Non mi aspettavo di vedere la Corea del Sud al primo posto, lieto che l'italia sia al settimo, è una cosa positiva (pensavo che fossimo molto più in basso).
Non credevo fossimo cosi in alto sinceramente... meglio cosi credevo che altre europee come spagna e francia fossero più in alto di noi e invece no TIè .I.
Se prendiamo in considerazione le dimensioni della popolazione (e di conseguenza del mercato) e la 'vicinanza culturale', direi che l'Italia sia messa davvero bene - e meglio di quanto pensassi!
Mi stupisce invece la Francia, soprattutto perchè a quanto mi sembra di aver capito il loro mercato manga è più redditizio e ricco del nostro - credevo le cose fossero collegate, ma evidentemente i francesi non la pensano così
Primi in europa, in qualcosa l'italia doveva pur eccellere, gg
Sam Hitogami
- 8 anni fa
90
@FRanzelion Negli anni 70-80 saremo stati primi , secondi la Francia , terza la Spagna mentre gli Stati Uniti agli ultimi posti visto che importavano pochissimo.
Ottimi risultati, vediamo di scalare la classifica.
Ayma
- 8 anni fa
30
Sarebbe carino se qualcuna di queste tante licenze si trasformasse in uscita in BD ... mi chiedo se anche negli altri paesi si tratti di sole licenze simulcast oppure no..
Speriamo che tutte ste licenze risollevino il mercato dell'home video, che e' l'unico che mi interessa veramente. No... perche'... in Germania, Inghilterra e Francia esce l'impossibile in blu-ray... e da noi il nulla cosmico. PERCHE'?
Furios
- 8 anni fa
47
@xxxyyy No... perche'... in Germania, Inghilterra e Francia esce l'impossibile in blu-ray... e da noi il nulla cosmico. PERCHE'?
Perche quello che conta in italia è comprare le licenze per impedire che altre società straniere (come Netflix ad esempio -___- ) possano entrare da noi e sottrarre loro il mercato.
Sono un po' scettico sinceramente. Basta andare negl'altri Amazon europei per vedere che hanno di tutto e di più pubblicato in DVD e BD, mentre qui per l'home video abbiamo le briciole. Ed è una situazione risaputa da anni ormai... A quanto pare bisogna accontentarsi dello streaming e simulcast in Italia.
Penso anche io che le licenze sono quelle dello streaming..se è così allora il 2015 deve essere stato ancora più ricco. Di certo non vuol dire un aumento dell'home video in cui di sicuro altri paesi ci stra battono.
Sì, saremo anche primi in europa, ma col 99% di serie solo sottotitolate, al contrario di uk, francia, germania eccetera che magari ne prenderanno qualcuna in meno, però almeno le doppiano e le fanno uscire in homevideo
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
10
Sarà ma intanto sul tubo catodico aleggia la più sconfortante desolazione, per chi non ha goduto e vissuto a pieno gli anni 80 non potrà mai capire l'abisso tra oggi e ieri, chi pensa che negli anni 90 trasmettevano chissà quanti anime in tv prende una grossa cantonata visto che iniziò proprio da quel decennio la crisi di importazione di nuovi anime in Italia mentre andarono avanti soprattutto con le repliche di anime classici degli anni 80 che facevano più audience fino a farli diventare stomachevoli. Ovviamente oggi si è toccato il fondo visto che non v'è più traccia nemmeno di quelle repliche infinte e i pochi classici riproposti sono quei 4 titoli in croce di mamma media$et ad orari del piffero o peggio utilizzati come tappabuchi di un palinsesto deperito (Lupin e Dragonball ne sono i massimi esponenti a tal riguardo).
Negli anni 70-80 la maggioranza degli anime usciti sulle TV private venivano trasmessi senza licenza!
Comunque anch'io sono sorpresa che la nostra posizione sia cosi' in alto, tenuto conto che la TV trasmette cosi' pochi anime. Evidentemente l'offerta web fa la differenza.
Tutti che si lamentano che non arriva mai niente da noi e poi siamo i primi d'europa, queste sono le statistiche che piaciono a me visto che sbugiardano sempre i lamentoni cronici che abbiamo in queste lidi, mi ha ricordati anche la news ove dimostrava che i prezzi dei manga in italia erano mediamente più bassi degli altri paesi altra vittoria quella^^
Peccato siano praticamente tutte licenze streaming, dato che in tv non c'è più niente e anche i dvd/blu ray che vengono pubblicati sono tre in croce all'anno .8
L'ho percepito anch'io l'aumento dell'offerta in Italia degli ultimi 2 anni. Prima guardavo solo roba sottotitolata e il lavoro dei fan.. Quest'anno tutte licenze regolari o quasi ^^
Siamo dove mi aspettavo, più o meno; Il nostro problema, a mio parere, non è il fatto di non ottenere licenze per anime, ma di metterli troppo raramente in formato home video
Un risultato piuttosto soddisfacente, soprattutto vedendo che stati abbiamo davanti. Il merito, credo, debba essere conferito a tutti i siti streaming di nuova apertura. Hanno sicuramente movimentato il mercato italiano. Non si può dire lo stesso della tv, fossilizzata ormai in una determinata fascia di utenti)
La Corea del Sud al primo posto non mi sorprende, mentre non si può dire lo stesso per Tailandia e Taiwan
Perche quello che conta in italia è comprare le licenze per impedire che altre società straniere (come Netflix ad esempio -___- ) possano entrare da noi e sottrarre loro il mercato.
Ma sottrarre cosa? Se le nostre case di distribuzione stanno con le pezze al culo la colpa è di Netflix? Ma ancora grazie che esiste un canale che per pochi spicci offre un catalogo vastissimo er in costante crescita.
La penso come Ironic e Kotaro, se togli le licenze streaming (a tempo limitato) e quelle dichiarate e mai giunte a pubblicazione di una certa casa editrice resta ben poco. Saremo i primi in Europa ma il mercato di animazione è un terzo di quello francese.
Piuttosto non mi aspettavo la Corea prima o_O
Ayma
- 8 anni fa
10
Se contiamo le licenze uscite in home video altro che settimo posto, neanche rientriamo in classifica...
Sinceramente mi aspettavo che stessimo molto più in basso, quindi va bene così. Per di più siamo i primi tra le europee! C'e qualcosa che non va..
Furios
- 8 anni fa
40
@Fma35 Ma sottrarre cosa?
Acquisire licenze di serie anime e metterle in un cassetto è un'usanza che in italia si utilizza da molti anni. Possiedo ancora molti dvd (come quelli della Shin Vision) con trailer di titoli comprati da poco che non sono mai stati pubblicati in Bluray/dvd, impedendo cosi a noi appassionati di poter visionare quelle serie....
Oggi la situazione non è cambiata molto. L'unica differenza e che se prima facevano la guerra fra loro oggi la fanno ANCHE con le aziende straniere che hanno molti più soldi e risorse..
@Fma35 Se le nostre case di distribuzione stanno con le pezze al culo la colpa è di Netflix?
Scusa ma non ho capito cosa vuoi dire. Per me Netflix potrebbe tranquillamente COMPRARSI quelle che tu chiami "Case di Distribuzione" e questo sarebbe un grosso vantaggio per noi consumatori. E magari potremmo avere in Bluray quelle serie che vengono censurate su i canali streaming a cui tu ti riferisci.
Io ODIO LA CENSURA e non accetto l'idea di non poter ottenere un anime "non censurato" solo perche in italia comprano diritti di serie che non vengono MAI pubblicati in BLURAY, solo perche non hanno soldi per farlo. Ad esempio:
FATE/STAYNIGHT ha più di un'ora aggiuntiva nella versione BLURAY PERCHE DIAVOLO NON POSSO VEDERLA IN ITALIA !!!!!!! ???
Terraforming: è pieno di censure per la violenza che in bluray non esistono.
Highschool dxd born: Possiede nella versione Bluray decine di minuti aggiuntivi che in streaming non esistono.
Se aziende straniere come Netflix (ma ce ne sono altre) riuscissero ad entrare nel nostro mercato, magari con il supporto delle aziende storiche, potrebbero trovare il modo per offrire a noi appassionati/clienti un servizio più completo che potrebbe sodisfare le esigenze di tutti.
Dagli anni settanta le case produttrice giapponesi si sono sempre appoggiate alla corea quindi mi sembra più che normale che anche in quel paese ci sia una forte prevalenza di anime, visto che molti di essi ci hanno partecipato anche loro XD
Credevo fossimo messi peggio, però sinceramente non mi pare una bella situazione. Saremo la prima come licenze e streaming, ma il nostro settore home video è veramente allo sfascio...
Seconda questa classica sembra propio che gli anime a livello mondiale non tirino più come una volta o è solo una mia sensazione? Insomma solo su 19 paesi sono arrivate almeno più di 10 licenze...
Non mi aspettavo che nel resto d'Europa ci fossero così pochi titoli, a quanto pare è solo da noi che c'è stata l'esplosione di simulcast in streaming. Sono curioso di vedere i dati del 2015, dato che come numero di licenze siamo probabilmente raddoppiati.
Per il resto, la situazione a me va bene così, ormai sono anni che ho perso interesse nel mercato home video (i quasi 200 DVD che ho comprato in passato sono tutti chiusi in un armadio che non apro quasi mai, in pratica è come se non li possedessi) dato che il mio interesse primario è vederli, gli anime, non collezionarli. Certo, se aumentasse il numero di titoli in TV mi farebbe piacere, è sempre il migliori entry point per futuri nuovi appassionati.
Scusa ma non ho capito cosa vuoi dire. Per me Netflix potrebbe tranquillamente COMPRARSI quelle che tu chiami "Case di Distribuzione" e questo sarebbe un grosso vantaggio per noi consumatori
E certo, e per quale motivo un'azienda che punta sulla trasmissione in streaming dovrebbe comprare aziende straniere che trattano tutt'altro?
Onestamente credevo che fossimo più bassi nella classifica, mi devo ricredere. Un 7 posto è ben oltre le mie aspettative . Forse é verso che i manga non vanno più come prima all'estero e qui da noi "sono una novità" (sento ancora commenti del tipo: ah si tu leggi quei fumetti che si leggono alla rovescia)
A me sta bene, anzi son felicissimo della situazione e spero continuino su questa linea, ma almeno, acquistate serie da 0, non acquistate roba random solo perché va, tipo le monogatari, ne hai presa una, le altre no, che senso ha? Spero migliorino su questo punto.
Pensavo fossimo messi peggio, a dire il vero. Per chi non e' appassionato di home video questo trend di licenze in crescita e' incoraggiante! Anch'io sono una di quelle persone a cui non interessa collezionare le copie fisiche degli anime (dico solo che l'unica tv che ho in casa e' uno scatolone risalente ai primi anni '90 XD).
Per quanto riguarda i paesi, sono stupita per: Corea del Sud: in effetti, a leggere i commenti sopra, mi e' tornata in mente una vecchia notizia sugli studi d'animazione giapponesi che dislocano il lavoro in Corea e Cina per questione di costi...magari cio' comporta una licenza dei prodotti anche in questo paese. Tailandia: Non pensavo che importassero cosi' tanti anime, ma anche qui bisognerebbe vedere se si tratta di simulcast o prodotti fisici. Hong Kong: Pensavo fossero davanti a noi, a dire il vero, perche' per esperienza personale so che di fan di manga e anime ne e' piena.
Mentre non mi stupisco per: Cina: stesse ragioni della Corea, oltre a vantare il pubblico e serbatoio di fan piu' grande al mondo. Taiwan: chi ci va si e' accorgera' che e' quasi una sorta di "secondo giappone", tanti sono i negozi, prodotti, riviste e scritte giapponesi visibili dappertutto! E aggiungo che Taiwan deve avere probabilmente il numero maggiore di manga licenziati al mondo, ci si trova praticamente di tutto *__* A questo proposito sarebbe interessante vedere una classifica di licenze manga, anche in questo senso l'Italia non e' messa male (anche se forse in Francia ne hanno un filo di piu').
ShinXela
- 8 anni fa
20
Corea del Sud, Cina, Taiwan, Hong Kong, sono Paesi che hanno subito negli anni un'enorme influenza culturale in ambito pop da parte del Giappone, anche se questo avveniva spesso con l'arrivo di opere di qualsiasi tipo - dai fumetti alla musica - per vie illegali (in Corea del Sud i prodotti culturali giapponesi sono stati bannati fino alla fine degli anni 90). Questi stessi Paesi hanno quindi modellato buona parte della loro moderna cultura pop sulla base di quella giapponese, pertanto alla luce di queste dinamiche storiche e sociali i risultati sono in linea con le aspettative. L'Italia negli anni 70-80 era probabilmente ai vertici mondiali o quasi; ora il mondo è cambiato, ma la nostra posizione è ancora ottima, e conferma il nostro tradizionale affetto per tutto ciò che proviene dal Paese del Sol Levante.
whitestrider
- 8 anni fa
01
50 serie? sarei curioso di vedere la lista dei titoli.... inoltre sarei curioso di sapere quanti anime vengono prodotti in un anno in Giappone!
Non credevo che l'Italia fosse così messa bene, pensavo ad un crollo pure in questa classifica. Meno male, mi verrebbe da dire!
Grifis2 (anonimo)
- 8 anni fa
22
Comunque, detto onestamente, ma davvero oggi ai fan piu' accaniti ( che sono poi quelli che visitano siti specializzati) interessa qualcosa del doppiaggio?
Personalmente, ormai, vedere un anime in italiano non mi attira per niente, e l'home video , che piaccia o no, è destinato a scomparire, non solo per quanto riguarda gli anime (basta vedere il trend mondiale di vendite dei BD e DVD), o al massimo diventare un po' come il mercato dei vinili, solo per pochi accaniti appassionati e magari un po' nostalgici.
francamente, non so se sia proprio un cosi gran bel complimento essere dietro a paesi come gli USA e il Canada, dove gli anime sono censuratissimi e spesso rovinati dai riadattamenti cinematografici (Dragon Ball Evolution in primis) ma poi scusate ci rendiamo conto che nel nord america il boom è iniziato solo negli anni '90 ?
va beh, probabilmente è un pregiudizio il mio ma sarei stato piu felice se prima di noi ci fossero stati Francia, Spagna, Hong Kong e Macao
boh si vede che la censura e il ritardo nel fenomeno o, nel caso di Hong Kong e Macao la vicinanza con la cultura del levante non incidono piu di tanto sull'effettiva importazione
Furios
- 8 anni fa
00
@Fma35 E certo, e per quale motivo un'azienda che punta sulla trasmissione in streaming dovrebbe comprare aziende straniere che trattano tutt'altro?
Perche netflix oltre a trasmettere serie in streaming le produce e le vende. (Prova a usare google e cerca "dvd netlix") ora immagina se netflix si comprasse la yamato e la dynit con tutti i loro titoli, secondo te cosa potrebbe mai succedere ??? Bhe io credo che semplice ci sarebbero più Bluray/dvd e streaming per tutti.
Comunque la Dynit sta gia collaborando con netflix e alcuni titoli sono sul loro catalogo.
"Perche netflix oltre a trasmettere serie in streaming le produce e le vende. (Prova a usare google e cerca "dvd netlix") ora immagina se netflix si comprasse la yamato e la dynit con tutti i loro titoli, secondo te cosa potrebbe mai succedere ??? Bhe io credo che semplice ci sarebbero più Bluray/dvd e streaming per tutti."
Le produce ma non si occupa del supporto fisico, le sue serie vanno solo in streaming (poi sicuramente le daranno in licenza a delle case distributive). Netflix non è una casa di distribuzione e non vedo perché debba diventarlo. Facile dire "copra questo compra quello " un'acquisizione comporta la spesa di parecchi milioni e non è detto che non ci siano delle perdite (anzi).
@Grifis: parlo secondo la mia esperienza di collezionista alle prime armi. Del doppiaggio me ne frego, onestamente; se è fatto bene (si legga: fedele all'originale in casting, recitazione e traduzione) son contenta, se no, originale+sub (vedi sopra) è la via. Non ho una connessione performante, anche volendo non posso usare torrent. Per vedere anime in simulcast devo accendere il pc, collegare l'alimentatore, iniziare una connessione e pregare che sia abbastanza veloce da riuscire a vedere un episodio in streaming. Non ho tera di roba sull'hard disk e neanche mi interessa, non sono una consumatrice compulsiva di quelle che seguono anche 20 serie a stagione. Se un anime/film mi piace particolarmente ed è disponibile compro il dvd/bd, almeno posso, nell'ordine: rivederlo quando e come mi pare, comodamente, sul televisore grande e in famiglia; accedere ai contenuti speciali (sono stata ore a vedere documentari, interviste allo staff e persino storyboard con commento audio, lo ammetto); se l'edizione è figa usufruire di simpatici allegati come soundrack/artbook/statuine, magari in tiratura limitata (ti saluta dal mio scaffale Madoka Magica )
Non penso che l'home video sparirà mai, come non sono scomparsi i videogiochi su disco/cartuccia nonostante Steam e come non sono spariti i fumetti/libri su carta nonostante gli e-reader, che anzi sono in crisi. Saranno cose ingombranti ma se le ami, una volta che provi a sfogliarle/toccarle/avviarle non puoi più farne a meno
Che dire, nonostante una volta fossimo più in alto, mi stupisco della comunque ottima posizione!
Sam Hitogami
- 8 anni fa
22
I dati vanno contestualizzati : 50 licenze streming ? E che vuol dire? Tutto e niente. Per farvi capire, su molti siti di streaming ci sono licenze di anime vecchi come il cucco, tipo Cowboy Bepop, Trigun, Death Note ecc.... tutta roba vista e stravista, ma che sono cmq licenze. Idem con la tv, dove vediamo sempre le stesse cose. Alal fine se si guardano le vere novità tra le licenze, sono poche, pochissime Quelle doppiate, ancora meno.
Prevedibili Sud Corea, Taiwan e USA(hanno un fandom gigantesco), però non le altre nazioni europee :O
ElenaFerra
- 8 anni fa
20
Direi che per quanto se ne dica, non possiamo lamentarci, il mercato dell'animazione giapponese in Italia è sempre stato molto forte e lo è tutt'ora. Essere i primi in europa non è assolutamente cosa da poco insomma.
Condivido: Corea del Sud, Cina, Taiwan, Hong Kong, sono Paesi che hanno subito negli anni un'enorme influenza culturale in ambito pop da parte del Giappone, anche se questo avveniva spesso con l'arrivo di opere di qualsiasi tipo - dai fumetti alla musica - per vie illegali (in Corea del Sud i prodotti culturali giapponesi sono stati bannati fino alla fine degli anni 90). Questi stessi Paesi hanno quindi modellato buona parte della loro moderna cultura pop sulla base di quella giapponese, pertanto alla luce di queste dinamiche storiche e sociali i risultati sono in linea con le aspettative. L'Italia negli anni 70-80 era probabilmente ai vertici mondiali o quasi; ora il mondo è cambiato, ma la nostra posizione è ancora ottima, e conferma il nostro tradizionale affetto per tutto ciò che proviene dal Paese del Sol Levante.
Piccola delusione per la germania e la spagna. Pensavo che si sono piazzati più alto. Da 35 fino 50 è un notevole aumento. Numero è destinato crescere per il 2015. Visto per il boom dei simulcast.
Raven (anonimo)
- 8 anni fa
00
Scusatemi se il discorso è poco attenente, ma in USA non hanno una azienda come la Dynt che trasmette senza censure, no perché sarebbe il colmo, visto che in America c'è una azienda(la milk) che si occupa di levare le censure al porno.
ANTICONFORMISTA (anonimo)
- 8 anni fa
01
@Grifis2
"Comunque, detto onestamente, ma davvero oggi ai fan piu' accaniti ( che sono poi quelli che visitano siti specializzati) interessa qualcosa del doppiaggio?"
Ah no guarda, fottiamoci tutti gli occhietti a leggere sottotitoli che è molto meglio, vero??? Ma come diavolo ragioni?? A parte il fatto che abbiano un fracco di doppiatori nostrani di livello eccellente, ma che ci trovi di rilassante a guardarti un anime sub ita? Con le voci italiane è la vera pacchia!
Furios
- 8 anni fa
00
@Fma35 Le produce ma non si occupa del supporto fisico, le sue serie vanno solo in streaming (poi sicuramente le daranno in licenza a delle case distributive)
Sicuro/a ?? Sul sito di netflix c'è una sezione dvd/bluray che vende le serie che trasmettono in streaming tramite web.
Praticamente è quello che fà la yamato vendendo i propri dvd dal loro sito.
Ora mi spieghi che differenza c'è tra i due ??? (e ti faccio presente che anche la yamato ha creato un suo servizio streaming)
Secondo me l'idea che delle imprese cosi piccole vogliano fare concorrenza a delle multinazionali cosi grandi è semplicemente ridicola....
L'unico modo che avrebbero di bloccare l'avanzata di queste mega aziende internazionali è appunto quello di bloccare tutte le serie più interessanti comprandone i diritti.
Distruggendo il mercato, indirizzandolo di conseguenza all'importazione e alla pirateria, ma permettendo alle solite imprese nostrane di mantenere il MONOPOLIO sul mercato anime in italia.
ElenaFerra
- 8 anni fa
10
Sicuro/a ?? Sul sito di netflix c'è una sezione dvd/bluray che vende le serie che trasmettono in streaming tramite web.
Praticamente è quello che fà la yamato vendendo i propri dvd dal loro sito.
Ora mi spieghi che differenza c'è tra i due ??? (e ti faccio presente che anche la yamato ha creato un suo servizio streaming)
Secondo me l'idea che delle imprese cosi piccole vogliano fare concorrenza a delle multinazionali cosi grandi è semplicemente ridicola....
L'unico modo che avrebbero di bloccare l'avanzata di queste mega aziende internazionali è appunto quello di bloccare tutte le serie più interessanti comprandone i diritti.
Distruggendo il mercato, indirizzandolo di conseguenza all'importazione e alla pirateria, ma permettendo alle solite imprese nostrane di mantenere il MONOPOLIO sul mercato anime in italia
Esatto, piacerebbe meglio capire meglio la faccenda anche a me
Ma non avranno contato anche le licenze nel dimenticatoio? Tipo Bleach che è licenziato per l'Italia da una vita, ma non è mai uscito in nessuna forma?
Wow, al settimo posto, e addirittura i primi a livello europeo! °_° Pensavo molto ma molto più in basso visto che negli ultimi anni si importa pochissimo e ormai tutto quello che arriva passa o per il circuito Rai o sui canali a pagamento... Eh, se questa classifica fosse stata stilata quindici, vent'anni anni fa forse saremmo noi ai primi posti...
Se le prime posizioni sono abbastanza prevedibili (4 posizioni su 6 sono occupate da stati asiatici, che possono godere di una certa vicinanza al Giappone (anche se la posizione della Cina non era così scontata), mentre in Nord America (USA+Canada) ci sono tutte le licenze detenute dalle varie FUNimation, Crunchyroll, ecc.), vedere l'Italia al settimo posto, dietro solo a mercati decisamente più grandi del nostro e davanti a Stati che dovrebbero avere una maggiore tradizione in fatto di animazione (la Francia) e il vantaggio della vicinanza (l'Australia) (oltre ad avere anch'essi un ercato più grande) mi fa davvero molto piacere.
L'unica pecca, però, è che solo una misera parte di quelle licenze è destinata ad essere pubblicata in home video, quando in Francia, per fare un esempio, buona parte dei titoli licenziati viene pubblicata in DVD o in Blu-Ray.
Nel complesso sono comunque soddisfatto per il considerevole aumento dei titoli licenziati nel nostro paese!