a quanto pare l'apharteid esiste ancora in qualche forma... quei cartelli mi ricordano tanto quelli dell' apartheid

Mi piacerebbe sapere se, di contro, esistono negozi riservati unicamente agli stranieri. Mi auguro, infatti, che quei cartelli siano motivati unicamente dai prezzi, magari troppo favorevoli al turista a caccia di affari..

La discriminazione razziale già di suo non la digerisco, se poi ingiustificata ancora peggio. Insomma potrei più o meno capire se la gente andasse là come immigrati per poi finire in ambiti inevitabilmente non legali di lavoro però da quel che ho letto nell'articolo è in pratica una mentalità radicata. Se uno lavora o è un semplice turista non vedo perché assumere atteggiamenti ostili o quantomeno costanti, dovrebbe anzi essere il contrario...

Ad ogni modo dubito che tutta la popolazione giapponese o anche la grande maggioranza ragioni in questa maniera. Sicuramente c'è chi la pensa così ma è una mentalità che prende vita un pò ovunque nel mondo, dove più dove meno. Spero che la cosa si attenui comunque dato che risolvere del tutto ritengo sia impossibile.

Sono l'unico popolo geneticamente xenofobo, si sapeva.

No, ci sono anche India, Corea del Sud, Arabia Saudita e Giordania

Testimonianze di asiatici (cinesi) che hanno vissuto e lavorato in Giappone, che ovviamente sono più aneddoti che altro, ma comunque interessanti da leggere, secondo me (specie le risposte più lunghe ed articolate)

https://www.quora.com/What-is-it-like-to-be-Chinese-in-Japan

Una cosa orribile, poco da dire, soprattutto perché succede in un paese così avanti sotto tanti punti di vista ma che è dilaniato da certe problematiche orribili. posso solo sperare che la situazione con gli anni migliorerà.

è un razzismo diverso. Non sfocia negli insulti o aggressioni. è un razzismo d' esclusione dalla società. Il sistema giudiziario giapponese e l'assenza di un esercito fanno da ingranaggio di un paese che si auto-regolamenta. Lo straniero (residente) è visto come una minaccia all' equilibrio. Con i coreani e cinesi si odiano amichevolmente, se dai l'impressione di sapere quello che dicono li infastidisce, carriera puoi farla ma solo se vogliono la tua immagine da indigeno a sponsorizzare l' azienda (privata, nella pubblica non esistono stranieri).
Dalla mia esperienza personale , quello che ho potuto capire è che i giapponesi vogliono avere il "controllo". Sanno come si comporterebbe un giapponese, ma se fosse straniero? Li destabilizza e li mette a disagio.

è dai tempi delle Kuro Fune che non riescono a "gestire" una condizione multiculturale. Come un complesso. E quando si sono finalmente aperti all' occidente, lo hanno sempre fatto "adattando" tutto quello che arrivava in patria secondo il loro gusto e comprensione, che fosse letteratura, arte o cinema, leggi, tecnologia.

la loro è una scelta per preservare la propria identità, e io ne ho visto di gente maleducata straniera (anche inconsapevole) lavorando in un luogo pubblico.
Noi facciamo parte di un sistema che prevede lo scambio culturale-etnico. non possiamo essere razzisti, non dobbiamo essere razzisti, non vogliamo essere razzisti.

Sondaggio importante. Articolo sciocco.

Più che rispetto mi sembra di ricordare che gli olandesi erano tenuti segregati su un'isoletta a parte, ed i contatti tra olandesi e giapponesi erano ridotti al minimo!@whitestrider.Giusto.Infatti i rapporti erano tenuti al minimo, questo a seguito della rottura giapponese con i paesi cattolici.Resta il fatto comunque che tali rapporti in quel periodo erano decisamente differenti, sopratutto nelle dinamiche, rispetto a quelli che sarebbero seguiti.Cardine di tale diversità era sopratutto il rispetto che gli olandesi mostravano verso l'autorità dello shogunato senza imporsi con la violenza, cosa invece fatta da Perry secoli dopo.Ho sempre sostenuto con ferma convinzione che le origini di tutti i problemi attualmente intercorrenti tra occidentali e giapponesi siano da attribuire all'atteggiamento tenuto da Perry in quell'occasione.

Gli olandesi portarono i moschetti che furono decisivi nelle lotte intestine tra i vari clan, tanto che i Tokugawa una volta al potere diedero inizio a persecuzioni nei confronti dei cristiani poiché il rischio era troppo alto.

Il razzismo ovviamente c'è ma neanche paragonabile a quello Giapponese.

In Giappone le forze dell' ordine non ammazzano 136 civili neri in un anno.

@Meitei concordo pienamente con ciò che dici, specie sul preservare la propria identità. Che forse la società giapponese non intenda integrarsi al 100% col resto del mondo pur di mantenere il proprio equilibrio sociale?

Come ragionamento lo trovo interessante ma io sono del parere che i sondaggi lasciano un pò il tempo che trovano ed ecco perché non credo tutto il Giappone la pensi in questa maniera.

Un'ultima cosa, ma il Giappone l'esercito lo possiede! Le forze di di autodifesa, Jietai o JSDF, sono oltretutto uno degli eserciti più potenti al mondo, pur non partecipando in maniera attiva ad alcun tipo di conflitto moderno.

Gli olandesi portarono i moschetti che furono decisivi nelle lotte intestine tra i vari clan, tanto che i Tokugawa una volta al potere diedero inizio a persecuzioni nei confronti dei cristiani poiché il rischio era troppo alto.

@Meitei
Tali persecuzioni avevano delle profonde motivazioni politiche più che religiose e iniziarono già prima dell'insediamento dei Tokugawa, quando Hideyoshi era ancora al potere.
Le ragioni di tali persecuzioni risiedevano nel fatto che sia Hideyoshi che i Tokugawa in seguito, consideravano i cristiani una specie di "quinta colonna" asservita ai missionari di cui le potenze cattoliche di Spagna e Portogallo avrebbero potuto servirsi per conquistare e sottomettere il paese.
Gli olandesi seppero abilmente inserirsi in tale confronto, riuscendo a guadagnarsi la fiducia delle autorità giapponesi in quanto protestanti e a loro volta nemici dei cattolici, colmando in tal modo il vuoto commerciale che si era creato dopo la cacciata dei portoghesi e ottenendo l'esclusiva degli scambi commerciali con l'arcipelago.
Tale monopolio sarebbe durato sino all'arrivo delle navi nere di Perry e alla successiva sottoscrizione della convenzione di Kanagawa del 1854, che di fatto aprì forzatamente il paese al commercio con gli Sati Uniti.
Anche le grandi potenze europee, tra cui pure l'Italia (Trattato di amicizia e commercio tra Italia e Giappone, firmato a Yeddo il 25 agosto 1866), avrebbero successivamente ottenuto i medesimi privilegi degli americani, ponendo definitivamente fine al monopolio commerciale olandese.

Il razzismo ovviamente c'è ma neanche paragonabile a quello Giapponese. In Giappone le forze dell' ordine non ammazzano 136 civili neri in un anno.

Questo perché il Giapponese ha uno dei tassi di violenza verso gli altri più bassi al mondo. In Giappone però un omosessuale può essere diseredato perché tale, le donne subiscono mobbing sul lavoro senza alcuna possibilità di denuncia, lo straniero venerdì pagato meno, ha problemi ad accedere ad una casa, non può dare il proprio cognome al figlio ( ed il figlio di questo non è giapponese se non raggiunti i diciotto anni e rinunciando alla cittadinanza del genitore straniero). Ripeto, c'è il razzismo in America ma come in quasi tutto l'occidente la situazione è decisamente superiore a quella giapponese.

superiore in senso negativo?

E ti pareva se qualcuno non tirava in ballo il paragone con gli USA. Adesso vi svelo un segreto: per un non giapponese si vive meglio negli USA che non in Giappone. Conosco la realtà di entrambi i paesi.

allora il fatto che ai Giapponessi piaciono l'Italia e gli Italiani è una leggenda?

allora il fatto che ai Giapponessi piaciono l'Italia e gli Italiani è una leggenda?

Strano ma vero, gli italiani generalmente piacciono a tutti.

allora il fatto che ai Giapponessi piaciono l'Italia e gli Italiani è una leggenda?

Piacciamo in particolare a giapponesi e coreani, ma a casa nostra.

quindi piacciamo finche stiamo lontani... strano attegiamento

No, perfettamente normale, da un loro punto di vista. Ammirano l'italia, l'arte e la spensieratezza del vivere Italiano, ma quando vai lì a cercare lavoro, al contrario delle cazzate che dicono certi youtuber, sei trattato molto meno coi guanti.

No, perfettamente normale, da un loro punto di vista. Ammirano l'italia, l'arte e la spensieratezza del vivere Italiano, ma quando vai lì a cercare lavoro, al contrario delle cazzate che dicono certi youtuber, sei trattato molto meno coi guanti.

La cosa interessante è che non ci sono nemmeno tanti giapponesi che vivono stabilmente in Italia, poco più di 7000, rispetto ai 70 MILA della Germania, ai 60 mila del Regno Unito ed ai 30 mila della Francia!

E ti pareva se qualcuno non tirava in ballo il paragone con gli USA. Adesso vi svelo un segreto: per un non giapponese si vive meglio negli USA che non in Giappone. Conosco la realtà di entrambi i paesi.

Ecco! è sceso l'uomo del monte a valle. Che novelle ci porti?

Ecco! è sceso l'uomo del monte a valle. Che novelle ci porti?

Ti svelo un altro segreto: il mondo vero è fuori dalla tua cameretta...

Col piffero che i giappo apriranno all'immigrazione con quello che succede in Europa, c'è un attentato ogni tre giorni...

Sinceramente non me la sento di bollarla come razzismo sappiamo che é difficile far coesistere persone di culture diverse,vivere di lavoro come fanno loro,si ho letto l'articolo di morte sul lavoro giapponese poi hanno regole precise anche per usare le bacchette o non soffiarsi il naso,e per me sembra un po' difficile farlo come abitudine,pero' quando la visiterò me ne ricorderò

Gaijin = Bάρβαρος

non soffiarsi il naso? e che fanno vanno in giro col moccio che gli cola dall' appendice nasale?

non soffiarsi il naso? e che fanno vanno in giro col moccio che gli cola dall' appendice nasale?

è l'equivante sociale della scureggia in pubblico.

si va bene ma se starnustiscono che fanno?

si va bene ma se starnustiscono che fanno?

Di solito quando sono raffreddati indossano le mascherine, quindi resta tutto lì, all'interno. Oppure si sente il classico rumore "tiro su con il naso".
Però direi di chiudere qui, perché si sta andando ot