Nel IV secolo a.C. era Socrate; negli anni '50-60 era il rock and roll; negli anni '70-'80 il metal; negli anni '90-'00 i videogame. Sono onestamente sorpreso che non abbiano ancora cambiato il capro espiatorio che spiega tutti ii mali dei giovani d'oggi. Per me il prossimo sarà il social network, che rende "finte" le relazioni umane alienando il giovane dalla realtà.
concordo infatti fonti storiche raccontano che hitler invase l'europa si sa giocava troppo a mediaval total war"È COLPA DEI VIDEOGGGGGIOCHIH!!!!!", quante volte ho sentito queste parole.....Perché è risaputo, no? Dopo aver giocato un qualsiasi titolo che acquisto, vado ad uccidere qualcuno come se niente fosse.....Parlando seriamente, perché si cerca sempre il capro espiatorio facile?
Che fa il paio con i cartoni e fumetti giapponesi."È COLPA DEI VIDEOGGGGGIOCHIH!!!!!", quante volte ho sentito queste parole.....
Che fa il paio con i cartoni e fumetti giapponesi.
Per me il prossimo sarà il social network, che rende "finte" le relazioni umane alienando il giovane dalla realtà.
Strano che non li induca a spacciare roba blu lol(da qualche parte ho letto che Breaking Bad influenza in maniera negativa i ragazzi e li spinge a fare uso di stupefacenti, pensate un po')
Secondo me i videogiochi influenzano negativamente chi ha la mente "plasmabile" per dire, uno poco attaccato alla realta, con poche esperienze reali, basandosi su quelle "videoludiche" potrebbe davvero non capire a pieno le conseguenze delle sue azioni, bisogna avere un esperienza "reale" per capire cosa è realtà e ciò che è fantasia, cio che è bene e ciò che è male
Ho visto in diretta sul Tg 2, mentre ero a tavola con i miei, una psicologa dire che era colpa dei videogiochi: il suo nome non mi era nuovo, e infatti poi ho scoperto che era anche una di quelle che negli anni '90 diceva che Sailor Moon poteva far diventare gay i maschietti che lo guardavano.... (metto il link se è spam cancellate pure http://www.ilbazardimari.net/censure-anime-le-lamentele-su-sailor-moon-e-magic-knight-rayearth/)......
La società di oggi è alienante ed anestetizzante, e determinati prodotti come videogiochi, fumetti eccetera potrebbero (e sottolineo potrebbero) avere influenze negative... Ma solo per chi vi si accosta troppo precocemente e senza sorveglianza. La finzione scenica potrebbe confondere una mente inesperta ed insicura, senza una guida, e contribuire ad un processo di alienazione. Ma videogiochi, fumetti, film, telefilm, anime, libri, non hanno nessuna colpa di per sè. Le colpe vanno alla società, una società però che non vuole cambiare e che trova più comodo trovare un capro espiatorio. Questo lo dicono in molti, e anche io mi trovo d'accordo... però aggiungerei una cosa. Ognuno di noi ha una propria personalità, e una indole che può essere più o meno buona: un po' ci nasciamo, ma soprattutto sono l'ambiente e le persone che ci circondano e le esperienze fatte a plasmarci. Se i due ragazzi di Ferrara avessero avuto un'indole buona, di certo non avrebbero fatto quel che hanno fatto, a prescindere dalla società (presa in astratto) e dai videogiochi. O al limite, non per delle motivazioni così sciocche. Pazzi? No: ma di certo viziati, superficiali e deboli.
Evviva, è tornato il tiro a segno su videogiochi, cartoni e fumetti giapponesi e non. Ormai è diventato un evento stagionale, come la caccia al cervo in montagna.
Evviva, è tornato il tiro a segno su videogiochi, cartoni e fumetti giapponesi e non. Ormai è diventato un evento stagionale, come la caccia al cervo in montagna.Be', da che mondo è mondo, per i sedicenti psicologi italici `il male arriva dal Giappone!`
Purtroppo una parte della colpa va anche ai videogiochi, parlando da informatico: la maggior parte di essi cercano di diventare una "realtà alternativa", i ragazzi ci passano molto tempo [...] e non hanno contatto con il mondo reale.
Nel IV secolo a.C. era Socrate; negli anni '50-60 era il rock and roll; negli anni '70-'80 il metal; negli anni '90-'00 i videogame. Sono onestamente sorpreso che non abbiano ancora cambiato il capro espiatorio che spiega tutti ii mali dei giovani d'oggi. Per me il prossimo sarà il social network, che rende "finte" le relazioni umane alienando il giovane dalla realtà.
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