Ma possibile che ci siano solo drammi e tragedie tra i film asiatici? Ma tirarsi un pò su no eh? Non che metta in discussione la qualità di tali opere, però dai.
Ma possibile che ci siano solo drammi e tragedie tra i film asiatici? Ma tirarsi un pò su no eh? Non che metta in discussione la qualità di tali opere, però dai.
Ma possibile che ci siano solo drammi e tragedie tra i film asiatici? Ma tirarsi un pò su no eh? Non che metta in discussione la qualità di tali opere, però dai.Ma va', il FEFF quest'anno prevedeva una selezione di 83 titoli che spaziavano dai drammi alle commedie, dall'action al thriller, dall'horror al fantasy, dal cinema commerciale a quello d'autore passando anche per diversi restauri di classiconi che hanno fatto la storia. Poi i vincitori tendono a essere sempre i drammoni commerciali, perché essendo i premi definiti dalle votazioni popolari, questi sono il genere di film che hanno più presa sul pubblico medio; ma ridurre tutto a questo non ha proprio senso.Btw il vincitore morale per me è stato lo splendido "I Am Not Madame Bovary" (Wo bu shi Pan Jinlian), opera immensa e stratificata, ripresa simbolicamente in formati atti a richiamare la pittura cinese e traboccante di riferimenti a secoli di cultura e letteratura di quel popolo.Carino il vincitore Close-Knit, idem Mad World; entrambi film forse un tantino pompati, ma se non altro molto attuali.
E io infatti non ho ridotto il tutto a questi film, ma tra i vincitori ci sono solo quelli di questo genere, senza che generalizziamo sui commenti. Che poi già questo tipo di premiazioni lasciano il tempo che trovano, poi son sempre della stessa tipologia eh beh ovvio che mi vien da dirlo.
e l'incredibile "western tibetano" Soul on a string, che visto alle 9 di mattina è stata un'esperienza trascendentale.
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