Sayonara, Zetsubou sensei, qualcuno è andato avanti con la traduzione? Al tempo sono rimasto fermo alla prima stagione
Di Narutaru va letto il manga, l'anime può servire solo a capire se può piacere o meno.
Utente58723
- 7 anni fa
20
Grazie per i preziosi consigli, l'argomento è molto interessante e gli anime proposti mi sembrano tutti molto validi (alcuni li conoscevo già, altri mi sono del tutto nuovi). Approfondirò
Depressione, disagio, crisi d'identità sono tutti tema affascinanti che, come si può vedere dalla lista, hanno dato origine ad alcuni degli anime migliori in circolazione. Anche se non è una serie ma un film, in questo elenco ci avrei visto bene anche "The Sky Crawlers".
mi viene la depressione solo a ricordare la visione di certi titoli. Serial Experimental Lain in particolare (molto bello ma completamente fuori). Kara No Kyokai è stupendamente animato ma è un po' soporifero in alcuni film (alcuni sono molto belli). NGE è bello al centro... i primi episodi sono un po' lenti, gli ultimi episodi mi hanno fatto dormire (è stata dura arrivare fino al fondo tra una ronfata e l'altra).
Ma la descrizione di Tatami Galaxy lo fa sembrare quasi una cagata, chi l'ha scritta? XD Lain fa paura per quanto fosse avanti nonostante gli anni in cui è uscito, quando l'ho guardato sono rimasto impressionato.
Di NHK ho letto il manga, sinceramente è passato un po' di tempo e non ricordo bene la trama ma ricordo che mi diede un'impressione molto forte. Colorful l'ho visto e mi è piaciuto tantissimo, mi ha commossa e mi ha fatto riflettere un sacco. Di Aoi Bungaku ho apprezzato quasi tutte le storie, di certo il "non più umano di Dazai" è stata quella che mi ha colpito di più e mi ha spinto ad approfondire l'opera. Sayonara, Zetsubou sensei era tra le opere in lista da vedere quando iniziai a guardare anime subbati ma alla fine non l'ho ancora fatto. Mi incuriosiscono pure Paranoia Agent, Narutaru e The Tatami Galaxy, ne ho sempre sentito parlare bene.
Shinji e il suo comportamento passivo me l'avevano fatto odiare. Poi ho cominciato a capirlo. Ho compreso anche che l'autore , depresso mentre realizzava l'anime, ha riversato nel personaggio frustrazioni, insicurezze, apatia,angoscia... L'apatia di Shinji sembra un comportamento esagerato proprio perché è ispirato a problemi che avrebbe un adulto.
Li ho visti tutti tranne Black Rock Shooter, Narutaru e Kara no Kyoukai. A questo punto li aggiungo alla mia lista, grazie dei consigli. Devo dire che mi sono piaciuti tutti tranne Aku no Hana e Lain che invece mi hanno annoiato. Colorful stupendo. Peccato sia poco conosciuto.
Yuria
- 7 anni fa
02
peccato invece non sia nominato ghost hound; anche se i protagonisti non sono depressi ci sono comunque molti personaggi che per motivi di trama lo sono ed è un tema trattato anche se non è il tema principale.
Lain è un capolavoro assoluto. Avanti per la sua epoca, e per pochi. Colorful è un altro capolavoro! Mi fece star male per un giorno.... Difficile rivederlo una seconda volta. Non mi sorprende non sia uscito da noi, quante chicche sono rimaste inosservate!?
Ragà, se potete, guardatevi assolutamente NHK, è veramente una di quelle serie scritte da dio che capitano una volta ogni 5 anni. Inoltre, l' autore sapeva effettivamente cosa fosse la VERA depressione. Invece, dovrei proprio vedermi Tatami Galaxy, anche se mi dà l' impressione di anime che "nessuna ha visto, ma tutti lo amano".
Lain non parla di depressione (o meglio, sì, e tira fuori il peggio possibile). È la visione dell'anime a far venire la depressione, ma non vent'anni fa. Ora. Vedendo che parlava dei pericoli dei social network e dell'abuso di smartphone quando queste cose non esistevano ancora.
Sullo stesso piano Welcome to the N.H.K.visto l'anime e letto il manga, Serial Experiments Lain visto l'anime, Neon Genesis Evangelion visto l'anime e letto il manga, Black Rock Shooter visto l'anime e letto il manga, Kara no Kyoukai l'anime, mentre spenderei un grazie per il SENSEI Satoshi Kon con il suo Paranoia Agent e i suoi lungometraggi.
Eccetto Evangelion non ne ho visto nemmeno uno. E credo che sarà così per un po'. Per esperienze personali mi è davvero molto difficile affrontare questa tematica in certi periodi, nonostante il mio lato logico-razionale la trovi scientificamente molto interessante.
Condivido i pareri su Sangatsu no Lion, Rei rende benissimo cosa sia la depressione al di là degli stereotipi, soprattutto per quanto riguarda i sensi di colpa, l'incapacità di trovare la motivazione e la perdita di piacere nelle attività di svago.
Di questi ho visto solo Evangelion. (che è il mio Anime preferito) Gli altri non li ho ancora visti, ma ho intenzione di vederli, prima o poi, dato che mi ispirano molto. (In particolare Welcome to ne N.H.K., Colorfull, Kara no Kyoukai e Aku no Hana) Tra l'altro, trovo che la depressione sia un tema molto delicato da trattare, e non è facile fare un anime o un manga che parli di quest'argomento. Motivo per cui, sono molto curioso di vedere opere che parlano dell'argomento in questione, dato che, se lo fai bene, riuscendo a far capire bene cosa è veramente la depressione, può venirne fuori davvero un ottima opera. Come, per, esempio, Evangelion, che è, appunto, la mia serie preferita. (Inoltre, trovo che sia molto interessante anche non solo, il parlare della depressione in sè, ma anche il come combatterla, un po' come accade nell'ultimo episoidio di Evangelion, dove evito di fare spoiler per chi non ha visto la serie, ma vi basti sapere che la cosa, secondo me, è resa davvero bene)
Adoro gli anime/manga a sfondo psicologico, anche se preferisco il bullismo e gli hikikomori alla depressione, come tematica. Mi sono segnata alcuni titoli, fra quelli che avete citato..NHK e Lain è una vita che li ho in wishlist, dovrò decidermi a vederli, prima o poi Di mio aggiungerei Oniisama e...che alla depressione esistenziale accoppia pure l'abuso di farmaci, giusto per stare allegri
Quanti gioiellini in questa lista. Un anime che voglia affrontare un tema talmente delicato è già meritevole di plauso... però ci vuole una grazia nel trattare certi temi che non tutti hanno o sono in grado di rendere.
Alcune delle opere in questa lista sono dei capolavori. La correlazione fra depressione e arte è sempre affascinante.
Utente70577
- 7 anni fa
10
Siccome oltre alla depressione si e scritto anche sulla solitudine, e sopratutto nella lista si è aggiunto Evangelion che tratta più, per l'appunto, della solitudine che della depressione, aggiungerei alla lista anche Natsume degli spiriti, che ne narra in modo interessante senza mai risultare "pesante".
Yuria
- 7 anni fa
20
non sono molto daccordo sul fatto che un marzo da leoni affronti il tema della depressione, il protagonista è un po' troppo agguerrito e motivato per essere depresso, diciamo che lo shogi, anche quando tutto andava male lo ha salvato, allo stesso modo l' attaccamento del padre adottivo. forse quella che ha passato e che passa uno stato di depressione è la sorellastra, ma non è comunque il tema centrale dell' anime. stesso dicasi per bugie d' amore. mi stupisce che ci sia zetsubo sensei nella lista, avendo visto le 3 serie non mi aspettavo che parlasse di depressione, a parte il nome del protagonista, che è tutto fuorchè depresso, visto che non riesce a uccidersi perchè a differenza di un vero depresso ha ancora un forte attaccamento alla vita e alla scuola... a me ha fatto ridere questa serie
Ricordatevi, dopo aver visto una di queste serie, di riprendere qualche puntata di Excel Saga; per bilanciare. Boogiepop phantom stonerebbe in questa lista?
non sono molto daccordo sul fatto che un marzo da leoni affronti il tema della depressione, il protagonista è un po' troppo agguerrito e motivato per essere depresso, diciamo che lo shogi, anche quando tutto andava male lo ha salvato, allo stesso modo l' attaccamento del padre adottivo. forse quella che ha passato e che passa uno stato di depressione è la sorellastra, ma non è comunque il tema centrale dell' anime. stesso dicasi per bugie d' amore.
Per esperienza, fidati, depressione =/= passare tutto il tempo a piangere - o almeno, non sempre e non per tutti. Si manifesta in molti modi diversi, per cui una persona può essere completamente apatica e rinchiudersi in casa (ad esempio un hikikomori) o cercare di soffocare il proprio disagio in comportamenti autolesionisti e rischiosi (droga, alcool, sesso, ecc.); o ancora, "semplicemente", cercare di portare avanti una vita normale nonostante la malattia, pensando o sperando di riuscirci. La mia impressione è che Rei sia quest'ultimo caso; si aggrappa disperatamente all'unica cosa che si sente in grado di fare, giocare a shogi, ma senza provare davvero la stessa passione di un tempo e sentendosi "bloccato" e senza avere un determinato obiettivo, come lui stesso mi sembra dica ad un certo punto. L'attaccamento al padre adottivo e alle tre sorelle è enorme, sì, ma allo stesso tempo Rei si allontana a più riprese da entrambi, sentendosi un peso e pensando che nessuno debba (o voglia) preoccuparsi per lui. E' indipendente, vero, ma in modo terribile: il suo appartamento è spoglio, non curato, sempre buio, almeno fino a quando Nikaidou non interviene... sembra stupido, ma anche questa è motivazione, perchè per una persona con la depressione è spesso incredibilmente faticoso prendersi cura di sé stessa e dell'ambiente che la circonda (non a caso le case degli hikikomori sono in quello stato). I sensi di colpa che ha verso i suoi avversari (tranne Gotou, vabbè), verso le sorelle, verso i fratelli e il padre adottivo, verso il suo insegnante... potrei andare avanti, ma ti giuro; davvero, i sentimenti e le sensazioni dietro alla depressione ci sono tutti; anzi, è bello e catartico vedere come Rei cresca pian piano e sia supportato dalla sua "grande famiglia" che si è creata attorno a lui. Potrà non essere severa, potrà non essere mai esplicitata, ma il seme per la riflessione e l'analisi sulla depressione c'è. Almeno, personalmente lo vedo più in 3-gatsu e Rei che in Evangelion e Shinji, che tratta più della solitudine e non della depressione, e soprattutto più dal punto di vista filosofico che psicologico.
Detto questo finisco il mio wot Lascio questo video però, mi sembra che spieghi bene, anzi meglio, i punti che ho cercato di portare.
Mi piacciono gli anime che trattano di temi delicati come in questo caso la depressione, e che ti fanno ragionare e pensare ponendoti anche delle domande. Ce ne sono molti che non ho visto e che mi ispirano molto, che quindi di sicuro guarderò.
Un tema molto complesso da maneggiare ma quando si è deciso di trattarlo in animazione, almeno a giudicare dalle opere citate, i risultati mi sembrano di tutto rispetto. La maggior parte dei titoli che conosco sono di assoluto valore, in particolare mi sento di consigliare Aoi Bungaku Series (del quale in effetti solo gli episodi di "Non più umano" affrontano di petto l'argomento), Colorful, The Tatami Galaxy, Lain e soprattutto Paranoia Agent (opera-mondo che tratta il tema specifico solo in una delle sue tante sfaccettature). Di NHK consiglio di gran lunga il romanzo alla serie, per il suo approccio più maturo e la maggiore ricchezza di dettagli e sfumature. Aku no Hana e Sayonara, Zetsubou sensei non li conosco ancora ma mi interessano e li inserisco direttamente in wishlist
Rileggendo le varie trame ho notato alcune imprecisioni:
- Narutaru: la protagonista non è vittima di bullismo, ma le sue due amiche hanno dei problemi (che comunque è solo una parte della storia).
- Paranoia Agent: Yūichi è il protagonista solo di una delle tante storie; la "protagonista" è Tsukiko Sagi... anche se la vera protagonista in senso negativo è proprio la "paranoia" e di conseguenza gli アニ...
nella lista ho visto Narutaru, io insieme ci metterei pure Bokurano!!
Sono d'accordissimo, Bokurano va a braccetto con Narutaru. Un po' come anche Selector WIXOSS (peccato per la sceneggiatura) che ricorda parecchio Black Rock Shooter.
Tra i dodici manca un titolo che secondo me ci stava di più rispetto ad alcuni presenti: Jigoku Shoujo, il tema della depressione viene riproposto molto spesso in tante salse diverse, non ho dubbi che sia uno degli anime in cui viene maggiormente trattato il tema della depressione.
Useless User
- 7 anni fa
21
Visti tutti. In verità, praticamente nessuno di questi titoli parla di depressione in senso specifico, quindi il titolo andrebbe modificato: queste serie parlano di malessere esistenziale in varie forme. La depressione è una malattia. In Narutaru la protagonista non è autolesionista: quella è Akira, e per via degli abusi del padre, non per bullismo (tema che viene comunque trattato, ma in un altro personaggio). La descrizione di Tatami Galaxy è completamente cannata. XD Anche io all'elenco aggiungerei 3-gatsu no Lion, Bokurano, Jigoku Shoujo, Caro Fratello e The Sky Crawlers, e pure Boogiepop Phantom non ci starebbe male. Welcome to NHK e Colorful sono veramente ben fatti, anche se in fin dei conti si tratta di escapismo allo stato puro, nè più nè meno come Your Name. XD Inoltre la morale di fondo di Welcome to NHK è piuttosto ingenua.
Alcuni non li conoscevo, messi subito in lista. Articolo molto interessante!
Yuria
- 7 anni fa
01
Per esperienza, fidati, depressione =/= passare tutto il tempo a piangere - o almeno, non sempre e non per tutti. Si manifesta in molti modi diversi, per cui una persona può essere completamente apatica e rinchiudersi in casa (ad esempio un hikikomori) o cercare di soffocare il proprio disagio in comportamenti autolesionisti e rischiosi (droga, alcool, sesso, ecc.); o ancora, "semplicemente", cercare di portare avanti una vita normale nonostante la malattia, pensando o sperando di riuscirci. La mia impressione è che Rei sia quest'ultimo caso; si aggrappa disperatamente all'unica cosa che si sente in grado di fare, giocare a shogi, ma senza provare davvero la stessa passione di un tempo e sentendosi "bloccato" e senza avere un determinato obiettivo, come lui stesso mi sembra dica ad un certo punto. L'attaccamento al padre adottivo e alle tre sorelle è enorme, sì, ma allo stesso tempo Rei si allontana a più riprese da entrambi, sentendosi un peso e pensando che nessuno debba (o voglia) preoccuparsi per lui. E' indipendente, vero, ma in modo terribile: il suo appartamento è spoglio, non curato, sempre buio, almeno fino a quando Nikaidou non interviene... sembra stupido, ma anche questa è motivazione, perchè per una persona con la depressione è spesso incredibilmente faticoso prendersi cura di sé stessa e dell'ambiente che la circonda (non a caso le case degli hikikomori sono in quello stato). I sensi di colpa che ha verso i suoi avversari (tranne Gotou, vabbè), verso le sorelle, verso i fratelli e il padre adottivo, verso il suo insegnante... potrei andare avanti, ma ti giuro; davvero, i sentimenti e le sensazioni dietro alla depressione ci sono tutti; anzi, è bello e catartico vedere come Rei cresca pian piano e sia supportato dalla sua "grande famiglia" che si è creata attorno a lui. Potrà non essere severa, potrà non essere mai esplicitata, ma il seme per la riflessione e l'analisi sulla depressione c'è. Almeno, personalmente lo vedo più in 3-gatsu e Rei che in Evangelion e Shinji, che tratta più della solitudine e non della depressione, e soprattutto più dal punto di vista filosofico che psicologico.
non sono daccordo, andando avanti nel manga l' attaccamento alle cose e alle persone è maggiore e decisivo per Rei soprattutto verso Hinata, non trovo depressione nell' atteggiamento del protagonista, ma una sorta di malinconia. il personaggio continua nella sua vita e frequenta le persone e lo shogi, parla con loro anche se si sente a disagio. quello di Rei è un atteggiamento maturo verso i suoi avversari, ad un certo punto realizza che lo shogi è un modo per andare avanti, sa e comprende che nonostante un giocatore debba vincere per forza per andare avanti, lui stesso deve continuare, prova un senso di inquietudine vero, ma non per questo si tira indietro e mette le sue ragioni difronte a quelle degli altri. non ci vedo depressione, vedo solo la crescita e la forza di un protagonista che nonostante le prove della vita tira avanti aggrappandosi ad ogni cosa pure di vivere... questa non è depressione. la prova credo sia proprio nell' attaccamento che continua a mantenere per le tre sorelle e soprattutto per hinata. nel anime non c'è e forse non arriverà nemmeno nella seconda stagione, ma credo che l' episodio in cui Rei affronta il padre delle sorelle a testa alta sia un esempio della mancanza di depressione. invece presente nell' anime il modo in cui affronta la sorella provando compassione per lei, ma allo stesso tempo se ne allontana sapendo che per lui e la sua vita può essere un pericolo. e lo dice pure, una persona che fa dei ragionamenti del genere non può essere depresso. aggiungo, la stanza è vuota perchè Rei si è appena trasferito dalla vecchia casa, e non ha ne soldi sufficenti ne si è portato nulla dietro lo dice all' inizio
Giusto. A proposito, si scrive "c'entri", il verbo centrare non c'entra in questo contesto
bhe più all' entrare nel... io pensavo a centrare il b...ersaglio... XD
Il non voler riempire la stanza e il non mangiare adeguatamente sono tutti sintomi di depressione, che come è stato già detto, non ha nulla a che vedere con quanto sei attaccato alle cose che ami o ai momenti positivi e di felicità che puoi avere durante la giornata.
Yuria
- 7 anni fa
10
Il non voler riempire la stanza e il non mangiare adeguatamente sono tutti sintomi di depressione, che come è stato già detto, non ha nulla a che vedere con quanto sei attaccato alle cose che ami o ai momenti positivi e di felicità che puoi avere durante la giornata.
... mmm no... c'è gente che vive da sola, me per esempio, che fa più o meno le stesse cose e non credo proprio di essere depressa, ad ogni modo facendo un po' più di attenzione si evincerebbe che la stanza è vuota perchè si è appena trasferito, e perchè non ha un soldo... viene pure detto nei mille pensieri in parole del protagonista comunque sono impressioni; a me sinceramente non sembra per nulla un personaggio in preda alla depressione, forse una sorta di malinconia accentuata ma non depressione nel senso patologico del termine.
... mmm no... c'è gente che vive da sola, me per esempio, che fa più o meno le stesse cose e non credo proprio di essere depressa, ad ogni modo facendo un po' più di attenzione si evincerebbe che la stanza è vuota perchè si è appena trasferito, e perchè non ha un soldo... viene pure detto nei mille pensieri in parole del protagonista comunque sono impressioni; a me sinceramente non sembra per nulla un personaggio in preda alla depressione, forse una sorta di malinconia accentuata ma non depressione nel senso patologico del termine.
Ma ovvio che non è un assioma Non è che tutte le persone che vivono così sono in depressione, perchè se (per tua fortuna) non hai di certe sensazioni e certi pensieri è ovvio che non lo sei e che dietro a quella che magari è una casa spoglia o un comportamento di un certo tipo c'è dietro altro, come può essere banalmente il carattere. La depressione è una malattia, e come tale ha dei sintomi che possono indicarla, ma che da soli non vogliono dire nulla (tanto quanto una tosse può essere dovuta ad un tumore, ma è più probabile che sia, appunto, una semplice tosse). La diagnosi va proprio ad indagare quali e quanti di questi sintomi ci sono nella persona, quanto questi la mettono a disagio e, soprattutto, quanto vanno a colpire la vita quotidiana della persona, perchè nei casi più gravi diventa una malattia disabilitante. Quello che quindi si sta cercando di spiegare è che nel caso di Rei ci sono più cose che puntano in quella direzione (e giuro, te lo dico da persona che, invece, c'è purtroppo dentro). L'attaccamento alle persone o cose, come dice bene Vulcanox, non ha niente a che vedere con la depressione; e, anche se fosse, da quello che dici comincia a diventare un elemento più importante a storia già ingranata - quando cioè Rei ha già iniziato questo cammino verso lo stare meglio, spronato dalle persone che ha attorno. Già solo vedendo l'anime si nota qualche miglioramento, quindi non stento a credere che con il tempo le cose miglioreranno ancora... dopotutto l'intera storia è una sorta di romanzo di formazione, mostrare il percorso di Rei è la sua intera funzione.
In questo articolo poi si parla di anime che possono anche solo portare ad una riflessione sul tema; non mi sembra che tutti gli altri anime citati abbiano obbligatoriamente casi di depressione diagnosticata o patologica - anzi, facevo prima l'esempio di Eva che per me affronta proprio un altro tema. Non vedo quindi perchè, depressione patologica o no, 3-Gatsu dovrebbe essere considerato un titolo "sbagliato"
Yuria
- 7 anni fa
01
Non vedo quindi perchè, depressione patologica o no, 3-Gatsu dovrebbe essere considerato un titolo "sbagliato"
io parlo della mia impressione, che sia sbagliato o meno non sta a me dirlo bisognerebbe chiedere all' autrice se ha devvero preso in considerazione o spunto per sangatsu no lion da tematiche depressive. secondo me, a parte un caso cioè quello della sorellastra, ma non penso poi più di tanto, sangatsu no lion non centra proprio niente, quanto poi a restare in tema in eva shini ikari non è depresso, è solo molto scemo... zetsubo sensei è poi un gioco, una commedia che parla di depressione patologica in modo parodistico, fa pure ridere. Nhk mi sembra più azzeccato come titolo ma nemmeno questo più di tanto, per gli altri titoli non posso dire nulla non li ho visti.
Useless User
- 7 anni fa
20
Rei di 3-gatsu no Lion non è per niente depresso. Se lo fosse, sarebbe malato, e non gli basterebbe soltanto il sostegno di chi gli è vicino: avrebbe bisogno di supporto psichiatrico e farmacologico. Una persona depressa può avere accanto anche tutto il mondo, ma se non si cura finisce prima o poi per suicidarsi. Inoltre, non sempre la depressione ha cause specifiche, anzi spesso è ereditaria. Rei invece è "soltanto" vittima di mal di vivere, strettamente dovuto al suo vissuto: la morte dei genitori naturali, il fatto che abbia saputo costruire un legame col padre (sia quello naturale che quello adottivo) solo grazie allo shogi, il rapporto con i fratelli adottivi, l'emarginazione scolastica, il fatto di essere considerato una specie di "alieno" nell'ambiente competitivo perchè arrivato ad un livello così elevato ancora adolescente. Certo, dopo tutto questo una persona potrebbe cadere facilmente nella depressione, e non escludo che potrebbe essere successo se fosse stato lasciato completamente solo. Dopotutto nella vita reale non si trovano così facilmente schiere di persone pronte ad aiutare e ad essere vicino a chi soffre, anzi. Ma così non è: basta solo vedere l'anime per rendersene conto, se poi si legge anche il manga è ancora più chiaro. Un depresso (=malato) lasciato a se stesso non riuscirebbe mai ad avere la volontà e l'energia di dedicarsi ad una disciplina come lo shogi, per giunta da professionista, se non agli stadi iniziali. Finirebbe anzi per odiarlo, molto probabilmente. Invece Rei Kiriyama, che è l'altra faccia di Shinji Ikari (che non è depresso, ma una personalità depressiva, il che non è esattamente la stessa cosa), non si arrende mai, e va avanti. Tutto questo è simboleggiato, nell'anime, anche dalle immagini e dal testo della prima ending, quella dei Bump of Chicken: che non a caso si chiama "Fighter".
Yuria
- 7 anni fa
00
non si arrende mai, e va avanti. Tutto questo è simboleggiato, nell'anime, anche dalle immagini e dal testo della prima ending, quella dei Bump of Chicken: che non a caso si chiama "Fighter".
si è esattamente come la penso io, compreso tutto il resto che non ho quotato
Ragazzi, la depressione è un argomento vasto, non è riconducibile solo alla forma più conosciuta che è quella patologica dove hai bisogno di andare dallo psicologo assolutamente(in tutte le forme c'è più o meno bisogno, ma non tutte le forme sono subito riconoscibili), ci sono veramente tante forme e se siete interessati vi consiglio di leggervi qualche libro o di guardare al più qualche conferenza tenuta sull'argomento.
Ragazzi, la depressione è un argomento vasto, non è riconducibile solo alla forma più conosciuta che è quella patologica dove hai bisogno di andare dallo psicologo assolutamente(in tutte le forme c'è più o meno bisogno, ma non tutte le forme sono subito riconoscibili), ci sono veramente tante forme e se siete interessati vi consiglio di leggervi qualche libro o di guardare al più qualche conferenza tenuta sull'argomento.
Quoto assolutamente, anche se a volte non si parla di psicologo bensì di terapia psico cognitiva associata a terapia farmacologica, quindi perlopiù di psichiatra, perché in realtà ci sono già di per se vari distinguo interni alla patologia, e quella che appunto richiede questo tipo di trattamento non è assolutamente assimilabili alle molte forme "nevrotiche" (termine vecchio ) che esistono Spesso anche disturbi di altro genere sono sintomo di problemi legati alla sfera dell'umore e quindi della depressione, uno su tutti il disturbo del comportamento alimentare. Per farsi un'idea di base basta anche il DSM e qualche sito di medicina, comunque ci sono anche molti libri e documentari che ne trattano, anche se può essere molto difficile capire questo tipo di problemi senza "vederli".
Yuria
- 7 anni fa
10
Ragazzi, la depressione è un argomento vasto, non è riconducibile solo alla forma più conosciuta che è quella patologica dove hai bisogno di andare dallo psicologo assolutamente(in tutte le forme c'è più o meno bisogno, ma non tutte le forme sono subito riconoscibili), ci sono veramente tante forme e se siete interessati vi consiglio di leggervi qualche libro o di guardare al più qualche conferenza tenuta sull'argomento.
si ok può essere vero. ciò non toglie che nel manga in questione, un marzo da leoni, non ci sia nulla che lasci pensare ad una depressione del protagonista, non una citazione, non un detto, niente di esplicitamente rilevante che possa lasciare indurre all' idea che il protagonista possa essere depresso per qualcosa. nemmeno l' autrice si pronuncia al riguardo. credo che un po' di colori cupi e qualche idea malinconica non siano proprio il caso di essere definite depressione. e comunque nessuno con una patologia del genere, perchè da quel che ne so io la depressione è una malattia da psichiatra, nemmeno da psicologo, ha la forza necessaria per tirarsi in piedi da solo contro le difficoltà della vita. e comunque ribadisco che la depressione non è un filo conduttore di un marzo da leoni semplicemente perchè non c' entra nulla e non c'è proprio.
e comunque nessuno con una patologia del genere, perchè da quel che ne so io la depressione è una malattia da psichiatra, nemmeno da psicologo, ha la forza necessaria per tirarsi in piedi da solo contro le difficoltà della vita.
Precisiamo, la depressione è una malattia con varie gravità e origini - giacchè non si potrebbe neanche parlare di "depressione" in senso lato, ne esistono vari tipi trattati in altrettanti modi diversi. La maggior parte delle volte si cura con psicoterapia praticata da uno psicologo/psicoterapeuta e, nel caso (ma non sempre!!), con una terapia farmacologica dettata da uno psichiatra. Chi "cura" la depressione dovrebbe di fatto essere lo psicologo, non lo psichiatra, che la maggior parte delle volte si limita a prescrivere farmaci per placare i sintomi e senza analizzare le cause della depressione. Non è neanche del tutto vero che è impossibile uscirne senza terapia, almeno per quanto riguarda un episodio depressivo "breve"; diverso è il discorso per episodi che si protraggono più a lungo, ovviamente. Quello che è davvero importante è il sapere, potere e volere chiedere aiuto ad un network di supporto, che può essere uno psicologo/psichiatra/ecc. nei casi più gravi quanto una famiglia e degli amici veri nei casi più "blandi". Una terapia ben riuscita diminuisce il rischio che la persona abbia delle ricadute, quello è vero.
Consiglio comunque di non dare giudizi "per sentito dire", visto che comunque mi sembra che una parte della discussione venga da persone che, per loro sfortuna, hanno avuto direttamente a che fare con l'argomento
A parte questo, quanto al discorso du un Marzo da Leoni sinceramente mi pare si stia andando quasi troppo OT e che nessuna delle due parti stia convincendo l'altra; io la finirei quindi qui
Consiglio comunque di non dare giudizi "per sentito dire", visto che comunque mi sembra che una parte della discussione venga da persone che, per loro sfortuna, hanno avuto direttamente a che fare con l'argomento
ma che giudizi?? ma la si smette di mettermi in bocca cose che non dico? dove sarebbe un giudizio per sentito dire??? ma poi chi giudica chi??? si sta facendo una discussione su un anime, e ora mi si viene a dire che faccio dei giudizi per sentito dire sulla depressione che presumi che queste persone che scrivono sopra abbiano... sono almeno 4 post che parlo di un marzo da leoni mentre voi pur di voler aver ragione, ma ragione di cosa poi ?? bho arrivate a mettere termini medici che non stanno ne in cielo ne in terra e a dirmi che faccio giudizi per sentito dire??? si si per me la discussione finisce qua.
Di Narutaru va letto il manga, l'anime può servire solo a capire se può piacere o meno.
Dovrei rispolverare paranoia agente e NHK.
Anche se non è una serie ma un film, in questo elenco ci avrei visto bene anche "The Sky Crawlers".
E' un eufemismo... è del tutto sbagliata!
NGE è bello al centro... i primi episodi sono un po' lenti, gli ultimi episodi mi hanno fatto dormire (è stata dura arrivare fino al fondo tra una ronfata e l'altra).
Lain fa paura per quanto fosse avanti nonostante gli anni in cui è uscito, quando l'ho guardato sono rimasto impressionato.
Colorful l'ho visto e mi è piaciuto tantissimo, mi ha commossa e mi ha fatto riflettere un sacco.
Di Aoi Bungaku ho apprezzato quasi tutte le storie, di certo il "non più umano di Dazai" è stata quella che mi ha colpito di più e mi ha spinto ad approfondire l'opera.
Sayonara, Zetsubou sensei era tra le opere in lista da vedere quando iniziai a guardare anime subbati ma alla fine non l'ho ancora fatto. Mi incuriosiscono pure Paranoia Agent, Narutaru e The Tatami Galaxy, ne ho sempre sentito parlare bene.
C'è/farete una lista anche per i manga che ne parlano? A riguardo ho letto soltanto Orange, che comunque è legato a cliché shoujo.
Non ho visto Aoi Bungaku e Sayonara, Zetsubou sensei (aggiunti alla lista dei recuperi).
Devo dire che mi sono piaciuti tutti tranne Aku no Hana e Lain che invece mi hanno annoiato.
Colorful stupendo. Peccato sia poco conosciuto.
Colorful è un altro capolavoro! Mi fece star male per un giorno.... Difficile rivederlo una seconda volta. Non mi sorprende non sia uscito da noi, quante chicche sono rimaste inosservate!?
Concordo.
Invece, dovrei proprio vedermi Tatami Galaxy, anche se mi dà l' impressione di anime che "nessuna ha visto, ma tutti lo amano".
È la visione dell'anime a far venire la depressione, ma non vent'anni fa. Ora. Vedendo che parlava dei pericoli dei social network e dell'abuso di smartphone quando queste cose non esistevano ancora.
Penso di guardare altri che avete consigliato.
Gli altri non li ho ancora visti, ma ho intenzione di vederli, prima o poi, dato che mi ispirano molto. (In particolare Welcome to ne N.H.K., Colorfull, Kara no Kyoukai e Aku no Hana)
Tra l'altro, trovo che la depressione sia un tema molto delicato da trattare, e non è facile fare un anime o un manga che parli di quest'argomento. Motivo per cui, sono molto curioso di vedere opere che parlano dell'argomento in questione, dato che, se lo fai bene, riuscendo a far capire bene cosa è veramente la depressione, può venirne fuori davvero un ottima opera. Come, per, esempio, Evangelion, che è, appunto, la mia serie preferita.
(Inoltre, trovo che sia molto interessante anche non solo, il parlare della depressione in sè, ma anche il come combatterla, un po' come accade nell'ultimo episoidio di Evangelion, dove evito di fare spoiler per chi non ha visto la serie, ma vi basti sapere che la cosa, secondo me, è resa davvero bene)
Di mio aggiungerei Oniisama e...che alla depressione esistenziale accoppia pure l'abuso di farmaci, giusto per stare allegri
Un anime che voglia affrontare un tema talmente delicato è già meritevole di plauso... però ci vuole una grazia nel trattare certi temi che non tutti hanno o sono in grado di rendere.
Alcune delle opere in questa lista sono dei capolavori. La correlazione fra depressione e arte è sempre affascinante.
mi stupisce che ci sia zetsubo sensei nella lista, avendo visto le 3 serie non mi aspettavo che parlasse di depressione, a parte il nome del protagonista, che è tutto fuorchè depresso, visto che non riesce a uccidersi perchè a differenza di un vero depresso ha ancora un forte attaccamento alla vita e alla scuola... a me ha fatto ridere questa serie
Boogiepop phantom stonerebbe in questa lista?
Per esperienza, fidati, depressione =/= passare tutto il tempo a piangere - o almeno, non sempre e non per tutti. Si manifesta in molti modi diversi, per cui una persona può essere completamente apatica e rinchiudersi in casa (ad esempio un hikikomori) o cercare di soffocare il proprio disagio in comportamenti autolesionisti e rischiosi (droga, alcool, sesso, ecc.); o ancora, "semplicemente", cercare di portare avanti una vita normale nonostante la malattia, pensando o sperando di riuscirci. La mia impressione è che Rei sia quest'ultimo caso; si aggrappa disperatamente all'unica cosa che si sente in grado di fare, giocare a shogi, ma senza provare davvero la stessa passione di un tempo e sentendosi "bloccato" e senza avere un determinato obiettivo, come lui stesso mi sembra dica ad un certo punto. L'attaccamento al padre adottivo e alle tre sorelle è enorme, sì, ma allo stesso tempo Rei si allontana a più riprese da entrambi, sentendosi un peso e pensando che nessuno debba (o voglia) preoccuparsi per lui. E' indipendente, vero, ma in modo terribile: il suo appartamento è spoglio, non curato, sempre buio, almeno fino a quando Nikaidou non interviene... sembra stupido, ma anche questa è motivazione, perchè per una persona con la depressione è spesso incredibilmente faticoso prendersi cura di sé stessa e dell'ambiente che la circonda (non a caso le case degli hikikomori sono in quello stato). I sensi di colpa che ha verso i suoi avversari (tranne Gotou, vabbè), verso le sorelle, verso i fratelli e il padre adottivo, verso il suo insegnante... potrei andare avanti, ma ti giuro; davvero, i sentimenti e le sensazioni dietro alla depressione ci sono tutti; anzi, è bello e catartico vedere come Rei cresca pian piano e sia supportato dalla sua "grande famiglia" che si è creata attorno a lui. Potrà non essere severa, potrà non essere mai esplicitata, ma il seme per la riflessione e l'analisi sulla depressione c'è. Almeno, personalmente lo vedo più in 3-gatsu e Rei che in Evangelion e Shinji, che tratta più della solitudine e non della depressione, e soprattutto più dal punto di vista filosofico che psicologico.
Detto questo finisco il mio wot
Ce ne sono molti che non ho visto e che mi ispirano molto, che quindi di sicuro guarderò.
La maggior parte dei titoli che conosco sono di assoluto valore, in particolare mi sento di consigliare Aoi Bungaku Series (del quale in effetti solo gli episodi di "Non più umano" affrontano di petto l'argomento), Colorful, The Tatami Galaxy, Lain e soprattutto Paranoia Agent (opera-mondo che tratta il tema specifico solo in una delle sue tante sfaccettature).
Di NHK consiglio di gran lunga il romanzo alla serie, per il suo approccio più maturo e la maggiore ricchezza di dettagli e sfumature.
Aku no Hana e Sayonara, Zetsubou sensei non li conosco ancora ma mi interessano e li inserisco direttamente in wishlist
- Narutaru: la protagonista non è vittima di bullismo, ma le sue due amiche hanno dei problemi (che comunque è solo una parte della storia).
- Paranoia Agent: Yūichi è il protagonista solo di una delle tante storie; la "protagonista" è Tsukiko Sagi... anche se la vera protagonista in senso negativo è proprio la "paranoia" e di conseguenza gli アニ...
Sono d'accordissimo, Bokurano va a braccetto con Narutaru. Un po' come anche Selector WIXOSS (peccato per la sceneggiatura) che ricorda parecchio Black Rock Shooter.
Tra i dodici manca un titolo che secondo me ci stava di più rispetto ad alcuni presenti:
Jigoku Shoujo, il tema della depressione viene riproposto molto spesso in tante salse diverse, non ho dubbi che sia uno degli anime in cui viene maggiormente trattato il tema della depressione.
non sono daccordo, andando avanti nel manga l' attaccamento alle cose e alle persone è maggiore e decisivo per Rei soprattutto verso Hinata, non trovo depressione nell' atteggiamento del protagonista, ma una sorta di malinconia.
il personaggio continua nella sua vita e frequenta le persone e lo shogi, parla con loro anche se si sente a disagio.
quello di Rei è un atteggiamento maturo verso i suoi avversari, ad un certo punto realizza che lo shogi è un modo per andare avanti, sa e comprende che nonostante un giocatore debba vincere per forza per andare avanti, lui stesso deve continuare, prova un senso di inquietudine vero, ma non per questo si tira indietro e mette le sue ragioni difronte a quelle degli altri.
non ci vedo depressione, vedo solo la crescita e la forza di un protagonista che nonostante le prove della vita tira avanti aggrappandosi ad ogni cosa pure di vivere... questa non è depressione.
la prova credo sia proprio nell' attaccamento che continua a mantenere per le tre sorelle e soprattutto per hinata. nel anime non c'è e forse non arriverà nemmeno nella seconda stagione, ma credo che l' episodio in cui Rei affronta il padre delle sorelle a testa alta sia un esempio della mancanza di depressione. invece presente nell' anime il modo in cui affronta la sorella provando compassione per lei, ma allo stesso tempo se ne allontana sapendo che per lui e la sua vita può essere un pericolo. e lo dice pure, una persona che fa dei ragionamenti del genere non può essere depresso.
aggiungo, la stanza è vuota perchè Rei si è appena trasferito dalla vecchia casa, e non ha ne soldi sufficenti ne si è portato nulla dietro lo dice all' inizio
bhe più all' entrare nel... io pensavo a centrare il b...ersaglio... XD
... mmm no... c'è gente che vive da sola, me per esempio, che fa più o meno le stesse cose e non credo proprio di essere depressa, ad ogni modo facendo un po' più di attenzione si evincerebbe che la stanza è vuota perchè si è appena trasferito, e perchè non ha un soldo... viene pure detto nei mille pensieri in parole del protagonista
comunque sono impressioni; a me sinceramente non sembra per nulla un personaggio in preda alla depressione, forse una sorta di malinconia accentuata ma non depressione nel senso patologico del termine.
Ma ovvio che non è un assioma
Quello che quindi si sta cercando di spiegare è che nel caso di Rei ci sono più cose che puntano in quella direzione (e giuro, te lo dico da persona che, invece, c'è purtroppo dentro). L'attaccamento alle persone o cose, come dice bene Vulcanox, non ha niente a che vedere con la depressione; e, anche se fosse, da quello che dici comincia a diventare un elemento più importante a storia già ingranata - quando cioè Rei ha già iniziato questo cammino verso lo stare meglio, spronato dalle persone che ha attorno. Già solo vedendo l'anime si nota qualche miglioramento, quindi non stento a credere che con il tempo le cose miglioreranno ancora... dopotutto l'intera storia è una sorta di romanzo di formazione, mostrare il percorso di Rei è la sua intera funzione.
In questo articolo poi si parla di anime che possono anche solo portare ad una riflessione sul tema; non mi sembra che tutti gli altri anime citati abbiano obbligatoriamente casi di depressione diagnosticata o patologica - anzi, facevo prima l'esempio di Eva che per me affronta proprio un altro tema. Non vedo quindi perchè, depressione patologica o no, 3-Gatsu dovrebbe essere considerato un titolo "sbagliato"
io parlo della mia impressione, che sia sbagliato o meno non sta a me dirlo bisognerebbe chiedere all' autrice se ha devvero preso in considerazione o spunto per sangatsu no lion da tematiche depressive. secondo me, a parte un caso cioè quello della sorellastra, ma non penso poi più di tanto, sangatsu no lion non centra proprio niente, quanto poi a restare in tema in eva shini ikari non è depresso, è solo molto scemo... zetsubo sensei è poi un gioco, una commedia che parla di depressione patologica in modo parodistico, fa pure ridere. Nhk mi sembra più azzeccato come titolo ma nemmeno questo più di tanto, per gli altri titoli non posso dire nulla non li ho visti.
si è esattamente come la penso io, compreso tutto il resto che non ho quotato
Quoto assolutamente, anche se a volte non si parla di psicologo bensì di terapia psico cognitiva associata a terapia farmacologica, quindi perlopiù di psichiatra, perché in realtà ci sono già di per se vari distinguo interni alla patologia, e quella che appunto richiede questo tipo di trattamento non è assolutamente assimilabili alle molte forme "nevrotiche" (termine vecchio
Spesso anche disturbi di altro genere sono sintomo di problemi legati alla sfera dell'umore e quindi della depressione, uno su tutti il disturbo del comportamento alimentare.
Per farsi un'idea di base basta anche il DSM e qualche sito di medicina, comunque ci sono anche molti libri e documentari che ne trattano, anche se può essere molto difficile capire questo tipo di problemi senza "vederli".
si ok può essere vero. ciò non toglie che nel manga in questione, un marzo da leoni, non ci sia nulla che lasci pensare ad una depressione del protagonista, non una citazione, non un detto, niente di esplicitamente rilevante che possa lasciare indurre all' idea che il protagonista possa essere depresso per qualcosa. nemmeno l' autrice si pronuncia al riguardo.
credo che un po' di colori cupi e qualche idea malinconica non siano proprio il caso di essere definite depressione. e comunque nessuno con una patologia del genere, perchè da quel che ne so io la depressione è una malattia da psichiatra, nemmeno da psicologo, ha la forza necessaria per tirarsi in piedi da solo contro le difficoltà della vita. e comunque ribadisco che la depressione non è un filo conduttore di un marzo da leoni semplicemente perchè non c' entra nulla e non c'è proprio.
Precisiamo, la depressione è una malattia con varie gravità e origini - giacchè non si potrebbe neanche parlare di "depressione" in senso lato, ne esistono vari tipi trattati in altrettanti modi diversi. La maggior parte delle volte si cura con psicoterapia praticata da uno psicologo/psicoterapeuta e, nel caso (ma non sempre!!), con una terapia farmacologica dettata da uno psichiatra. Chi "cura" la depressione dovrebbe di fatto essere lo psicologo, non lo psichiatra, che la maggior parte delle volte si limita a prescrivere farmaci per placare i sintomi e senza analizzare le cause della depressione. Non è neanche del tutto vero che è impossibile uscirne senza terapia, almeno per quanto riguarda un episodio depressivo "breve"; diverso è il discorso per episodi che si protraggono più a lungo, ovviamente. Quello che è davvero importante è il sapere, potere e volere chiedere aiuto ad un network di supporto, che può essere uno psicologo/psichiatra/ecc. nei casi più gravi quanto una famiglia e degli amici veri nei casi più "blandi". Una terapia ben riuscita diminuisce il rischio che la persona abbia delle ricadute, quello è vero.
Consiglio comunque di non dare giudizi "per sentito dire", visto che comunque mi sembra che una parte della discussione venga da persone che, per loro sfortuna, hanno avuto direttamente a che fare con l'argomento
A parte questo, quanto al discorso du un Marzo da Leoni sinceramente mi pare si stia andando quasi troppo OT e che nessuna delle due parti stia convincendo l'altra; io la finirei quindi qui
ma che giudizi?? ma la si smette di mettermi in bocca cose che non dico? dove sarebbe un giudizio per sentito dire??? ma poi chi giudica chi??? si sta facendo una discussione su un anime, e ora mi si viene a dire che faccio dei giudizi per sentito dire sulla depressione che presumi che queste persone che scrivono sopra abbiano... sono almeno 4 post che parlo di un marzo da leoni mentre voi pur di voler aver ragione, ma ragione di cosa poi ?? bho arrivate a mettere termini medici che non stanno ne in cielo ne in terra e a dirmi che faccio giudizi per sentito dire??? si si per me la discussione finisce qua.
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