Effettivamente facendo un parallelo con Perfect Blue, qui il messaggio di Kon mi è parso un pò più attenuato, non saprei dire se fosse rassegnazione o (più probabilmente) accettazione del legame inscindibile tra realtà e finzione.
Devo essere sincero, di tutti i film di Kon che ho visto questo è quello che mi ha trasmesso di meno, non perchè sia un brutto film, anzi anche qui siamo sopra la media e la struttura narrativa è decisamente originale, ma perchè è un film che è meno nelle mie corde. Ho preferito di gran lunga Tokyo Godfathers, forse uno dei migliori comic-dramma che l'animazione giapponese ha prodotto.
Dopo Magnetic Rose e Perfect Blue, un altro meraviglioso ritratto al femminile da parte del nostro beneamato autore. Mi piace aggiungere solo che da questo grandissimo film traspare tutta l'erudizione e l'amore di Kon per il mondo del cinema. Cogliere tutte le citazioni di film giapponesi d'epoca che vi sono contenute è una vera sfida. Comunque pare che per la figura della protagonista il regista abbia attinto a due attrici in particolare, Setsuko Hara e Hideko Takamine, mentre la storia d'amore di fondo sembrerebbe ispirata a quella del film Qual è il tuo nome? (Kimi no na wa) di Hideo Oba del 53. E' stato accostato a Sunset Boulevard (Il viale del tramonto) del '50, l'immortale capolavoro di Billy Wilder, un paragone forse un po' esagerato ma nient'affatto peregrino.
Sono passati diversi anni dalla mia ultima visione di questo film e non ricordo bene i vari dettagli, tuttavia è sempre stata la mia preferita tra le opere di Kon (escluso Perfect Blue che ancora devo vedere). In particolar modo ho sempre apprezzato, come anche spiegato nella conclusione di questa recensione, la capacità di Satoshi Kon di creare film profondi e pieni di spunti di riflessioni senza renderli troppo ostici o apprezzabili da "pochi eletti". E Millennium Actress è forse il film in cui ci è riuscito di più.
Utente13076
- 9 anni fa
02
Qui Kon su uno scenario "lineare" (brrr) ci mette del suo chiedendosi " ma gli attori che vediamo sul grande schermo, che vita fanno?"
Bob mi ha preceduto. Non aggiungo altro. Altro che Leopardi..
Grazie Bob e pure per aver contribuito con qualche curiosità in più. In effetti non è affatto peregrino come accostamento, anche per quanto riguarda l'aspetto di omaggio verso il cinema passato.
Meitei
Lo sapevo che ci sarebbe stato un fraintendimento su quel "lineare", ecco perché l'ho pure messo tra virgolette. In quale universo io avrei scritto "scenario lineare"? Quel "lineare" sta in contrapposizione a criptico e si riferisce al regime del film in contrapposizione rispetto a perfect blue.
Bob ha parlato di fonti di ispirazione, che c'entra leopardi? Non l'ho mica additato come fonte di ispirazione.
Recensione ben scritta, complimenti all'autore! Anche se è trascorso un bel po' di anni da quando l'ho visto, Millennium Actress è il primo film del regista che ho guardato. Sebbene non sia il mio preferito tra i capolavori di Satoshi Kon, mi è rimasto in mente la bellezza della regia.
Devo essere sincero: avevo un ricordo molto sbiadito di questo film...mea culpa sto perdendo colpi! Quindi ho rimediato e me lo sono andato a rivedere! Che dire: una perla di rara bellezza, regia e sceneggiatura magistralmente orchestrate, con un finale struggente ma superlativo!
MIK0 (anonimo)
- 9 anni fa
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Io spero rimettano in circolazione tutta la sua produzione. Perfect Blue non si trova più in giro da anni e meriterebbe anche un'edizione in bluray.
O forse è determinato dal genere differente.