Complimenti come sempre a Bob, una recensione raffinata e colta. Il libro avevo intenzione di leggerlo da tempo, e quando mi avanzeranno un po' di soldi lo comprerò a occhi chiusi; sono interessato soprattutto al suo rapporto con il cinema, notando come sembri influenzato pure dalla nouvelle vague giapponese - oltre che da quella francese. Per entrambi il cinema non era un mezzo narrativo, bensì espressivo: la loro produzione di quegli anni infatti era coraggiosa e artistica, dipingeva le fasce sociali più deboli dall'interno con la differenza principale che i giapponesi prediligevano una forte carica anarchica e surrealista rispetto all'approccio più documentaristico dei francesi, il tutto sempre filtrato da un'incoerenza stilistica voluta. Tutti elementi che sono curioso di vedere come - e in che quantità - si riflettano nel manga.
Un opera da leggere per chi vuole storie che hanno influenzato in maniera indelebile la parte meno conosciuta, ma non meno valida, dell'editoria giapponese.
Utente58723
- 8 anni fa
10
Ottima recensione! Ho amato quest'opera (e tutte le altre finora uscite nella collana Gekiga), e questo articolo mi ha aiutata a scoprire altri interessanti aspetti narrativi e stilistici.
@Franzelion Il prezzo è giusto, altro che fuori scala. Non puoi vendere a poco un fumetto del genere e sopratutto del 1970.
A livello collezionistico sì, ma secondo gli ideali del '68 sulla condivisione delle idee etc. una cosa così non dovrebbe accadere. Chiaramente immaginando che il '68 non sia stato un enorme bluff sociale (sfociato solo in più diritti individuali, ma nulla di sociale).
E' un fumetto Giapponese di oltre 40 anni fà, metterlo a 5 euro, non è minimamente fattibile, poichè già di suo l'opera ha un bacino di persone ristretto. Coconino si è fatta due conti, ed ha capito di poterlo vendere solo a questo prezzo. A meno ci avrebbe perso e se una volta l'editore floppa, non porterà più altre opere del genere...
Non è questione di collezionismo (che brutta parola, i fumetti i leggono, mica si collezionano), ma di bacino d'utenza e questo fumetto si rivolge a pochi… per lo meno al giorno d'oggi, ma immagino che pure nel 1970 Hayashi non si proponeva di fare chissà che vendite, visto pure la rivista dove lo pubblicava.
Se vuoi leggertelo gratis, o te lo fai prestare, oppure vai alla Feltrinelli e credo che lo trovi di sicuro e ti apparti nella sala lettura.
Sulla recensione, in sé, non discuto (anche se per me la storia è suggestiva ma è anche invecchiata e, oggi, dimostra tutti i suoi anni), ma occorre specificare alcuni aspetti tecnici:
– la qualità di stampa non è impeccabile: il tratto dell'autore, per quanto semplice, risulta leggermente sgranato, e i retini sono impastati;
– ci sono diversi refusi e alcuni balloons sono vuoti.
Insomma, a prescindere dalla qualità della storia, la cura editoriale non è all'altezza (cosa rara, per la Coconino, che peraltro continuerò a sostenere).
Comunque ad una rapida sfogliata, ci vedo molta Nouvelle Vague… Godard sopratutto.