"Nello stesso tempo, Miike si lamenta dei fan che in automatico considerano ogni minimo cambiamento un danno operato sul lavoro originale, e spera quindi che gli zelanti possano apprezzare le necessarie modifiche effettuate."
cosa buona e giusta il film è un formato differente da un manga con le sue regole per funzionare. La fedeltà non è la regola per fare un bel film. Il problema del live-action di Attack on Titan e la sua costruzione interna indipendentemente se fosse stato fedele o meno. Ma i fan questo non lo capiscono.
Parlando per me Terraformars e una mezza fregatura, con qualsiasi stravolgimento ne uscirà meglio.
dens (anonimo)
- 8 anni fa
20
"Perchè solo attori giapponesi in un film giapponese proiettato solo in Giappone e diretto a una ristretta nicchia giapponese?"
galvan73 (anonimo)
- 8 anni fa
12
La regola generale dice che attori giapponesi di prim'ordine sono da preferire a stranieri mediocri". Certamente. Ma subito dopo la regola dice che "attori stranieri mediocri sono - se non sempre almeno spesso - da preferire a giapponesi mediocri". Scherzi a parte, il problema di questo e di praticamente tutti i live action e' la scarsissima qualita' degli interpreti. Intanto si fa fatica a capire perche' nei manga abbondino personaggi con nomi e fattezze occidentali e poi automaticamente nei rispettivi live action le facce occidentali diventano sempre giapponesi. Il secondo grande problema dei live action e' la bassa qualita' della scrittura. Quando non urlano, i personaggi hanno dialoghi ridicoli. Infine, i live action svolgono una funzione importantissima per ogni amante della cultura giapponese perche' aiutano a capire che quello che funziona benissimo o semplicemente benino in un manga o in un anime, se trasposto in un live action fa caxare.
Sono d'accordissimo con Gear, e contrariamente a lui io sono un fan del manga. Non penso che ogni stravolgimento sarà sicuramente un bene, ma non mi spaventano le differenze dall'opera originale. Una trasposizione a serie anime deve essere il più fedele possibile, un film, soprattutto live action, no.
Per me il manga di Terra Formars è un capolavoro, per il resto non giudico perché non ho ancora avuto modo di metterci mano :'( . Detto questo spero vivamente che tutto il resto del materiale prodotto per questa fantastica saga possa un giorno vedere la luce anche qui da noi in Italia.
scarsissima qualita' degli interpreti Sotto quale punto di vista? No, perché altrimenti non si capirebbe perché un Clint Eastwood per il suo Lettere da Iwo Jima non sia andato a pescare un attore giapponese a caso, visto che tanto secondo qualcuno sono tutti uguali e recitano tutti allo stesso modo, ma abbia preferito un giovanissimo Kazunari Ninomiya, poi traslato anche in GANTZ e Platina Data (per citarne due famosi, peraltro nemmeno i suoi migliori). Smettiamola di comparare sempre tutto quanto agli attori di Hollywood, perché se questo è il metro di giudizio, teniamo anche presente che pure noi come larghezza di vedute allora siamo come il cavallo che guarda sempre e soltanto diritto perché altro non sa fare. La recitazione giapponese è diversa da una americana così come è diversa da quella di un attore italiano. Ma ci permettiamo mai di comparare un attore italiano a uno americano? Mai. Il ritmo è altrettanto, senz'altro diverso. Diverso non significa "che faccia schifo". Concordo che la sceneggiatura sia fondamentale, ma da qui al disastro ce ne corre. Un certo Koreeda non mi risulta abbia peccato nel trasporre Umimachi Diary, se l'hanno voluto a Cannes. E ritengo straordinario il lavoro e i risultati che certi autori hanno, Miike compreso (si legga quanto sopra), tenendo presente la scarsità di mezzi con cui lavorano rispetto ai faraonici budget americani. Ma molto spesso di tutte queste "piccolezze" ce ne dimentichiamo, o forse preferiamo non vederle. I live action e i film nipponici non sono certamente per tutti; è sufficiente non guardarli, se non piacciono; magari quella cosa molto semplicemente non fa per noi. Ma se facessero veramente schifo, non ci sarebbero manifestazioni pregiatissime come il film festival di Rotterdam o Udine che sono prettamente dedicati alla cinematografia orientale, live action compresi.
Io ho tanta paura che questo film sia un buco nell'acqua come quello dell'attacco dei giganti io spero che non mi rovinano la storia è i personaggi di questo manga che io reputo uno dei più belli di questi anni.
Non capirò mai l'idea di alcune persone che pensano che un anime/film/serie non all'altezza dell'opera originale, possa rovinare l'opera stessa. Questa cosa la trovo oltremodo ridicola!
@Hyogaki infatti, anche nel caso di fallimento l'opera originale rimarrà quella che è, rovinare cosa? semmai si rovinerà il tentativo di fare un bel live-action, ma il manga non avrà nessuna conseguenza.
Miike coi live action finora ha quasi fatto sempre centro, perché può dar sfogo alla sua predilezione nel mettere in scena il "fumettoso", meglio ancora quando prevede una percentuale di trash, sangue e budella - che in TF di certo non mancano - perciò se io fossi un fan di questo manga a quest'ora sarei entusiasta di sapere a chi è affidato il progetto - lasciando stare quella grossa delusione che fu il film di Ryu ga Gotoku e il fatto che preferisco mille volte la sua produzione anni '90-inizio '00. In generale non è nei drama o nelle trasposizioni di manga che vanno cercate chissà quali grandi prove recitative o memorabili visioni, tuttavia non di rado è capitato che affidare un soggetto non originale ad un grande autore abbia prodotto esiti pregevoli (es. Himizu di Sono, Umimachi Diary di Koreeda, Ichi the Killer dello stesso Miike, Blue Spring di Toyoda) o addirittura pellicole passate alla storia del cinema (es. Old Boy di Park, Battle Royale di Fukasaku, Lady Snowblood di Fujita), e questo senza la necessità di dover fare copia-incolla dal materiale di riferimento.
galvan73 (anonimo)
- 8 anni fa
10
@zettailara. Dato che gli occhi per vedere ce li hai ed anche buoni, mi pare assurdo che tu non colga che gli attori giapponesi (non tutti certi ma molti) sono dei cani da un punto di vista recitativo quando recitano in film giapponesi e diretti da registi giapponesi mentre sfoderano prestazioni a volte anche sorprendenti quando recitano in film magari americani e sono diretti da registi non giapponesi. Non so tu ma io guardo un po' di tutto (e certamente anche gli americani) e non e' un caso che tra gli attori che hanno fatto la storia del cinema mondiale quelli giapponesi siano pochissimi. Non tutti i film americani hanno budget faraonici come sostieni. Mi citi Koreeda? Ebbene, lui e' una piacevole eccezione. Onestamente e' un vero genio quindi i meriti del film vanno ben oltre quelli del manga in se'. Per il resto, tu tieniti pure Udine e Rotterdam. Io in Giappone ci vivo e certe cose, volente o nolente, devo sorbirmele ogni giorno. Ma che la cinematografia giapponese attuale (comprensiva di live action) sia diversi gradini sotto quella europea ed americana e' da giappom***ia sfegatati non capirlo.
@galvan73 Permettimi un'osservazione: ciò che nel manga o negli anime è facilmente permesso grazie all'assoluta libertà del mezzo espressivo, non può ovviamente essere ripetuto con la medesima facilità in un film dal vivo, e se stiamo qui ad aspettare che per un film giapponese mirato ai giapponesi stiano a chiamare un russo, un americano e un cinese per trasporre l'opera in fedeltà Mi chiedo però perché di converso nessuno si scandalizzerà nel vedere un Light Yagami o una Misa Amane con facce americane quando uscirà la versione hollywoodiana, che magari sarà talmente splendida da far dimenticare questi "piccoli dettagli"... Miike ha fornito qui delle risposte coerenti alle domande che gli sono state fatte, che poi a noi piacciano o meno o ci sarebbe piaciuto che il progetto fosse partito con premesse totalmente diverse, quello è un altro discorso.
Qui nessuno sta parlando del cinema giapponese come di una nuova frontiera della cinematografia mondiale, e io non ho alcuna intenzione di iniziare a farlo, quindi non si capisce perché all'emergere del tema "live action" si debba volerne discutere a tutti i costi. Sottolineo piuttosto come per un appassionato delle arti d'intrattenimento del Giappone (e se siamo qui, con molta probabilità lo siamo tutti) possa non essere un'opzione così remota quella di provare e magari apprezzare anche i film live e/o trasposizioni di opere da anime e manga. Certamente hanno un codice espressivo diverso rispetto a quello cui siamo abituati, ma malgrado quelli che per noi sono difetti e agli occhi di un giapponese magari no (il che non significa che un giapponese stia sempre dalla parte della ragione, ma come dicevo sopra, si tratta di "contesti"), sono opere che non solo in via eccezionale possono essere fatte molto bene, indi apprezzate anche da chi è cresciuto con un valore di cinematografia totalmente diverso. Ma come dicevo più su, se certe cose non piacciono, nessuno ci obbliga, è sufficiente voltarsi dall'altra parte, Giappone o non Giappone.
Nella mia giappominchiaggine (che scrivo per intero senza nasconderla dietro degli asterischi) preferisco comunque lasciar prevalere sempre una sana curiosità a un preventivo -e potenzialmente infondato- pessimismo. Per lamentarsi di un pessimo risultato c'è tutto il tempo del mondo, poi.
cosa buona e giusta il film è un formato differente da un manga con le sue regole per funzionare. La fedeltà non è la regola per fare un bel film.
Il problema del live-action di Attack on Titan e la sua costruzione interna indipendentemente se fosse stato fedele o meno.
Ma i fan questo non lo capiscono.
Parlando per me Terraformars e una mezza fregatura, con qualsiasi stravolgimento ne uscirà meglio.