Ma... per giorni di vacanza intendono qualsiasi giorno che sia durante il quale non sono previsti lezioni relativi al corso frequentato dallo studente? Quindi facendo uno di quei corsi intensivi e finendo prima, lo studente sarebbe in vacanza fino alla scadenza dello visto? Non sapevo del tetto di 8 ore giornaliere fuori corso... pensavo 28 ore settimanali a prescindere
Anyway, sento di capire in parte i provvedimenti presi dal governo... non posso dire che siano giusti, ma nemmeno sbagliati, dipende da come uno vede la cosa. Secondo questo loro ragionamento per imparare una lingua bene o male serve tempo, quindi sti corsi intensivi dai termini ridotti lasciano molte perplessità, penso. Pare che spesso sfruttino il visto da studente per crearsi dei contatti lavorativi cosicchè al termine di questo riescano a passare al visto per lavoro. Forse lavorando a tempo quasi pieno per pochi mesi che siano si riesca ad acquisire un posto di lavoro con effetti più producenti...? Se visto cosi' sembra quasi che il governo emmetta il segnale che non vogliono troppi stranieri nel Paese... non lo so...
Se vado fino in Giappone a studiarne la lingua è ragionevole presumere che intenderò risiedere nel paese, per lavoro o altro. Oppure che dovrò quantomeno passarvi lunghi periodi di tempo. Pertanto o mi dai un visto valido anche come lavoratore o proibisci lo studio del giapponese agli stranieri in Giappone.
Mi sembra strana questa cosa, se esiste effettivamente questa “zona d’ombra” è giusto che sia fatta chiarezza e che quindi la situazione dello studente/lavoratore venga più regolarizzata, ma non capisco quale sia il problema se uno straniero, finito il corso di lingua, rimanga comunque in Giappone sfruttando il resto del tempo concesso dal visto per lavorare (quando è implicito che, se sei andato dall’altra parte del mondo per imparare meglio il giapponese, punti anche a lavorare nel paese).
Non so……….non vorrei pensare male, ma mi sa di mossa un po’ subdola del governo giapponese, del tipo “finchè vieni qui in Giappone come turista desideroso di spendere tempo (e denaro) sei il benvenuto; se invece miri a trovare un’occupazione e a mettere radici, alloraaa…….”
Non ho capito... hanno paura che gli stranieri gli rubino l'ossigeno e i lavori part time? ( )
Posso capirlo. Hanno paura che gli stranieri gli rubino i lavori e non vogliono che il paese sia occupato dagli 'immigranti'. Molti paesi sono così, ad esempio Australia in cui abito. Se il governo ha voglia di deviare l'ideologia, sarebbe molto facile suscitare l'odio contro gli immigranti, facendo così gli scemi nativi e locali possono essere protetti dal discorso pubblico. Molto spiacevole ma anche troppo normale....
whitestrider
- 6 anni fa
73
Non ho capito... hanno paura che gli stranieri gli rubino l'ossigeno e i lavori part time? ( )
No beh, sai com'è, ci sono delle regole un po' in tutti i paesi del mondo, e cercano solo di farle rispettare...
marco83
- 6 anni fa
61
Ma... per giorni di vacanza intendono qualsiasi giorno che sia durante il quale non sono previsti lezioni relativi al corso frequentato dallo studente? Quindi facendo uno di quei corsi intensivi e finendo prima, lo studente sarebbe in vacanza fino alla scadenza dello visto? Non sapevo del tetto di 8 ore giornaliere fuori corso... pensavo 28 ore settimanali a prescindere
Anyway, sento di capire in parte i provvedimenti presi dal governo... non posso dire che siano giusti, ma nemmeno sbagliati, dipende da come uno vede la cosa. Secondo questo loro ragionamento per imparare una lingua bene o male serve tempo, quindi sti corsi intensivi dai termini ridotti lasciano molte perplessità, penso. Pare che spesso sfruttino il visto da studente per crearsi dei contatti lavorativi cosicchè al termine di questo riescano a passare al visto per lavoro. Forse lavorando a tempo quasi pieno per pochi mesi che siano si riesca ad acquisire un posto di lavoro con effetti più producenti...? Se visto cosi' sembra quasi che il governo emmetta il segnale che non vogliono troppi stranieri nel Paese... non lo so...
Non sembra... è così,nei paesi normali(quindi non nel nostro) non fanno entrare chiunque e senza limiti ma regolamentano...
penso che il governo dovrebbe incentivare l'ingressso di stranieri che vogliono dopo lo studio risiedere in JP. perchè alla fine la lingua JP serve solo sè si vuol vivere li, ci sono lingue più utili da studiare come l'inglese e il mandarino (cinese).
Se vado fino in Giappone a studiarne la lingua è ragionevole presumere che intenderò risiedere nel paese, per lavoro o altro. Oppure che dovrò quantomeno passarvi lunghi periodi di tempo. Pertanto o mi dai un visto valido anche come lavoratore o proibisci lo studio del giapponese agli stranieri in Giappone.
O fai come Canada, Australia, Nuova Zelanda e compagnia bella...
Fammi vedere che hai i soldi prima di entrare per mantenerti, altrimenti torni a casa tua.
Legiferare ogni zona grigia per ridurre l'immigrazione clandestina è un dovere dello stato, però, questa normativa, uccide totalmente i "corsi molto intensivi" per ridurre lievemente questo fenomeno. Se i "corsi molto intensivi" sono inutili (ma non credo), allora ben venga.
A mio parere, avrei rispedito a casa tutte quelle persone che, nel corso di 3 anni, non avessero avuto ALMENO o un N5 in giapponese o un B1 in inglese (fornendo incentivi gratuiti; siamo nell'era degli smartphone, degli ebook/eaudiobook e degli hotspot gratuiti disseminati ovunque, quindi non avrebbe quasi nessun impatto sulla spesa pubblica, a meno che qualcuno non ci voglia speculare sopra; fornire gratuitamente audiolibri/materiale didattico in formato digitale è altamente fattibile e ad infimo costo per lo stato).
In Italia, avrei fatto altrettanto: o B1 in inglese o B1 in italiano, altrimenti esiliato con urgenza. Non puoi rispettare la cultura di un paese se non sei neanche in grado di relazionarti minimamente con nessuno. Creeresti dei ghetti e delle vere proprie emergenze etniche che difficilmente si riusciranno a risolvere in futuro.
B1 e N5 sono livelli decisamente bassi sulla conoscenza di una lingua. Chi non li passa, dopo 3 anni, è ai livelli di un analfabeta funzionale cronico. Per chi vive da anni nel paese, avere un B2 o N4 dovrebbe essere un obbligo morale.
Se avessi avuto i soldi per mantenermi in Giappone senza lavorare, ma volentieri avrei speso tutto il tempo a scuola! Tuttavia, fra le spese scolastiche e gli affitti carissimi, senza un part-time in Giappone non ci puoi proprio stare, a meno che tu non sia ricco di famiglia e hai papà che ti paga il soggiorno all'estero. Inoltre, non gli passa per l'anticamera del cervello che anche lavorando si impara la lingua? E che lo studente straniero che lavora non vuole fregare lo stato? No words.
La scuola che frequentavo io mi ha permesso di fare dei lavoretti part time (alcuni anche forniti direttamente da loro) ma sono sempre stati chiari su questo punto: se bigi troppe lezioni, o se i tuoi voti saranno troppo bassi, ti facciamo ritirare il visto studentesco. Il che è giusto, dato che sono loro ad avermelo dato allo scopo di studiare e sono sempre loro che hanno giudicato la mia situazione e deciso che ero meritevole dell'allungamento della durata del visto. Poi in realtà, a parte le lezioni del mattino, ero sempre libero dalle due/tre del pomeriggio, e avevo diverse vacanze qua e là durante l'anno, quindi potevo lavorare, girare, fare tutte le esperienze che volevo per impratichire la lingua anche sul campo a mia discrezione. Ma se uno va là per studiare, deve studiare. Soprattutto considerando che, se non sai fare qualcosa di pratico (se non sei un cuoco/ingegnere/quant'altro professionista) se non hai almeno l'N2 di giapponese ti guardano schifati ai colloqui di lavoro, quindi comunque studiare e imparare la lingua ti serve.
In generale, condivido l'idea che se uno studente va all'estero è giusto che studi (avendo vissuto e studiato in Cina ho visto un sacco di stranieri che lavoravano illegalmente con visto studentesco senza nemmeno voler imparare la lingua o integrarsi ), dall'altra però se la politica lavorativa per gli stranieri diventa troppo restrittiva si creano delle sacche di irregolarità sia tra gli stranieri che tra le imprese locali, che spesso finiscono per offire lavori ma con visti inadatti, e quest'ultima opzione, se hai finito gli studi, non vuoi sceglierla, perchè se ti beccano finisci nei guai seri(e penso che Cina e Giappone siano egualmente severi sotto quest'aspetto).
Si dai stiamo parlando di uno Stato in cui il gioco d'azzardo e' tecnincamente illegale ma dato che il pachinko fa arrivare miliardi nelle casse dello stato hanno trovato il modo per raggirare le loro stesse leggi (mettendo il ritiro del denaro in un altro edificio separato dalle macchine), stesso discorso per la prostituzione: illegale pagare per rapporti, peccato che la loro definizione legale di "rapporto sessuale" sia un po' troppo specifica (non voglio spiegarlo qui lol) e che quindi sia comunque pieno di bordelli legali.
Neanche in Italia siamo cosi' bravi a raggirare le nostre stesse leggi.
mado il Giappone è il paese con la piu bassa natalità e la popolazione sta diminuendo ogni anno che passa...dovrebbe essere piu che contenti che arrivino stranieri a studiare e lavorare...ma che rottura sti jappi
Anyway, sento di capire in parte i provvedimenti presi dal governo... non posso dire che siano giusti, ma nemmeno sbagliati, dipende da come uno vede la cosa. Secondo questo loro ragionamento per imparare una lingua bene o male serve tempo, quindi sti corsi intensivi dai termini ridotti lasciano molte perplessità, penso. Pare che spesso sfruttino il visto da studente per crearsi dei contatti lavorativi cosicchè al termine di questo riescano a passare al visto per lavoro. Forse lavorando a tempo quasi pieno per pochi mesi che siano si riesca ad acquisire un posto di lavoro con effetti più producenti...? Se visto cosi' sembra quasi che il governo emmetta il segnale che non vogliono troppi stranieri nel Paese... non lo so...
Infatti! Solo in Italia entri senza alcun documento e vieni mantenuto per anni
Pertanto o mi dai un visto valido anche come lavoratore o proibisci lo studio del giapponese agli stranieri in Giappone.
Non so……….non vorrei pensare male, ma mi sa di mossa un po’ subdola del governo giapponese, del tipo “finchè vieni qui in Giappone come turista desideroso di spendere tempo (e denaro) sei il benvenuto; se invece miri a trovare un’occupazione e a mettere radici, alloraaa…….”
Posso capirlo. Hanno paura che gli stranieri gli rubino i lavori e non vogliono che il paese sia occupato dagli 'immigranti'. Molti paesi sono così, ad esempio Australia in cui abito. Se il governo ha voglia di deviare l'ideologia, sarebbe molto facile suscitare l'odio contro gli immigranti, facendo così gli scemi nativi e locali possono essere protetti dal discorso pubblico. Molto spiacevole ma anche troppo normale....
No beh, sai com'è, ci sono delle regole un po' in tutti i paesi del mondo, e cercano solo di farle rispettare...
perchè alla fine la lingua JP serve solo sè si vuol vivere li, ci sono lingue più utili da studiare come l'inglese e il mandarino (cinese).
O fai come Canada, Australia, Nuova Zelanda e compagnia bella...
Fammi vedere che hai i soldi prima di entrare per mantenerti, altrimenti torni a casa tua.
A mio parere, avrei rispedito a casa tutte quelle persone che, nel corso di 3 anni, non avessero avuto ALMENO o un N5 in giapponese o un B1 in inglese (fornendo incentivi gratuiti; siamo nell'era degli smartphone, degli ebook/eaudiobook e degli hotspot gratuiti disseminati ovunque, quindi non avrebbe quasi nessun impatto sulla spesa pubblica, a meno che qualcuno non ci voglia speculare sopra; fornire gratuitamente audiolibri/materiale didattico in formato digitale è altamente fattibile e ad infimo costo per lo stato).
In Italia, avrei fatto altrettanto: o B1 in inglese o B1 in italiano, altrimenti esiliato con urgenza.
Non puoi rispettare la cultura di un paese se non sei neanche in grado di relazionarti minimamente con nessuno. Creeresti dei ghetti e delle vere proprie emergenze etniche che difficilmente si riusciranno a risolvere in futuro.
B1 e N5 sono livelli decisamente bassi sulla conoscenza di una lingua. Chi non li passa, dopo 3 anni, è ai livelli di un analfabeta funzionale cronico. Per chi vive da anni nel paese, avere un B2 o N4 dovrebbe essere un obbligo morale.
Il che è giusto, dato che sono loro ad avermelo dato allo scopo di studiare e sono sempre loro che hanno giudicato la mia situazione e deciso che ero meritevole dell'allungamento della durata del visto.
Poi in realtà, a parte le lezioni del mattino, ero sempre libero dalle due/tre del pomeriggio, e avevo diverse vacanze qua e là durante l'anno, quindi potevo lavorare, girare, fare tutte le esperienze che volevo per impratichire la lingua anche sul campo a mia discrezione.
Ma se uno va là per studiare, deve studiare. Soprattutto considerando che, se non sai fare qualcosa di pratico (se non sei un cuoco/ingegnere/quant'altro professionista) se non hai almeno l'N2 di giapponese ti guardano schifati ai colloqui di lavoro, quindi comunque studiare e imparare la lingua ti serve.
E ti danno pure 30 euro per comprarti tutti i fumetti che vuoi vergognaa!1!1!
Neanche in Italia siamo cosi' bravi a raggirare le nostre stesse leggi.
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