Si lavora per vivere non si vive per lavorare, dovrebbero ripeterlo come un mantra in tutto il Giappone.
Posso ancora capire il lavoratore con contrattato a ore che senza 10 giorni di stipendio non arriva a fine mese ma gli altri no.

A volte mi chiedo se i giapponesi abbiano a cuore la loro salute o ce ne preoccupiamo solo noi dall'esterno, che poi a ben vedere sono tra i più longevi del mondo quindi magari facciamo anche male....esclusi i lavoratori a tempo che hanno ben donde di essere scontenti se sul mensile gli toccherò un terzo in meno dello stipendio totale (il discorso magari dovrebbe essere che i giorni di festa imposti andrebbero pagati lo stesso ma vabbè...), non mi faccio capace di gente che ha giorni di vacanza in più e non ne è contenta, se anche nella peggiore delle ipotesi non fai niente tutto il giorno quantomeno ti riposi!

Sapevo che i Giapponesi prendessero molto sul serio il loro lavoro, ma questa non me l'aspettavo.

A volte mi chiedo se i giapponesi abbiano a cuore la loro salute

Il problema è che sono ferie non pagate.

Quando si renderanno conto di essere umani e non insetti?

A volte mi chiedo se i giapponesi abbiano a cuore la loro salute o ce ne preoccupiamo solo noi dall'esterno, che poi a ben vedere sono tra i più longevi del mondo quindi magari facciamo anche male....

Perchè se soppravvivi a quei ritmi di lavoro e arrivi alla pensione, chi t'ammazza più!

Beh in effetti se non sono pagate le ferie, come paghi le bollette, la casa, la benzina e il resto? Sospendano tutto a questo punto...

Ferie non pagate sono sicuramente una gran rottura ma il "non sapere cosa fare in 10 giorni di vacanza" non posso comprenderlo! ?

Il problema è che sono ferie non pagate.

Fin quando si parla di chi subisce un danno economico l'ho detto, posso capire eventuali lamentele, ma qui si parla di persone in ansia perché non sanno come occupare il tempo libero lasciato dal lavoro, questo lascia abbastanza allibiti...

E' una pessima abitudine che sta prendendo piede anche nelle start-up, dove se non lavori 12 ore passi per scansafatiche. Abbastanza deprimente, anche perchè nessuno rende al top per un periodo così lungo, 6 ore al giorno sono più che sufficienti per fare qualsiasi cosa,se passate senza distrarsi, pause, cazzeggio, social e cazzate varie.

Io 10 giorni ora li farei pure non pagati.
L'unico vero problema è non perdere il lavoro, per il resto, detto onestamente, saprei sempre come spendere il tempo non lavorando.
Trovo assurdo non sapere cosa farsene delle vacanze.

Solo una cosa non capisco... se sono ferie sono pagate, altrimenti non si chiamano ferie.

Purtroppo ancora bisogna ben capire la loro mentalità. Non è un discorso di "Non accettare le ferie perché voglio lavorare", o meglio sì lo è, ma il problema sono tutte le pare mentali che si fanno dietro a questa "scusa" e che gli vengono inculcate fin da piccoli. In Giappone ti insegnano che esiste la scuola e il lavoro e tutto il resto non deve esistere. Anche quando gli studenti si iscrivono ad un club scolastico viene inculcato loro in testa che devono sceglierlo in base a cosa vorrebbero fare nel loro futuro e non per una passione personale. Vuoi iscriverti al club di baseball? Allora fallo se vuoi diventare un giocatore professionista di baseball altrimenti è tempo perso da dedicare a cosa vuoi fare nella vita e per migliorarti in quello e basta. Vengono cresciuti pensando praticamente a una sola cosa fin da piccoli che non hanno neanche il tempo per pensare ad altro che gli piacerebbe fare e se lo fanno dentro di loro si sentono sempre mortificati e in colpa nei confronti del resto dei giapponesi, ecco perché preferiscono lavorare piuttosto che le ferie, perché per loro le ferie non sono "Un meritato riposo" ma "Un far niente mentre ci sono altri che stanno lavorando". Metà dei giapponesi odia la solo idea di andare in pensione. Ringrazio dio di essermene scappata in Italia con mio marito e i miei figli quando ancora non avevano inculcato loro certe cose a scuola, ma già dalla terza elementare iniziavano a dir loro di pensare a qualcosa che gli piacerebbe fare nella vita e impegnarsi per fare quello... e quando te lo senti dire tutti i giorni a 8 anni figurati come puoi essere a 40. "Pensa a una cosa che vuoi fare e fanne bene solo una, al resto pensano gli altri" Questo è un altro dei loro motti.
In Italia se a 8 anni dici "Voglio fare l'astronauta" sanno che è un sogno infantile che dicono metà dei bambini, se a 8 anni lo dici in Giappone per loro vuol dire che sei già convinto, inizieranno a elogiarti e a farti complimenti a destra e a manca e a ricordartelo per tutta la vita, con la conseguenza che se non diventi realmente un astronauta sei uno scansafatiche che ha rinunciato perché non era in grado. Allucinante.
"Intrappolati per tutta la vita nelle aspettative degli altri", questo è il riassunto di una vita giapponese.

Parlando di lavoro nella metropoli di Tokyo, il fattore del non saper cosa fare durante le ferie può essere legato al fatto che bisogna programmare con largo anticipo un eventuale vacanza/soggiorno/visita a qualsiasi luogo d'interesse... poichè
c'è tanta gente che ha le ferie tutta insieme... e tutti cercano di muoversi in
quei giorni! Quindi partire "allo sbaraglio" per andare in un dato luogo X
è improponibile perchè sarebbe già tutto pieno/prenotato.
Quello che manca ai giapponesi è il tempo!
Ciò che significa vivere e lavorare a Tokyo, con tutti i vantaggi/svantaggi
annessi viene espresso e raccontato meglio da degli italiani
nel video sottostante:

A volte mi chiedo se i giapponesi abbiano a cuore la loro salute o ce ne preoccupiamo solo noi dall'esterno, che poi a ben vedere sono tra i più longevi del mondo quindi magari facciamo anche male...

Chissà a che livelli pazzeschi di longevità arriverebbero se avessero ritmi di lavoro più "umani"!

@ Wendy Rose

"Vuoi iscriverti al club di baseball? Allora fallo se vuoi diventare un giocatore professionista di baseball altrimenti è tempo perso da dedicare a cosa vuoi fare nella vita e per migliorarti in quello e basta."

Soltanto una piccolissima percentuale diventerà un giocatore professionista gli altri milioni di praticanti credo che se ne faranno una ragione. Altrimenti ci sarebbero milioni di persone che si sentono dei falliti.

@ Wendy Rose

"Vuoi iscriverti al club di baseball? Allora fallo se vuoi diventare un giocatore professionista di baseball altrimenti è tempo perso da dedicare a cosa vuoi fare nella vita e per migliorarti in quello e basta."

Soltanto una piccolissima percentuale diventerà un giocatore professionista gli altri milioni di praticanti credo che se ne faranno una ragione. Altrimenti ci sarebbero milioni di persone che si sentono dei falliti.

Ovviamente questo è certo. Ma no, non se ne faranno una ragione, passeranno la loro vita a sentirsi dei falliti e ciò che faranno nella vita sarà un "ripiego", perché è questo che viene inculcato a loro in testa fin da piccoli.

Beh, io lavorando part time in hotel in quei giorni lavorerò di più perché la scuola di lingua chiude XD quindi più soldini per me.
I miei colleghi sono un po' diversi dal "giapponese standard", non fanno tantissimi straordinari e sono tutti pagati. Ovviamente parlo di quelli assunti, non gli arubaito tipo me (mai fatto straordinari). E mi dicono che vorrebbero anche loro la Golden week, quindi sanno cosa fare in quei giorni. Dipenderà dal fatto che non sono dei salaryman.

Un pochino riesco a capire quello che dice il tizio intervistato, spesso è capitato anche a me che dopo aver studiato tanto per un esame o aver passato giornate particolarmente impegnative sul lavoro, passando insomma un periodo un po' alienante, arrivato il momento di riposo, non sapessi cosa fare perchè dovevo innanzitutto frenare il mio cervello, farlo respirare, e prendere consapevolezza del tempo a mia disposizione... Vale anche al contrario, ricordo che quand'ero a scuola, dopo 3 mesi di vacanze arrivavo a settembre che non mi pareva vero di ricominciare. Il lato buono di passare un periodo "noioso" però è che serve a riposarti, non il riposo del sonno, ma proprio a farti riprendere con la mente più fresca.

C'è da dire che non è semplice organizzare un viaggio all'ultimo, quindi da una parte posso capire almeno questo... a tanti miei amici danno le ferie a Novembre per fargliele smaltire da un giorno a un altro.

Vi assicuro che ho faticato un bel po' per trovare un albergo a Kyoto dove dormire qualche notte..erano rimasti tutti quelli di fascia alta...ci saranno un milione di persone, che rottura...

Niente lavoro, niente soldi...
Spassarsela una settimana per poi ritornare a lavoro e dover lavorare il doppio per recuperare la settimana persa?
No, grazie.

Sul serio?! ?

Si presume che solo dieci giorni di salario in meno non ti cambino la vita. Se così è vuol dire che vivi in condizioni da economia curtense dove campi solo di quel che produci e dieci giorni di ferie sono come dieci giorni senza raccolto. E questo è il vero problema, non le ferie.
Se invece non sai proprio come occupare il tempo libero della tua vita il problema è ancora più grave (e irrisolvibile).

Penso sia una questione sopratutto di responsabilità, che i giapponesi forse sentono più degli altri (fin troppo) ma penso siano comunque comprensibili.
A me capita spesso di essere così oberato di lavoro da non voler far ferie, sia per una questione di responsabilità appunto, sia pensando al lavoro futuro che si accatasterà al mio ritorno.
Se lascio i lavori impiantati a metà da ferie diventano solo aggiunta di stress.
Ad avere ferie in tempi casuali non previsti poi mi capita spesso di non sapere effettivamente cosa fare a casa, non avendo programmato assolutamente nulla, oppure ferie eccessivamente lunghe che fuoriescono dalla normalità. Se vieni costretto a forza dopo un pò le robe da fare le finisci e non essendo abituato non sai come riempire i buchi che inevitabilmente capiteranno.
Uscire con amici/conoscenti? Ricordatevi che se le ferie ti vengono assegnate non è raro che tutti gli altri andranno a lavorare mentre tu no. Sarai solo come un cane ed il massimo del divertimento che avrai sarà guardare la televisione/PC per quei 10 giorni...
Io sono in un periodo in cui mi associo parecchio a questa situazione, tanti straordinari, sabati diventati giorni lavorativi normali e ferie col binocolo in tempi ignoti fino all'ultimo giorno. A parte magari qualche giorno al puro scopo di poltrire per recuperare le forze NON ho assolutamente voglia di fare ferie per tutti i motivi sopraelencati e magari anche altri che ora non mi vengono in mente.
Non me lo posso permettere e non ce la faccio psicologicamente ad abbandonare i lavori rigorosamente interminabili.

Sarei curioso di capire davvero i loro pensieri, dal momento che "a parole" è impossibile comprenderli fino in fondo. Da una lato troviamo un'ossessione quasi patologica per il lavoro e il "bene della società", posta al di sopra di tutto, dall'altro però si riscontra un altissimo tasso di suicidi. Forse lavorare come dei muli non è proprio quello che vogliono davvero...

A volte mi chiedo se i giapponesi abbiano a cuore la loro salute

Il problema è che sono ferie non pagate.

Il problema si attenuerebbe se le "molte ore di lavoro straordinario [che] non vengono conteggiate" fossero almeno parzialmente pagate, così la gente potrebbe anche prendersi un po' di riposo senza avere il patema d'animo.
Non vengono pagate perché si vogliono aumentare i profitti o perché non ci sono soldi a sufficienza? Mi sa che questa è una gran bella domanda...

Lavorando costantemente sotto scadenza anche a me 10 giorni di ferie "non programmate" darebbero fastidio. Non dico che non saprei cosa fare a casa però in lavori come il mio 10 giorni di vacanza significano ritmo infernale prima - per chiudere i lavori in anticipo e potersi permettere le ferie - e ritmo infernale dopo - per recuperare il lavoro che si è accumulato -. Io non vivo il lavoro a ritmi assurdi o non vivo la vita nel classico detto "vivere per lavorare" però non tutti i lavori sono uguali e in alcuni di essi serve programmare bene quando andare o non andare in ferie. Per esempio nel mio lavoro la scadenza principale e più imponente è il 31 Luglio. Impensabile allontanarsi dal lavoro in quel mese. Se anche il Governo decidesse di farmi chiudere andrei comunque al lavoro altrimenti non rispetterei mai i tempi. Ripeto comprendo lo stress e la preoccupazione. Chi non la comprende non lavora sotto scadenza o non lavora del tutto.

Io ho solo da dire una cosa a riguardo. Capisco chi lavora ad ore e non è contento di 10 giorni di ferie non pagate, ma invece non capisco chi dice che non sa come spendere 10 giorni di ferie. Lo so che i giapponesi hanno una cultura ed un senso del lavoro superiore ad altri popoli, ma una volta ogni tanto fa bene staccare un po' la spina, e dedicarsi ad altro.

[...]"A essere onesto, non so come passare il tempo quando all’improvviso ci danno dieci giorni di vacanza"[...]

Se non sai cosa farne di ben 10 giorni di vacanza, dalli a me, stai sicuro che non andranno sprecati.

leggendo qualche commento mi rendo conto che anche qui qualcuno non sa cosa fare "perché non si possono programmare le ferie da un giorno all'altro"... ma chi diavolo ha detto che bisogna programmare le ferie.
Personalmente parlando sono contento anche di starmene tutto il giorno nel dolce far nulla tra un'anime, una passeggiata al parco, un buon pranzo/cena, un buon libro/manga, un videogioco, una serata al cinema ecc...
Non serve "programmarsi le ferie". Se non si può andare al mare o in montagna anche a casa si può spendere del tempo in maniera più che divertente (anzi spesso è pure più semplice, non devi far valigia non devi prenotare nulla, relax totale).

Non sai cosa fare? Significa che non hai hobby, il che è molto triste.
E pensare che qui siamo tutti appassionati di anime/manga... quindi iniziare un nuovo anime o rivederne uno (facendo magari una bella maratona) dovrebbe essere piacevole.
Potessi farlo lo farei pure ora... sfortunatamente oggi ho lavorato quindi dovrò attendere il weekend (e sfortunatamente nel weekend qualche impegno ce l'ho, quindi non sarà comunque una maratona).

E per quanto riguarda chi parla di scadenze... a meno che tu non sia un autonomo (in quel caso nessuno ti impedisce di lavorare a casa tua, anche ti fosse impedito di "tenere aperto il negozio"), se sei un lavoratore dipendente fotte-sega delle scadenze dell'azienda. Se l'azienda è in ritardo significa che non ha assunto abbastanza persone e io, lavoratore, non ho alcun obbligo di fare straordinari o lavorare a ritmi infernali, se mi viene chiesto continuo a lavorare al mio solito ritmo... se mi danno 10 giorni di ferie li faccio più che volentieri e si fotta l'azienda.

I lavoratori dipendenti non sono schiavi, è compito dell'azienda garantire ritmi di lavoro normali anche a costo di assumere più persone. Non è compito del lavoratore.
E' sfortunatamente vero che a volte i datori di lavoro se ne approfittano (fortunatamente nel mio caso mi basta cambiare facilmente posto di lavoro), ma proprio nel mio campo (dove è semplice trovare) vedo che molti sono anche i lavoratori dipendenti stakanovisti che si fermano a fare straordinari non pagati e vanno a lavorare anche malati o rispondono al telefono in ferie... per colpa di sta gentaglia anche a tutti quelli come me vengono spesso chieste queste assurdità (ovviamente io rifiuto), per colpa di sta gentaglia io mi ammalo (ma mi metto in mutua) ecc...

Il succo è:
- Fatevi sti 10 giorni di ferie e non rompete, si fa sempre in tempo a spaccarsi il culo lavorando, ma 10 giorni di vita vera in più sono un tesoro dove persino il dolce far nulla ci sta bene.

se sei un lavoratore dipendente fotte-sega delle scadenze dell'azienda. Se l'azienda è in ritardo significa che non ha assunto abbastanza persone e io, lavoratore, non ho alcun obbligo di fare straordinari o lavorare a ritmi infernali, se mi viene chiesto continuo a lavorare al mio solito ritmo... se mi danno 10 giorni di ferie li faccio più che volentieri e si fotta l'azienda.

I lavoratori dipendenti non sono schiavi, è compito dell'azienda garantire ritmi di lavoro normali anche a costo di assumere più persone. Non è compito del lavoratore.
E' sfortunatamente vero che a volte i datori di lavoro se ne approfittano (fortunatamente nel mio caso mi basta cambiare facilmente posto di lavoro), ma proprio nel mio campo (dove è semplice trovare) vedo che molti sono anche i lavoratori dipendenti stakanovisti che si fermano a fare straordinari non pagati e vanno a lavorare anche malati o rispondono al telefono in ferie... per colpa di sta gentaglia anche a tutti quelli come me vengono spesso chieste queste assurdità (ovviamente io rifiuto), per colpa di sta gentaglia io mi ammalo (ma mi metto in mutua) ecc...

Questo in Italia, ma in Giappone c'è la mentalità "prima il gruppo poi l'individuo" in tutto e per tutto ---> il bene dell'azienda viene prima del tuo. Un ragionamento come il tuo per i giapponesi è semplicemente inconcepibile - ed è anche per questo che hanno un tasso di suicidio paurosamente elevato rispetto ad altri paesi industrializzati.

Beh, diciamo che nell'intervista, potevano mai dire che erano contenti delle ferie nella società che si trovano?Si chiama "desiderabilità sociale" xD