Semplice amicizia? C'è chi ha voluto vederci altro, e c'è chi è rimasto della linea che di "amore" non si parli. Sta di fatto che il legame tra i due oscilla fra l'affetto fraterno e l'affetto platonico. La melodia che intonano i due personaggi nel lungo flashback che compone la prima parte dell'anime è pura poesia! Sono rappresentati dei momenti di un romanticismo sconcertante, in cui i due giovani si capiscono al volo e considerano la presenza dell'altro essenziale per proseguire nel proprio cammino esistenziale. Un rapporto simbiotico, di complicità, di stima, di ammirazione. Ma anche un'amicizia fatta di litigi, contrasti, punti di vista differenti, di rifiuti, proprio com'è nella vita reale.
Speravo in una spiegazione del titolo perché non sapevo cosa significasse genroku thank you!
grazie per avermi spiegato il significato del nome della seconda serie... quel "ancora una volta sukeroku" mi ha quasi strappato una lacrimuccia
Non l'ho ancora visto e mi chiedo solo una cosa senza pregiudizi: questo tipo di comicità è "comprensibile" per noi occidentali?
Fatico davvero a capire come qualcuno possa aver visto qualcosa oltre l'amicizia nel rapporto tra Bon e Shin, e trovo anche esagerato il termine "romanticismo" per descrivere alcuni momenti tra i due.
Ringrazio come al solito LaMelina perché con le sue recensioni non parla solo dell'anime/manga in questione ma approfondisce tanti aspetti storici e culturali molto spesso per me nuovi e altrimenti incomprensibili.
Se ti può interessare, Shōwa Genroku è un'espressione coniata dall'ex primo ministro giapponese Takeo Fukuda. Genroku di per sé si riferisce a un periodo storico che va dal 1688 al 1704, anni considerati periodo d'oro dell'epoca Edo! Poiché appunto il periodo Genroku fu un periodo di splendore per lo shogunato Tokugawa, e l'epoca Shōwa lo è stata altrettanto per il Giappone, fu creata questa espressione!
Insomma, è davvero uno di quei titoli che nominerei alla domanda "quali anime meriterebbero di essere studiati a scuola?".
Purtroppo, però, non riesco a condividere l'entusiasmo incondizionato di altri, in quanto ci sono stati anche alcuni aspetti che non mi hanno convinto. Prima di tutto gli spettacoli di rakugo, che non ho trovato sempre ispirati, ma alcuni addirittura noiosi ed evitabili. [...] Inoltre avrei preferito un minor tempo dedicato al rakugo in modo da poter approfondire meglio personaggi e ambientazione.
E questo avrebbe magari permesso un maggior sfruttamento del personaggio di Konatsu che, purtroppo, viene spesso sacrificato a favore del decisamente meno interessante Yotaro. Konatsu aveva tantissime potenzialità, solo parzialmente sfruttate, con interi episodi della seconda metà in cui è poco più che una comparsa, mentre invece tantissimo spazio viene dedicato a Yotaro, che è un personaggio davvero poco carismastico e che fa costantemente rimpiangere i Bon e Shin della prima serie. E questo limita anche la qualità dei primi episodi della seconda serie - che fortunatamente torna ai vecchi fasti nella seconda parte.
dopo aver letto questo saggio/dichiarazione d'amore da parte di La Melina (con tanto di citazione di Steve Lacy!) penso proprio che sarà la mia prossima visione.
In questa serie credo non ci siano personaggi sbagliati, anche Myokichi, che è vero che vorresti strozzare con le tue mani, ha comunque rappresentata benissimo la sua tristezza ed il suo essere patetica.
Il paradosso è che questa serie è così complessa, per via di elementi storici, culturali e artistici che non vengono esplicati per uno spettatore straniero e quindi presuppongono un minimo di background di conoscenze sul Giappone, che non si può consigliare come visione in maniera assoluta a tutti nonostante sia magnifica.
devo dire che, lato sceneggiatura, è stato uno degli anime più coinvolgenti che abbia visto negli ultimi anni. Un coinvolgimento dovuto non a espedienti di bassa lega, come furbi cliffhanger o colpi di scena immotivati, bensì al magistrale racconto di una "semplice" amicizia, che si snoda attraverso diversi periodi storici (meravigliose le rappresentazioni di Tokyo), la crescita umana e artistica dei due protagonisti, e l'introduzione in quel misterioso (ora un po' meno!) mondo che è il rakugo. Anche l'aspetto romantico è trattato in un modo che ho apprezzato tantissimo: sentimenti asciutti (che non vuol dire affatto poco intensi!), privi di esagerazioni melodrammatiche, con un approccio molto intimo, autenticamente giapponese. La stessa amicizia tra Bon e Shin è davvero speciale: i loro dialoghi, i battibecchi e i piccoli gesti riescono a trasmettere totalmente la forza del sentimento che li unisce.
pur avendo apprezzato abbastanza il character design, non si può proprio dire che lo Studio Deen si sia prodigato a fornirci un'elevata qualità nelle animazioni.
A me le recensioni lunghe in genere non piacciono perchè o si dilungano troppo su aspetti inutili, perdono di scorrevolezza, cercano di farti un riassunto completo di un'opera o più semplicemente sono scritte male! Ecco quì faccio un eccezione...l'ho letta tutta di seguito e sono passato da conoscere zero su quest'anime a quasi amarlo senza aver visto una puntata! mi hai fatto venir voglia di iniziare subito la serie...il voto non è esplicito ma penso sia un 10?
Il giudizio di questa recensione, e chi l'ha recensita, mi hanno dato quella spinta decisiva per spingermi a fare il primo passo verso la conoscenza di quest'opera e non sarò mai abbastanza grato di questo
Showa Genroku Rakugo Shinju è una serie bellissima, non dico che piacerà a tutti perchè per carità, i gusti sono sacri, personali e ognuno se li gestisce come meglio crede, ma è qualcosa che penso tutti debbano provare almeno a vedere per non commettere il mio stesso errore e lasciarsi ingannare dalle apparenze.
Se una recensione targata LaMelina non è marchio di garanzia di qualità ormai poco ci manca, con questa fanno 3 su 3 tra recensioni lette (o quasi) e conseguente visione della serie trattata con enorme soddisfazione finale, per cui tanti ringraziamenti e complimenti davvero per il prezioso lavoro svolto.
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