Ragazzi, ma ci avete avuto a che fare con un casi del genere? E' un'esperienza che non la auguro a nessuno, sono buoni di far raffreddare la tazzina di caffè che tengono in mano, dal tanto che parlano. Senza interruzione. E non vi auguro di averceli mentre andate a Lucca in auto, per più di 30 minuti.
Gli otaku non esistono al fuori del Giappone
Gli otaku non esistono al fuori del Giappone
Non sono totalmente d'accordo sulla tua affermazione ^^
Mi è capitato molto spesso di incontrare persone che professano di esserlo e che effettivamente tendevano poco sia a rapportarsi con gli altri che a uscire...
Per il resto credo sia OVVIO che per avere relazioni con gli altri o avere un rapporto con l'altro sesso debbano rovesciare completamente il loro comportamento... tuttavia facendo ciò, perderebbero il loro status di Otaku. Mi sembra un articolo un po' scontato xD
Gli otaku non esistono al fuori del Giappone
Non sono totalmente d'accordo sulla tua affermazione ^^
Mi è capitato molto spesso di incontrare persone che professano di esserlo e che effettivamente tendevano poco sia a rapportarsi con gli altri che a uscire...
Per il resto credo sia OVVIO che per avere relazioni con gli altri o avere un rapporto con l'altro sesso debbano rovesciare completamente il loro comportamento... tuttavia facendo ciò, perderebbero il loro status di Otaku. Mi sembra un articolo un po' scontato xD
no ha ragione, perchè il fenomeno degli otaku è nato proprio come sottocultura di quel popolo, e per tanto ne fa parte come sottoprodotto, anche se indesiderato, che ci siano fenomeni sociali affini in occidente è fuori di dubbio, ma non bisogna confonderli con neet e quant' altro.
c'è molta confusione sul termine otaku credo sia un fenomeno troppo poco studiato persino dai sociologi giapponesi, per questo trovo che le domande proposte da tora con siano molto ignoranti e abbastanza ingenue. dovrebbero studiare di più questo fenomeno, a livello culturale può risultare interessante e portare dei benefici, invece si ostinano a non volere accettare che sia un sottoprodotto della loro cultura, eppure gli stessi della Tora Con ci vivono di questa sottocultura pop.
Non sono totalmente d'accordo sulla tua affermazione ^^
Mi è capitato molto spesso di incontrare persone che professano di esserlo e che effettivamente tendevano poco sia a rapportarsi con gli altri che a uscire...
Per il resto credo sia OVVIO che per avere relazioni con gli altri o avere un rapporto con l'altro sesso debbano rovesciare completamente il loro comportamento... tuttavia facendo ciò, perderebbero il loro status di Otaku. Mi sembra un articolo un po' scontato xD
Non siatene troppo sicuri
Sembra che gli otaku siano solo un problema giapponese o comunque un problema che riguarda solo anime e manga.
Ma vogliamo parlare dei drogati di videogiochi o serie TV? E dei malati che stanno fino alle 4 di notte su facebook a postare foto?
Oh comunque QUESTO non si può considerare Otaku, questo si deve considerare pura e semplice folish. Passi uno, ma due....
Trovato adesso
Lo sanno eccome, cosa sono gli otaku e perchè esistono. Ma fingono di non sapere, perchè è una conseguenza del loro modo sbagliato di concepire la società. Mettere in discussione gli otaku significherebbe anche mettere in discussione la società giapponese, cosa che quasi nessuno vuole fare. Non è vero che esistono solo in Giappone: ce ne sono anche qua (e anche in America, Europa eccetera), solo che sono di meno e sanno mimetizzarsi meglio, del resto le loro passioni sono spesso invisibili alla massa. Qui, grazie al cielo, a nessuno verrebbe mai in mente di proporre di legalizzare il matrimonio con una ragazza 2D: anche perchè, in un paese provinciale come l'Italia, potresti perdere il lavoro e non trovarne più un altro solo per aver reso pubblica una cosa del genere. Gli otaku nostrani vengono allo scoperto solo online, nelle community come 4chan e cloni vari, Reddit, svariati forum e... AC. XDvendono cose da "otaku" ma non sanno cosa significa il termine... tanta ignoranza nel porre quelle domande, facendo confusione tra neet e otaku poi.
l' impressione è che in giappone non sappiano cosa sia questo fenomeno subculturale, e lo continuano a bollare come qualcosa di disastroso e negativo tanto da essere la causa della "mancanza di rapporti umani", in maniera indiretta del calo delle nascite, dalla serie non trovano patner e quindi non fanno figli, quindi è colpa loro i calo delle nascite... l' ingenuità di questa trovata fa rabbrividire, sembra che dicano che gli altri che non sono otaku non divorziano mai, non si lasciano mai col loro patner, non hanno problemi con l' altro sesso perchè non guardano anime.
patetici è dir poco.
Non penso che un "otaku" medio abbia solo interessi per cose otaku. Se così fosse non si porrebbe neanche il problema "avere una relazione" (che presuppone avere interesse in altre persone) (dando ovviamente per scontato che otaku non venga preso per il suo significato giapponese che è solo dispregiativo).
Penso che però sia più difficile avere rapporti con persone con cui non si condivide nulla.
D'altronde è anche difficile fare un lavoro in cui ti ritrovi a fare cose di cui non ti interessa nulla e quello è praticamente un obbligo.
Se parlando delle cose che appassionano dall'altra parte c'è un muro di sbuffi e indifferenza è ovvio che la relazione non può andar bene.
Io penso che, otaku o non otaku, sia più semplice iniziare ad avere una relazione con degli interessi in comune, e che sia importante poi interessarsi alle passioni dell'altra persona (non necessariamente tutte, non necessariamente in modo approfondito, ma abbastanza da capire quel di cui sta parlando).
E questo non vale solo per le relazioni amorose... alla fin fine se in un gruppo sono tutti appassionati di calcio e ci si rifiuta di informarsi un minimo o almeno ascoltare senza sbuffare si verrà ovviamente tagliati fuori (e questo può anche essere un bene se il gruppo in questione non piace).
Secondo me è un po' troppo semplicistico dire che siano solo gli anime e i manga a portare a una condizione di isolamento. Come lo è dire che basti trovare altri argomenti di cui parlare per portare avanti un rapporto.
Alla facciaccia loro, io alla me stessa "otaku" che passa i pomeriggi a guardare serie su serie auguro di trovare un altro appassionato di anime/manga con cui condividere il suo amore per quest'arte e parlare ore e ore e ore solo di questo!
Tipo Tsuyopon e Yukirin di Rainbow Days!
Gli otaku nostrani vengono allo scoperto solo online, nelle community come 4chan e cloni vari, Reddit, svariati forum e... AC. XD
Secondo me è un po' troppo semplicistico dire che siano solo gli anime e i manga a portare a una condizione di isolamento. Come lo è dire che basti trovare altri argomenti di cui parlare per portare avanti un rapporto.
Alla facciaccia loro, io alla me stessa "otaku" che passa i pomeriggi a guardare serie su serie auguro di trovare un altro appassionato di anime/manga con cui condividere il suo amore per quest'arte e parlare ore e ore e ore solo di questo!
Tipo Tsuyopon e Yukirin di Rainbow Days!
Come faccio io con la mia partner
Ma poi guardare o leggere manga é una cosa bella e non fa male a nessuno quindi non rompessero le palle e andassero a cercare i drogati o altra gente del genere !
per smentire quello che dice tora con basterebbe guardare il manifesto della cultura otaku per eccellenza Genshiken.
Un otaku ( ma proprio il termine correttooriginale ) è un drogato. E non c'è cosa più triste del desiderare un partner otaku perché non in grado di interagire in un'altra maniera se non parlando di manga 24 ore su 24.
Alla facciaccia loro, io alla me stessa "otaku" che passa i pomeriggi a guardare serie su serie auguro di trovare un altro appassionato di anime/manga con cui condividere il suo amore per quest'arte e parlare ore e ore e ore solo di questo!
Tipo Tsuyopon e Yukirin di Rainbow Days!
Mai confuso gli otaku con i neet. Anche perchè i neet non vivono per forza da reclusi in casa, quelli sono gli hikikomori, e nemmeno loro sono necessariamente otaku. Che sia giapponese o meno, un otaku nel senso dispregiativo del termine non si riconosce tanto nello stile di vita, quanto nei comportamenti sia online che nella vita reale, come interagisce col prossimo (sia con i "suoi simili" che con i "profani"). Soprattutto fuori dal Giappone, dove come ho detto il fenomeno è più sporadico e nascosto. Gli otaku giapponesi infatti sembrerebbero avere dei comportamenti più riconoscibili, certi soggetti sono stereotipi viventi.bhe che Tora Con sappia o non sappia cosa siano e lo facciano apposta non è dato saperlo, è una supposizione, può essere ma anche non essere... quanto al fatto che ci siano anche qua... non so, non credo. voi vedete l' otaku con la stessa connotazione negativa che la stessa società che lo ha creato lo vede. in realtà non è così. quelli che descrivete non sono otaku sono neet, e non tutti i neet sono otaku... allo stesso modo chi si definisce otaku in occidente non lo è sul serio, anche perchè non fa parte di quella cultura di cui è sottoprodotto, comunque in un mondo globalizzato è possibilissimo che qualcuno nel mondo ci sia, la mostra a Roma di Mangasia penso sia un bell' esempio di come la subcultura otaku, anche se in questo caso legata solo all' aspetto fumettistico, possa aver influenzato anche altri luoghi e posti.
Gli otaku in Genshiken non sono solo ragazzi con problemi a socializzare (il che può anche essere normale per una persona qualsiasi), hanno tutti un fetish particolare, sono tutti collezionisti di gadget di vario genere e la loro "passione" è rivolta solo all'ambito puramente sessuale della cosa.
In linea di massima insomma gli otaku sono rappresentati come dei puri e semplici pervertiti
Si ma il fatto che in Genshiken siano un pò sfigatelli (nel senso che non chia**no ^^') è da considerarsi a parte rispetto alla loro passione per i gadgets. Non sono pervertiti PERCHÈ sono otaku. Lo sarebbero comunque...
Si ma il fatto che in Genshiken siano un pò sfigatelli (nel senso che non chia**no ^^') è da considerarsi a parte rispetto alla loro passione per i gadgets. Non sono pervertiti PERCHÈ sono otaku. Lo sarebbero comunque...
Mai confuso gli otaku con i neet. Anche perchè i neet non vivono per forza da reclusi in casa, quelli sono gli hikikomori, e nemmeno loro sono necessariamente otaku. Che sia giapponese o meno, un otaku nel senso dispregiativo del termine non si riconosce tanto nello stile di vita, quanto nei comportamenti sia online che nella vita reale, come interagisce col prossimo (sia con i "suoi simili" che con i "profani"). Soprattutto fuori dal Giappone, dove come ho detto il fenomeno è più sporadico e nascosto. Gli otaku giapponesi infatti sembrerebbero avere dei comportamenti più riconoscibili, certi soggetti sono stereotipi viventi.
bhe il tizio con la passione dei videogiochi con la morosa gnocca e un lavoro in una holding di video game, non mi sembra tanto sfigatello... chissa che cosa avete letto/visto??? di sicuro non Genshiken.
beh ma era gnocco pure lui infatti era la mosca bianca del gruppo
beh ma era gnocco pure lui infatti era la mosca bianca del gruppo
Genshiken il manifesto degli otaku? Ma magari. XDno ho usato io genshiken come manifesto dell' otaku... ma purtroppo non è stato afferrato il concetto se non da tre gatti.
Quindi non sono otaku, grazie per il complimento (non richiesto). ^^non sei tra i tre gatti
facendo male visto che lo hanno visto in 3 gatti... e quelli che lo hanno visto probabilmente si son fermati al secondo episodio o poco dopo...
facendo male visto che lo hanno visto in 3 gatti... e quelli che lo hanno visto probabilmente si son fermati al secondo episodio o poco dopo...
Io ho visto tutti gli episodi, e ho scritto nel dettaglio perché per me non può essere il manifesto otaku (o meglio, spero che non lo sia).
Ma evidentemente tu hai visto qualcosa che io non ho notato per affermare con tanta sicurezza che lo sia.
no abbiamo visto lo stesso per quello che ho letto, però devi tenere conto di una cosa... che il fenomeno degli otaku è un fenomeno di origine capitalista, quindi in un certo senso si è necesseraio comprare oggetti da otaku per essere considerato tale, o meglio viene naturale farlo, perchè l' idea di fondo è che se ti piace qualcosa allora devi supportarlo comprando i prodotti correlati. pensiero tipicamente nipponico, anche se quel modo di "supportare" diventa aberrante per la stessa sociètà nipponica.
ma è più o meno quello che fa un qualsiasi fan di qualcosa, dal calcio, ai cantanti, alle idee politiche ecc ecc... certo nessuno trova stupido andare ad un concerto spendendo dei soldi per stare sotto il sole a 40 gradi e vedere la testa di quello davanti perchè il palco non si vede, mentre per uno strano motivo moltissimi pensano sia stupido comprarsi una action figure di Mikuru Asaina spendendo 200 euro per guardarle sotto la gonna. quale è la cosa più stupida?
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