Se un giovane su due è un otaku, la categoria non ha più motivo di esistere. Pertanto, attualmente è molto difficile definire cosa significhi veramente essere un otaku in Giappone.
D'accordo su tutto!!Se un giovane su due è un otaku, la categoria non ha più motivo di esistere. Pertanto, attualmente è molto difficile definire cosa significhi veramente essere un otaku in Giappone.
Semplicemente, col passare del tempo, anche il significato originale dispregiativo del termine otaku (persona con un interesse ossessivo-compulsivo di qualcosa) è molto scemato, finendo per assumere anche in Giappone il senso adottato in Occidente ("semplice" appassionato/fruitore di anime/manga).
Comunque, al di là delle disquisizioni semantiche del caso, la cosa non mi sorprende più di tanto: anime/manga sono da sempre prodotti d'intrattenimento per la massa (questo in prevalenza in Giappone ovviamente), è normale che dei giovani giapponesi diano quelle risposte, un po' come chiedere a un 20enne occidentale se guarda film/serie TV e se gli piacciono.
E, ovviamente, è altrettanto logico che internet, lo streaming, i social ecc. ecc. abbiano avuto un ruolo determinante in tutto ciò.
Nell'articolo vengono inoltre definiti due tipi di otaku: "gli otaku tradizionali di tipo 'consumer', che consumano i soli contenuti dell'industria, senza che questo li influenzi in qualche modo, e i 'social otaku', che condividono i loro gusti con gli amici e partner, e che quasi sicuramente figurano nei sondaggi più recenti".
Se un giovane su due è un otaku, la categoria non ha più motivo di esistere.
Scusate ma che anime è quello dell'immagine di copertina?
Scusate ma che anime è quello dell'immagine di copertina?
Semplicemente, col passare del tempo, anche il significato originale dispregiativo del termine otaku (persona con un interesse ossessivo-compulsivo di qualcosa) è molto scemato, finendo per assumere anche in Giappone il senso adottato in Occidente ("semplice" appassionato/fruitore di anime/manga).
Comunque, al di là delle disquisizioni semantiche del caso, la cosa non mi sorprende più di tanto: anime/manga sono da sempre prodotti d'intrattenimento per la massa (questo in prevalenza in Giappone ovviamente), è normale che dei giovani giapponesi diano quelle risposte, un po' come chiedere a un 20enne occidentale se guarda film/serie TV e se gli piacciono.
E, ovviamente, è altrettanto logico che internet, lo streaming, i social ecc. ecc. abbiano avuto un ruolo determinante in tutto ciò.
sono fiero di tutti loro
grazie collegasono fiero di tutti loro
concordo con il collega.
aggiungo il Paradiso in Terra ...
intendevo quella che viene visualizzata nella home, non all'interno dell'articolo
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