Oh yeah, bellissimo da visitare(ci sono stato), ma viverci è un'altra cosa. Purtroppo però il Giappone è bello proprio perché è diverso. In fondo ogni paese ha dei cittadini che non si trovano bene in patria.
Esatto, dipende solo da che prospettiva si guardi la cosa.. Esistono anche quel tipo di persone che vogliono lasciare le proprie radici per vari motivi, e non solo in Giappone. In tutto il mondo ci sono persone che vorrebbero cambiare vita, soprattutto gli italiani.. Per noi appassionati è un sogno poter vivere nel paese del sol levante, e se ci domandiamo come possano i giapponesi lasciare tale meraviglia alla spalle, la risposta è che, appunto, sono questioni di prospettive.. Ogni paese ha dei pro e contro.
Milika
- 8 anni fa
00
Articolo davvero interessante, non pensavo che in Giappone ci fossero così tante discriminazioni, ma è così un po' dappertutto soprattutto verso gli stranieri. Questo articolo mi ha un po' scioccata perchè io adoro la storia e la cultura di questo paese e la rispetto molto.
È sempre interessante osservare le cose da un'altra prospettiva, quella dei giapponesi stessi in questo caso
KUMA-29
- 8 anni fa
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Un bellissimo articolo che spiega in modo semplice alcune cose negative del Giappone.
Mi viene fortemente da ridere (e da piangere), quando vedo persone che difendono a priori il Giappone per passione o interessi personali... (ne conosco una del mio stesso comune di origine)
Il Giappone è un paese fortemente maschilista, dove la donna ha meno diritti di un uomo, dove un lavoro part time ha 8 ore, dove la cosa più importante è non disturbare il prossimo (non importa quello che sta facendo), dove se non sei Giapponese, sei un cittadino di serie B... Il nostro paese ha tante cose negative, che al Giappone mancano, però sappiate bene che anche da loro non è il paradiso. Io lo dico sempre: Un conto è giudicare il Giappone con l'occhio dell'appassionato, e un conto è vivere dentro la sua pressante società. Come dice l'articolo: "l'erba del vicino pare sempre più verde."
Sì, l'erba del vicino è sempre più verde. Ora che sono in Giappone e dopo essermi informato un po' sulla loro storia e cultura, ho capito che quasi tutti i difetti di cui parlano riguardo i giapponesi non sono altro che inevitabili conseguenze di altrettanti pregi, che sono appunto l'altro lato della medaglia. Ad esempio per avere una società così in "armonia" è praticamente necessario essere un popolo conformista, così come la rigidità morale è l'altra faccia della medaglia di tutto il rispetto, l'educazione e la civiltà che hanno, il troppo lavoro é sinonimo d'altra parte di una grande determinazione mentale e di una società ultra efficiente. Insomma se tiri la coperta da un lato, si scopre dall'altro, è quasi sempre così, proprio per questo non può esistere il popolo perfetto. Sì, il Giappone avrà anche diversi difetti, ma anche un sacco di pregi che sono sottovalutati dagli stessi giapponesi.
Bisogna sempre discernere, a maggior ragione in questi casi, dalla passione e dalla realtà. Già nei manga/anime le relazioni interpersonali tra i giapponesi é veramente diversa dalla nostra, quasi inesistente a paragone con gli adolescenti europei e quelli del sol levante. Così come fa strano leggere di persone che si chiamano vecchi a 27 anni. Per non parlare delle donne che sembrano superwoman solo perché lavorano quasi a 30 e sono single, mentre però cercano marito perché vecchie zitellone. Non potrei vivere in Giappone, per carità se mi regalassero un viaggio da 6 mesi/un anno schifo non mi farebbe....
Nulla di nuovo all'orizzonte, molti di questi difetti me li hanno descritti i giapponesi stessi o gli immigrati in giappone durante le mie vacanze a Tokyo, in fondo loro stessi si rendono conto di non vivere in paradiso, e sarebbe stupido pensarlo.
La cosa che mi fa sempre sorridere sono i commenti che parlano dei fantomatici fan del Giappone e della loro convinzione di una cultura perfetta, fan probabilmente paragonabili in numero ai famosissimi pinguini africani XD
Il Giappone non è assolutamente il mondo dei sogni come molte persone pensano, una cosa è vederlo da turista e un'altra è viverci. Come dimostrano le varie esperienze degli intervistati, in un paese con una tale chiusura io non riuscirei a viverci, essendo poi donna sarebbe ancora più difficile. Non trovo così strano il fatto che ci siano giapponesi disposti a mollare tutto per andare a "godersi" la vita altrove...
ANTICONFORMISTA
- 8 anni fa
11
Personalmente ho sempre ammirato dei giapponesi la loro creatività, la loro inventiva, la loro modernità (che però ha anche il rovescio della medaglia) e quella mentalità molto più igienica ed educata della nostra. Come tutti i popoli hanno anche i loro difetti, alcuni estremi che rasentano la perversione, anche da loro c'è la mafia, l'insopportabile pressione lavorativa, etc. In Giappone non potrei mai viverci soprattutto perchè non avrei proprio testa di imparare tutta la loro cultura compresa la lingua difficilissima ma ho sempre desiderato che qui in Italia prendessimo solo il meglio da loro, che ci ispirassimo a certe eccellenze prerogative del Sol Levante.
Articolo molto interessante. Anche a me ha fatto una certa impressione la metafora del chiodo ma ciò che mi ha colpita di più è stato il discorso sull'uniformità abbinato alla fotografia. Anche qui in Italia si cerca sempre di seguire le moda, ma a me gli studenti presenti in quella foto sembrano veramente tutti uguali. Al di là dell'uniforme hanno praticamente tutti lo stesso taglio di capelli. L'unico che si riesce a distinguere è il ragazzo con gli occhiali o.O
Irkas (anonimo)
- 8 anni fa
31
Sì, il Giappone ha molti pregi ma anche moli difetti. Ricordo quell'articolo pubblicato su Animeclick di un giornalista americano che aveva lavorato in Giappone e affermava che la libertà di stampa lì esiste, ma in concreto è meno di quanto si potrebbe pensare (per un paese moderno e tecnologico come quello), perchè la stampa è strettamente controllata da lobby economiche e politiche. Inoltre se noi abbiamo la mafia, loro hanno la yakuza, l'incidente di Fukushima ha scoperto gli altarini della gestione nipponica del nucleare, e la loro società è caratterizzata da un carrierismo e un perfezionismo sul lavoro che spesso diventano eccessivi, provocando un enorme stress che è tra i motivi per cui il Giappone è una nazione con un indice di suicidi tra i più alti.
Pippov (anonimo)
- 8 anni fa
14
Ma detto tra noi, uno ogi vvorrebe vivere in Giappone per fare il mangaka . Una volta uno ci sarebbe andato a vivere per potersi vedere tutti i manga e gli anime che qui nona rrivavano o per comprare i gadget che venevano solo lì. Adeso è tutto a portata di mano grazie a internet, quindi a che pro andare a vivere in un paese dalla vita cara ( a Tokyo gli affitti sono i più alti del Mondo) e dalle regole sociali rigidissime ?
Bell'articolo! Come già tanti hanno detto nei commenti sopra, il Giappone, ovviamente, non è un paese perfetto. Non sapevo che le donne venissero discriminate ancora così tanto sul lavoro, incredibile. Questo spiega il perché in molti anime le mamme siano sempre a casa a chiedere ai figli cosa vogliono per cena... Detto ciò, un bel viaggetto in Giappone, prima o poi, non me lo toglie nessuno!
sono sorpreso del sessismo... è pieno di opere in cui le donne sono dipinte in maniera importante... il punto 2 non mi sorprende... forse conferma il fatto che i giapponessi non osno capaci di decidere da soli... anche se più che un difetto... questo è un grosso pericolo...
Tutte queste cose si sapevano: chi crede che il Giappone sia il paradiso ha preso un grandissimo abbaglio. E sono d'accordo con chi dice che l'essere amanti di anime e manga non fa certo di noi dei Giapponesi e men che meno può fungere da pretesto per difendere qualsiasi cosa riguardi il paese del sol levante. La vita lì è durissima e spesso a causa di motivazioni inconcepibili per noi occidentali. Più di una volta, tra l'altro, ho bollato degli anime come prodotti di propaganda, il cui fine, cioè, era quello di conformare l'individuo alla mentalità del gruppo. Era troppo evidente. Ma riconoscere tutto questo porta al ridimensionamento della passione per il Giappone e per la sua cultura? Assolutamente no. Capirne i difetti, invece, ci permette di capire davvero di cosa stiamo parlando e interpretare meglio un popolo e le sue tradizioni. Ma fissarsi su un modello inesistente ed utopistico è un po' come voler continuare a credere a Babbo Natale.
ShinXela
- 8 anni fa
51
>Tutte queste cose si sapevano: chi crede che il Giappone sia il paradiso ha preso un grandissimo abbaglio.
Scusate, ma solo a me viene un po' da sorridere quando vedo questo genere di commenti? Quanti tra coloro che sono realmente appassionati di Giappone, pensano che sia un Paese perfetto? In che senso poi, perfetto? Neanche dai manga emerge un Paese perfetto, in cui tutti vivono felicemente, anzi. Certo, dipende dal tipo di manga. Ma le produzioni degli ultimi anni hanno spesso messo in evidenza l'alienazione dell'individuo verso una società troppo opprimente. Il protagonista tipo di moltissimi manga è un soggetto timido, introverso, ansioso, sfiduciato, apatico e sofferente, che si cerca di destreggiare a fatica tra scuola e/o lavoretti part-time che gli danno poca soddisfazione, ed una vita sociale inappagante e/o inesistente.
Probabilmente alla gran parte delle persone sembra dura, se non impossibile, l'idea di trasferirsi in paesi cosi lontani quali il giappone, d'altra parte penso che vi siano delle persone davvero pronte a mollare tutto e accettare tutto cio' che un paese cosi puo' portare, ritmi di lavoro, conformismo e sensazione eterna di essere gaijin, perche' allo stesso tempo ne apprezzano estremamente i lati positivi come appunto la voglia d'impegnarsi negli studi e nel lavoro (e vedere anche risultati concreti), la gentilezza delle persone o l'ordine pubblico. Parlo perche' ho avuto delle sensazioni analoghe all'estero seppur non in Giappone. Lo shock culturale al contrario esiste e puo' capitare. Alla fine nessuno e' meglio o peggio, e' tutta una questione di percezione personale.
ShinXela
- 8 anni fa
50
>Alla fine nessuno e' meglio o peggio, e' tutta una questione di percezione personale.
Infatti. Io sono Italiana, ma la società italiana mi "ammazza" letteralmente. Vorrei un contesto molto più rigoroso, conforme alla mia persona. Ringrazio l'Italia per l'esaurimento nervoso multiplo. Ci si può sentire oppressi anche dal lassismo imperante di una società.
Eppure in quelle stesse anime che producono c'è una verità che prima o poi toccherà anche a loro : stanno invecchiando anche loro come popolazione e dovranno per forza di cose avere a che fare con gli immigrati nel loro paese. Brutto vedere la ridigità del pensiero giapponese : eppure è uno dei fattori che determinato anche la loro sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale . Non so quanto siano diffuso il bullismo, il mobbing ed il sessismo in Giappone , forse questa ostentazione al perfezionismo non è salutare !
Le Mysanthrope (anonimo)
- 8 anni fa
21
Non tutti i giapponesi che vanno a vivere all'estero si liberano dai condizionamenti sociali della madrepatria. A Dusseldorf, in Germania, c'è una delle più numerose comunità giapponesi d'Europa, se non addirittura la più grande. Questo perchè dagli anni 70 diverse aziende nipponiche si sono stabilite laggiù. I dipendenti giapponesi di queste ultime vivono una vita a parte, non sanno il tedesco e a volte nemmeno l'inglese, non frequentano i tedeschi o altri stranieri se non eventualmente per lavoro, si sposano con loro connazionali tramite matrimoni combinati e iscrivono i loro figli alla scuola giapponese. Ovviamente non si comporteranno tutti così, ma è probabile che i "trasgressori" siano una minoranza. Accade spesso che gli immigrati si rinchiudano in quartieri monoetnici o quasi (anche gli italiani l'hanno fatto in passato, vedasi le varie Little Italy) ma si tratta dei cosiddetti extracomunitari di "serie B", quelli che scappano all'estero per non morire di fame, e dei loro discendenti. Quindi quella dei giapponesi di Dusseldorf è una peculiarità molto singolare, un segno dell'estrema rigidità sociale che regna nell'ambiente dei colletti bianchi. Probabilmente invece, i commercianti e ristoratori dello Japanische Viertel (il quartiere giapponese, appunto) e i dipendenti di ditte occidentali si sono mescolati alla gente locale vivendo in modo più libero, e i loro figli si sentiranno più tedeschi che giapponesi.
Il chiodo che spunta viene ribattuto ovvero..l'anima del collettivismo sociale Cambiare tutto per non cambiare nulla ovvero..l'anima del tradizionalismo modernista.
Articolo davvero interessante, abbastanza scontato che ci siano migliaia di giovani che rifuggono una situazione simile chiudendo il loro animo in una passione o chiudendosi proprio dentro una stanza per anni. Otaku e Hikkikomori sono un prodotto degenere del loro sistema sociale. Ma come in tutte le società è più facile demonizzare le devianze sociali piuttosto che capire come prevenirle.
@Shinxela. "Quanti tra coloro che sono realmente appassionati di Giappone, pensano che sia un Paese perfetto?". In tanti. Basta fare un giro in rete (non necessariamente qui dentro) per capirlo. Ci sono persone che difenderebbero a spada tratta qualsiasi cosa venga da lì senza alcuno spirito critico. Qualcuno ha addirittura proposto di mettere la bandiera del Giappone sulla propria foto facebook dopo il servizio della Toffa. Ma come le persone anche i paesi hanno pregi e difetti e vanno prese per come sono non per come le vorremmo. "Ma le produzioni degli ultimi anni hanno spesso messo in evidenza l'alienazione dell'individuo verso una società troppo opprimente." Certo ce ne sono. Ma i prodotti di propaganda sono molti di più. Frasi come "Lavorare (o studiare) è divertente", "Devo impegnarmi di più (dopo 24 ore di lavoro)" sono presenti un po' ovunque. Ed in una società del genere non va bene e questo, purtroppo, si sa.
ShinXela
- 8 anni fa
21
@npepataecozz: ho detto "realmente" appassionati. Quel "realmente" è la chiave del mio discorso. Una qualsiasi persona con una reale passione per il Giappone non si ferma ai fumetti e ai cartoni, ma si impegna nell'approfondirne storia, usi e costumi, politica, economia, etc. E naturalmente ne resta appassionata anche quando ne ha scoperto lati meno edificanti e più controversi sotto un'ottica puramente occidentale. Chi ne scopre i "difetti" e perde l'interesse non è un reale appassionato. Chi difende il Paese con cognizione di causa da attacchi spesso stupidi, prepotenti e grezzi della stampa occidentale, o anche semplicemente dei bambini che si sentono fighi a denigrare una cultura che non rispecchia l'etica occidentale, come se questa fosse la massima espressione di civiltà esistente, non è un m***hiaqualcosa, ma una persona con spirito critico che sa approcciarsi con umiltà di fronte al diverso, senza avere la presunzione di ergersi a giudice universale.
@Shinxela. E' quello che penso anch'io. Sono completamente d'accordo su questo. Non mi piace se qualcuno agisce in maniera critica quando non ne capisce un tubo; ma nemmeno chi si sente giapponese perché da bambino guardava Sailor Moon. Personalmente io conosco il Giappone attraverso gli anime e i manga oltre che per ricerche fatte per soddisfare qualche curiosità; non ci sono mai stato personalmente. Mi ritengo, perciò, un conoscitore di anime ma non un conoscitore del Giappone. In genere i miei commenti si limitano su quello che conosco e se qualcuno mi dimostra che sbaglio in un giudizio ben venga. E, a dimostrazione di ciò, ho ribattuto alla tua risposta solo sulla parte relativa agli anime. Navigando su internet, invece, si assiste ad una marea di esagerazioni, da un lato e dall'altro; e dato che io non credo "agli assoluti" mi fa storcere il naso sia il leggere una cosa acriticamente "a favore" sia il leggere il suo opposto.
Quanti tra coloro che sono realmente appassionati di Giappone, pensano che sia un Paese perfetto?
Qui infatti bisogna specificare. I veri appassionati sanno che il Giappone non è tutto rosa e fiori, ma quelli che pensano di essere appassionati quando in realtà non lo sono, lo considerano come il paese dei balocchi. Mi riferisco soprattutto a quelle persone che si definiscono fan solamente perchè leggono/guardano alcune delle serie più conosciute (One piece, Fairy tail, Detective Conan, Naruto ecc.). Conosco persone che si alterano non appena osi parlare di qualche difetto del Giappone e su internet la situazione è addirittura peggiore, soprattutto su Facebook. Quando ancora frequentavo facebook c'erano un sacco di pagine dedicate a anime e manga, tutte piene di utenti che lodavano il Giappone come se fosse la terra promessa e pronti a insultare chiunque osasse contraddirli. Talvolta le discussioni nascevano anche per le questioni più insulse, per esempio quando qualcuno provava a chiamare i manga con il termine fumetto...
Io non cambierei il mio paese con nessuno al mondo!
ShinXela
- 8 anni fa
20
Solitamente le persone che vedono il Giappone in maniera molto idealizzata, sono i giovanissimi che per l'appunto fantasticano con le loro storie preferite, senza ancora approfondire oltre il loro interesse. Ma anche così, non comprendo l'accanimento nei confronti di queste persone. Col tempo, supereranno questa fase, e si avranno due possibili sviluppi: o si stuferanno di Giappone e manga, oppure crescendo, svilupperanno un interesse più maturo ed onnicomprensivo.
Sono ben più fastidiosi ma soprattutto incomprensibili a mio avviso i "professori" che cercano di spiegare a questi ragazzi "il vero Giappone", mettendosi su una cattedra che non gli spetta, insultandoli con nomignoli, e sparando nel 99% dei casi cavolate che non si possono sentire sul Paese del Sol Levante.
Nessuno si è mai accanito con fervore contro i milioni di italiani che coltivano il loro American Dream, oppure che sognano l'Inghilterra. Non sono stati creati nomignoli spregiativi come Ameriminc**a oppure Anglominc**a. Ad uno che sogna l'America, non si è soliti rispondere "ma sei scemo? sono tutti pazzi armati". Se un povero cristo dice di amare il Giappone, arriva subito il saputello di turno col suo "ma tu non lo conosci, non sai che ha un alto tasso di suicidi, che nei treni ci sono stupri di massa - falsità enorme ormai spacciata per verità sempre con più frequenza - che i giapponesi vivono solo per il lavoro, etc."
Ci sarebbe davvero da ragionare sul perché l'esterofilia verso altri Paesi Occidentali sia molto più comunemente accettata, e non abbia generato tanta rabbia e desiderio di "riportare sulla retta via" i poveri malcapitati che vivono un po' ingenuamente una passione come un'altra.
@Shinxela. E' verissimo che in molti son giovani ma ti assicuro che in molti sono persone abbastanza attempate. Sono quelli che ricordano con nostalgia i "cartoni" del passato e che ora, vedendo che ci sono altri come loro che hanno la loro stessa nostalgia si ergono ad esperti solo perchè hanno visto Sword art online o Tokyo ghoul. E ovviamente confondono la difesa di una passione con ciò che, ovviamente, è indifendibile. Sul perchè non ci siano gli americaminc la spiegazione è semplice: l'uomo, per sua natura diffida di ciò che è lontano o che non conosce o che non capisce. Gli americani nel dopoguerra hanno esportato il loro stile di vita all'europa (anzi ancora lo fannoin altre parti del mondo ma sono accolti malissimo) per cui il loro modo di ragionare è ormai più simile al nostro. Guarda l'effetto che musica e cinema hanno avuto in tutti questi anni sul nostro stile di vita e capirai cosa intendo. Però qui il discorso è diverso: se vogliamo parlare degli americani ti dirò cosa ne penso e non sono cose belle. Ma qui parliamo del Giappone e senza fare paragoni con altri. Non diciamo il Giappone è migliore o peggiore, diciamo il Giappone ha questi difetti e, talvolta, sono davvero preoccupanti. Alcuni di questi sono giunti fino a noi: i manga con le immagini dei bambini sono disponibili in rete per cui posso dire di essere sicuro che esistano e che sono un aborto. E non puoi usare come giustificazione il fatto che accade ovunque: la cosa va condannata e basta indipendentemente da chi e da quanti commettano lo stesso schifo. Ma da qui a passare a dire che il Giappone fa schifo, che sono tutti pedofili, ecc ecc ce ne corre e sono il frutto di disinformazione da parte di chi ama generalizzare e semplificare concetti complessi per motivi di share. Ma se viviamo in un paese in cui la libertà d'informazione è pari a quella del Gabon, di cosa ti meravigli? Devi solo spegnere la tv e cercare di informarti sulle cose usando la testa.
LOL complimenti per la foto dell'aereo della JAL in cui campeggiano gli Arashi XD A parte questo, quella del titolo è una cosa che mi sono sempre chiesta, perché credo che malgrado la mia spasmodica passione per questo Paese, molto probabilmente non riuscirei a viverci, e ancora meno se ci fossi nata... credo. I punti numero 2, 3 e 4 dell'elenco rafforzano questa mia convinzione, anche se non mi fanno amare di meno il Giappone per tutto ciò che è e che non è, anche nei suoi aspetti decisamente meno gratificanti dal punto di vista umano.
Ryo (anonimo)
- 8 anni fa
00
Come ogni paese ha i suoi Pro è Contro. Come i Italia,o America,ecc...
LupintheIVth (anonimo)
- 8 anni fa
10
"Al di là del paese di destinazione"...e poi dove dice "E' bello essere in un luogo dove la vita viene presa un po' meno sul serio"...Tenete presente infatti che un consistente numero di giapponesi che si sono trasferiti all'estero lo hanno fatto in sudamerica, specialmente in Brasile...in effetti...mai letto l'Hagakure? (io sì...o meglio l'edizione-ridotta-della Mondadori)? parecchio sconfortanti certi passi, eh...? abbastanza dall'essere lontani dalla logica latina del carpe diem; ma ciò che forse in realtà sarebbe da mettere in rilievo sarebbe il ritrovarsi ovunque un ambiente di forte gerarchia...pensate soltanto a come potrebbe essere per esempio un qualsiasi ambiente assumesse un comportamento da caserma, per chi anche solo dovesse pensare di intraprendere il servizio militare, tenga presente che un ambiente di rigorosa gerarchica disciplina non è adatto a tutti gli individui, tantomeno può essere imposto...
L'aereo coi faccioni degli Arashi, mi par ovvio! XD Eh, ma infatti, il Giappone è a noi che appare come il paese dei balocchi, ma questo perché conosciamo e siamo attratti più da alcuni dei suoi aspetti, gli anime, i Manga, i programmi demenziali, il cibo, la moda, il cosplay, senza considerare che sono appunto solo alcuni aspetti che caratterizzano questo Paese, fatto tuttavia da molti controsensi. Ed è proprio per quello, anzi, che la gente vuole evadere dalla dura realtà rifugiandosi in anime e Manga, vestendosi in maniera bizzarra ecc., perché se no? Non credo d'altronde sia il massimo vivere in un Paese in cui la filosofia sia quella del "martellare rimettendo in riga con gli altri il chiodo che sporge"... Ok, le mele marce vanno raddrizzate, ma il diverso in bene non va temuto, va lasciato libero di esprimersi, secondo me. Per come sono io, che odio le costrizioni e sono molto spirito libero, non credo che potrei mai abitare in una società simile, per quanto l'ordine, l'organizzazione e la puntualità siano qualità che apprezzo e stimo e che cerco di avere anch'io... Considerando poi che sono una donna avrei ancora meno possibilità lì, ancora più obblighi e meno diritti... Comunque ecco perché i Giapponesi che vengono qui in Italia si trovano così bene, nonostante rimangano un po' spiazzati dal poco senso dell'ordine e dell'organizzazione: perché si sentono più liberi, sia nel modo di esprimersi sia di porsi, sia di parlare sia di comportarsi, e infatti dopo un po' che vivono qua sono già più aperti, chiacchieroni e allegri, buono buono, abbiamo una buona influenza. u.u