Non ce la fanno, non c'è verso. Servirebbe un cambio di mentalità e cultura, la fondazione di sindacati con i cosiddetti e un governo che sbatta i pugni sui tavoli. Mica facile.
Un governo che batte i pugni sul tavolo c'è, notato come è stato messo in riga il Governatore della Banca Centrale Nipponica? Credo che la questione sia più profonda e che debba cominciare da un serio ripensamento su cosa vogliano per il loro paese - solo una grande fabrica ?? - che stà affondando in un pantano da cui si rialzerà a fatica.
Se lavorano 5 giorni a settimana, in giappone, praticamente ha lavorato quasi 20 ore al giorno per un mese, mi viene male eppure il superlavoro ai giapponesi non dispiace, inizio a pensare che sia "strano" per noi ma non per loro...
Se lavorano 5 giorni a settimana, in giappone, praticamente ha lavorato quasi 20 ore al giorno per un mese, mi viene male eppure il superlavoro ai giapponesi non dispiace, inizio a pensare che sia "strano" per noi ma non per loro...
Ti sembra strano quel che ti dico ma..in realtà anche gli italiani, soprattutto in alcune professioni lavorano parecchio. E gli effetti nel lungo periodo si vedono. Ho davanti agli occhi un certo dottore...
Se lavorano 5 giorni a settimana, in giappone, praticamente ha lavorato quasi 20 ore al giorno per un mese, mi viene male eppure il superlavoro ai giapponesi non dispiace, inizio a pensare che sia "strano" per noi ma non per loro...
alla luce di queste news credi davvero che per loro non ci siano problemi?
Se lavorano 5 giorni a settimana, in giappone, praticamente ha lavorato quasi 20 ore al giorno per un mese, mi viene male eppure il superlavoro ai giapponesi non dispiace, inizio a pensare che sia "strano" per noi ma non per loro...
Ti sembra strano quel che ti dico ma..in realtà anche gli italiani, soprattutto in alcune professioni lavorano parecchio. E gli effetti nel lungo periodo si vedono. Ho davanti agli occhi un certo dottore...
Alt, non fraintendere, non sto dicendo che chi non è giapponese è un fannullone, intendo dire che "da fuori" non è normale perchè abbiamo tempistiche diverse ma loro il "fuori" magari non lo conoscono neanche
alla luce di queste news credi davvero che per loro non ci siano problemi?
Io non so quanta risonanza mediatica abbia avuto in giappone ma ho l'impressione che al di fuori della nicchia degli appassionati di animazione e addetti ai lavori interessi relativamente
Finché non cambieranno mentalità e non ci sarà una legislazione buona in ambito lavorativo, la situazione non cambierà e rimarrà la stessa, purtroppo.
Arata55
- 6 anni fa
11
Un altro motivo per non lavorare in questo settore
Utente1240
- 6 anni fa
51
Io li capisco abbastanza, anni fa lavoravo in un posto dove facevo 12 ore al giorno, più 6 la domenica mattina senza turni, prendevo molto al di sotto delle 600€, purtroppo anche qui da noi c'è uno scempio.
Utente43482
- 6 anni fa
61
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
Arata55
- 6 anni fa
01
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
I laureati possono lavorare in proprio
AHEM........Questa è una pia illusione. Figlia di un liberalismo strabico. ( peraltro molto in voga nel nostro paese) Occorre che ci sia un contesto che permetta ai singoli di lavorare in proprio, e non parlo solo di "finanziamenti" che lasciano il tempo che trovano...ma ad esempio di favorire la possibilità di affittare spazi per uffici a prezzo umani, creare corsi per insegnare come gestire un'azienda, troppo spesso le persone sanno solo teoricamente come si gestisce; e in quanti sanno come accedere ai finanziamenti europei sulle piccole e medie imprese ?? Anche creare leggi che concedono alle piccole imprese dei privilegi negli appalti pubblici ( e soprattutto garantire alle imprese, soprattutto piccole, di scontare eventuali crediti con lo stato, per pagare le tasse, questo aiuta parecchio. Sarebbe interessante capire come funziona- se funziona- il mercato delle piccole imprese in Giappone.
Arata55
- 6 anni fa
01
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
I laureati possono lavorare in proprio
AHEM........Questa è una pia illusione. Figlia di un liberalismo strabico. ( peraltro molto in voga nel nostro paese) Occorre che ci sia un contesto che permetta ai singoli di lavorare in proprio, e non parlo solo di "finanziamenti" che lasciano il tempo che trovano...ma ad esempio di favorire la possibilità di affittare spazi per uffici a prezzo umani, creare corsi per insegnare come gestire un'azienda, troppo spesso le persone sanno solo teoricamente come si gestisce; e in quanti sanno come accedere ai finanziamenti europei sulle piccole e medie imprese ?? Anche creare leggi che concedono alle piccole imprese dei privilegi negli appalti pubblici ( e soprattutto garantire alle imprese, soprattutto piccole, di scontare eventuali crediti con lo stato, per pagare le tasse, questo aiuta parecchio. Sarebbe interessante capire come funziona- se funziona- il mercato delle piccole imprese in Giappone.
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
I laureati possono lavorare in proprio
AHEM........Questa è una pia illusione. Figlia di un liberalismo strabico. ( peraltro molto in voga nel nostro paese) Occorre che ci sia un contesto che permetta ai singoli di lavorare in proprio, e non parlo solo di "finanziamenti" che lasciano il tempo che trovano...ma ad esempio di favorire la possibilità di affittare spazi per uffici a prezzo umani, creare corsi per insegnare come gestire un'azienda, troppo spesso le persone sanno solo teoricamente come si gestisce; e in quanti sanno come accedere ai finanziamenti europei sulle piccole e medie imprese ?? Anche creare leggi che concedono alle piccole imprese dei privilegi negli appalti pubblici ( e soprattutto garantire alle imprese, soprattutto piccole, di scontare eventuali crediti con lo stato, per pagare le tasse, questo aiuta parecchio. Sarebbe interessante capire come funziona- se funziona- il mercato delle piccole imprese in Giappone.
Aggiungo: ogni libero professionista ha sempre fatto gavetta prima in qualche azienda/associazione/studio proprio per "imparare il mestiere". Se uno pensa di uscire da qualsiasi tipo di scuola, fosse pure l'università, con le competenze giuste per poter lavorare... è un illuso. Non si insegna neanche come compilare un curriculum, figuriamoci (è una delle tante cose che bisogna "imparare da soli").
Si, puoi aprire una partita iva e fare la "bella vita" del libero professionista. Il che vuol dire non avere sindacati alle spalle, quasi nessuna tutela se non quelle basilari, e doversi pagare i contributi da soli (e non sono cifre da ridere). Oltretutto ultimamente chi ha la p.iva viene sfruttato come vero e proprio dipendente senza benefit dalle aziende, che ti chiamano per farti lavorare come uno di loro ma senza gli impicci di doverti pagare contributi e affini.
Anche in Italia abbiamo laureati magistrali che fanno 8 ore 5 giorni a settimana come stagisti a 500€, e questo se permettete è sfruttamento. Il problema è lo stato che legalizza certi contratti di lavoro.
C'è una differenza, questo noi lo consideriamo sfruttamento, ma legalizzato, o comunque una specie di male ineluttabile, come la terra dei fuochi, il capolarato. Mentre i giapponesi, lo vedono come un lato culturale, come qualcosa della loro cultura, dopo la guerra, hanno trasformato il loro militarismo in spirito del superlavoro, e cambiare una cultura non è facile...le lotte per i diritti delle donne e degli LGBT, lo dimostra, o come più grande esempio, quelli degli operai stessi.
Due sole cose che andiamo lontano dal tema: @alessiox1 quello è sfruttamento, ovunque. I Giapponesi hanno il "culto" della loro "Presunta diversità", ma non possono sfuggire ad una domanda: come si costruisce una socialità in questo modo? Come si costruisce una socialità, si affronta il dramma della de-natalità se le donne non hanno un appoggio sociale per i più piccoli? E la domanda vale anche per noi, avete visto l'intervista a quell'insegnante, è passata ieri, con una classe delle elementari che si deve alzare alle 03.00 della mattina per poter raggiungere la sua scuola Ha dei figli sui 11-10 anni, ( ma ci sono anti casi di donne con bambini ancora più piccoli) che le domandano, perchè? E non guadagna certi cifre enormi. Non si può semplicemente augurare alle coppie di fare almeno tre figli - ricordate quel politico nipponico ? - quando poi tutto l'onore ricade su una parte della società. Ed in certe civitas nipponiche non penso proprio si possa vivere con uno stipendio.
@Arata55 lascia stare l'occhietto. I problemi del lavoro sono "quasi" simili ovunque. I modelli per affrontarli ci sono in una società avanzata, purchè siano chiari i principi in base a cui ci si muove. Solidarietà od "Ognun per se e Dio per tutti" ??
Servirebbe un cambio di mentalità e cultura, la fondazione di sindacati con i cosiddetti e un governo che sbatta i pugni sui tavoli.
Mica facile.
Ti sembra strano quel che ti dico ma..in realtà anche gli italiani, soprattutto in alcune professioni lavorano parecchio. E gli effetti nel lungo periodo si vedono. Ho davanti agli occhi un certo dottore...
Il punto è impostare la protesta in modo serio e portarla avanti per un lungo periodo. Rifiutando il compromesso e le "scuse".
alla luce di queste news credi davvero che per loro non ci siano problemi?
Spero davvero che questa situazione possa cambiare in futuro (non solo per Madhouse, ovviamente).
Alt, non fraintendere, non sto dicendo che chi non è giapponese è un fannullone, intendo dire che "da fuori" non è normale perchè abbiamo tempistiche diverse ma loro il "fuori" magari non lo conoscono neanche
Io non so quanta risonanza mediatica abbia avuto in giappone ma ho l'impressione che al di fuori della nicchia degli appassionati di animazione e addetti ai lavori interessi relativamente
Ma infatti è molto probabile che spesso rimangano li a dormire..
I laureati possono lavorare in proprio
AHEM........Questa è una pia illusione. Figlia di un liberalismo strabico. ( peraltro molto in voga nel nostro paese) Occorre che ci sia un contesto che permetta ai singoli di lavorare in proprio, e non parlo solo di "finanziamenti" che lasciano il tempo che trovano...ma ad esempio di favorire la possibilità di affittare spazi per uffici a prezzo umani, creare corsi per insegnare come gestire un'azienda, troppo spesso le persone sanno solo teoricamente come si gestisce; e in quanti sanno come accedere ai finanziamenti europei sulle piccole e medie imprese ??
Anche creare leggi che concedono alle piccole imprese dei privilegi negli appalti pubblici ( e soprattutto garantire alle imprese, soprattutto piccole, di scontare eventuali crediti con lo stato, per pagare le tasse, questo aiuta parecchio.
Sarebbe interessante capire come funziona- se funziona- il mercato delle piccole imprese in Giappone.
Ne sei sicuro?(Occhietto)
Aggiungo: ogni libero professionista ha sempre fatto gavetta prima in qualche azienda/associazione/studio proprio per "imparare il mestiere". Se uno pensa di uscire da qualsiasi tipo di scuola, fosse pure l'università, con le competenze giuste per poter lavorare... è un illuso. Non si insegna neanche come compilare un curriculum, figuriamoci (è una delle tante cose che bisogna "imparare da soli").
Si, puoi aprire una partita iva e fare la "bella vita" del libero professionista. Il che vuol dire non avere sindacati alle spalle, quasi nessuna tutela se non quelle basilari, e doversi pagare i contributi da soli (e non sono cifre da ridere). Oltretutto ultimamente chi ha la p.iva viene sfruttato come vero e proprio dipendente senza benefit dalle aziende, che ti chiamano per farti lavorare come uno di loro ma senza gli impicci di doverti pagare contributi e affini.
Capisco il desiderio di avere un lavoro, ma a queste condizioni non so come fanno ad accettare e a non protestare...
C'è una differenza, questo noi lo consideriamo sfruttamento, ma legalizzato, o comunque una specie di male ineluttabile, come la terra dei fuochi, il capolarato.
Mentre i giapponesi, lo vedono come un lato culturale, come qualcosa della loro cultura, dopo la guerra, hanno trasformato il loro militarismo in spirito del superlavoro, e cambiare una cultura non è facile...le lotte per i diritti delle donne e degli LGBT, lo dimostra, o come più grande esempio, quelli degli operai stessi.
Non si può semplicemente augurare alle coppie di fare almeno tre figli - ricordate quel politico nipponico ? - quando poi tutto l'onore ricade su una parte della società. Ed in certe civitas nipponiche non penso proprio si possa vivere con uno stipendio.
@Arata55 lascia stare l'occhietto. I problemi del lavoro sono "quasi" simili ovunque. I modelli per affrontarli ci sono in una società avanzata, purchè siano chiari i principi in base a cui ci si muove. Solidarietà od "Ognun per se e Dio per tutti" ??
https://www.agensir.it/chiesa/2019/02/26/robotica-hiroshi-ishiguro-umani-e-umanoidi-insieme-nella-societa-del-futuro/
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.