I mangaka giapponesi si stanno stufando di essere schiavi quindi ne stanno cercando all'estero. Mi dispiace per i poveri vincitori, ignari del destino che li attenderà.
Concordo in pieno. Oramai sono sempre meno i Giapponesi che aspirano a diventare mangaka a causa delle paghe da fame che ricevono, a meno che non diventino famosi (a livello di Oda) ma a quel punto non avrebbero più una vita e il loro prodotto tanto amato diventerebbe puro merchandise. Buona fortuna cmq a chi deciderà di partecipare.
Personalmente credo che sia una buona possibilità per tutti i provetti disegnatori di manga non giapponesi, senza contare la pubblicità che si sta facendo la Shounen Jump... insomma, una soluzione che accontenta un po' tutti, almeno all'apparenza. Per quanto riguarda le ore di lavoro altissime... penso che i partecipanti lo sappiano già a cosa vanno incontro.
Sarò pazza, ma se sapessi disegnare mi piacerebbe vedere persone leggere i miei fumetti, fantasticarci su, discuterne, ecc. e, avendo una tale opportunità, ci proverei (sì, lo so che le paghe che ricevono i mangaka fanno schifo, ma, ripeto, io lo farei per vedere le facce felici di quelle persone che leggerebbero il mio fumetto :3)
Sono anni che ho in mente una storia già pronta da disegnare, ma non so disegnare, buona fortuna a chi parteciperà XD
lonOTTO
- 8 anni fa
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ragazzi mi sa che avete confuso i mangaka con i disegnatori dei studi di animazione.
Sam Hitogami
- 8 anni fa
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Forse sono scemo io, ma non leggo da nessuna parte che bisogna usare stò programma Medi Paint per partecipare al concorso.... ti devi fare l'account sul sito per postare i propri lavori, che devonoe ssere scritti in cinese, giapponese o inglese. Cmq, Jump , con il premio treasure , è da anni aperto ai disegnatori stranieri,( con tanto di annuncio in inglese sulla versione yankee del sito di Jump) a patto che il manga sia scritto però obbligatoriamente in giapponese ( anche se non viene specificato; Sasaki su Twetter lo ha però confermato)
@Sam Hitogami: che tu sappia il treasure di Jump è l'unico premio aperto anche agli stranieri?
Che poi se uno straniero presentasse un manga interamente scritto in Giapponese, ecco... penso che qualunque obiezione da parte dell'editore sarebbe ridicola (?), non so se mi sono spiegata.
Sam Hitogami
- 8 anni fa
00
@ Pannero Che intendi per " obeizione" ? Cmq non so Jump, ma di contest nipponic aprti agli stranieri c'è anche lo Shikisho di Kodansha ( sempre se lo fanno ancora ). Ma non è poi così importante..... basta fare un manga di qualità, scritto in giapponese, e se sono sono fiori fioriranno ( almeno a me piace pensarla così)
lonOTTO
- 8 anni fa
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@Fma35. Ma quale vita di merda? Si prendono le pause quando e dove vogliono (vedi Togashi,Oda e molti altri), hanno stipendi altissimi e verranno ricordati. Smettiamola di creare falsi miti sui mangaka.
Falsi miti? I mangaka FAMOSI si prendono tutto il tempo che vogliono visto che le case editrici preferiscono mantenere i diritti milionari delle loro opere anche se con uscite altalenanti piuttosto che licenzare gli autori e perdere dei manga di culto. Togashi, Oda sono gli autori di due dei manga più venduti di sempre (Oda DEL MANGA più venduto di sempre) non mangaka di bassa classifica (ovvero il 90% di chi viene pubblicato) che devono lavorare ininterrottamente senza mangiare o dormire adeguatamente e sottostare alle rigide regole delle case editrici.
@Sam Hitogami: sì mi sono spiegata male ma hai capito quello che volevo dire, nel senso che nell'eventualità che uno straniero indipendentemente dal concorso presentasse un manga valido, in giapponese, non credo che non lo accetterebbero soltanto perchè l'autore è straniero. Penso che "concorsi per autori stranieri" sottointenda la possibilità di scrivere in inglese, insomma il discrimante è sapere il giapponese o meno piuttosto che essere straniero o non straniero (puo' sembrare la stessa cosa, invece sono cose molto diverse).
@IonOTTO, e' come dice Fma35, certi lussi possono permetterseli solo Togashi perche' e' Togashi e gli altri mangaka famosi, perchè sono famosi. Non dimentichiamoci mai della mangaka che consegnava abitualmente in ritardo e l'editore per punizione le pubblicó una tavola al contrario, siami a questi livelli.
Sam Hitogami
- 8 anni fa
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@Pannero Penso che negli altri concorsi sia richiesto il giapponese obbligatorio perché gli editor non sanno le lingue straniere e quindi non possono giudicare se il manga è buono o meno. Se leggi bene il bando di questo conocorso, ci pensa la medibang a tradurre i dialoghi nel caso tu li manda in una lingua diversa dal nipponico.
lonOTTO
- 8 anni fa
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@Fma35. Solamente due settimane fa è stato annunciato che ripartirà la serializzazione di un manga NON FAMOSO, quindi non bisogna essere per forza famosi. Ti basta? Senza contare che i mangaka hanno anche gli aiutanti che gli aiutano a fare un sacco di lavoro. Vuoi continuare con questo falso mito? @Pannero. Solamente due settimane fa è stato annunciato che ripartirà la serializzazione di un manga NON FAMOSO, quindi non bisogna essere per forza famosi. Ti basta?
Oda si prende una pausa al mese e la gente gli dà del lavativo (alcuni), quando fa dei ritmi insostenibili e si spacca tantissimo il deretano. i mangaka lavorano a dei ritmi incredibili, impossibili da sostenere.. però oh per una passione, per un sogno..
Ti basta? No che non mi basta XD. Ma che ne sai degli accordi che ci sono dietro la ripresa di questo manga? Serviva un buco da riempire? Hanno dimezzato la paga all'autore? Hanno preteso un rimaneggiamento dei diritti a favore della casa editrice? Cosa diavolo parli se non sai nulla dei termini? Gli assistenti? Gli assistenti non si occupano di trama, sceneggiatura, name, copertine a colori, e gran parte del disegno che tocca sempre all'autore, sono di aiuto certo, soprattutto un aiuto extra disegno (secondo te chi cucina, chi fa le commissioni, chi pulisce quando un autore non è sposato?). Ma sul serio, sai di cosa parli?
I mangaka fanno degli orari di merda, pero' tenendo conto che qualunque lavoro in Giappone ha condizioni di merda, alla fine almeno fanno un lavoro creativo e che probabilmente gli piace. Probabilmente paragonato al resto non e' cosi' male, non dobbiamo giudicare con i criteri occidentali.
Interessante, credo che questa iniziativa potrebbe aprire le porte anche a noi italiani o comunque europei che hanno il sogno di fare questo lavoro come mestiere!