Molto simpatico! Mi ricorda la temperie di Zerocalcare, anche per via dello spunto autobiografico e del tratto di disegno. Credo che inizierò a seguire il suo blog.
Si vede che c'è esperienza, capacità e personalità. A differenza di quasi tutti i precedenti, che tendono ad imitare lo stile orientale dei manga, questo invece è decisamente più occidentale e tradizionale, e si avvicina quindi al fumetto classico.
Saró sincero, lo stile non é di mio gradimento, il genere non mi fa impazzire, il disegno digitale non lo apprezzo per niente, soprattutto in casi di un tratto sempliciotto come questo in cui probabilmente ci vuole più tempo ad accendere il computer e avviare tutti i programmi necessari per realizzarlo piuttosto che non farlo direttamente a mano. Eppure mi ha fatto un'impressione veramente positiva; intanto ció di cui parla l'opera sembra davvero interessante, da quel che ho visto lo fa bene, l'autore ha un buon modo di porsi sia all'interno della sua opera sia nell'intervista. Finalmente qualcosa che si distingue davvero e si fa ricordare, se dovessi votare la mia scelta sarebbe questa, tutto il resto visto finora é fuffa anonima e dimenticabile.
Gianname (anonimo)
- 9 anni fa
10
Mi è piaciuta l'evoluzione della specie perché controtendenza sia nella grafica che nel contenuto. Una sorta di ritorno alle origini quando l'elemento autobiografico e il contesto sociale si fondono raccontando vita e fantasia, realtà e desiderio, rabbia e gioia e lanciano un messaggio di ironica speranza.