Secondo le nuove linee guida, "le punizioni che infliggono dolore fisico o causano disagio" saranno vietate, indipendentemente da quanto siano percepite come leggere o se i genitori in questione pensino che siano necessarie per mantenere la disciplina. Le linee guida sanciscono anche pestaggi e sculacciate come punizioni inaccettabili.
Inoltre si afferma che i genitori non dovrebbero fare confronti fra i loro figli e altri bambini allo scopo di denigrare i loro piccoli e non dovrebbero mai dire loro, anche solo per scherzo, che non sarebbero dovuti nascere.
Si sa che in Giappone, quando si parla di metodi educativi tradizionali, significa mooooolto tradizionali.
Altro che sculacciate o stile Eton!
Negli anime/manga un po' datati si vedono spesso genitori che appendono i figli legati ai rami degli alberi per punizione stile buddismo Zen!
Poveri bambini.. almeno han deciso di intervenire. Cmq di gente che dice al proprio figlio "TI odio" o "meglio se non nascevi" o "perché non muori" ne esiste tanta al mondo, anche in Italia
Inoltre si afferma che i genitori non dovrebbero fare confronti fra i loro figli e altri bambini allo scopo di denigrare i loro piccoli e non dovrebbero mai dire loro, anche solo per scherzo, che non sarebbero mai dovuti nascere.
Secondo le nuove linee guida, "le punizioni che infliggono dolore fisico o causano disagio" saranno vietate
E pensare che fin da bambino avevo preso l'abitudine di sedermi in quella posizione. Tanto che ancora adesso ogni tanto mi sbaglio e quando mi siedo vado a piegare le ginocchia per poi correggermi.... ma quando sto a casa trovo questa posizione comodissima. Sarò strano io
Estenderei la stessa cosa all'uso delle bacchette.
Forchetta e coltello, oppure che s'inventino delle specie di pinze (chopstick hack)
Ogni tanto ne fanno una giusta.
Per il discorso delle bacchette invece, sicuramente quella di ayami sarà una trollata, però davvero anche lì dovrebbero trovare una soluzione, dato che sono una vera e propria tragedia ecologica le bacchette monouso.
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Sicuramente è un primo passo ma, come per tante cose, bisogna far cambiare la mentalità delle persone, in modo che in primis il tasso di violenza diminuisca e poi che il bambino che si decide a denunciare gli abusi venga soccorso prontamente e non sminuito da chi dovrebbe aiutarlo ma magari reputa anch'esso che pratiche del genere siano educative.