti fatti, successo strepitoso nelle serate superobots e successo strepitoso di Goldrake in Dvd, meno male che ci sono loro a cacciare i soldi e a salvare il mercato anime in italia perchè se fosse in mano a tutti i criticoni sarebbe stramorto da tempo! Grazie al cielo esistono i superobot che vendono!
Già che Hiroshi Shiba è doppiato da Romano Malaspina uno dei migliori doppiatori che l'italia abbia mai avuto la dice lunga......prima di scrivere certe castronerie io ci penserei ...
Come più volte detto in più sedi i robottoni naganiani come tante altre serie Toei (vedi Devilman) hanno licenze costose, per non parlare delle sigle originali che ora sono in mano a Universal e Warner i cui diritti costano non poco. zanche i box quando usciranno avranno un costo elevato (sui 40-50 euro sicuri poi dipende da quanti dvd ci saranno) come spesso accade per titoli del genere. Sono ovviamente per nostalgici e amanti del genere, all'epoca jeeg era un must, era il mio preferito tra tutti anche più di Mazinger (la cui serie arrivò cronologicamente sfalzata) e tanto altri.
Io sono un nostalgico perchè putroppo Goldrake lo ricordo poco perchè ero piccolo quando arrivo' qui la prima volta , Jeeg gia' l'ho ricordo meglio e sono 2 serie a cui sono molto molto legato e spero escano in cofanetto come Gundam, Astro Robot e Tider .
Io sono politicamente contro l'acquisto dei dvd singoli, specie in edicola. E visto che mi hanno pure totalmente snobbato Mazinger Z, mi tiro fuori (non che non capisca il perché siano partiti da Goldrake e Jeeg, ma ci sono rimasto male lo stesso). Ringrazio il pubblico generalista che finanzia il mercato, ma non ne faccio parte quindi sosterrò i cofanetti, se di blu-ray (in questi casi inutili, ma fanno figo lo stesso) è meglio.
PS: Qualcuno mi spiega che sono queste "promocard"?
Il prezzo mi sembra onesto. Video e Audio sarebbero rimasterizzati, dunque non dovrebbero esserci problemi di noise e simili. Mentre per quanto riguarda Goldrake, invece, c'era su fb chi postava una serie di screen dalla versione d/visual paragonandola con quella Yamato, e la qualità era decisamente a favore di quest'ultima.
@kazuya Il pubblico che tu chiami generalista non ha salvato un bel niente, salvano solo le solite girelle.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
21
Si, ma facevano sempre il paragone col primo episodio, quello più rovinato dalla grana della pellicola e che Yamato ha cercato di eliminare sfocando l'immagine ( ottenendo così da una parte un immagine più pulita di quella d(v ma poerdendo in parte il dettaglio ) Bisognerebbe fare un paragone con gli episodi più avanti , che sono conservati meglio, tipo il 20, tò, per essere più oggettivi. Già tra il 1o e 2o episodio della versione Yamato c'è una certa differenza in resa di immagine.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
41
@Godai E secondo te, se Yamato un giorno doppia serie come Ideon o Galient, i soldi chi glieli ha dati, se non il pubblico generalista che gli ha stra-comprato le girelle ?
Mi sembra fin troppo chiaro che il pubblico generalista italiano non potrà mai aprezzare in fascia giornaliera serie da fascia serale rivolte esclusivamente agli otaku giapponesi esigenti di bimbette moe, cliché studiati apposta per loro, lolicon et similia. Icone come Hokuto no Ken, Jeeg e compagnia hanno avuto un responso nella cultura di massa che K-On!, Madoka Magica e le altre cose create appositamente per gli attuali otaku giapponesi non avranno mai, in quanto sono serie costruite a tavolino per una ristretta nicchia di disadattati. Rassegnatevi.
Se proprio volete che le serie otaku che tanto acclamate riescano a sopravvivere al di fuori delle varie nicchie di appassionati dovreste supportare ogni forma di animazione, in modo tale che, quando essa sarà tornata ad essere un prodotto di massa (perché ormai non lo è più, vi piaccia o no), tali serie possano essere proposte cavalcando l'onda, se mi passa la metafora.
Cercare di attaccare ogni volta quello che voi chiamate "girella" ripetendo il solito copione purista ogni volta è abbastanza risibile e poco costruttivo.
Visto che non mi metto mai a bettibeccare in simili questioni,inquanto io sto con il mercato e con gli editori,del resto poco mi interessa.Dico che le serie in uscita con RCS(non solo quelle di Yamato) sono per un pubblico generalista a cui poco frega l'alta qualità. I cofanetti non credo usciranno a breve inquanto prima debbono uscire quelli di Goldrake ed in secondo luogo l'anime deve passare su Man-Ga quindi deduco Lucca 2015 quando in edicola comincerà ad uscire Il Grande Mazinga
@AkiraSakura Vedo che non hai capito un cavolo del mercato odierno, congratulazioni. E' una cavolata la storia che prima gli anime li facevano meglio, semplicemente ci fu un boom dei cartoni animati e visti i limiti della televisione all'epoca i bambini/ragazzi si accontentavano di quello che passava in convento, per questo sono famosi e per questo vengono ricordati. Se oggi non è più così e perchè il modo di guardare la televisione è totalmente cambiato, con l'avvento di internet chiunque può guardare quello che vuole, come vuole e quando vuole. I nuovi appassionati (me compreso) sono stati abituati male, non voglio dare la colpa soltanto al fansub ma anche agli editori che non hanno saputo crescere il mercato, qualcosina ultimamente si sta muovendo con gli streaming legali e i film al cinema ma ci vorrà tempo e non è detto che la situazione migliori.
@ Sam Hitogami : il giorno in cui Yamato pubblichera' (sempre che abbiano i diritti) Ideon o Panzer World Galient sara' il giorno che nevichera' all'inferno.
@ Stay Night : Gli anime che sono andati in onda alla fine degli anni 70 inizio anni 80 sono stati comprati e trasmessi senza alcun criterio qualitativo. Si compravano gli anime perche' costavano un tozzo di pane e potevi riempiere il palinsensto della tua tv privata senza comprare cose di qualita'. Certo in 6 anni ci siamo ritrovati praticamente tutta la produzione giapponese degli anni 70. C'era di tutto, da serie di grande spessore a serie di infimo spessore. A questo aggiungiamo che tutte sono state trattate di merda con adattamenti e sdoppiaggi e la frittata e' fatta. Ascoltate il doppiaggio "storico" di Machine Hayabusa o quello di Gundam per capire come venivano violentati tutti gli anime. Chi grida alla memoria storica non e' un fan di animazione, non lo e' mai stato. E uno che vuole rivivere l'opera stuprata cosi' come la vide quando era un poppante. A mio avviso questo modo di essere e' molto deprimente e non aiuta per niente il mercato dell'animazione.
Fate un esperimento. Provate a far vedere al primo che capita un meisaku tratto da un romanzo occidentale e un prodotto per otaku giapponesi. Vediamo cosa vi dice.
Vedo che non hai capito un cavolo del mercato odierno, congratulazioni.
Il mercato odierno si basa su progetti multimediali per otaku: in fascia serale si mandano in onda le loli, il moe e compagnia, e si vendono videogiochi, bamboline, retelling, gadgets ecc. in Giappone il consumismo è sfrenato, e ci sono delle strategie di marketing destinate agli otaku che gli spremono come limoni. Non sono di certo strategie che ci si può permettere nell'Italia in crisi, dove i distributori devono sputare sangue persino per far doppiare una serie di pochi episodi.
e oggi non è più così e perchè il modo di guardare la televisione è totalmente cambiato, con l'avvento di internet chiunque può guardare quello che vuole, come vuole e quando vuole.e oggi non è più così e perchè il modo di guardare la televisione è totalmente cambiato, con l'avvento di internet chiunque può guardare quello che vuole, come vuole e quando vuole.
Questo non toglie che un pubblico molto vasto sia incompatibile con i cliché per otaku, moe e lolicon che sono roba di nicchia, che ti piaccia o no. La gente oggigiorno si vede i telefilm, che sono fatti per tutti. Gli anime restano un prodotto di nicchia. In quella che voi chiamate "era della girella", invece, tutti stavano davanti alla TV a vedere UFOãƒãƒœã‚°ãƒ¬ãƒ³ãƒ€ã‚¤ã‚¶ãƒ¼: era un fenomeno di costume.
I nuovi appassionati (me compreso) sono stati abituati male, non voglio dare la colpa soltanto al fansub ma anche agli editori che non hanno saputo crescere il mercato, qualcosina ultimamente si sta muovendo con gli streaming legali e i film al cinema ma ci vorrà tempo e non è detto che la situazione migliori.
Gli editori sanno benissimo cosa vende e cosa no. Quando bisogna spendere i soldi per fare qualcosa, si punta su quello che piace ai più, non di certo su quello che piace ad una nicchia di disadattati giapponesi.
A questo aggiungiamo che tutte sono state trattate di merda con adattamenti e sdoppiaggi e la frittata e' fatta. Ascoltate il doppiaggio "storico" di Machine Hayabusa o quello di Gundam per capire come venivano violentati tutti gli anime. Chi grida alla memoria storica non e' un fan di animazione, non lo e' mai stato. E uno che vuole rivivere l'opera stuprata cosi' come la vide quando era un poppante. A mio avviso questo modo di essere e' molto deprimente e non aiuta per niente il mercato dell'animazione.
La maggiorparte dei doppiaggi facevano schifo, ovvio. Ma dire che TUTTI facevano schifo è un po' di parte. Ma solo un pochino.
Chi grida alla memoria storica non e' un fan di animazione, non lo e' mai stato.
Chi non ha coscienza storica e viene a buttare fango ogni volta che c'è una notizia su una serie anni 70/80 non è un fan dell'animazione, non lo è mai stato. E' uno che rosica alla grande.
Il pubblico generalista dà i suoi soldi ad operazioni nostalgia, con tanto di doppiaggi sballati e adattamenti penosi. Quello non è rispetto per le opere, spesso meritevoli, che vengono proposte, quello è solo voglia di godersi il ritorno all'infanzia. Che poi i soldi della vendita di Goldrake se li prende Yamato o RCS? Io credo RCS, Yamato si troverà a lavorare da service solo per serie che vengono reputate buone per operazioni nostalgia da RCS, quindi le solite girelle. Ecco che i soldi per le operazioni nostalgia se verranno reinvestiti sarà solo per altre operazioni nostalgia. Naturalmente sarà molto difficile che queste serie in home video poi avranno un trattamento normale, cioè un doppiaggio ed un adattamento fedele. Potrebbe andar bene con Grendizer che ha un doppiaggio decente fatto in passato, ma per il resto dei robottoni il destino sarà il solito doppiaggio sbagliato e ammuffito richiesto a gran voce dalle schiere girellare. E mi venite a parlare di fan generalisti come salvezza del mercato dell'animazione? Ma non scherziamo. Restando in tema Yamato, potrebbe andare meglio con Koch che sembra voler portare al cinema qualcosa di nuovo e per Ashita no Joe pare che vogliano portare i film con un trattamento normale, cioè adattamento e doppiaggio fedele. Ecco, quelli che hanno rispetto del passato dell'animazione giapponese, come il sottoscritto, vogliono che vecchi capolavori abbiano un trattamento degno. I robottoni non lo hanno avuto, Ashita no Joe fortunatamente lo avrà. Mi chiedo se chi continua a sostenere lo scempio delle opere che dice di amare abbia davvero la coscienza storica che vanta di avere.
PS I Puristi non esistono, esistono fan che vogliono apprezzare il prodotto al meglio, come esistono amanti della birra che vogliono bere un prodotto al suo meglio, o come esistono amanti degli Smartphone che vogliono godersi il loro device al meglio. Fortunatamente nelle ultime due categorie non ci sono amanti dei prodotti avariati o non funzionanti. Nell'animazione purtroppo ci sono i girellari.
Vedo che la notizia sul robottone di turno in edicola si è trasformata nel solito flame su: "la girella uccide il mercato", "il pubblico generalista uccide il mercato", "si stava meglio quando si stava peggio", "non ci sono più le mezze stagioni" ecc... ecc...
Il mercato giapponese odierno è molto diverso da quello degli anni 70/80, ed è in larga parte inadatto al nostro mercato. Mandiamo in fascia giornaliera un tipo che ci prova con la loli di turno, e vediamo quante telefonate di genitori incazzati arrivano all'emittente sfigata che ha avuto tale idea.
Aggiungiamo l'enorme invasione di animazione americana (adatta ai più piccoli) e telefilm (adatti ai grandi) e scopriremo che per gli anime odierni non c'è spazio.
Jeeg e il suo successo odierno si basano soltanto sulla nostalgia? In larga parte è vero. Ma è anche vero che per il mercato italiano al giorno d'oggi non ci sono prodotti migliori della nostalgia (in termini di costume e adattamento al mercato).
Inoltre internet è utilizzato a malapena da un terzo degli italiani, e sono addirittura meno quelli che lo usano in modo intensivo e come intrattenimento primario. Lo svago in Italia è ancora legato a TV e film distribuiti su supporto fisico.
Grifis2 (anonimo)
- 10 anni fa
31
A me pare che certi ragionamenti, oltre ad una buona dose di fanboysmo che emerge, pecchino in un senso, ossia sembra quasi che la yamato non voglia rifare il doppiaggio , ma la realtà è che ne lei ne nessuno ha le disponibilita economiche per ridoppiare così tanti episodi. L alternativa non è con o senza nuovo doppiaggio, è se rendere un opera disponibile o meno e, personalmente, ritengo che sia sempre da scegliere la prima opzione. Che poi, basta mettere l audio jap con i sub fedeli e via che passa la paura, o no?
@AkiraSakura Stai palesando la tua ignoranza in materia, anime per otaku ci sono stati sia nel '70 che nel 2014, tu invece stai mettendo tutte le serie nuove in un insieme che ti sei creato da solo. Al di la' della loro qualità Jeeg e compagnia hanno avuto successo perchè il momento era favorevole, cosa che le serie nuove non hanno avuto la fortuna di avere. Infine ti chiedo per cortesia di leggere bene il mio commento, ma cavolo, quì nessuno sa' leggere, se io ti parlo di come gli editori non abbiano saputo far crescere il numero di appassionati dimmi che diavolo centra che loro sanno cosa vende di più ultimamente, io parlo di crescita del mercato, non di far cassa velocemente.
Stai palesando la tua ignoranza in materia, anime per otaku ci sono stati sia nel '70 che nel 2014, tu invece stai mettendo tutte le serie nuove in un insieme che ti sei creato da solo.
Ma LOL quasi non esistevano otaku. I primi otaku sono nati alla fine degli anni 70/inizio anni 80, e allora fruivano di animazione adatta a loro solo in formato home video (ovvero la roba per otaku erano OAV come Megazone, Iczer e affini, dove c'erano meno trama e più tette). A quei tempi in TV c'erano anime generalisti e in home c'era roba da otaku. Nel mercato odierno invece una fetta enorme della roba che passa in TV è per otaku, in quanto da metà degli anni 90 in poi hanno lentamente ma inesorabilmente colonizzato gli spazi televisivi.
io ti parlo di come gli editori non abbiano saputo far crescere il numero di appassionati
Che ci sia una certa mancanza di capacità di marketing sono d'accordo pure io, ma il problema della mancanza di opere adatte non è certo secondario. Non per nulla Dynit ha atteso eoni per portare qui i giganti, in quanto una delle poche opere odierne ad essere adatta alla distribuzione fisica.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
52
Qui c'è gente che dice che le serie nuove in jap non tirano perché "non è un momneto favorevole per gli anime " mentre una volta si guardava tutto indistintamente. Ma il successo dis erie come Yokai Watch ( 2014) dove lo mettiamo ? Non si era detto che il mercato odierno non è favorevole ? No, la verità è che il 90% degli anime odierni sono boiate paurose fatte solo per pipparoli disadattati e il pubblico generalista li snobba, al contrario di serie come YW che sono fatti per piacere al maggior numero di persone possibile.
@Godai
"Che poi i soldi della vendita di Goldrake se li prende Yamato o RCS? Io credo RCS, Yamato si troverà a lavorare da service solo per serie che vengono reputate buone per operazioni nostalgia da RCS, quindi le solite girelle. Ecco che i soldi per le operazioni nostalgia se verranno reinvestiti sarà solo per altre operazioni nostalgia. "
A parte che stà cosa del service è un idea tua e di Fencer basata sul nulla. Già il fatto che il marchio Yamato Video compaia bello grosso sui dvd da edicola, ti fa capire che tanto service non fanno ( anche perché i diritti per l'italia sono di loro proprietà). Potrei capire che RCS avesse sganciato soldi per doppiare episodi inediti e cose così ma.... ma il tuo ragionamento non stà in piedi. E' come se dicessi che Dynit fa da service a Rai 4 per mandare in onda serie come Sword Art Online, Madoka e compagnia brutta. E secondo te Dynit non guadagna una cippa con gli anime di Rai 4 ?
Una cosa e' certa,grazie a Yamatovideo (che distribuisce e continuera' a farlo) gli anime robotici anni 70/80,molti di loro continueranno a rosicare ancora per molto tempo,hai voglia a chiamarci girellari,rosicate gente,rosicate,hihihihihi
@ Meganoide : Gli anime in giappone che si tratti del 1970 o del 2014 andavano in onda nello stesso modo. 1 episodio a settimana. Magari negli anni 70 e 80 vi erano piu' anime generalisti ma oggi in giappone continuano ad esserci anime generalisti tipo le PreCure che vanno in onda di giorno per un pubblico infantile. Il resto va in onda di sera per un pubblico piu' otuku.
Da noi il successo degli anime degli anni 70 e' dovuto esclusivamente a due fattori del tutto eccezionali e per questo motivo unici : - tutte le tv privati sono state inondate da questi prodotti (molto piu' che sui canali nazionali RAI) per questioni di costi - quasi tutto il palinsesto dei canali privati era dedicato alla trasmissione di anime. Dalla mattina alla sera a ciclo continuo. Di questo passo anche un anime del cavolo fa imprinting su un certo pubblico infantile.
Se invece gli anime fossero arrivati normalemente e occupassero un posto normale all'interno del palinsesto delle tv la situazione sarebbe la stessa che si ha oggi. Poche serie da mandare e giustamente si comprano quelle che hanno la possibilita' di trovare un pubblico. Quello che non capite e che la situazione di oggi e' normale mentre quella della nostra infanzia (fine anni '70 inizio anni '80) era anormale.
Chi fa imprenditore di anime vuole far passare l'epoca anormale come si fosse la normalita'. Ed e' qui che sbaglia, sbagliava in passato e continua a sbagliare ancora oggi. Non e' un caso se dopo quell'epoca anormale gli anime sono del tutto spariti dai palinsesti eccetto per una o due serie che la facevano da padrone sui canali locali. Vedi Maison Ikkoku e Ken su Italia 7/Odeon oltre ai Cavalieri dello sdoppiaggio, Dragon Ball e Sailor Moon su Mediaset. 20 anni con questi 5 serie. E un po' poco no ?
Stai palesando la tua ignoranza in materia, anime per otaku ci sono stati sia nel '70 che nel 2014, tu invece stai mettendo tutte le serie nuove in un insieme che ti sei creato da solo.
Il marketing multimediale per otaku e la fascia serale sono nati con Eva. Eva ha dirottato il pubblico che consumava OAV (cioé gli otaku) sulla fascia serale. Leggiti un qualsiasi libro di storia dell'animazione, oppure Generazione Otaku di Hiroki Azuma. E' sempre meglio che rosicare o sparare castronerie su internet.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
42
@Cobra Ma la smetti di dare lezioni di cui non sai nulla ? Ma lo sai che gli anime occupavano di brutto i palinsesti italiaci da fine anni 90 ai primi anni 2000 ? Oggi invece và in onda veramente poco, e quasi tutte repliche. Altro che "situazione normale " di adesso. Ok, durante il boom di fine anni 70-inizio 80 si creò un intasamento di anime, ma se poi dopo abbiamo visto molta meno roba era solo perché Mediaset cominciò a spadroneggiare fregandosi frequenze e spot pubblicitari a iosa, lascindo alle altri emittenti el briciole. Risultato ? Le locali non avevano più soldi per comprare novità a prezzi adeguati, cosa che poteva fare solo MS, che però comprava solo anime senza sangue e violenza e robot ( quindi poteva scegliere su una base limitata di titoli). Quei pochi violenti che comprava / tipo Dragon Ball e Saint Seiya) li acquistava solo perché c'erano sponsor che volevano i portare merchandising , e li sbateva sulle reti minori come Odeon e Italia 7 , in modo da salvare la faccia. In pratica era in uno stato di completo monopolio dove il faceva bello e cattivo tempo. Per questo in TV si vedevano poche novità anime negli anni 90. E non è un caso che quando è nata MTV, che pagava il giusto a Dynit e Yamato per doppiare novità, le novità ( titoli adulti, non favolette per bampa) arrivarono. Oggi si vedono pochi anime perché le frequenze sono in mano ai canali di Warner, Fox e compagnia Yankee, che non comprano anime da distributori terzi come Dynit e Yamato, in quanto non di loro proprietà esclusiva, infatti mandano in onda solo anime di cui possiedono in prima persona i diritti per Usa e Europa. Così fai fuori la concorrenza, e ti pappi l'etere. Questo per far capire a tutti che gli anime in Italia hanno sempre tirato , più delle amiericanate, solo che se chiudi il rubinetto alla fonte, l'acqua non arriverà mai.
Sam Hitogami
- 10 anni fa
21
Guardate che gli otaku, i cosplayer, e pure le doojinshi hentai sono nati a partire da fine anni 70 con l'inizio dell'anime boom lanciato da Yamato e Gundam. Il resto sono balle.
Magari negli anni 70 e 80 vi erano piu' anime generalisti
Appunto. Ma erano molti di più, e si adattavano meglio alle varie fasce di età (dal mecha nagaiano al meisaku drammatico).
Da noi il successo degli anime degli anni 70 e' dovuto esclusivamente a due fattori del tutto eccezionali e per questo motivo unici : - tutte le tv privati sono state inondate da questi prodotti (molto piu' che sui canali nazionali RAI) per questioni di costi - quasi tutto il palinsesto dei canali privati era dedicato alla trasmissione di anime. Dalla mattina alla sera a ciclo continuo. Di questo passo anche un anime del cavolo fa imprinting su un certo pubblico infantile.
Se invece gli anime fossero arrivati normalemente e occupassero un posto normale all'interno del palinsesto delle tv la situazione sarebbe la stessa che si ha oggi. Poche serie da mandare e giustamente si comprano quelle che hanno la possibilita' di trovare un pubblico. Quello che non capite e che la situazione di oggi e' normale mentre quella della nostra infanzia (fine anni '70 inizio anni '80) era anormale.
Questo non c'entra una sega col fatto che gli anime di oggi non vendano, e le tesi che sostengono che la colpa della scarsa presa dell'animazione di oggi è dovuta a robe successe cinquant'anni fa mi suonano sempre più ridicole.
Le causa attuai del periodo di magra sono molteplici, e vanno dai gusti del pubblico, alla congiunzione economica sfavorevole, alla mancanza di un certo numero di opere di qualità per invadere il mercato. E queste sono solo alcune delle cause, visto che ragionandoci su ne salterebbero fuori altre.
sbagliava in passato No non sbagliava in passato, visto che i palinsesti presentati hanno avuto un enorme successo.
continua a sbagliare ancora oggi No, non sbaglia nemmeno oggi, visto che sono i soldi a far girare il mondo, e un imprenditore deve giustamente tentare far soldi per mandare avanti la baracca. Nel mentre continuano arrivare nuove serie (che tirano poco). Ma magari preferiresti che si buttino a pesce su serie nuove, falliscano in massa e che più nessuno importi serie qui in Italia. Perché è così che andrebbe, se facessero i pionieri allo sbaraglio senza tentare di far cassa.
Gli otaku sono usciti dall'anonimato nel 1981, dopo l'uscita al cinema dei film di Gundam. Fino al 1982 la loro influenza sul mondo dell'animazione e' stata ZERO. Poi con Macross hanno cominciato a influenzare il mondo degli anime e da li' in poi la loro rilevanza e' cresciuta a dismisura fino ad arrivare alla situazione attuale. Comunque fino agli anni novanta inclusi non erano il fattore dominante del mercato anime.
Ospite (anonimo)
- 10 anni fa
31
Quando ci sono certe notizie, mai che vi riesca rimanere sull'argomento dell'articolo. Di parla' dei dvd di Jeeg e di Jeeg proprio un ve ne frega nulla?
Gli anime oggi non vendono? È cambiato il modo di fruizione, la crescita di tutte le fiere nel mondo dedicate al Giappone è un segno abbastanza incontrovertibile che di appassionati ce ne sono eccome. Rispetto ai 70 - 80 c'è stato un piccolo cambiamento, internet.
@sam Togli Rai4, Man-ga, VVVVID, Koch, RCS, Nexo e Dynit e Yamato si danno a qualcos'altro. Purtroppo lavorano solo con qualcuno alle spalle ed è quel qualcuno che decide alla fine.
Ma mi state trollando con le risposte? Io dico che anime per otaku ne facevano già all'epoca e voi mi rispondete che loro erano molto di meno che si e no si beccavano qualche OAV, mi avete dato ragione allora. L'unica cosa che volevo dire e di non generalizzare pensando che nel mercato odierno gran parte è spazzatura mentre prima tutto brillava, boiate le hanno fatte sia oggi come in passato.
E per rispondere a Sam tu prova a mettere un anime odierno (non le boiate ma quelli fatti bene) in Tv e pubblicizzalo bene e vedi se poi non diventa famoso, il fatto e che la televisione non vuole perdere tempo per serie di poca durata che vanno pubblicizzate, preferisce invece gli ascolti facili ed economici con una delle tante sitcom in circolazione. Con Yokai Watch molto probabilmente sono gli stessi giapponesi che cercano di lanciare il marchio all'estero per promuovere anche lì il merchandising.
Jeeg ha un bel doppiaggio solo perchè c'è Malaspina? Nulla da ridire sulle sue capacità (in Negadon mi fa venire la pelle d'oca), ma un doppiaggio fatto con le voci forzate da 5 doppiatori non mi sembra buono, nemmeno per gli standard dell'epoca. E il fatto che in Voltes V abbiano fatto di peggio non significa nulla (a parte che è una serie che comprerei per vederla subbata, così come prenderò almeno il primo DVD di Jeeg per vedere com'è), è proprio una mentalità dell'epoca in fatto di doppiaggio che o piace o non piace. E non è che al giorno d'oggi vada per forza meglio, Gundam versione Mediaset ha un cast eccezionale, ma una recitazione così piatta da preferire il doppiaggio storico (che è pieno di errori solo nei primi episodi, poi sembra addirittura tradotto meglio). Provate a vedervi questa scena, vi sembra che Malaspina ci vada anche solamente vicino a Furuya? Non chiedo "chi è il più bravo" perchè sono professionisti entrambi, ma solo se vi sembra che il risultato italiano con la voce di Malaspina sia simile
Il mercato odierno si basa su progetti multimediali per otaku: in fascia serale si mandano in onda le loli, il moe e compagnia, e si vendono videogiochi, bamboline, retelling, gadgets ecc. in Giappone il consumismo è sfrenato, e ci sono delle strategie di marketing destinate agli otaku che gli spremono come limoni. Quando chiesero a Tomino cosa muovesse il mercato degli anime robotici, la sua risposta fu più o meno questa
Qualcuno spieghi a Ryogo la differenza tra vendere i giocattoli ai bambini e vendere videogiochi erotici, bamboline di idol, retelling, hentai, harem ecc. ecc. ai disadattati giapponesi che sì'innamorano delle bimbette moe e che se le costruiscono con gli appositi database su internet.
La "strategia multimediale di merketing" è una cosa che nei prodotti del passato si può associare a Eva o ai Pokémon, non di certo ai giocattoli per i bambini.
Io dico che anime per otaku ne facevano già all'epoca e voi mi rispondete che loro erano molto di meno che si e no si beccavano qualche OAV, mi avete dato ragione allora.
Negli anni ottanta il fenomeno otaku era completamente agli albori, e non ancora relegato in fascia serale. C'era soltanto la fascia giornaliera, e gli otaku si compravano gli OAV, che non c'entravano una mazza con la maggiorparte degli anime da fascia giornaliera dell'epoca. E questi OAV spesso erano ispirati a prodotti americani (vedi Megazone 23, Ai City ecc.), e hanno a loro volta influenzato altre opere non otaku (vedi Megazone che influenza Matrix).
La figura dell'otaku è cambiata nel tempo, non è rimasta sempre la stessa, infatti, non a caso, Azuma classifica gli otaku in generazioni differenti. Paragonare un fenomeno agli albori con gli pseudo hikkikomori disadattati di oggi cresciuti a pane e internet è abbastanza ridicolo.
E qualcuno spieghi ad AkiraSakura che è sempre il denaro ad aver mosso la maggior parte dell'animazione giapponese ed americana, che siano bambini di 8 o di 25 anni.
E qualcuno spieghi ad AkiraSakura che è sempre il denaro ad aver mosso la maggior parte dell'animazione giapponese ed americana, che siano bambini di 8 o di 25 anni.
Il denaro muove tutto, ma qui si stava dicendo che quello che voi chiamate "girelle" sono cultura di massa, mentre gli anime per otaku attuali non lo saranno mai.
E il consumismo ovviamente non è sempre uguale, varia in base al contesto storico, alle strategie di marketing e al target di riferimento. MI sembra abbastanza palese che le cose non siano tutte uguali, ma che cambino nel tempo.
Qualcuno spieghi a Ryogo la differenza tra vendere i giocattoli ai bambini e vendere videogiochi erotici, bamboline di idol, retelling, hentai, harem ecc. ecc. ai disadattati giapponesi che sì'innamorano delle bimbette moe e che se le costruiscono con gli appositi database su internet.
E' che si guadagna molto di piu' con i disadattati, che hanno piu' soldi dei bambini.
Spiacente ma la discussione ormai è del tutto off-topic e con toni troppo alti. Vi invito a proseguirla in sede privata, sulle vostre schede o su un blog apposito. Qui commenti chiusi, e più tardi pulizia (per cui se volete trasportare i commenti altrove sbrigatevi).
Jeeg (anonimo)
- 10 anni fa
30
@ Ryogo ha scritto : " un doppiaggio fatto con le voci forzate da 5 doppiatori non mi sembra buono, nemmeno per gli standard dell'epoca "
HIROSHI SHIBA ROMANO MALASPINA MIWA UZUKI EMANUELA ROSSI PROF. SHIBA ELIO ZAMUTO PROF. DAYRI GUIDO DE SALVI MAYUMI FRANCESCA GUADAGNO SHORTY RICCARDO ROSSI KIKUE SHIBA LILIANA JOVINO DON ENZO CONSOLI PANCHO VITTORIO STAGNI (?) REGINA HIMIKA ANNA TERESA EUGENI IKIMA ALDO BARBERITO MARIO MILITA (ep.15-26) MIMASHI DIEGO REGGENTE IL SIGNORE DEL DRAGO ANDREA LALA AMASO RENZO STACCHI GEN. FLORA ALBA CARDILLI TAKERU ANDREA LALA
A me sembrano più di 5 doppiatori e sono tutti straordinari
@ Ryogo ha scritto : " Provate a vedervi questa scena, vi sembra che Malaspina ci vada anche solamente vicino a Furuya? Non chiedo "chi è il più bravo" perchè sono professionisti entrambi, ma solo se vi sembra che il risultato italiano con la voce di Malaspina sia simile a Furuya"
Malaspina è decisamente superiore nel rendere un maschio adulto e col fisico da culturista però Furuya è stato bravo con Amuro che infatti è un ragazzino