Lo si incontrava spesso alla fiere, a dispensare consigli e per fare quattro chiacchiere sul mondo del fumetto. Un vero appassionato. Grazie di tutto. Condoglianze alla famiglia e a chi ha avuto il piacere di lavorare con lui.
Mi dispiace molto. Anch'io ho avuto il piacere di conoscerlo allo stand Hazard di Lucca Comics e confermo la preparazione e competenza, oltre alla gentilezza e disponibilità. Oltre alle pubblicazioni di Tezuka, Matsumoto e Shirato ho seguito con estremo interesse uno dei suoi ultimi progetti editoriali, Fumetti per il Sud, una collana uscita con La gazzetta del Mezzogiorno che coinvolgeva autori prettamente meridionali su racconti di forte impegno civile.
Notizia pessima, lo incontrai qualche volta in fiera da vicino allo stand Hazard, una persona disponibile e gentile (si avvicinò lui a me), con cui si facevano buone quanto lunghe chiacchierate e alla fine comprai il bellissimo Budda di Tezuka con tanto di forte sconto. Nonostante la spesa (erano comunque 14 numeri), mi ha fatto leggere una serie strepitosa e invogliato così ad approfondire l'autore ed altri maestri del fumetto nipponico, tra cui Kagemaru-den di Shirato. Un vero editore deve puntare a vendere ok, ma quello veramente capace instaura un rapporto di fedeltà sincera con il cliente, che punta ad un percorso di crescita culturale e posso dire che Gianni Miriantini era tra questi.
Leggendo l'intervista era uno appassionato anche di altri settori del fumetto, che onore aver conosciuto Pratt e Crepax.
Una vera e propria "colonna" del settore. E' stato anche il primissimo promotore del "Napoli Comicon" nel lontano 1998. Grande persona, immensa perdita.
Mi spiace. Non ricordo di averlo visto nelle ultime fiere a cui ho partecipato, ma è stato per anni uno degli appuntamenti fissi del mio giro degli editori. Sempre disponibile a fare quattro chiacchiere sul fumetto, sull'editoria e sui suoi autori. Se oggi diamo Tezuka quasi per scontato e tutti lo conoscono almeno nella nostra nicchia molto lo dobbiamo a lui e ad Hazard... nel 1995 debuttare con Adolf fu davvero un azzardo (fortunatamente ripagato). E al di fuori di Tezuka, è stato al momento l'unico ad averci portato Shirato in Italia, portò Junji Ito quando ancora nessuno lo conosceva e i due titoli più belli di Matsumoto che ho letto finora (Bar Miraggio e Queen Emeraldas) portano il marchio Hazard.
Una persona a cui il mercato italiano del fumetto giapponese (ma non solo) deve davvero tanto.
Madonna, spiace un sacco. Poi andarsene così di colpo è sempre una botta abbastanza forte per la famiglia. F
Utente133742
- 4 anni fa
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Mi spiace. Non ricordo di averlo visto nelle ultime fiere a cui ho partecipato, ma è stato per anni uno degli appuntamenti fissi del mio giro degli editori. Sempre disponibile a fare quattro chiacchiere sul fumetto, sull'editoria e sui suoi autori. Se oggi diamo Tezuka quasi per scontato e tutti lo conoscono almeno nella nostra nicchia molto lo dobbiamo a lui e ad Hazard... nel 1995 debuttare con Adolf fu davvero un azzardo (fortunatamente ripagato). E al di fuori di Tezuka, è stato al momento l'unico ad averci portato Shirato in Italia, portò Junji Ito quando ancora nessuno lo conosceva e i due titoli più belli di Matsumoto che ho letto finora (Bar Miraggio e Queen Emeraldas) portano il marchio Hazard.
Una persona a cui il mercato italiano del fumetto giapponese (ma non solo) deve davvero tanto.
Quoto tutto, io sono arrivato dopo quindi non sono stato troppo preso dal fermento di quegli anni ma trovo appunto innegabile l'importanza che questa casa editrice ha avuto (ed ha tuttora) nel panorama del mercato manga in Italia, grazie per l'articolo. Condoglianze alla famiglia.
Custodisco gelosamente l'edizione curatissima di "La Principessa Zaffiro" che ha contribuito ad accelerare la distribuzione dello shoujo in Italia. Gli sono grata da lettrice per questa scelta editoriale. Le mie condoglianze alla famiglia.
Mi dispiace, brutta notizia. Non lo conoscevo, ma leggendo l'articolo si capisce che era un uomo che amava il suo lavoro, e che era davvero competente. Io lo ringrazio per aver portato in Italia titoli ed autori che oggi altrimenti sarebbero sconosciuti o quasi, e quindi aver dato la possibilità di leggere opere ed autori importanti, e per aver dato un contributo fondamentale alla sviluppo del manga d'autore nel nostro paese.
Conoscevo bene Gianni, andavo a trovarlo prima in via Fara e poi alla ultima sede dell'Hazard in via Pietro Crespi, oltre che in fiera, era sempre sorridente e disponibile, sempre innamorato del media fumetto.... ci hai lasciato un grande vuoto. Un abbraccio alla moglie ed al giovane figlio che avrà si è no 18 anni... mi spiace immensamente. Max "lenuvoleparlanti"
Condoglianze ai parenti.
Se ne va proprio per Natale, che tristezza...
Riposa in pace.
Concordo, penso di averlo conosciuto in qualche fiera....
Un vero editore deve puntare a vendere ok, ma quello veramente capace instaura un rapporto di fedeltà sincera con il cliente, che punta ad un percorso di crescita culturale e posso dire che Gianni Miriantini era tra questi.
Leggendo l'intervista era uno appassionato anche di altri settori del fumetto, che onore aver conosciuto Pratt e Crepax.
Condoglianze.
Se oggi diamo Tezuka quasi per scontato e tutti lo conoscono almeno nella nostra nicchia molto lo dobbiamo a lui e ad Hazard... nel 1995 debuttare con Adolf fu davvero un azzardo (fortunatamente ripagato). E al di fuori di Tezuka, è stato al momento l'unico ad averci portato Shirato in Italia, portò Junji Ito quando ancora nessuno lo conosceva e i due titoli più belli di Matsumoto che ho letto finora (Bar Miraggio e Queen Emeraldas) portano il marchio Hazard.
Una persona a cui il mercato italiano del fumetto giapponese (ma non solo) deve davvero tanto.
Poi andarsene così di colpo è sempre una botta abbastanza forte per la famiglia.
F
Buona continuazione del viaggio Gianni
L'Hazard edizioni in questi anni ha portato davvero moltissimi bei titoli.
Un abbraccio alla moglie ed al giovane figlio che avrà si è no 18 anni... mi spiace immensamente.
Max "lenuvoleparlanti"
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