La stagione estiva ebbe 16 serie, un terzo della produzione standard. E anche quelle primaverile e autunnale ebbero alcune serie annullate.Sembra assurdo leggere che sono state trasmesse meno ore di anime dell'anno scorso quando non vedo altro che annunci di nuovi anime a gogò.
Sembra assurdo leggere che sono state trasmesse meno ore di anime dell'anno scorso quando non vedo altro che annunci di nuovi anime a gogò. Forse si tratta anche dell'adattamento ormai quasi standardizzato dei 12-13 episodi con una divisione in 2 stagioni invece di farne una da 24 (escludendo alcuni casi ovviamente).
Non ho più visto anime più lunghi di 50 episodi, fatta eccezione per Shaman King che altro non è che un reboot per il 20esimo anniversario della serie originale.
La stagione estiva ebbe 16 serie, un terzo della produzione standard. E anche quelle primaverile e autunnale ebbero alcune serie annullate.Sembra assurdo leggere che sono state trasmesse meno ore di anime dell'anno scorso quando non vedo altro che annunci di nuovi anime a gogò.
Beh ma da questo punto di vista non è cambiato molto tra 2019 e 2020, quindi ci sta che ci sia stato il calo.Secondo me a prescindere dal numero di serie proposte dipende soprattutto dal numero di episodi che hanno in esse. Se abbiamo 16 serie di 12 episodi non sarà come avere 16 serie da 50 e più episodi. Si dice che poco sia meglio e che il troppo stroppi, ma anche qui bisogna analizzare bene i limiti e trovare una via di mezzo. Credo che ora come ora portare serie più lunghe possa essere una azione controproducente, dato che oramai siamo abituati a vedere il tutto via internet.
In TV è anche meno "faticoso" vedere anime molto lunghi come One Piece o all'epoca Detective Conan, Inazuma Eleven, Lady Oscar eccetera, ma se ci ponessero davanti una scelta credo che la maggior parte dei fan opterebbe per un anime corto, se non addirittura un OVA. Il ché è un peccato perché non per forza le serie lunghe sono brutte e allungano il brodo, forse tutti quegli episodi servono veramente per adattare come si deve il lavoro originale.
63.156 di questi minuti sono di produzioni originali (che vanno perlopiù in onda la notte), mentre 35.292 minuti sono di franchise originali (anime per bambini/famiglie, serie molto lunghe)
Beh ma da questo punto di vista non è cambiato molto tra 2019 e 2020, quindi ci sta che ci sia stato il calo.
Comunque secondo me il periodo migliore sotto questo aspetto è fine '90 / prima metà 2000, in cui la maggior parte delle serie avevano due cour ma ne uscivano ancora da 50 episodi senza problemi. Fino a metà '90 il brodo veniva allungato eccome, anche negli originali, mentre oggi si incorre spesso in tagli di vario tipo. Poi, ogni periodo ha i suoi pro e contro.
I Racconti di Terramare è un adattamento orrendo, non so cosa si fosse fumato Miyazaki per adattare solo il terzo libro (peraltro male) di una serie di 5 romanzi. Senza capo ne coda.Sono felice di vedere in classifica "I racconti di Terramare". Se ne parla sempre male; io al contrario l'ho apprezzato davvero tanto e mi ha detto molto, anche se capisco che è molto personale come film.
Anche a me non è piaciuto ma devo dire che non mi sorprende che a qualcuno va a genio: abbiamo tante teste e dunque non siamo tutti ugualiSono felice di vedere in classifica "I racconti di Terramare". Se ne parla sempre male; io al contrario l'ho apprezzato davvero tanto e mi ha detto molto, anche se capisco che è molto personale come film.
Ma poi non credo sia calata in generale la produzione di anime, è calata(di poco) quella televisiva, ma l'articolo non fa menzione di quanto sia aumentata per le piattaforme di streaming. Concordo sul fatto che sono troppi e la maggior parte di qualità infima, meglio un calo di produzione per qualità maggiore.Il calo di produzioni penso non si sia sentito troppo, anche perché tra serie tv e film le produzioni erano esplose già una decina di anni fa e sono anni che penso fossero troppe... personalmente, lo scorso anno (ma sta continuando tutt'ora) ho notato maggiormente un calo generalizzato nei livelli qualitativi specialmente su disegni e animazioni, con poche eccezioni.
Forse sarebbe ora di tagliare maggiormente il numero di produzioni e investire maggiormente nella qualità di quello che viene fatto, magari anche introducendo nuove tecnologie tipo l'HDR/Dolby Vision/HLG e magari portare tutte le produzioni in FullHD nativo che sarebbe ora.
Forse sarebbe ora di tagliare maggiormente il numero di produzioni e investire maggiormente nella qualità di quello che viene fatto, magari anche introducendo nuove tecnologie tipo l'HDR/Dolby Vision/HLG e magari portare tutte le produzioni in FullHD nativo che sarebbe ora.
Paghi tu il fatto che i disegni debbano essere fatti a risoluzione superiore e che serva fare due color grading (SDR e HDR, ovviamente se vogliamo un risultato in linea con gli intenti artistici e non l'SDR ottenuto dal tone mapping dell'HDR, e questo ipotizzando che non ci siano tool da cambiare upgradare come invece molto probabilmente è)?
Forse non ci si rende conto che lo stato attuale dell'animazione è che nella stragrande maggioranza delle produzioni si è costretti a coinvolgere studi esterni, a subappaltare come non ci fosse un domani e che anche dal lato tecnico ci sono ancora problemi mostruosi (Ufotable ancora oggi nella sua pipeline ha qualche tool che sminchia il dithering da 10 a 8 bit creando banding, e siamo nel 2021).
Prima di aggiungere roba mi assicurerei che si faccia bene quello che già ora sanno fare.
Poi oh, ci fosse la possibilità chi direbbe no a disegni a risoluzione maggiore o all'HDR (ci sono già un sacco di registi che giocano benissimo con luci e ombre, in HDR si potrebbero avere scene d'impatto ancora maggiore), ma se le cose devono essere fatte male come già lo sono ora allora no, il beneficio non c'è e un HDR fatto male è peggio di un buon SDR.
Ma poi non credo sia calata in generale la produzione di anime, è calata(di poco) quella televisiva, ma l'articolo non fa menzione di quanto sia aumentata per le piattaforme di streaming. Concordo sul fatto che sono troppi e la maggior parte di qualità infima, meglio un calo di produzione per qualità maggiore.
Invece secondo me serve un salto evolutivo forte proprio per i problemi che hai citato... certo sono consapevole delle problematiche che si va ad affrontare (tra l'altro ricordo un articolo dello scorso anno sulla produzione di "Sol Levante" della Production IG che tratta l'argomento) ma diciamolo chiaro, sono oltre 10 anni che esiste il FHD e l'SDR è ancora più vecchio dato che risale all'epoca dei CRT... ok, per certe cose tipo il 4K sembra follia anche a me, ma sul dynamic range francamente non vedo scuse, tu stesso citi i problemi del dithering e del banding che ci portiamo dietro da quando si è passati agli ultra-piatti abbandonando i CRT (insieme ad altri problemi) e l'HDR fatto bene, non dico che risolva del tutto questi problemi ma quasi, anche perché l'HDR richiede obbligatoriamente i 10bit quindi gli studi sarebbero costretti a pensionare hardware e software che ormai hanno fatto il loro tempo.
Il costo per l'upgrade dell'hardware direi che è più che abbordabile ormai, probabilmente soltanto studi messi male non riuscirebbero a permetterselo e probabilmente sono anche quei studi che sarebbe meglio che chiudessero... che poi ci siano altre problematiche è noto, ma anche il modello attuale sta mostrando i suoi limiti già da diversi anni, sia a livello di produzione che di gestione quindi ritengo sia necessario un cambiamento ora più che mai.
Concordo sul fatto che non si può migrare l'intera produzione a nuovi standard tecnologici da un giorno all'altro ma perlomeno le produzioni di successo come Demon Slayer e Re:Zero oppure in passato Fate e Sword Art Online che hanno sicuramente fatto guadagnare belle cifre dovrebbero perlomeno "finanziare" il passaggio tecnologico, iniziando appunto con dei Film o serie brevi (non necessariamente delle serie che hanno "fatto cassa") in modo che si possano affrontare i problemi che necessariamente portano le nuove tecnologie.Non è solo questione di hardware ma anche di software, di competenze, di tempo.
Il 1080p è usato da più di 15 anni, certo, ma non puoi magicamente dire "da oggi si lavora in 1080" e tutto va a posto, più equivale a più lavoro, il passaggio è stato lento non per limiti tecnici, ma per una questione di tempi e soldi.
Tanto che è capitato che uno stesso studio di animazione avesse pezzi a risoluzione differente a seconda del contenuto (per dire, le sigla di Hyouka erano 1080p già all'epoca, tutto il resto dell'anime assolutamente no).
Stessa cosa per l'HDR, se non vuoi fare tutto in automatico è almeno un passaggio in più da fare per assicurarsi che colori e lumonisità delle scene siano appropriati (e lì sì, probabilmente servirà dell'hardware apposta, e un monitor professionale per fare color grading ti costa decina di migliaia di €, giusto per intenderci).
E per quanto riguarda i 10bit, sono abbastanza certo i giapponesi salvini i master in HDCAM SR, il che vuol dire in 10 bit, e questo come si può ben vedere non ha mai salvato i master dall'avere banding.
Non sono tanto i passaggi finali, sono quelli intermedi dove generalmente c'è poco perizia e probabilmente software vecchi. Continuo a pensare che prima di inserire nuove variabili sarebbe bello vedere raggiungere un buon livello così come stanno le cose.
Poi oh, su un film secondo me se ne può parlare, ci sono più soldi, più tempo e sarebbe un buon modo per iniziare a valutare l'impatto sia artistico che di costi/tempistiche.
Per le serie tv credo si avrebbe la situazione ripetuta più volte sul grande schermo di sfruttare una tecnologia potenzialmente peggiorativa a causa degli strumenti inadeguati.
Per fare un po' di esempi metterei in questa categoria la postproduzione digitale in 2K fatta su film che escono in pellicola o in 4K (quindi con una risoluzione vera del prodotto finale ben al di sotto di quella del girato) o il 3D senza una videocamera in stereoscopia.
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Sembra assurdo leggere che sono state trasmesse meno ore di anime dell'anno scorso quando non vedo altro che annunci di nuovi anime a gogò. Forse si tratta anche dell'adattamento ormai quasi standardizzato dei 12-13 episodi con una divisione in 2 stagioni invece di farne una da 24 (escludendo alcuni casi ovviamente). Non ho più visto anime più lunghi di 50 episodi, fatta eccezione per Shaman King che altro non è che un reboot per il 20esimo anniversario della serie originale. Ancora, escludendo serie ancora in corso come Boruto e One Piece, non ci sono molti "nuovi" anime che superano la soglia citata prima, e forse è per questo che le ore di trasmissione risultano di meno.