Ah, Ah, Ah, Ah, Ah. No va beh, guarda un pò negli anni '90 come eravamo messi a programmazione. Tra rai 2, canale 5, italia 1 ( a volte Mediaset arrivava pure a "contaminare" Rete 4, da sempre adibita agli anziani ). Tutto questo su reti nazionali visibili a tutti, non reti regionali limitate al territorio. +non a caso oggi un Harlock (che viene da quel periodo) incassa 5 milioni al cinema e un DVD di Sampei in edicola vende 10 volte quello di Sailor Moon (maggior successo mediaset).
Uao, cinque milioni al cinema, Quanto ha fatto Dragon Ball? O anche i vari film di Naruto.( e non tirare fuori il fatto che Dragon Ball è stato trasmesso negli anni '80 perchè il suo boom lo ha avuto negli anni '90). Sampei cosa?( dati trovati... boh lo saprai tu )Sailor moon maggior successo cosa? Sailor moon dopo la terza serie ha avuto un crollo degli ascolti, Sailor moon è stato per 20 anni ( 20 anni ) bloccato come copyright impedendo altre trasmissioni o anche solo la nascita/continuazione del merchandise dedicato. Sampei anche con 10 copie vendute sul territorio nazionale avrebbe venduto di più XD.
The Slayers e di tutti gli altri anime trasmessi da mediaset che OGGI commercialmente sono BRUCIATI per sempre, anche a causa dei loro adattamenti
Ma sì, prendi un anime tra i più misconosciuti di mediaset. Bruciati per sempre a causa dell'adattamento?Ma per favore, i dvd di Dragon Ball escono con cadenza quasi annuale con tutte le loro belle censure. Se ad oggi non esce niente relativo agli anime degli anni '90 è semplicemente perchè i bambini di allora hanno per la maggior parte ha 20 anni o poco più, ancora troppo pochi per farsi prendere dalla cara nostalgia girellara comprando anime vecchi come se non ci fosse un domani ( ma già abbastanza grandi per dire che ai loro tempi gli anime fossero migliori)
Parlo del ROMANZO, prima edizione italiana: 1937, leggi BENE, Rossella viene da lì, dal ROMANZO, il film si è solo adeguato ad esso che ormai era conosciutissimo (fu un best seller). Quindi dove sarebbe la "boiata"?
La boiata è pensare che ci fa l'adattamento di un film vada a leggersi il romanzo e decida la traduzione in base a questo. Ripeto, Orgoglio e Pregiudizio 1957.Dov'era Mussolini? Oh, ma se vuoi ti do un altro esempio precedente. Romeo e Giulietta, libretto ( teatrale ) 1889, scritto da Guglielmo Shakespeare. Dov'era Mussolini? Probabilmente all'asilo. L'italianizzazione delle opere straniere è un qualcosa che è antecedente e posteriore a Mussolini. Se andiamo a vedere invece altre opere straniere, in particolar modo francesi, si vedrà come queste mantennero a volte i loro nomi originali in quanto la letteratura francese era "vicina" a quella italiana da più di un secolo. E non dico che le opere francesi fossero sempre mantenute integrali nei nomi ( anzi), ma almeno I miserabili sono accreditati a Victor Hugo, non a Vittorio Ugo.
L'Orgoglio e Pregiudizio del 1957 è uno sceneggiato televisivo (e già qui..) prodotto dalla Rai quindi ci sta del lieve rimaneggiamento (è tipico della tradizione teatrale/televisiva), è diverso dal prendere qualcosa prodotto da altri bello che pronto e storpiarlo a proprio gusto.
E qui hai ragione te, mi sono confusa con un altro libro. Il testo a cui mi riferisco è del 1963 ( ed è un libro, niente televisione ). Toh, pure sette anni in più. Ah, comunque spiegami dove il rimaneggiamento nel caso da te citato sarebbe diverso da quello fatto da Mediaset XD.
Le sto aspettando, ma tanto non puoi mostrarmele, a meno che non esista una linea parallela che parta dal 1984 dove gli anime vengono portati in modo fedele, e floppano tutti negli ascolti.
Non è questione di floppare, gli anime in versione fedele non potevano essere trasmessi sulla rete nazionale ( ma anche nelle private eh, anche quelle, non ti scandalizzare, ponevano le censure ).
Posso giusto capire che scrivere su un pupazzatto Holly sia commercialmente più attinente di uno Tsubasa, ma NON ESISTE alcun criterio che un Marmalade Boy o un Toach distrutti in quel modo, siano resi più idonei ad una trasmissione televisiva.
Vediamo, in Piccoli Problemi di cuore ( intanto voglio vedere un bambino dire il nome originale ) ci sono figli che dubitano della genitorialità dei propri parenti, coppie che si sfaldano ed uniscono, due fidanzati che diventano fratellastri, alunne che si innamorano ( ricambiate ) del loro professore ed altro che ora non mi viene in mente. Beh, sì un cartone leggero per dei bambini.. No va beh, Touch, devo solo dire come inizia? Ma dai, anche solo il fatto che in Giappone siano anime per adolescenti dovrebbe far capire che non sono adatti a dei bambini.
Incredibile leggere ancora certe pseudo-giustificazioni nel 2015, e su un sito di animazione.
Incredibile che ancora non si capisca come le censure siano state il mezzo ( per noi ) per poterci appassionare agli anime e senza di queste, nessun cartone sarebbe mai approdato in Italia ( anche quegli americani eh, che hanno giovato del traino degli anime )
Si vabé ciao, se per te cambiare semplicemente un titolo (che serve solo ad attirare l'attenzione) e stravolgere totalmente storie e contenuti sono la stessa cosa, alzo le mani.
Sì, entrambi i metodi servono per avvicinare il cartone ad un pubblico infantile, o nel caso del titolo, renderlo semplicemente più comprensibile.
a fronte di discorsi lunghi io la faccio breve: le cose cambiano, il mondo va avanti.. mediaset non è più centrale sugli anime e ha deciso di non investirci più e va bene così. Hanno fatto la loro parte, forse è grazie anche a mediaset se tanti appassionati oggi si possono chiamare tali.. ma ora basta. Abbiamo una rai che non si da per vinta e sta (forse) tentando di creare una fascia pomeridiana di anime, abbiamo netflix che si sta interessando sempre di più all'animazione giapponese tanto da voler arrivare lei stessa a produrre degli anime, abbiamo lo streaming di popcorntv e vvvvid con tutte le collaborazioni con editori vari del settore, abbiamo la yamato che porta lo streaming su youtube e ha un canale tutto suo (man-ga), e ultimo ma non meno importante, quello che ha continuato a resistere e spero continuerà a resistere nei prossimi anni, il fansub.
Basta con le sigle italiane, bei ricordi di infanzia, sì.. ma fate pace con la vostra nostalgia e aprite gli occhi: tranne rare eccezioni (mi vien dal salvere solo i cavalieri del re) hanno ridicolizzato più che valorizzato i prodotti di animazione nipponica.. insomma i titoli degli anime ripetutti in continuazione durante la canzone quasi a pensare che tu sia scemo e non hai capito che cosa stai guardando ("io credo in te nel cuore di narutooo narutooo";"sailor moon sailor moooon saiiiilooor moooon la luna risplendeeee", "dragon dragon dragon dranball dragon dragon dragonball") con testi che non rasentavano il no sense, ma ci sguazzavano dentro (un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo...!?)
Rock lee (anonimo)
- 9 anni fa
42
basta con i girellari e aprite gli occhi gli anime negli anni 90 erano stuprati dalle censure e mediaset lo fa ancora merita di fallire
lonOTTO
- 9 anni fa
10
Penso sia inutile questa cosa, siamo i primi a dire: "La tv è morta" e siamo i primi anche a dire: "Perché non c'è mai niente di nuovo in TV??!!!". La tv è morta nel campo dei anime per i ragazzi. Il mio commento è riferito a noi ragazzie che abbiamo un età superiore ai 13 anni. Posso capire gli anime per bambini ed ecc., ma per noi ragazzi lo streaming (legale (vvvvid) o meno (fansub)) oramai si è radicato.
Da parte mia nessun odio (figuriamoci ), ma dispiacere sì. E' un peccato dover vedere sempre i soliti robottoni di Nagai e le solite orfanelle in ogni replica, ristampa manga, raccolta dvd o concerto alle fiere, oppure sempre i soliti Dragon Ball, Pokemon e Digimon ricordati come "cartone dell'infanzia". C'è una generazione in mezzo a queste, che ogni tanto vorrebbe anche far sentire la propria voce, ma non viene mai calcolata dall'editoria, dai siti, dal merchandising, così non si parla mai degli ultimi meisaku, delle majokko di Nakayoshi o delle storie sentimentali di Ribbon. Non so perché sia successo questo. Forse perché noi siamo ancora troppo piccoli e non spendiamo fior di quattrini in dvd con le nostre serie d'infanzia (ma il nuovo merchandise di Sailor Moon sta facendo faville), forse perché quasi tutte le serie giapponesi di quel periodo erano dirette ad un pubblico femminile, e di solito sono i maschi quelli che si fan sentire di più, chissà. Però dispiace.
Anche perché, ok, da noi sono arrivate censurate, ma le serie esistono anche a prescindere da questo. Le sigle si possono saltare, le originali esistono e si possono sentir quelle al loro posto. Nell'epoca dei fansub, praticamente quasi tutte le serie di quel periodo sono facilmente trovabili in versione sottotitolata in inglese, senza censure di sorta, quindi uno può tranquillamente riguardarsi Marmalade Boy, Wedding Peach, Il cielo azzurro di Romeo (giusto per citarne alcuni tra i più censurati che non sono disponibili in home video in Italia) in versione integrale quando vuole. Manca però proprio la voglia, vedo che queste serie vengono sempre bollate con "le schifezze censurate" ma nessuno pensa mai a guardarsi le versioni originali che magari sono meno "schifezze".
E' eccessivo, poi, demonizzare le censure. Se non ci sono stravolgimenti eccessivi alla storia, il cambiamento di qualche nome non ti cambia la vita, se la vicenda rimane quella (è il caso di Touch, in cui, a parte i nomi, la storia è quella, ovviamente, visto che non era possibile mascherare "l'evento" senza alterare tutto il senso del cartone). Noi abbiamo visto tantissimi cartoni censurati da bambini ma, appunto, eravamo bambini. Ci si può appassionare alla vicenda di "Bunny" col potere della "Coppa lunare" diventa la "Suprema essenza", alla storia d'amore di "Mirko" e "Licia", alle partite di calcio di "Holly" e "Benji", alle avventure di "Ash" che lotta con "Bulbasaur", "Charmander" e "Squirtle" o alla battaglia fra Goku e "Junior", agli scontri di "Goldrake", all'epico combattimento tra Ken e "Raoul". Ai fini della fruizione del cartone per un bambino cambia poco o nulla, quindi noi che abbiamo apprezzato questa serie da bambini (perché lo abbiamo fatto, inutile girarci attorno, altrimenti non saremmo qui) non dovremmo sputare sul piatto da cui abbiamo mangiato. Ok, erano censurati, ma, come detto, le versioni originali esistono avulse da questo e se uno vuole può trovarle e fruirne.
Non credo che gli anni '90 siano stati il momento di maggior successo degli anime in Italia, ma neanche un periodo oscuro. Gli anime arrivavano, tantissimi e in tanti canali e orari (addirittura in prima serata) e, spostandoci un po' dal lato unicamente giapponese, sono arrivati anche tantissimi cartoni animati e c'erano programmi per ragazzi di qualità, che, come tutto, potevano piacere o no, ma oggi ce li sognamo e ne avremmo sicuramente bisogno. Comprensibilmente, a chi non era più bambino a quei tempi tutto questo non piaceva, ma i bambini di allora esistono ancora e anche loro hanno diritto a sognare coi loro ricordi, non solo il popolo dei robottoni e della "girella".
Lux88 (anonimo)
- 9 anni fa
11
Oramai c'è Boing... Per fare un esempio, Doraemon è in onda sull'emittente in più fasce orarie (anche preserale) e spopola letteralmente....
Semmai, sarebbe meglio sfruttare maggiormente le emittenti tematiche e, perchè no, fare degli speciali sulle tv generalistiche: dei film d'animazione o delle maratone, durante le ricorrente su tutte e tre le emittenti.
Creamy e Juni peperina inventatutto non sono censurati. Hanno errori di traduzione enormi, ma non è censura, e portano il nome di AVM. Quindi, siete sicuri che fu lei a censurare di sua iniziativa o fu il nuovo direttore di rete insieme agli sponsor?
Che io mi ricordo di nomi giapponesi, scene sotto la doccia e strizzate di tette. E sì, le censure si notavano anche allora. Ma volete la verità? Ai giapponesi va bene così, basta vendere. YuGiOh e Pokemon insegnano. E pure Blue Dragon.
@Monfrin Io di una fanzinevfatta dai Kappa non mi fiderei, saprai meglio di me quante vaccate sparavano coi loro articoli. Ma anche qualcuno che pubblicò le immagini di Patlabor in un'epoca dove il massimo robotico era Braiger servì...
@RyOgo per questo io ho iniziato dicendo che demonizzare una singola persona può essere un errore, prima che Fma degenerasse tirando in ballo Via col Vento e tutti i canali privati che, come dimostrato, NON censuravano e NON italianizzavano tutto (nei vari Mazinga e co. rimangono i riferimenti al Giappone), prima del 1984/85, periodo in cui c'è stato un improvviso cambio di mentalità negli adattamenti, in peggio. Solo successivamente si sono adeguati anche quelli, ma se mi devo sentire che la qualità è salita grazie a Mediaset, mi cascano le braccia, forse solo dal punto di vista interpretativo dei doppiaggi, e basta.
@Fma Uao, cinque milioni al cinema, Quanto ha fatto Dragon Ball?
600/700mila
O anche i vari film di Naruto.
Hanno floppato tutti, e sì che erano tappabuchi esitivi. La grande fanbase di Italia 1...
Ma sì, prendi un anime tra i più misconosciuti di mediaset. Bruciati per sempre a causa dell'adattamento?Ma per favore, i dvd di Dragon Ball escono con cadenza quasi annuale
E tu prendi il più famoso (di fatto l'unico in 25 anni di 'bilioni di trasmissioni' reso commercialmente appetibile), coerenza.
guarda un pò negli anni '90 come eravamo messi a programmazione.
Male, chiediti perché l'anime night è considerato uno spartiacque per il fandom italiano, perché si erano già rotti tutti i c******i della programmazione Mediaset, che infatti da lì in poi ha tirato a campare solo con 2/3 serie di successo. Riguardo alla tua ilarità sul periodo 1979-83, te lo può confermare chiunque abbia più anni di te. Come numero di arrivi in realtà nei '90 non è arrivata tutta sta roba che credi/ricordi, molte serie di successo erano riciclate dal decennio precedente (come Holly o Lady Oscar, Lupin, meisaku e majokko vari), un'altra buona fetta erano prodotti americani, praticamente per i maschietti c'erano solo quelli, si doveva ripiegare sulle tv locali per vedere qualcosa di diverso da questa o quella maghetta, da Tartarughe Mutanti, Power Ranger e Topi motociclisti. Ma a te che te frega, ti guardavi la versione farlocca di Problemi di Cuore ed eri felice. (Spassosissimo poi il caso di Wedding Peach, censurato, rimaneggiato e...mandato all'una di notte, sarà fascia protetta anche quella).
Se ad oggi non esce niente relativo agli anime degli anni '90 è semplicemente perchè i bambini di allora hanno per la maggior parte ha 20 anni o poco più, ancora troppo pochi per farsi prendere dalla cara nostalgia girellara comprando anime vecchi come se non ci fosse un domani ( ma già abbastanza grandi per dire che ai loro tempi gli anime fossero migliori)
Mamma mia che arrampicata sugli specchi, ti prego no. Stai parlando di Mediaset che è persino riuscita a farsi scappare/non sfruttare franchise dal forte potenziale commerciale e duraturo come Yu-Gi-Oh e Pokémon, wow che geni del marketing. Già, ce li vedo proprio lì che stanno aspettando che i loro piccoli fan crescano (a parte che vanno sulla trentina ormai, i 20enni sono la generazione post-Pokémon), per vendergli tutti i DVD di questa o quest'altra serie bellamente stuprata non tanto nelle censure quanto NEI CONTENUTI (ed è questo che ti ostini a non capire), e quindi INVENDIBILE, a meno di un ridoppiaggio, con enormi costi aggiuntivi. E il rammarico c'è dato che ciò ha reso del tutto vano il lavoro di tutti quei bravi doppiatori, che finirà nell'oblio. Bell'eredità.
Imprimiti bene in testa quella che è l'unica verità: ci hanno sfruttato e buttato appena siamo diventati un po'più svegli, e tu ancora non te ne rendi conto. Oggi hanno solo trovato altri polli da spennare.
Monfrin dal canto suo ha già detto quello che c'era da dire.
Ah, comunque spiegami dove il rimaneggiamento nel caso da te citato sarebbe diverso da quello fatto da Mediaset
40 anni di differenza e con EXPO Osaka 70, Olimpiadi di Tokyo e film di Godzilla belli che passati e trasmessi, il Giappone non era il paese sconosciuto e lontano che i capoccia Mediaset volevano farci credere negli anni NOVANTA.
ma anche nelle private eh, anche quelle, non ti scandalizzare, ponevano le censure
Non prima del 1984/85. Tu probabilmente ricordi la roba venuta dopo come i vari Ranma e City Hunter, ma anche quelli erano Fininvest, quindi sempre stessa m***a, ma trasmessa sui canali di ripiego come europa7 e Jtv. Ma un Uomo Tigre, con tutta la sua violenza, era perfettamente integrale, così come gli strip di Miss Dronio.
Vediamo, in Piccoli Problemi di cuore ( intanto voglio vedere un bambino dire il nome originale
L'avvento dei videogiochi (dio li benedica, altro che il male) ha DIMOSTRATO che i bambini di 10 anni con in mano un Game Boy possono MEMORIZZARE i nomi in inglese di 300 e passa Pokémon, e tu come quei ridicoli di Mediaset che tanto difendi, vuoi farmi credere che non saprebbero memorizzare/pronunciare 3/4 nomi in giapponese o un titolo come Touch o Marmalade Boy (ma lascia perdere i titoli, sono l'ultimo dei problemi, anche se certi del calibro di "Spicchi di cielo tra i baffi di fumo" erano solo idioti e meno immediati degli originali). Basta con queste prese in giro e questi falsi miti! Non erano i bambini ad essere idioti e che avevano bisogno di filtri, ma gli adulti, i quali non conoscevano le cose di cui andavano a trattare e volevano che i bambini avessero una formazione simile e senza "contaminazioni".
anche solo il fatto che in Giappone siano anime per adolescenti dovrebbe far capire che non sono adatti a dei bambini.
Appunto, la differenziazione del target, cosa sconosciuta evidentemente. Tentare di rendere un cartone per adolescenti uno per bambini è una cosa demente e come abbiamo visto, ha generato solo disastri. Se volevano intrattenere solo i pampini per far felice Preziosi prendevano solo cartoni per pampini, i kodomo, come Doraemon, sono sempre esistiti (ma tanto rimaneggiavano anche quelli).
nessun cartone sarebbe mai approdato in Italia
Già dillo ai vari Goldrake, Heidi, Anna dai Capelli Rossi, Lamù e tutta l'altra roba di successo arrivata quando Berlusconi aveva un canale che trasmetteva solo a Milano2 (a proposito di diffusione nazionale, come se l'avesse inventata Lui).
Non ho voglia di fare lunghi discorsi perche' se parliamo delle reti del biscione non ne vale la pena gia' da tanti anni... Mediaset in chiaro e' un grande contenitore di pubblicita' intermezzata dalle trasmissioni, mediaset a pagamento e' solo il calcio... Qualsiasi altro contenuto esula dal business... stop...d'altra parte la gran parte di italiani si meritano questa situazione...
Se mai Mediaset ricomincerà SERIAMENTE a doppiare anime e a trasmetterli su Italia 1 nella storica fascia pomeridiana mi auguro che le censure siano nulle e che le sigle siano quelle ORIGINALI! Il tempo delle siglette di Giorgio Vanni & co. è finito e di certo l'esperimento della sigla di Moreno per Lupin non è stato affatto buono! Oltretutto negli ultimi tempi stanno nuovamente dimostrando di non saper sfruttare le (poche) occasioni che hanno: Lupin in ANTEPRIMA MONDIALE trattato da schifo, anime famosi come One Piece e Naruto totalmente snobbati (nel primo caso siamo a metà dell'isola degli uomini-pesce da più di un anno, mentre per Naruto siamo fermi anche da due...).
Se proprio devono trasmettere qualche nuovo anime doppiato mi auguro che perlomeno lo possano trasmettere su Italia 2, canale in cui gli anime vengono trattati molto meglio rispetto a Italia 1, si veda, ad esempio, la serie su Fujiko, oppure One Piece, trasmesso finalmente con SIGLE ORIGINALI e SENZA CENSURE per gran parte della serie!
Veleno (anonimo)
- 9 anni fa
00
basta con le sigle italiane che sono per di più penose per mocciosi e senza senso
@Sasshi: In effetti penso che alla fine la Manera non fosse mossa da cattive intenzioni, ma purtroppo era figlia di un'epoca (nacque a metà degli anni '50) dove la nostra società era ancora sostanzialmente molto provinciale, certo aveva anche i suoi valori positivi, ma la conoscenza delle altre culture era, per la stragrande maggioranza delle persone (pure quelle di elevata cultura), limitata ai paesi europei, e si stava cominciando ad apprezzare pure quella degli USA (specialmente nei campi di letteratura, musica e cinema). Il resto del mondo era assai meno conosciuto, in particolar modo l'Asia orientale, e questa ignoranza ha sempre un po' giocato negativamente nella percezione dell'immagine di quei popoli e di quelle culture. A meno che qualcuno non si interessasse per motivi professionali al Giappone e alla sua cultura, i più lo confondevano con la Cina, e quest'ultima a quel'epoca era ancora attanagliata da una grande povertà generando poi un inconscio complesso di superiorità morale e culturale dei cosiddetti occidentali nei confronti di quella fetta di mondo. Questo è quello che definisco "razzismo culturale", e si badi bene era per lo più un meccanismo inconscio, certo non una malsana ideologia come l'apartheid che venne introdotta in Sud Africa, che però purtroppo spiega in parte l'atteggiamento di Lady Censura verso gli anime. Io non l'ho mai conosciuta personalmente, ma penso che lei sia sempre stata convinta di agire in buona fede. Così come purtroppo era un po' convinzione a quell'epoca che i bambini fossero troppo fragili rispetto a cose inaspettate o strane e dovessero sempre essere seguiti e rassicurati rispetto ad esse con il filtro o la guida di un adulto. Certo non sono uno storico della pedagogia, ma non credo di sbagliarmi che in quel periodo fosse una convinzione comune. Insomma la Manera penso avesse i limiti della mentalità dell'epoca in cui ricevette la propria educazione. E comunque non era la sola ad operare le scelte negli adattamenti degli anime, ma era assistita anche da degli esperti in psicologia. Insomma se possiamo comprendere e perdonare il peccatore, purtroppo il peccato, cioè gli adattamenti adulterati degli anime hanno condizionato pesantemente la qualità del prodotto offerto dalla Fininvest/Mediaset. @Kotaro: Capisco bene la tua amarezza riguardo alla situazione attuale degli anime con cui sei cresciuto, perché in effetti anche per chi è della mia generazione per parecchio tempo è stato praticamente impossibile trovare sul mercato dell'Home Video le serie mecha nagaiane e tanti altri titoli degli ultimi anni '70 e primi '80, per svariate ragioni, non sempre interne al nostro paese (la lite tra Go Nagai e la sua società con la Toei Doga durò diversi anni e portò al blocco dei diritti per l'estero di tali serie per un lunghissimo periodo). Oggi la situazione per tali titoli è divenuta molto più favorevole per una felice strategia messa in campo da Yamato/Koch Media e Gazzetta dello Sport tesa a valorizzare il quarantennale della produzione di quelle produzioni, in considerazione anche del fatto che la fascia di coloro che nacquero negli anni dal '70 al '75, e che furono i primi fruitori di tali prodotti, oggi sono forse il settore più numeroso e con più disponibilità economica del pubblico che può fruire dell'Home Video. In questo momento invece gli anime programmati su Mediaset negli anni '90, a cui sei comprensibilmente più affezionato, stanno vivendo un periodo molto difficile a causa delle politiche aziendali del gruppo del Biscione, però non è detto che prima o poi, stante anche il disinteresse che la stessa azienda sta manifestando per questa tipologia di prorammi, questa non ceda i loro diritti, almeno per la diffusione su supporti DVD/Blue Ray, e magari in un futuro non troppo lontano, ritornare ad essere disponibili. Diverso invece è il problema del "periodo oscuro" dell'animazione giapponese negli anni '90 in Italia. Il problema sorse soprattutto nel periodo successivo al 1991, con l'entrata in vigore della Legge Mammì, che oltre a sancire il nefasto duopolio Rai/Fininvest, aveva al proprio interno un comma che riguardava il divieto assoluto di interrompere i programmi per ragazzi (vedi serie animate) di durata inferiore ai 30', con messaggi pubblicitari. Lì per lì agli spettatori poteva sembrare norma buona e giusta (anche perché purtroppo soprattutto le emittenti locali arrivavano ad inserire anche tre spazi di noiosissime pubblicità in un solo episodio) ma per tutto il settore fu una mazzata micidiale, in particolare per i network più piccoli, come Odeon, Italia 7 e JTV, i quali smisero di botto di proporre qualsiasi novità, e continuavano a mandare in loop non più di 3 o 4 serie che avevano in magazzino. Per Fininvest la cosa era meno grave, visto che aveva le spalle decisamente più larghe rispetto ai suoi concorrenti, però egualmente per un certo periodo ridusse drasticamente le sue importazioni dal Giappone, per rivolgersi a prodotti di altre origini, come Francia e Stati Uniti. Arrivarono sì dei grandi successi come Sailormoon ed i Pokémon, ma anche perché questi erano stati lanciati anche sul mercato americano Insomma ci fu un discreto periodo in cui vi fu molta magra in italia rispetto alla produzione nipponica, che non si era affatto ridotta in quel periodo, né come qualità né come quantità rispetto al decennio precedente. @RyOGo: L'articolo di Mangazine a cui facevo riferimento per l'intervista di AVM non fu realizzato dai Kappa Boys, che erano emigrati già da tempo alla Star Comics. E comunque non vedo proprio perché tu getti discredito sui Kappa, visto che furono tra i primi a fare informazione seria sull'animazione giapponese in Italia con le prime storiche testate della Granata Press (Zero e Mangazine) oltre a scrivere quello che, per parecchio tempo, fu l'unico libro che trattava della storia dell'animazione nipponica a partire dal 1958 (anno in cui fu prodotto il primo lungometraggio a colori: Hakujaden) e il 1988 (l'anno in cui uscì il celeberrimo lungometraggio "Akira", che tanta fama e scalpore fece in tutto il mondo). Magari avranno fatto qualche sbaglio o riportato qualche inesattezza, ma potresti dirmi di grazia quali sarebbero le "vaccate" che scrivevano? @TWINKLE: In effetti, adesso che mi ci fai pensare, la situazione per quanto riguarda adattamenti farlocchi e censure peggiorò decisamente dalla metà degli anni '80 in poi, così come si assottigliò paurosamente il numero di titoli di anime nuovi al di fuori del gruppo Fininvest a partire da quel periodo. Non so dirti perché (forse un forte apprezzamento dello Yen sulla nostra Lira), oppure già si vedevano i nefasti effetti della concentrazione di ricchezza pubblicitaria nelle mani di Pubblitalia '80? Per il resto dici cose che condivido praticamente in pieno!
Veleno (anonimo)
- 9 anni fa
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@monfrin anche hitler pensava di agire in buona fede ma ciò non nega che era un mostro, non cerchiamo scuse la maneri ha sbagliato e deve pentirsi e chiedere perdono di ciò che ha fatto
Tralasciando gli scempi a suon di censure degli anni passati, penso che dopo il trattamento riservato a Lupin, Mediaset possa tranquillamente abbandonare gli anime e lasciarli a Rai4... anche se ormai il futuro è lo streaming, sempre disponibile senza vincoli di orari
Ah,ah, ah. No, le censure c'erano, erano meno curate ( come tutto il resto ) a causa della mancanza di fondi.
Ho parlato di un sistema di censura che agiva a monte proprio come strategia, prima era tutto casuale, tanto che un anime violento come Tiger Man era trasmesso senza censure.
Il salto di qualità c'è stato. Maggiori e migliori doppiatori e più serie.
Un anime storpiato dall'adattamento rimane storpiato anche se recitato bene e da più doppiatori, tra l'altro anche i doppiaggi pre-mediaset hanno, per i girellari, nella recitazione il punto forte. Su tante serie portate è meglio stendere un bel velo pietoso.
Ma sicuro, poi tanto le paghi tu le multe per aver infranto il codice di autoregolamento della televisione vero? Ma sì, tanto a te che frega se un'azienda per fare un piacere ai "puristi" deve pagare migliaia di euro in multe ( ad infrazione ).
Fammi capire, prima con l'esempio delle tette durante striscia dici che le multe le pagavano? Per gli anime no? Trattamento da serie B? Eppure si dice che i cartoni facevano grandi ascolti. Ah, un'altra cosa che dico sempre, i puristi non esistono, esistono fan dell'animazione e fan dell'infanzia. Dimenticavo, se, come dicono, Fairy Tail andrà in tv non censurato, il discorso del codice per la Rai non vale?
No, semplicemente di notte a nessuno sarebbe fregato vedersi Sailor moon, Dragon Ball e affini senza censure. Frega poco adesso che la maggior parte dei fan sono ventenni/trentenni figuriamoci allora dove i pari età manco sapevano neanche cosa fosse un anime.
Dragonball no, ma stai certa che se si fosse saputo che c'era una versione di Orange Road o Sailor Moon in televisione non censurata il pubblico ci sarebbe stato. Ma forse non conveniva economicamente. Perché alla fine gli anime per mediaset erano quello che erano prima per le tv regionali, un prodotto per riempire palinsesti senza alcuna dignità. Quindi, come già detto, Mediaset non ha migliorato, pur avendo mezzi e potere per farlo. Non gli si può concedere l'alibi della mancanza di fondi. Il vero salto di qualità si è fatto con MTV.
Già che brutto, contenitori per ragazzi, ogni stagione anime nuovi, minimo tre canali che trasmettevano cartoni. Molto meglio il nulla di adesso.
Meglio ora, chi vuole si vede tutto in contemporanea con il Giappone. Giusto o sbagliato che sia. E se arrivano serie in TV c'è molta più probabilità che siano lavorate bene. Purtroppo non è una certezza, ma questo è un altro problema.
Incredibile che ancora non si capisca come le censure siano state il mezzo ( per noi ) per poterci appassionare agli anime e senza di queste, nessun cartone sarebbe mai approdato in Italia ( anche quegli americani eh, che hanno giovato del traino degli anime )
Sì, entrambi i metodi servono per avvicinare il cartone ad un pubblico infantile, o nel caso del titolo, renderlo semplicemente più comprensibile.
Ok, queste per me sono come bestemmie dette sul sagrato di San Pietro, prendo atto che abbiamo due visioni assolutamente opposte. Se davvero credi che i bambini non capiscano i riferimenti alla cultura giapponese oppure un bacio, oppure un titolo originale alzo le mani. Questa considerazione dei bambini è assolutamente sbagliata. La censura non ha permesso un bel nulla, tiger man lo abbiamo amato senza censura, avremmo amato Touch anche senza nomi ridicoli tipo "Nello" e per casi davvero al limite, come ho detto, se ci fosse stato rispetto avrebbero portato versioni non censurate. Tra l'altro non capisco perché portare anime da adolescenti per farli vedere a bambini. E mi sfugge anche il perché, se si è sentita l'esigenza di Nello, Tinetta per gli anime affinché i bambini "stupidi" capissero meglio, non si sia sentita la stessa esigenza di far diventare Bart e Marge come Michele e Gianna?
A @Kotaro vorrei rispondere che il fatto che oggi possiamo vedere le serie nel modo corretto e che molti di noi siano stati cresciuti come spettatori in quell'epoca e ne hanno buoni ricordi, non ci può limitare da dare un giudizio critico di quel periodo, oggi A.D. 2015. Il tuo è positivo, ma permettimi di dare il mio. Non si tratta di sputare nel piatto dove si è mangiato, si tratta, da appassionati di animazione, di valutare come le serie furono portate in Italia. E sia nel periodo nelle tv locali che in quello di mediaset il trattamento fu pessimo. E se con le tv regionali parzialmente si può giustificare, non riesco a farlo per mediaset. Quel periodo in cui il trattamento degli anime era un tanto al chilo è terminato e con MTV si è iniziata una nuova fase, migliore anche se non perfetta. Se dobbiamo essere grati a quegli anni per averci fatto conoscere l'animazione dobbiamo essere consci dei limiti e da appassionati di animazione essere felici che certi storpiamenti sono finiti (purtroppo ancora qualche residuo permane) e che siamo entrati in una nuova fase. Purtroppo gli appassionati della loro infanzia che hanno il totem intoccabile di quegli anni non hanno capito questo discorso semplice e continuano a voler riprodurre quegli sbagli anche oggi.
@Veleno: Quando leggo commenti come il tuo oltre alle braccia mi casca anche qualcos'altro! Ma li leggi i miei post prima di sputare certe sentenze? Mica li scrivo in sanscrito, dovrebbero essere comprensibili. Non avevo alcuna intenzione di giustificare l'operato della Manera, che io ho sempre ritenuto pessimo, solo che rispondendo ad un commento di Sasshi stavo cercando di fare delle ipotesi sui motivi e le modalità che portavano Lady Censura a fare certe scelte nell'adattamento degli anime che venivano mandati in onda sulle reti biscionate. Demonizzare quella persona paragonandola ad uno dei peggiori mostri della storia dell'umanità non mi sembra proprio il caso, ancne perché poi la responsabilità ultima di quelle emittenti era di altre figure, lei era stata mesas lì ad eseguire quel compito, stop! Non ha commesso nessun reato per il quale dovrebbe scusarsi pubblicamente, e quand'anche lo facesse, presa da una improbabilissima crisi di rimorso, comunque il danno resterebbe. Semmai rallegriamoci per il fatto che se sia andata in pensione e non potrà fare più nessun danno! @hoshi: Forse per alcuni sarà dura da accettare, ma credo che sostanzialmente tu abbia visto giusto. @Godai: Sicuramente dal punto di vista nostro Mediaset avrebbe potuto fare assai di più e di meglio di quanto non abbia fatto sino ad ora, ivi compreso il discorsio delle fascie tardo serali e notturne, però tieni sempre conto che la mentalità di quel tipo di impresa (cioè TV generalista che si finanzia esclusivamente con inserzioni pubblicitarie) è parecchio distante da quella degli appassionati di animazione. A loro non è mai importato molto della qualità di ciò che trasmettevano, interessava (soprattutto agli inserzionisti) solo quanti contatti statisticamente riportava il sistema Auditel. Con questo non voglio giustificare questo pessimo modus operandi, però questo era ed è ancora per quel tipo di emittenti. Sfortunatamente fino a pochi anni fa la TV generalista era l'unico mezzo per la diffusione degli anime, ma la la situazione oggi, per fortuna è cambiata, per questo penso che non bisogni aspettarci cose buone da Mediaset, meglio sperare in altri tipologie di veicoli (Canali tematici e streaming).
@Monfirn Ma per infatti va criticato l'intero "sistema" Mediaset: mandanti ed esecutori, dalla dirigenza, passando per la Manera e arrivando a Carassi.
otakuman (anonimo)
- 9 anni fa
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i kappa boys si sono venduti per denaro tradendo il loro essere otaku,e iniziando cosi la loro rovina cosi come ha fatto caverna di platone, se sei otaku non ti vendi per soldi
Mi pare decisamente esagerato e maligno arrivare ad accostare l'operato di Alessandra Valeri Manera a quello di Hitler. Non è stata mica una dittatrice che ha distrutto qualsiasi cosa di giapponese giunta sulle reti Mediaset. Anche se cambiavano i titoli o i nomi o venivano riadattate cose specificatamente giapponesi, lo stile di disegno e i crediti delle sigle (mantenuti giustamente per dovere di cronaca, non è che si cambiavano gli autori con altri fittizi italiani o americani come si faceva con i primissimi film Toei Animation) svelavano chiaramente l'origine nipponica dei cartoni animati.
D'altra parte, non spettava a Mediaset doversi ergere a paladina del Giappone per insegnare ai bambini italiani la sua esistenza, lei trasmetteva solo cartoni animati, e quei cartoni animati, pur con tutte le censure che si portavano dietro, hanno riscosso successo in ascolti, popolarità e/o merchandising, bastava questo. I bambini non sapevano che c'erano le censure, magari potevano subodorarle (vedi Haruka e Michiru di Sailor Moon), ma non c'erano i mezzi per sapere la verità sulle versioni originali. Non gli importava, Sailor Moon, per dirne uno, era bello lo stesso anche così. Certo, in versione originale è mille volte più bello, ma quanti di quelli che si lamentano della censura lo hanno poi recuperato in versione originale con sottotitoli coi dvd recentemente usciti? Meno di quelli che lo hanno bollato come schifezza a priori perché da piccoli non gli piaceva e non hanno mai provato ad addentrarsi nel suo mondo fatto di riferimenti a cultura, filosofia, mitologia e scienza che l'adattamento italiano gli ha tolto, e meno di quelli che hanno criticato il recente rifacimento perché alla voce della doppiatrice originale giapponese (la stessa della vecchia serie) preferiscono il ricordo della doppiatrice italiana.
Va benissimo il non apprezzare la censura. Un po' meno il non tentare di riscoprire questi titoli perché "tanto sono censurati", quando magari invece non lo sono o non lo sono poi così tanto (penso a Dragon Ball Z, se gli levi il fatto che han cambiato qualche nome, di fatto la storia non è stata alterata, escludendo i progressivi tagli delle ultime trasmissioni), e quando comunque loro esistono in versione originale aldilà della censura che è stata operata all'estero ma nessuno sembra ricordarsene. Altrettanto brutto, per quanto comprensibile per chi non era bambino e non ne ha usufruito, è lo sminuire il lavoro di persone che si sono date da fare per creare un intrattenimento per ragazzi di qualità per molti anni, intrattenimento che magari ci ha anche cresciuto e di cui vorremmo il ritorno per i nostri figli del presente o del futuro, perché sicuramente saremmo più felici di avere un Bim Bum Bam in tv piuttosto che piazzarli davanti a un telefonino o a un reality show già in tenera età.
Per me non dipende dall'investire o meno nell'animazione giapponese ma dal fatto che dal 2000 Non esiste più la buona vecchia TV dei ragazzi di una volta!
Gli anime che mediaset trasmetteva erano comunque (nella maggior parte dei casi) cartoni legati ad un forte merchandising (Sailor Moon, Dragon Ball, Pokèmon) come TANTI ALTRI cartoni andati in onda su BIM BUM BAM! Perché prima ancora di essere anime erano (e sono ancora) "i cartoni giapponesi di BIM BUM BAM". Erano una parte di un programma più grande che comprendeva molto di più di semplici cartoni messi in fila, ma anche momenti in studio e programmi comici come Batroberto (lo stesso dicasi per Solletico più avanti sulla Rai)
Ragazzi mi spiace per molti di voi, ma i cartoni animati (nipponici o meno) sono prodotti COMMERCIALI, e se per venderli al pubblico italiano devo metterci una sigla figa PER I GUSTI ITALIANI per poterli vendere, lo faccio ESATTAMENTE COME LA FERRERO HA CAMBIATO NOME AI CARTDOR IN CINA (fra l'alatro ho conosciuto orientali che quando vengono in Italia si cambiano il nome, perchè sanno che i loro sono impronunciabili). E non venitimi a dire che Dragon Ball e Sailor Moon sono da adolescenti, visto il giocattolume venduto ai bambini anche in patria (fra cui lelly kelly nipponiche e crea card personalizzate di DBGT! Fatevi un giro su YouTube e digitate "Sailor Moon japense commercial")
Aggiungo che Giorgio e Cristina non hanno fatto solo sigle per gli anime, e che rinnegare CAPOLAVORI come Pollon, Occhi di Gatto o Jeanie (senza contare il fatto che se così fosse stato non avremmo mai avuto la sigla di Denver- Oh mamma saura!- o quella di Batman) dimostra veramente poca apertura mentale!
@Twinkle. io non paragonerei il titolo di Piccoli problemi di cuore ai nomi dei pokémon: lì si è cercato di dare un titolo sensato in linea con la storia, pokémon aveva già un franchising dietro e chissà quali accordi commerciali! Ma potevi intitolare un cartone come "Temi d'amore" con la traduzione letterale del suo titolo originale? No! Non l'avrebbe capito nessuno, visto che è un modo di dire giapponese! Va bene volere la fedeltà negli adattamenti, ma sui titoli ricordatevi che lo trasmettevano perché piacesse anche ai non infognati di Giappone... Insomma è come "Boys Meet World" (telefilm disney anni '90) diventato in italia "Crescere che fatica"! Cambiare il titolo quando quello originale è incomprensibile Va bene per un telefilm americano (fra l'altro lontano dai livelli di Violetta) ma non un per un cartone animato giapponese (e aggiungo al di là del target)?
E aggiungo una cosa sui: io guardavo l'Anime Nigth e ne ho un bel ricordo, ho visto anime con doppiaggi più fedeli e tutto quanto, ma crescendo ho imparato che non posso usare per i nomi "due pesi e due misure" per i cartoni giapponesi e i fumetti disney (specie Don Rosa, che scriveva storie molto complesse), quindi non ho difficoltà a scrivere BUNNY:USAGI=TOPOLINO:MICKEY MOUSE perché (dopo aver letto le storie di Rosa sia coi nomi italiani che con quelli inglesi) mi sono reso conto che se la storia è tradotta bene e ti trasmette l'emozione che vuole l'autore il nome dei personaggi è secondario (e ho dovuto leggere "una lettera da casa" di Rosa in tre lingue per capirlo: italiano, inglese e francese!)!
E sempre sui nomi aggiungo: tutti voi tirate addosso a Mediaset, e sempre sui soliti titoli. Lo stesso discorso potreste farlo a Bia (in originale Meg), a Mimì Miceri (Mimi Hajiri), ad Evelyn (Persia), a Carletto, ma ve ne guardate bene... Chissà perché!
Raven (anonimo)
- 9 anni fa
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La Mediaset è una associazione a delinquere, spero che non si occupi di anime e che lascia fare l'arte a chi la sa fare.
Esatto (il 1981 ha il RECORD di serie trasmesse).
Ah, Ah, Ah, Ah, Ah. No va beh, guarda un pò negli anni '90 come eravamo messi a programmazione. Tra rai 2, canale 5, italia 1 ( a volte Mediaset arrivava pure a "contaminare" Rete 4, da sempre adibita agli anziani ). Tutto questo su reti nazionali visibili a tutti, non reti regionali limitate al territorio.
+non a caso oggi un Harlock (che viene da quel periodo) incassa 5 milioni al cinema e un DVD di Sampei in edicola vende 10 volte quello di Sailor Moon (maggior successo mediaset).
Uao, cinque milioni al cinema, Quanto ha fatto Dragon Ball? O anche i vari film di Naruto.( e non tirare fuori il fatto che Dragon Ball è stato trasmesso negli anni '80 perchè il suo boom lo ha avuto negli anni '90). Sampei cosa?( dati trovati... boh lo saprai tu )Sailor moon maggior successo cosa? Sailor moon dopo la terza serie ha avuto un crollo degli ascolti, Sailor moon è stato per 20 anni ( 20 anni ) bloccato come copyright impedendo altre trasmissioni o anche solo la nascita/continuazione del merchandise dedicato. Sampei anche con 10 copie vendute sul territorio nazionale avrebbe venduto di più XD.
The Slayers e di tutti gli altri anime trasmessi da mediaset che OGGI commercialmente sono BRUCIATI per sempre, anche a causa dei loro adattamenti
Ma sì, prendi un anime tra i più misconosciuti di mediaset. Bruciati per sempre a causa dell'adattamento?Ma per favore, i dvd di Dragon Ball escono con cadenza quasi annuale con tutte le loro belle censure. Se ad oggi non esce niente relativo agli anime degli anni '90 è semplicemente perchè i bambini di allora hanno per la maggior parte ha 20 anni o poco più, ancora troppo pochi per farsi prendere dalla cara nostalgia girellara comprando anime vecchi come se non ci fosse un domani ( ma già abbastanza grandi per dire che ai loro tempi gli anime fossero migliori)
Parlo del ROMANZO, prima edizione italiana: 1937, leggi BENE, Rossella viene da lì, dal ROMANZO, il film si è solo adeguato ad esso che ormai era conosciutissimo (fu un best seller). Quindi dove sarebbe la "boiata"?
La boiata è pensare che ci fa l'adattamento di un film vada a leggersi il romanzo e decida la traduzione in base a questo. Ripeto, Orgoglio e Pregiudizio 1957.Dov'era Mussolini? Oh, ma se vuoi ti do un altro esempio precedente. Romeo e Giulietta, libretto ( teatrale ) 1889, scritto da Guglielmo Shakespeare. Dov'era Mussolini? Probabilmente all'asilo. L'italianizzazione delle opere straniere è un qualcosa che è antecedente e posteriore a Mussolini. Se andiamo a vedere invece altre opere straniere, in particolar modo francesi, si vedrà come queste mantennero a volte i loro nomi originali in quanto la letteratura francese era "vicina" a quella italiana da più di un secolo. E non dico che le opere francesi fossero sempre mantenute integrali nei nomi ( anzi), ma almeno I miserabili sono accreditati a Victor Hugo, non a Vittorio Ugo.
L'Orgoglio e Pregiudizio del 1957 è uno sceneggiato televisivo (e già qui..) prodotto dalla Rai quindi ci sta del lieve rimaneggiamento (è tipico della tradizione teatrale/televisiva), è diverso dal prendere qualcosa prodotto da altri bello che pronto e storpiarlo a proprio gusto.
E qui hai ragione te, mi sono confusa con un altro libro. Il testo a cui mi riferisco è del 1963 ( ed è un libro, niente televisione ). Toh, pure sette anni in più. Ah, comunque spiegami dove il rimaneggiamento nel caso da te citato sarebbe diverso da quello fatto da Mediaset XD.
Le sto aspettando, ma tanto non puoi mostrarmele, a meno che non esista una linea parallela che parta dal 1984 dove gli anime vengono portati in modo fedele, e floppano tutti negli ascolti.
Non è questione di floppare, gli anime in versione fedele non potevano essere trasmessi sulla rete nazionale ( ma anche nelle private eh, anche quelle, non ti scandalizzare, ponevano le censure ).
Posso giusto capire che scrivere su un pupazzatto Holly sia commercialmente più attinente di uno Tsubasa, ma NON ESISTE alcun criterio che un Marmalade Boy o un Toach distrutti in quel modo, siano resi più idonei ad una trasmissione televisiva.
Vediamo, in Piccoli Problemi di cuore ( intanto voglio vedere un bambino dire il nome originale ) ci sono figli che dubitano della genitorialità dei propri parenti, coppie che si sfaldano ed uniscono, due fidanzati che diventano fratellastri, alunne che si innamorano ( ricambiate ) del loro professore ed altro che ora non mi viene in mente. Beh, sì un cartone leggero per dei bambini.. No va beh, Touch, devo solo dire come inizia? Ma dai, anche solo il fatto che in Giappone siano anime per adolescenti dovrebbe far capire che non sono adatti a dei bambini.
Incredibile leggere ancora certe pseudo-giustificazioni nel 2015, e su un sito di animazione.
Incredibile che ancora non si capisca come le censure siano state il mezzo ( per noi ) per poterci appassionare agli anime e senza di queste, nessun cartone sarebbe mai approdato in Italia ( anche quegli americani eh, che hanno giovato del traino degli anime )
Si vabé ciao, se per te cambiare semplicemente un titolo (che serve solo ad attirare l'attenzione) e stravolgere totalmente storie e contenuti sono la stessa cosa, alzo le mani.
Sì, entrambi i metodi servono per avvicinare il cartone ad un pubblico infantile, o nel caso del titolo, renderlo semplicemente più comprensibile.