In tutta onestà, mi aspettavo di meglio dall'autore di Sakurasou, i primi due episodi non mi hanno detto granché.
Ah è lo stesso di Sakurasou?
Allora è maturato tantissimo.
Al momento poi non si sa quanti episodi saranno, se già si sapesse che saranno solo 12-13 (il che è molto probabile, comunque) forse potrei anche proseguirla
Veramente io uso sia MAL che soprattutto ANN per tutte le informazioni che mi servono e che AC non mi può fornire. Mi pare di ricordare che il numero di episodi di Just Because fosse ancora da definire, ma potrei anche sbagliarmi, non posso ricordarmi sempre tutto. E ad ogni modo non sento il bisogno di continuare questa serie.Si vede che non hai MyAnimeList che ha un database con notizie fondate da Anime News Network. Raramente ha sbagliato, e poi non mi sembra il tipo di storia su cui ci girerebbero intorno per 22-24 episodi proprio per come è strutturata la storia.
È la prima volta che sento dire che il "torpore" è un punto di forza.
Boh, io gli darei al massimo 6.
Ci sono anime (anche romantici) piuttosto catartici e rilassati senza dover indurre il "torpore" cerebrale di chi guarda.
Sopra l'8 ci sono i semi-capolavori e i capolavori. E questo non è quasi a quel livello.
La gente mette gli 8 troppo alla cazzo, e ormai l'8 è il nuovo 6.
Questo solo se poni i giudizi personali in scala non gerarchica, assumendo che ogni valutazione sia al pari delle altre quando non può essere intrinsecamente così (perché il giudizio di chi ha visto 1000 anime può avere un peso maggiore rispetto a quello che ne ha visti solo 5, anche solo per l'esperienza maturata nel media).
L'uniformità nella qualità di giudizio tende ad aumentare con la conoscenza, anche quando ci sono due pareri non concordi (perché due persone in disaccordo possono notare lo stesso difetto, ma magari attribuiscono un diverso peso),in quanto si riescono a individuare i cardini dell'opera (pur soppesandoli in modo diverso).
Per esempio (andando a memoria su una roba vista quasi un anno fa), quest'anime è si "completo" ma con un subplot importante quasi quello principale che viene terminato con una soluzione piuttosto... peculiare e alquanto sottotono.
Inoltre non si arriva mai a un vero e proprio climax (cosa che di solito si vede in anime sentimentali di questo genere), restando di fatto "terribilmente" pacato fino alla fine, nemmeno quando necessiterebbe della proverbiale accelerata, con la sua leggerezza che si tramuta in un senso di vuoto. insomma: va bene la leggerezza, ma non a ogni costo anche quando non deve esserci.
Onestamente fatico a trovare elementi positivi in questi "shoujo-romance contemplativi" dove i personaggi a malapena agiscono. È quasi una contraddizione di intenti.
Beh, ma anche io come tutti ho la mia soggettività, ma proprio come molti altri non mi ci nascondo dietro (e nessuno, del resto, dovrebbe farlo).
Sennò sarebbe troppo facile archiviare ogni critica come "questioni soggettive" (cosa che, purtroppo, vedo spesso).
Ci sono quasi sempre sempre dei criteri di profondità e/o coerenza nella sceneggiatura che possono determinare o meno un buon giudizio, come le scelte di direzione o il comparto tecnico.
Aderire a dei criteri o crearsi i propri e attenersi ad essi (con margini di raffinamento, ovviamente) è un buon modo per iniziare a creare una scala per porre le varie opere.
È difficile trovare originalità, ma stabilire i criteri è facilissimo: moltissime idee e leitmotiv sono praticamente luoghi comuni, che rimangono bene o male monolitici nei vari generi (esempio estremo è quello degli spokon, dove la variabilità è molto bassa).
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