Parte del problema potrebbe essere l'uso, da parte del libro di testo, del termine "shigoto suru", che di solito si riferisce al lavoro retribuito. Anche se può essere usato per indicare un lavoro o un'occupazione non pagata (come può essere ad esempio fare giardinaggio come hobby) di solito è la sua definizione secondaria.
Per esempio anch'io lavoro per AnimeClick senza essere pagato, quindi e' giusto insegnare ai bambini che va bene lavorare anche senza ricompense pecuniarie
Che esagerazione, si tratta chiaramente di un invito al volontariato e ad essere generosi verso il prossimo. Come costruire polemiche sul nulla.
Ma in ogni espressione giapponese ci sono 1000 interpretazioni?
Il commento con la nota mi pare inutile poiché non sottolinea nulla, almeno per me. Il fatto è che nessuno sembra aver considerato un fattore fondamentale (anzi, fondametalissimo) della questione: di là di ciò che communica il libro come lo può interpretare il bambino di turno? E, soprattutto, il maestro o maestra come l'utilizza?
Il libro è solo una parte del problema. Insomma, cerchiamo di essere onesti, dappertutto s'inculca ormai il futuro lavorato a essere uno schiavo delle imprese private figuriamoci, non per essere presi totalmente dagli stereotipi, in Giappone in cui se vedete certi documentari, vecchi e nuovi, sullo sfruttamento delle aziende private verso le communità e gente comune vi "viene la pelle d'oca".
Secondo me bisognerebbe comprendere meglio il contesto in cui si collocano l’esercizio mostrato sul libro e le lezioni che vengono tenute utilizzando questo libro.
Se questi esercizi vengono assegnati per mostrare ai bambini che esistono attività di volontariato parallele alla vita lavorativa che, pur non essendo remunerate, portano a un guadagno per tutta la comunità, allora non mi sconvolgerei più di tanto.
Insomma, prima di criticare, bisognerebbe avere una visione più completa della questione.
forse sarebbe stato meglio usare un'altra parola per inquadrare meglio l'ambientazione del racconto di Ponta e lo scopo dell'esercizio
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però se lavorano è giusto che vengano pagati, se no come campano, di amore e fantasia?