Comunque ho letto questo:
"Alle Olimpiadi consentita la presenza di pubblico solo nelle località lontane da Tokyo.
SI agli spettatori:
- ciclismo pista/strada/crono (Shizuoka)
- calcio (Miyagi e Ibaraki)
- baseball&softball (Fukushima)
Hokkaido e Sapporo (calcio, maratona, marcia): da decidere"
cr: skysport
Se si considera che le Olimpiadi sono state posticipate di un anno proprio perché in questo modo si sperava di consentire la presenza del pubblico negli impianti sportivi, a questo punto sarebbe stato meglio che si fossero svolte nel 2020 come previsto inizialmente.
Dispiace anche che i giapponesi continuano a sottovalutare la situazione, negli ultimi giorni mi è capitato di parlare con almeno tre miei amici giapponesi che mi hanno ribadito la loro intenzione di non vaccinarsi, quindi figurarsi far valere il vaccino degli stranieri, che se va bene potranno rientrare in Giappone nel 2050.
Decisione per certi aspetti incomprensibile. Cinema aperti, karaoke aperti, pachinko aperti, deparment store aperti, praticamente tutto aperto tranne gli stadi per le gare olimpiche. A ben vedere, e' una decisione frutto solo di valutazioni di opportunita' politica in vista delle prossime elezioni. Visto che diversi giapponesi non volevano piu' le Olimpiadi, non avendole potute impedire, almeno hanno eliminato il pubblico cosi' (forse) qualche elettore sara' soddisfatto. Inoltre evitano anche critiche a livello internazione del tipo "spettatori stranieri no (anche se vaccinati!!!) e spettatori giapponesi si' (magari non vaccinati)". Quindi, decisone probabilmente strategica, sicuramente abbastanza triste.
P.S. Quando leggo del senso civico dei giapponesi mi cascano le braccia.
2. P.S. Non solo molti non si vogliono vaccinare, non solo stanno buttando tante dosi di vaccino (come in Italia, piu' che in Italia - mi pare) ma, per esempio, a Kobe e dintorni hanno cancellato le prenotazioni per la somministrazione delle prime dosi del vaccino a partire da lunedi' 12 luglio perche'...sono finite. E intanto regalano milioni di dosi di Astrazeneca a Taiwan per spirito di generosita' (leggi pure "interessi commerciali").
3 P.S. Giusto a titolo di cronaca, l'anno scorso il Governo giapponese durante il simil "lock down" ha aiutato economicamente veramente un sacco di gente (me compreso). Quest'anno - anno in cui la situazione e' peggiore rispetto a quella dell'anno scorso sotto tanti punti di vista - ha aiutato solamente la categoria dei ristoratori. Sono veramente molto deluso...
era prevedibile e comprensibile. così come era prevedibile questo ennesimo mini lockdown (non ho ancora capito, dopo mesi, se servono o meno fatti in questo modo, ma ok).
Chapeau! 🤣Guarda, guarda in campo c'è una donna che tossisce.
Mila il suo nome è ed ha 38 e 3.
Là tra il pubblico lei sa Shiro se ne sta,
Il polmone ora si che fa un male forte. Forte, forte!
Mila e Shiro, il Covid e la pallavolo.
Shiro e Mila tosse a prima vista è.
Olimpiadi che ormai sono state private di qualsiasi simbologia, messaggio, fine oltre a quello di far vincere medaglie alle poche nazioni che parteciperanno.
Olimpiadi che ormai sono state private di qualsiasi simbologia, messaggio, fine oltre a quello di far vincere medaglie alle poche nazioni che parteciperanno.
In realtà le olimpiadi sono solo questo. Il resto è dato dall'investimento emotivo personale di ognuno ed è soggettivo.
Per il resto, nessuno qui sta dicendo che i giapponesi sono dei santi, ma penso che non sia difficile sostenere che siano più ligi alle regole, lo si vede in tante cose. Per i motivi che vuoi, anche fosse per vergogna o sottomissione, il risultato è un rispetto delle regole che noi non abbiamo. Più che merito loro è demerito nostro.
Dici giusto, non sappiamo la vera correlazione tra i numeri comunicati e quelli reali e quindi è difficile fare statistiche attendibile. Ma questa cosa è comune a tutti i paesi, da noi ad esempio è stata una costante fin dall'inizio. Poi c'è la stampa a ricamarci sopra.
Il fatto che alcune competizioni vengano aperte al pubblico sta alla decisione di ogni singolo stato, e alla fine non significa che siano rispettati gli stessi criteri. Da noi alcune cose sono state aperte molto prima di altre attività, con criteri veramente discutibili. Ci sono anche degli interessi che fanno chiudere uno o due occhi.
Ad oggi non sappiamo ancora quanto sono veramente rischiose certe situazioni e anche quelle pericolose dipendono sempre dal fatto che si concretizzi un contagio, quindi che qualcuno sia infetto e che lo trasmetta. Ad esempio, parlando di irresponsabili, a quelle migliaia di gentilissime e morigerate persone che hanno festeggiato lo scudetto settimane prima in barba ad ogni norma e che non sono state multate (perché ci si fa grossi nel multare il vecchietto sulla panchina, ma multare migliaia di persone fa paura...) non è seguito un aumento dei contagi. Chiamiamola fortuna, fatto sta che le regole non sono state rispettate e poteva andare molto peggio, semplicemente non è capitato. Le regole sono lì anche per ipotizzare il caso peggiore, altrimenti potevamo stare tutti molto più rilassati perché il rischio vero e continuo non è verificabile.
Olimpiadi che ormai sono state private di qualsiasi simbologia, messaggio, fine oltre a quello di far vincere medaglie alle poche nazioni che parteciperanno.
In realtà le olimpiadi sono solo questo. Il resto è dato dall'investimento emotivo personale di ognuno ed è soggettivo.
Per il resto, nessuno qui sta dicendo che i giapponesi sono dei santi, ma penso che non sia difficile sostenere che siano più ligi alle regole, lo si vede in tante cose. Per i motivi che vuoi, anche fosse per vergogna o sottomissione, il risultato è un rispetto delle regole che noi non abbiamo. Più che merito loro è demerito nostro.
Dici giusto, non sappiamo la vera correlazione tra i numeri comunicati e quelli reali e quindi è difficile fare statistiche attendibile. Ma questa cosa è comune a tutti i paesi, da noi ad esempio è stata una costante fin dall'inizio. Poi c'è la stampa a ricamarci sopra.
Il fatto che alcune competizioni vengano aperte al pubblico sta alla decisione di ogni singolo stato, e alla fine non significa che siano rispettati gli stessi criteri. Da noi alcune cose sono state aperte molto prima di altre attività, con criteri veramente discutibili. Ci sono anche degli interessi che fanno chiudere uno o due occhi.
Ad oggi non sappiamo ancora quanto sono veramente rischiose certe situazioni e anche quelle pericolose dipendono sempre dal fatto che si concretizzi un contagio, quindi che qualcuno sia infetto e che lo trasmetta. Ad esempio, parlando di irresponsabili, a quelle migliaia di gentilissime e morigerate persone che hanno festeggiato lo scudetto settimane prima in barba ad ogni norma e che non sono state multate (perché ci si fa grossi nel multare il vecchietto sulla panchina, ma multare migliaia di persone fa paura...) non è seguito un aumento dei contagi. Chiamiamola fortuna, fatto sta che le regole non sono state rispettate e poteva andare molto peggio, semplicemente non è capitato. Le regole sono lì anche per ipotizzare il caso peggiore, altrimenti potevamo stare tutti molto più rilassati perché il rischio vero e continuo non è verificabile.
Si ma delle nazioni (non singoli atleti) hanno già detto che non parteciperanno! Che senso hanno? (che poi molti sport non hanno senso di essere messi nelle olimpiadi è un altro discorso...)
Ah, gli irreprensibili, coscienziosi Giapponesi da cui ci dovremmo far insegnare come si combatte il virus!
https://m.huffingtonpost.it/entry/variante-delta-alle-porte-pochi-vaccinati-e-tanti-over-65-il-giappone-blinda-le-olimpiadi_it_60e80640e4b0b0220ede11f9?ref=fbpr
Olimpiadi che ormai sono state private di qualsiasi simbologia, messaggio, fine oltre a quello di far vincere medaglie alle poche nazioni che parteciperanno.
In realtà le olimpiadi sono solo questo. Il resto è dato dall'investimento emotivo personale di ognuno ed è soggettivo.
Per il resto, nessuno qui sta dicendo che i giapponesi sono dei santi, ma penso che non sia difficile sostenere che siano più ligi alle regole, lo si vede in tante cose. Per i motivi che vuoi, anche fosse per vergogna o sottomissione, il risultato è un rispetto delle regole che noi non abbiamo. Più che merito loro è demerito nostro.
Dici giusto, non sappiamo la vera correlazione tra i numeri comunicati e quelli reali e quindi è difficile fare statistiche attendibile. Ma questa cosa è comune a tutti i paesi, da noi ad esempio è stata una costante fin dall'inizio. Poi c'è la stampa a ricamarci sopra.
Il fatto che alcune competizioni vengano aperte al pubblico sta alla decisione di ogni singolo stato, e alla fine non significa che siano rispettati gli stessi criteri. Da noi alcune cose sono state aperte molto prima di altre attività, con criteri veramente discutibili. Ci sono anche degli interessi che fanno chiudere uno o due occhi.
Ad oggi non sappiamo ancora quanto sono veramente rischiose certe situazioni e anche quelle pericolose dipendono sempre dal fatto che si concretizzi un contagio, quindi che qualcuno sia infetto e che lo trasmetta. Ad esempio, parlando di irresponsabili, a quelle migliaia di gentilissime e morigerate persone che hanno festeggiato lo scudetto settimane prima in barba ad ogni norma e che non sono state multate (perché ci si fa grossi nel multare il vecchietto sulla panchina, ma multare migliaia di persone fa paura...) non è seguito un aumento dei contagi. Chiamiamola fortuna, fatto sta che le regole non sono state rispettate e poteva andare molto peggio, semplicemente non è capitato. Le regole sono lì anche per ipotizzare il caso peggiore, altrimenti potevamo stare tutti molto più rilassati perché il rischio vero e continuo non è verificabile.
Si ma delle nazioni (non singoli atleti) hanno già detto che non parteciperanno! Che senso hanno? (che poi molti sport non hanno senso di essere messi nelle olimpiadi è un altro discorso...)
Qui sfondi una porta aperta perché il difetto di avere competizioni di rappresentanza è proprio questo: non sono gli atleti a decidere. Però sono sempre state divise per nazione, c'è qualcuno che organizza la partecipazione per il ritorno di immagine. Fosse per me ogni atleta rappresenterebbe se stesso, senza inno e bandiera (così poi evitiamo anche i gesti politici che ogni tanto saltano fuori). Però poi come fai le selezioni? Come gestisci i permessi per partecipare e chi organizza? Ognuno per se sarebbe complicato. In realtà non ci ho mai pensato concretamente.
Comunque capisco cosa vuoi dire, se non ci sono tutti che competizioni sono... beh è complicato. A quel punto doveva esporsi il compitato delle olimpiadi e annullarle, magari pensando ad un ristoro per la nazione ospitante che comunque di spese ne ha fatte. Però ci sono tanti atleti che non è detto abbiano di nuovo la chance a quelle successive, a questo punto meglio partecipare.
Su quali sport debbano far parte delle olimpiadi, io non avrei messo gli sport di squadra che hanno già le loro competizioni extranazionali.
Infatti un tempo le olimpiadi erano rigorosamente riservate ai dilettanti, tanto che se si scopriva che uno sportivo era stato pagato, quello veniva squalificato. Col tempo però il discrimine tra dilettanti e professionisti si è fatto sempre più labile, tanto che in molte discipline i professionisti sono stati espressamente autorizzati. Inoltre, sfido chiunque a dimostrare che i calciatori della nazionale U-21 non siano professionisti!
Io ci metterei i distinguo anche tra atleti professionisti e dilettanti!
Infatti un tempo le olimpiadi erano rigorosamente riservate ai dilettanti, tanto che se si scopriva che uno sportivo era stato pagato, quello veniva squalificato. Col tempo però il discrimine tra dilettanti e professionisti si è fatto sempre più labile, tanto che in molte discipline i professionisti sono stati espressamente autorizzati. Inoltre, sfido chiunque a dimostrare che i calciatori della nazionale U-21 non siano professionisti!
Io ci metterei i distinguo anche tra atleti professionisti e dilettanti!
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