Uno stimato regista che esprime un pensiero altamente condivisibile. Oggigiorno purtroppo si protende ad una militarizzazione del sistema sociale e la guerra sembra essere lo strumento preferito per la risoluzione delle controversie.
Anche io sono contrario alla modifica dell'articolo 9. Tuttavia capisco le motivazioni di Abe. Attualmente, in caso di attacco terroristico da parte dell'Isis (che ha già dichiarato guerra al Giappone), la nazione del Sol Levante non potrebbe rispondere all'attacco, ma potrebbe solamente fornire supporto ad altre nazioni. Abe attualmente sta cercando di allinearsi con il partito Repubblicano americano(spalleggiato da quasi tutte le potenze europee attuali). L'america infatti non sta aspettando altro che finisca il mandato di Obama (che ha deluso tutti gli americani), per eleggere il nuovo presidente repubblicano Bush. Lo dimostrano i dati della raccolta fondi del primo mese che vedono i repubblicani raccogliere oltre 257 milioni di dollari (di cui la metà da parte di enti pubblici tipo onlus, no-profit etc... e stabilendo un risultato mai riscontrato prima, nella storia della raccolta fondi), contro gli appena 60 milioni della Clinton. Quindi una guerra nei prossimi anni è inevitabile dato che il medio-oriente sta diventando una polveriera, e lo si denota anche dall'articolo di stamattina del Washington Post, che accusa senza mezzi termini l'incapacità del governo Obama di mettere in sicurezza la Libia, dopo che il primo presidente libico aveva chiesto per l'appunto aiuto al governo degli stati uniti, per creare un esercito, in grado di potere mantenere l'ordine e la pace nelle strade, permettendogli di costruire un paese al passo con quelli occidentali. Per ora siamo in un periodo temporale dove si ha una necessità di rimilitarizzazione da parte degli stati a causa dei terroristi che fanno sentire le persone non protette.
Lazarus (anonimo)
- 9 anni fa
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Natsu89, se ritieni che un nuovo e massiccio impegno militare in medio oriente sia la chiave di risoluzione dei conflitti che lo dilaniano, mi fai credere che tu sia appena uscito da una capsula di ibernazione e che sei totalmente all'oscuro di quello che sta succedendo e che sia successo in tempi recenti.
La riforma della costituzione non c'entra nulla con la sicurezza e l'antiterrorismo. Meno che mai con l'Isis. Il partito liberaldemocratico prova da decenni a cambiarla. Nel decennio scorso aveva già approntato una proposta. Il terrorismo, come al solito, è una scusa per coprire altri interessi, geopolitici locali ed economici. Il Giappone non teme l'Isis (ma scherziamo?), teme la Cina e il suo protagonismo (vedasi isolette "petrolifere" Senkaku). E gli Usa, Obama o no, stanno semplicemente premendo per avere in ogni zona alleati solidi in grado di rispondere per conto proprio alle pressioni dei nemici. Il Giappone deve diventare la succursale militare americana per l'Asia orientale. Quindi una riforma della costituzione in senso militarista non è per niente una difesa dell'indipendenza e della sovranità del Giappone, anzi, è l'esatto opposto: un mettersi al servizio di interessi altrui.
Si vede infatti come gli USA hanno saputo gestire bene la questione libica, e di come gli stati europei del mediterraneo ora ne stiano subendo le conseguenze. A loro faceva comodo vendere armi alla resistenza libica, e fare cash, però appena la repubblica libica ha chiesto aiuto per mantenere l'ordine e la sicurezza, se ne sono lavati le mani, facendo nascere cellule Ji-had nella Libia. Le Senkaku centrano poco o niente dato che il Giappone le ha acquistate nel 2012, e la Cina non può fare nulla, dato che se proprio dobbiamo parlare di diritti ne potrebbe rivendicare di più Taiwan data la vicinanza. Il Giappone ha sempre avuto una presenza americana militare dal dopo guerra in poi, ad Okinawa. Il fatto che vogliano cambiare l'articolo 9 è dovuto principalmente da 2 motivi. 1 I Giapponesi vogliono levare la presenza della base americana da Okinawa (date le forti proteste degli isolani contro gli americani). 2 Non si fidano più degli Usa a causa della amministrazione Obama, che ha lanciato loro troppi segnali equivoci negli ultimi periodi. Attualmente sono in uno stato di dipendenza dato che non possono inviare truppe su chi gli dichiara guerra, ma si limitano solamente alla difesa dei territori, e necessitano quindi obbligatoriamente dell'appoggio di un altro stato che invada il nemico al posto loro, per poi dare all'alleato solo un appoggio logistico. L'isis è solo il capro espiatorio, stanno cercando semplicemente di mettersi in pari con le altre nazioni.
a parte che l intervento in Libia contro Gheddafi avvenne ad opera degli Anglo-Francesi (con gli italiani come al solito a traino del piu forte di turno) (benche fino al giorno prima l italia fosse pappa e ciccia con Gheddafi) non degli Americani con le conseguenze che sappiamo (Furono Sarkozy e Cameron a voler far cadere il Colonnello Gheddafi non il Governo USA) Ma un attacco militare è una cosa ,azioni di tipo terroristico un altra. Nel caso ISIS/Giappone poi si è trattato di un azione isolata in territorio medio-orientale non dissimile dalle altre condotte dall ISIS verso gli stranieri in quelle aree non di un attacco al territorio metropolitano giapponese Situazione nella quale il Giappone puo difendersi per altro con i vari strumenti del caso. e che non rientrano nell ambito dell articolo 9 - "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali", Che è una cosa ben diversa dalla difesa dell territorio nazionale come avverrebbe nel caso il Giappone si trovasse aggredito da un altro paese
L abbandono dell art 9 nasce come detto da Tazebao dall timore Giapponese verso l ascesa cinese e dal contenzioso per le Senkaku Dall altro dalla volonta di Abe forse di rilanciare l economia Giapponese attraverso un maggiore sviluppo dell Industria Bellica Un riarmo Giapponese (che poi cosi indifesi non sono visto che sono il 10 esercito piu potente del mondo e al quinto posto per le spese militari) significa commesse militari e relativi interessi economici/finanziari Fosse solo perche se ce un industria che non conosce mai crisi assieme alla Droga e quella delle armi Specie se si tratta di armi ad alta tecnologia ,settore in cui il Giappone è gia per molti lati ampiamente presente
Posso anche rispettare la idea pacifica ma se Giappone dovrebbe risolvere potenziali problemi come nel caso Isis o basi americane che sono molto presenti su territorio giapponese (per esempio okinawa) è un passo necessario per ottenere più autonomia. Senza contare gli sviluppi con la cina che non sono per niente piacevoli e prima puoi cina carcera di espandersi.
Anche italia dovrebbe fare lo stesso. Nessuno paese vincente di 2GM lo ha fatto allora perché italia e Giappone dovrebbero essere "pseudo-colonie" dei americani. La crisi con unione sovietica è finita.
Le armi alla resistenza libica per combattere Gheddafi, chi gliele forniva? Le trovavano per terra? Io non penso proprio. Gli Usa si dichiaravano non interessati, però fornivano loro le armi (per fare grana), mentre agli anglo-francesi interessava il petrolio. Però se uno stato repubblicano appena nato, dopo anni di regime, ti chiede aiuto per gestire la situazione nel paese, per mantenere l'ordine e la sicurezza, qualcosa la dovresti pur fare, e non te ne lavi le mani.
- "Il popolo giapponese rinuncia per sempre alla guerra come diritto sovrano della nazione e alla minaccia di un uso della forza per risolvere le dispute internazionali" per l'appunto "rinuncia all'uso della forza per risolvere le dispute internazionali", ergo si può solamente difendere e non può controbattere e non può rispondere a eventuali offensive nemiche, ed è costretto ad avere sempre un alleato per risolvere un problema militare.
Ricordiamoci poi quando è stato scritto l'articolo 9, nel dopoguerra, dove tutti speravano non si dovesse più ricorrere alla violenza. Oggi nell'Asia abbiamo la Corea del Nord, che è pronta a lanciare missili a destra e sinistra, non appena qualcosa la turba, la Cina che è cresciuta con ritmi esagerati nell'ultimo decennio a causa anche di bolle speculative, e ora cerca territori da poter sfruttare a suo piacimento. Quindi io non trovo sbagliato, per quanto speri rimanga invariato, la modifica dell'art.9. Io penso voglia modificare l'articolo e renderlo simile a quello italiano o di qualche altra nazione europea. Dove l'esercito esiste solo per difendere il territorio, però in caso di attacco nemico, puoi inviare truppe, per controbattere l'offensiva.
Ma guardate che le forze di autodifesa già possono partecipare a missioni di pace all'estero. E da decenni LO FANNO. Quello che il Giappone non può fare è la guerra. Modificare la Costituzione serve solo a questo: a creare un esercito in grado di fare una guerra, non difensiva (per cui bastavano già le forze di autodifesa, chiamate così apposta), ma OFFENSIVA. Cosa che neanche l'Italia può fare, visto che, con una formula molto più pesante di quella giapponese, noi "ripudiamo" la guerra, quindi non solo rinunciamo a farla, ma la condanniamo da un punto di vista morale.
@ Natsu89, MAGARI il buon ABE perseguisse, semplicemente, un maggior impegno del Giappone nelle crisi mondiali! MAGARI...Il buon ABE, ed i suoi amici, così come i loro equivalenti in Cina, poco si interessano sia dell'Isis - non ci stanno Islamici in Giappone salvo sparutissima minoranza - che della Pace Mondiale, checchè dica e dichiari...AL buon ABe interessa solleticare gli elettori conservatori e quelli revanscisti che "AMANO" il Giappone del bel Tempo che fù! Un Giappone che non conoscono, non comprendono fino in fondo, ed in cui NON vivrebbero. Un Giappone SOgnato, più che mai realmente esistente. Purtroppo, ed è questo è il veo problema, questi elettori, sono spesso dei ragazzi a cui la famosa scuola giapponese poco o nulla insegna, le cui famiglie non riescono a trasmettere idee e valori propositivi, visto che sono stritolati da una società iperconsumistica.
Le richieste del governo USA sono strumentalizzate da Abe e C. per travolgere le basi stesse della Costituzione, oggi questi articoli, domani rivedremo il principio della sacralità dell'Imperatore.
P.S. Vorei sapere come siete arrivati alla crisi Libica ( davvero non lo ho capita) comunque
1) L'intera questione fù gestita dagli Anglo-Francesi, nel Golfo della Sirte c'è un immenso giacimento petrolifero, tale da raddoppiare le risorse della Libia, i nostri cari alleati pensavano di andare a metterci su le mani. ( in Libia è l'ENI ad avere un ruolo fondamentale)
2) Il Baldo Governo Italiano si disinteressava della cosa, siamo entrati nelle operazioni solo grazie a Napolitano, per Silvio stavamo ancora a guardare, aspettando che Ghedafi rispondesse al telefono....
3) Smettetela di rimenbrare il tempo antico in cui c'era l'amico Gheddafi, era uno stupratore di donne e bambini ( e anche di uomini), si è imboscato biliardi e per anni ha trescato con i peggiori terroristi. Certo abbastanza intelligente da capire che i tempi erano cambiati, ma non da vedere che il suo governo era alla fine. La crisi ATTUALE è colpa nostra che una volta abbattutolo non siamo andati ad aggiustare le cose, come si era ampiamente promesso....Come ci eravam impeganti a fare.
Abbiamo tanto criticato gli USA per l'Iraq ma quel che abbiamo combinato in Libia.....