Articolo veramente interessante, che risponde ad alcuni quesiti sorti durante la lettura di alcune opere sentimentali. Di fatto ero riuscito a comprendere la differenza di cultura tra di noi e i giapponesi. Le relazioni all'occidentale nascono in maniera molto più spontanea, ma credo che ciò sia derivato anche dalla nostra apertura in quanto a relazioni con il vicino. Detto ciò, devo ammettere che tale differenza non fa altro che rendere le storie dei manga ancora più interessanti. Modi di pensare diversi dai nostri, che rendono il tutto ancor più imprevedibile.
Mi imbarazza, però, il fatto che dopo mesi di frequentazione si chiamino ancora per cognome. Ragazzi...
C'è chi si dichiara con la busta paga??? Articolo interessante, questa tradizione è davvero molto romantica!!! Qui da noi non è mai esistito niente del genere, sotto questo aspetto siamo molto grezzi
Milika
- 9 anni fa
50
Interessante questo articolo, sapevo già che in Asia e soprattutto in Giappone si è piuttosto formali, ma non pensavo esistessero veramente questi "livelli". Specialmente, pensavo che le confessioni d'amore nei manga e negli anime erano fatti per coinvolgere i lettori con delle belle scene, non pensavo esistesse davvero questa pratica.
Si sa che in Giappone la mentalità è molto diversa dalla nostra,ma qui per amare una persona devi seguire un manuale!! :') Ci sono azioni che avvengono in modo spontaneo ma rischi di mandare a monte tutto se ti lasci andare un po'.. Comunque l'articolo è molto interessante,sapevo i 3 "modi" per dire ti amo,ma per il resto pensavo davvero fosse tutto per i cliche dei manga/anime!
Leggendolo mi è tornata in mente una conferenza dell'anno scorso delle mangaka Mari Yamazaki e Keiko Ichiguchi riportata in un articolo qui su Animeclick dove riflettevano sui problemi del Giappone moderno in fatto di relazioni e sul perché i giapponesi idealizzano tanto noi italiani in fatto di relazioni proprio perché, almeno a detta loro, noi siamo più aperti e diretti per quanto riguarda i sentimenti amorosi (si, come no >_< ).
Da persona timidissima verso qualsiasi ragazza dico comunque che i giapponesi sono troppo esagerati, non si può pretendere di incontrare l'amore della propria vita al primo incontro con un colpo di fulmine, e se ti dichiari a una ragazza che ti piace senza sapere niente di lei e poi frequentandola scopri che in realtà non ti piace per nulla?
Il Giappone, per certi aspetti, è ancora legato a una mentalità di tipo ottocentesco: dichiararsi all'amato è uno di questi, e prevede il rispetto di un certo rituale. Mi piace l'idea della dichiarazione in un luogo romantico, quando ho trovato quelle fatte per le ricorrenze "classiche" (Natale, San Valentino, il matsuri sotto i fuochi d'artificio, davanti al falò di chiusura del festival scolastico, sulla spiaggia) sono rimasto estasiato; però come classificare le tantissime dichiarazioni fatte nel giardino della scuola o in una classe (fortunatamente deserta)?
Anch'io, come GianniGreed, pensavo che la lettera nell'armadietto delle scarpe fosse il classico indizio di "preparati perché devo dirti qualcosa di importante" , concordo con Zero___Zone sul fatto che le dichiarazioni sono un po' troppo "vincolanti", ma ho visto anche molti anime/manga dove i protagonisti riescono a rompere la loro relazione abbastanza facilmente se si accorgono che "non funzionano".
Non so perché, ma mi aspettavo che una cosa così, vista in chissà quanti anime, fosse vera! Piccola domanda: ma chi è quell'esaltato che va in giro mostrando la propria bustapaga?
La situazione della busta paga l'ho vista in un manga (non chiedetemi quale perchè non lo ricordo) ma era la tizia che la voleva vedere perchè cercava uno con il portafoglio pieno.
Dichiararsi con la busta paga mi ricorda la scena di un manga in cui lui chiede a lei di sposarlo mostrandole l'estratto conto, ricordo che quando vidi quella scena la trovai totalmente anti-romantica ma in un certo senso mi affascinò il modo pratico di affrontare la faccenda.
Un kokuhaku ideale si svolge in un ambiente romantico Ecco spiegata la location sotto i ciliegi in fiore della scuola.
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 9 anni fa
40
La questione è questa: noi italiani siamo fin troppo superficiali su questa cosa, la facciamo troppo facile con l'amore, ormai dirsi ti amo è come dirsi ciao, mentre il valore dei sentimenti è qualcosa di più serio che va approfondito e non preso così alla leggera. I giapponesi d'altrocanto si fanno fin troppo pippe mentali, in certi manga/anime è davvero tedioso vedere quanto siano timidi ed indecisi e solo dopo che passano decine e decine di puntate si decidono a dichiararsi (in alcune serie anche solo un bacio sembra una chimera). Insomma entrambi i popoli sono praticamente agli antipodi, bisognerebbe imparare a trovare una giusta via di mezzo, cioè nè troppo frivoli e superficiali nè tantomeno diventare casi patologici che nel frattempo invecchiano a furia di tentennare.
Icyflame (anonimo)
- 9 anni fa
30
"Aishiteru" e "koishiteru" in realtà si sentono più spesso nei film o nei dorama che non nella vita reale. La mia sensei al primo anno ci disse di non averli mai detti al marito, nè prima del matrimonio nè durante.
Essendo il mio genere preferito, avevo intuito che la storia della dichiarazione fosse vera, ma per quanto riguarda la traduzione delle varie fasi di dichiarazione non ne sapevo tanto...... sinceramente, nonostante sia una cosa un po' meccanica la trovo molto bella, sopratutto per la serietà con la quale viene affrontata.
D'accordissimo su tutto, preferisco decisamente la dichiarazione pura e semplice al "corteggiamento" che lo vedo sempre come un atteggiamento forzato, innaturale e, per certi versi, animalesco. Corteggiare senza dichiararsi la vedo come un'ipocrisia, cioè far finta che non si è palesemente interessati all'altro però allo stesso tempo cercare di far colpo. (vai coi pollici rossi ora)
Sono d'accordo anche su
" Mai confessare i propri sentimenti con un sms"
Anche perchè in questo caso si finisce friendzonati con relativo screen su facebook XD
"E voi? Avete mai fatto una confessione d'amore in piena regola? Come è andata?"
Il momento più imbarazzante della mia vita (sul momento non è andata nè bene nè male, poi arrivata la sola su msn in privato, poichè la tizia si vergognava a dirmelo in faccia).
La busta paga la riceveva un certo personaggio in Maison Ikkoku (tristezza a palate lol!) La migliore dichiarazione-finita-malissimo è quella al Sergente Sagara nel primo episodio di Fumoffu!
Articolo molto interessante come sempre! Certo però che in anime e manga si vedono spesso ragazzi e ragazze ricevere dichiarazioni d'amore da perfetti sconosciuti. Mi ha sempre fatto pensare questa cosa. Se un ragazzo si dichiarasse a me all'improvviso non potrei proprio accettare... e lui magari, povero, sono giorni e giorni che si tormenta su come farsi avanti! Ahi ahi!
Se penso all'italiano medio, credo che io al 90% dei casi strapperei la lettera per i troppi errori al suo interno. Sì, senza pietà. Chissà che esistono le dichiarazioni sgrammaticate anche nel Sol Levante oppure è di cattivo gusto presentarla senza una controllata, lol
Sinceramente, niente di tutto ciò mi stupisce. Il fatto che i manga siano storie di fantasia non vuol dire che siano campate in aria e non utilizzino elementi tipici della vita quotidiana. Solo perché da noi certe cose non si fanno, non vuol dire che anche in altre parti del mondo sia così.
io non la vedo come cosa molto positiva il dichiararsi in questo modo in certi casi, soprattutto quando l'altro di te sa il nome e niente più, e quindi non fai che metterlo in imbarazzo che magari accetta anche, ma poi non può mica dire "guarda, ti ho conosciuto e non mi piaci". La relazione nasce con il tempo, non puoi chiedere a una persona di comportarsi da fidanzato da un giorno all'altro, è una cosa che viene naturale. Poi se loro trovano l'amore di una vita in questo modo...non so se ci avete mai fatto caso che nel 70% degli shojo la protagonista si mette insieme a quello che conosce da più tempp? prendiamo toradora, lovely complex o più recenti good ending e ao haru ride!
campari (anonimo)
- 9 anni fa
00
molto interessante! Sulla necessità del "rituale" per iniziare un rapporto serio, a ben guardare tutti gli anime a sfondo romantico, se è vero che prima o poi quella scena verrà fuori è anche vero che in molti casi i diretti interessati ci prendono una sonora legnata, per cui... occhio!
Dichiararsi mostrando la busta paga XD????? Va bene che per alcune fanciulle esiste il motto "alto, bello e con tanti soldi", ma a questo livello... no XD Il massimo imho è a un matsuri tradizionale con gli hanabi *_*
Avevo letto comunque che al di là dei primi approcci che possano avvenire con un kokuhaku, in seguito i giapponesi pare si mostrino piuttosto riluttanti a dire "ti amo" all'amato/a, anche quando il rapporto è magari fondato da anni. E che poi "ai" ha un concetto di purezza, il "koi" invece ne presuppone anche uno di carnalità (ma questo è un altro discorso, uno dei tanti che mi fa innamorare di questa lingua così difficile ^^'').
Certo che comunque da noi in Italia (Paese ancora Cattolico checché se ne dica) la convivenza è disapprovata tanto in quanto implica una negazione della castità pre-matrimoniale, ma non sapevo che fosse malvista anche in Giappone. Un aspetto con cui me lo spiego (in parte) è la garanzia che eventualmente le agenzie immobiliari possano richiedere alle coppie non sposate in cerca di nido, le quali si può pensare che poggino su minor/ridotta/assente stabilità economico/finanziaria, specie se giovani. Ma in ogni caso, garanzie patrimoniali e aspetti morali della convivenza rimangono per me due concetti separati, quindi la disapprovazione comunque non me la saprei spiegare del tutto.
Grazie Hachi anche per questo bellissimo approfondimento * _ *
"Da ricordare comunque che in Giappone non è molto comune toccare, abbracciare o baciare in pubblico il proprio fidanzato/a."
"Mai confessare i propri sentimenti con un sms"
Mi piace il modo in cui i giapponesi intendano i sentimenti, mi piace il fatto che mostrino riservo e non siano esibizionisti come spesso (anche troppo spesso) accade qui. E' bello anche sapere che non è visto di buon occhio confessarsi tramite messaggi: sono cose che qui ormai non sono molto praticate purtroppo..
Sinceramente non pensavo si confessasse ogni volta il proprio affetto in quel modo per i due motivi che sono usciti fuori dal sondaggio e che effettivamente trovo non trascurabili. Motivi per cui non ho mai confessato i miei sentimenti. Per il resto io adoro il modo di vivere le relazioni in Giappone, mi piace che si pensi che la persona alla quale confessi i tuoi sentimenti potrebbe essere quella con cui trascorrerai molto tempo, anche tutta la vita, se va bene, mi piace il modo in cui è visto il tradimento sopratutto. Ringrazio per questo approfondimento
Mi imbarazza, però, il fatto che dopo mesi di frequentazione si chiamino ancora per cognome. Ragazzi...