@Fra_898 In effetti la tradizione indipendente dei corti giapponesi è molto più sofisticata di quel che vediamo di solito, copre praticamente tutti i sistemi di espressione che si possono utilizzare, dalle marinette 3D, alla carta, in parte questo nasce da proprie elaborazioni - immaginatevi quel che era la situazione post bellica, all'assenza di pellicola - in parte proprio all'influenze della scuola slava che dovunque sia stata conosciuta, grazie ai suoi maestri, ha riscosso grande successo. Se dai un'occhiata al volume di Guido Tavassi nella prima parte c'è un lungo capitolo dedicato all'animazione - ed agli animatori - indipendenti ed a festival come quelli di Hiroshima. Questo è stata una chicca davvero. Molto bella e leggibilissima.