Stupenda questa intervista, congratulazioni Caterina! Tanti lavori hanno orari molto duri, ma se il tempo lo si passa facendo qualcosa che si ama profondamente, la fatica viene vissuta in un modo diverso. Mentre leggevo mi sono immaginata un po' tutte le scene, come in un manga.
Auguri per il futuro e grazie per la condivisione dell'esperienza anche se viverla ovviamente è tutt'altra cosa che leggerla.
Certo che il lavoro è massacrante... 5 ore di sonno... immagino che la scadenza fosse mensile quindi nelle altre 3 settimane i ritmi siano un po' meno disumani. Anche se non ho mai capito fino in fondo perchè (serie settimanali a parte) non sia possibile organizzare il lavoro in maniera diversa. Forse perchè è preferibile utilizzare e concentrare l'utilizzo degli assistenti in un periodo ristretto per tutta la giornata piuttosto che per 2-3 settimane con ritmi "normali" ?
"Anche se non ho mai capito fino in fondo perchè (serie settimanali a parte) non sia possibile organizzare il lavoro in maniera diversa"
Perché (generalmente) i capitoli escono settimalmente ed in breve tempo il mangaka deve fare sceneggiatura, name, disegni, chine, retini e occasionalmente illustrazioni a colori per le copertine o illustrazioni varie. Non è fisicamente possibile fare diversamente se non modificano la loro industria fumettistica.
Complimenti per l'ottimo inizio di carriera! Quando il talento e l'impegno vengono riconosciuti e ripagati è sempre molto incoraggiante. Anche il rafforzamento delle proprie idee in un momento di incertezza è una della cose migliori che possano capitare. In bocca al lupo per un futuro sempre più felice. Ad maiora!
Leggendo quali sono i loro ritmi, non mi sorprende che spesso i mangaka abbiano dei tracolli fisici...per quanto disegnare possa essere una passione, il che rende il lavoro di certo più piacevole, è assurdo che si arrivi a questi estremi.
"Infatti ho precisato "serie settimanali a parte", quindi riferendomi alle serie mensili."
Le serie mensili hanno in genere più capitoli e meno assistenti quindi non è che la cosa cambi molto, oltre ad essere decisamente in minoranza.
whitestrider
- 8 anni fa
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@Fma35: di recente ho scoperto un mangaka (l'autore del discusso Tsugumomo) che riesce a fare tutto da solo, senza bisogno di assistenti, grazie anche al fatto (detto da lui) che lavora completamente in digitale. Logicamente non è una serie settimanale (e neppure mensile), ma va avanti dal 2007...Suppongo che lavori anche ad altro (illustrazioni ad esempio), ma non ho trovato informazioni in merito.
Allessandro Valli (anonimo)
- 8 anni fa
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Effettivamente essendo questo un lavoro settimanale(o mensile, dipende da chi lavora per chi)non hanno il tempo di colorare i manga e lo posso capire, ma allora perché solo alcuni di essi hanno le pagine colorate mentre il resto è di nuovo in bianco in nero? Non lo possono colorare tutto già che ci sono? Poi perché noi non c'è l'abbiamo quando si vede che alcune pagine erano(appunto)colorate e si ha così un effetto piuttosto sgradevole a mio avviso?
Bella e interessante intervista. Complimenti a Caterina per l'impegno e la passione dimostrata. Deve essere stata una settimana fisicamente massacrante ma portatrice di grande esperienza sia lavorativa che umana.
[...]e loro semplicemente facevano il loro lavoro. Tiravano avanti. Tutti quelli che andranno nei commenti a scrivere "sì ma non è mica Eiichiro Oda" "ma tanto gli stranieri non hanno futuro in Giappone" appartengono alla categoria di chi non fa. I maestri appartengono alla categoria di chi fa.
Frase che incornicerei, valida non solo in ambito di manga e fumetti, ma in qualunque settore della vita.
Ciao Alessandro Valli, a volte ci sono pagine a colori perché i manga vengono pubblicati su rivista, e le prime pagine delle riviste sono a colori. Spesso i manga più popolari, o le nuove serie promettenti vengono "ricompensati" con la possibilità di fare le prime 2/4 pagine a colori. Il resto della rivista è in bianco e nero per mantenere i costi bassi. Le pagine a colori vanno a costare fino a 4 volte di più di una pagina normale. E in italia spesso non c'è il budget per stampare a colori le pagine che nell'originale erano colorate.
E' stato interessante, sapevo che fosse un lavoro duro quando sia avvicina la scadenza ma questo racconto mi ha impressionato un po' di più. Come gli altri utenti, faccio i complimenti per il lavoro svolto.