"La scelta di rimborsare la somma dovuta al mio cliente è un riconoscimento dei propri errori, che in questo caso consistono nell'aver costretto un impiegato a lavorare più e più volte fuori dall'orario stabilito. Tuttavia, la scelta del tribunale di non punire il comportamento illegale dello studio ci lascia allibiti"
Bhe se han pagato non vedo che altro voglia il tipo.... cmq boh 23 mila euro di straordinari ma in quanto tempo?
Non credo che l'intento fosse (solo) di riavere (giustamente) i propri soldi, quanto di arrivare ad una sentennza contro le aziende che potesse fare da trampolino per una riforma sulle leggi o quantomeno una discussione parlamentare, o anche più semplicemente settare un precedente in modo che in casi futuri i dipendenti potessero appellarsi a questa sentenza per dire "ciao aziende, state ben attenti a non pagarmi perché poi in sede processuale va così" (detto molto spiccio)
È il motivo per cui immagino questa non era una causa intentata dal singolo e basta, ma organizzata tramite l'appoggio anche economico di vari sindacati come dice l'articolo.
per non parlare dell'effetto psicologico del "è andata così a lui cosa denuncio a fare io"
bhe quello che succede in italia per ogni qualsivoglia tipo di lavoro sottopagato da 50 anni, e cos'è cambiato?... quando si muove il singolo al massimo l'unica cosa che può cambiare è il suo stato lavorativo, cioè da occupato a disoccupato, null'altro
rileggi gli articoli, una denuncia di un tipo appoggiato da un sindacato, e sai una cosa, è la prassi questa, non è l'eccezione, i contenziosi fra dipendenti e proprietari si svolgono sempre così
scusa, ma ti faccio presente che il tipo ha avuto i soldi che gli spettavano, di fatto ha vinto, ripeto che cosa vi aspettavate?... che gli dessero milioni di euro di risarcimento... aprite un attimo gli occhi, al tipo gli è andata dannatamente bene, perché l'azienda volendo poteva portare a processo e far passare anni e anni e anni e fargli vedere i soldi da vecchio, e magari neanche quello visto che l'escamotage per non pagare se vogliono lo trovano lo stesso
2,8 milioni di yen sono 23mila euro, non 230mila.
È la prassi da noi, nel nostro sistema giuridico e lavorativo. Non in quello giapponese e sicuramente non nel campo dell'animazione, dove a ogni articolo su cone siano maltrattati e sottopagati e blabla si dice sempre: mancano tutele/leggi/sindacati etc.
Questa era una mossa per tentare di cambiare qualcosa, evidentemente; altrimenti sarebbe stata la causa di un singolo, al limite assistito da un sindacato, non un'azione di crowfunding da parte di DIVERSI sindacati che puntavano sulla stessa causa.
@uquiorra90 Ti sfugge il non semplice concetto che il nostro sistema giuridico funziona anche e grazie alla giurisprudenza, ovvero come ha ben evidenziato @Panssj un singolo caso (passato) diviene una 'norma' da seguire per le future dispute in maniere legale in quel dato ambito.
aprite un po gli occhi, le cose stanno così ovunque, non fatevi ingannare dalla vostra passione per l'animazione che fa di solo quel settore un settore marcio, è da per tutto così, in tutti i settori in tutti gli stati
ripeto, dimmi dove la leggi sta cosa dei "diversi sindacati", in entrambi gli articoli di AC sta cosa non c'è scritta
sì, ma il fatto che ci siano delle leggi e delle sentenze non cambia il fatto che c'è sempre il modo di aggirarle, non è tutto semplice come la si vuol far passare
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