Come volevasi dimostrare e come è stato già ampiamente dimostrato da Raoh Gaiden, è uno stile sin troppo "allegro" e poco adatto per rappresentare quel che era l'Uomo Tigre. Dalle immagini in gallery, poi, più che l'Uomo Tigre, è Bleach
@ Kotaro Scusa ma Bleach non mi sembra proprio il paragone più adatto. Lo stile del disegno e delle tavole, l'uso dei neri e dei retini, è tutto diverso...
Ma la maschera è proprio brutta. =.= Comunque onestamente temevo di peggio, alla fine sembra meglio di quanto si potesse immaginare, poi i disegni non sono male. Staremo a vedere se qualche editore lo vorrà portare anche da noi.
L'uso di personaggi fighetti alternati ad altri stravaganti (quell'altro che si gonfia) e/o col caschetto alla Carrà mi ha ricordato proprio Bleach (così come il lottatore con la maschera di ferro sembra uscito da Jungle no ohja Tar-chan). E' solo un'impressione personale chiaramente, ma penso che sia uno stile decisamente poco adatto a narrare la storia dell'Uomo Tigre, che qui è chiaramente stata riscritta.
Chiaro che è stata riscritta. A che serviva fare la copia del manga? C'è già l'originale, chi vuole si legge quello. Questa è un altra cosa, probabilmente non è nemmeno un remake nel senso stretto del termine.
Non mi convice come infatti non mi ha convinto la versione di Kenshiro sempre di Osada, non va bene propio il suo stile per narrare serie con protagonisti virili e carismatici di altri tempi...
@GianniGreed: In realtà non è che ci siano tutti 'sti sfondi qui...
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 9 anni fa
05
Se lo dovevano fare con la grafica slilizzata e poco curata che tanto tira in questo schifo di tempi attuali tanto valeva farne un sequel, come già avevo ribadito: Tiger Mask III. Non ha un cazzo di senso farne un remake snaturando l'originale per darlo in pasto ai ragazzini smartphone di oggi. Questi ragazzini devono studiare la storia dell'animazione come fanno a scuola con la storia mondiale, quindi si guardino i classici e non rompano più gli zibidei.
Stavolta non si può dare troppo torto ai "girellari". Quella dell'Uomo Tigre è sempre stata una vicenda seria e drammatica, che si poggiava unicamente sul carisma tormentato del protagonista (al contrario di Ken il guerriero, che aveva anche tantissimi altri personaggi validi intorno a lui, quindi la sua rielaborazione comica funziona alla perfezione grazie a loro) e su un'ambientazione storica ben precisa. Difficilmente può funzionare al di fuori di questo scenario senza trasformarsi in altro. Ne è la prova Kinnikuman, un'altra serie sul wrestling realizzata nel decennio successivo, dove la scena del wrestling (giapponese e occidentale) è cambiata radicalmente e infatti la storia è diventata molto più allegra e scanzonata, in linea con quello che poi sarà Dragon Ball e lo shounen manga "moderno". Un "Uomo Tigre" dei giorni nostri non aveva granché senso rifarlo, perché in un certo senso c'è già ("Lock Up" di Tetsuya Saruwatari, giunto anche in Italia per Panini) e perché oggi il sense of wonder del lottatore che diventa un eroe incredibile capace di compiere miracoli si è un po' attenuato, visto che i wrestler sono diventati, sia in Giappone che in occidente, personaggi pubblici molto a contatto con il pubblico e non può esistere un "Uomo Tigre" di cui nessuno sa l'identità che di nascosto compie buone azioni, perché l' "Uomo Tigre" di oggi avrebbe un suo profilo Twitter, una sua theme song nel Taiko no Tatsujin, e tutti saprebbero il suo nome, la sua identità, vita, morte e miracoli.
Se, come si evince da queste prime tavole, la storia sarà incentrata sui combattimenti dell'Uomo Tigre con wrestlers stravaganti o scopiazzati da altri personaggi passati, l'utilità di questo nuovo manga perde di significato, dato che, appunto, c'è già Kinnikuman che fa esattamente la stessa cosa. E Kinnikuman, dopo la conclusione (provvisoria) della serie storica, si è sempre rivolto ad un pubblico di adulti, senza bisogno di reinventarsi con uno stile diverso per piacere ai più giovani (a cui è piaciuto lo stesso nella sua versione originale).
Ma una cosa che forse non sapete è che nessuno vi obbliga a leggerlo, eh.
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 9 anni fa
13
@GianniGreed
e nessuno li obbliga a rovinare l'ennesimo classico con la solita commercialata per far cassa marciando sul passato perchè si è a corto di idee e si vuole accontentare i ragazzini smartphone svogliati che non guardano i classici perchè troppo viziatelli, per loro anche roba di 10 anni fa è antiquata, mi fanno incazzare come una bestia.
Per ora questo c'è e di questo si parla. La serie originale non verrà rovinata da ques'opera collaterale, ma il senso di quest'ultima continua a sfuggirmi.
Appoggio completamente tutto quanto detto, tra l'altro con termini molto pacati, da Kotaro. Io amo l'Uomo Tigre più di qualsiasi altro anime e manga. L'ho amato con i suoi personaggi, tutti così complessi e in lotta costante con loro stessi... Naoto, Daigo Daimond, Inoki e Baba (che ho poi seguito anche nei combattimenti di wrestling), Kenta, Ruriko, ma anche Mister X, anch'egli vittima per il lettore attento. Lo amo così tanto che ho di questa serie quanti più accessori possibili e il mio amatissimo Dobermann l'ho chiamato proprio Inoki. Ho amato Tiger Mask anche per i suoi disegni crudi e rozzi, diciamo pure brutti se vogliamo perché, come detto da Ikki Kajiwara, non voleva un manga con eroi avvenenti o belle ragazze, ma persone comuni che si muovevano in un mondo distrutto dal dopoguerra. Io sono la prima che non giudica a priori senza aver letto, ma nel vedere queste poche pagine, con personaggi così stereotipati e lontani dall'opera che tanto amo e ho amato, non posso che ritenermi estremamente perplessa. Lo acquisterò e lo leggero appena mi sarà possibile ma attualmente il mio presentimento è che lo amerò tanto quanto Fantozzi ha amato la Corazzata Potemkin.
Be secondo molti ragazzini di oggi un anime di 3/4 anni fa è già vecchio se dovessimo ascoltare loro allora il pc è del medioevo altro che roba moderna XD!
Come trama é anche bellina, peccato che la maschera dell'uomo tigre, secondo me, é stata realizzata decisamente meno bene rispetto a quella storica che rappresenta fedelmente il volto dell'animale. Quest'ultima se non sapessi che é dell'uomo tigre non la riconoscerei o farei più fatica.