Peccato per i prezzi dei vinili, avrebbero potuto fare una standard edition anche di quelli
Rimango basito, davvero esiste un mercato per questa roba? E poi... Quanti siamo ad avere un giradischi? Non avrei mai immaginato!
Sono un po' profano per quanto riguarda l'audio, quindi chiedo: al di là del discorso collezionistico, c'è qualche pro nell'avere il vinile invece del cd o file digitali? Dal poco che so la natura analogica del vinile ed eventuali imperfezioni di lettura alterano il suono rendendolo per alcuni più piacevole. Però che io sappia è un beneficio più che altro della musica non nata digitalmente e prodotta per essere ascoltata da dispositivi analogici, mentre quella prodotta ora è realizzata per essere ascoltata senza alterazioni dal lettori digitali.
Sono un po' profano per quanto riguarda l'audio, quindi chiedo: al di là del discorso collezionistico, c'è qualche pro nell'avere il vinile invece del cd o file digitali? Dal poco che so la natura analogica del vinile ed eventuali imperfezioni di lettura alterano il suono rendendolo per alcuni più piacevole. Però che io sappia è un beneficio più che altro della musica non nata digitalmente e prodotta per essere ascoltata da dispositivi analogici, mentre quella prodotta ora è realizzata per essere ascoltata senza alterazioni dal lettori digitali.
E' una questione della quale si dibatte da decenni e non c'è una risposta univoca, dipende molto sia dal disco di cui si parla (il tipo di registrazione, la qualità dell'incisione, ecc.) e ovviamente dai gusti personali.
Un compact disc ha una frequenza di registrazione digitale di 44,1 kHz ed una risoluzione di 16 bit.
Se il master originale è stato fatto a frequenze e risoluzioni maggiori, come è normale ormai da diversi anni (96 kHz / 24 bit è piuttosto comune) allora quella che si sentirà nel cd sarà una musica con una qualità audio minore a causa del downsampling; un vinile fatto a partire da quel master potrebbe invece avere una qualità migliore.
Vanno comunque considerati anche l'impianto e "l'orecchio" di chi ascolta, io sono il primo ad ammettere che non sono certo di saper distinguere tra un cd ed un vinile incisi bene.
Spero nelle soundtrack di Madoka e Magia record, le comprerei senz'altro.
Spero nelle soundtrack di Madoka e Magia record, le comprerei senz'altro.
Siamo assolutamente in due!!!
Quindi un vinile potrebbe perdere meno qualità di un CD se la qualità iniziale lo permette? Non lo avrei mai detto. Mi chiedo se esista un formato fisico per audio di alta qualità, qualcosa di parallelo a FLAC e similari. Nemmeno io ho l'orecchio così fino, però sapere di perdere potenzialmente qualcosa mi scoccia e poi se l'orecchio non lo alleno con qualcosa di qualità maggiore non penso migliorerà da solo.
Un +1 per avermi dato una risposta a questo argomento con quel nick XD
Molto bello, ma devo dire che far uscire il LP di FLCL ma non in Blu Ray è una strategia che non capisco.
Se il master originale è stato fatto a frequenze e risoluzioni maggiori, come è normale ormai da diversi anni (96 kHz / 24 bit è piuttosto comune) allora quella che si sentirà nel cd sarà una musica con una qualità audio minore a causa del downsampling; un vinile fatto a partire da quel master potrebbe invece avere una qualità migliore.
Vanno comunque considerati anche l'impianto e "l'orecchio" di chi ascolta, io sono il primo ad ammettere che non sono certo di saper distinguere tra un cd ed un vinile incisi bene.
Quindi un vinile potrebbe perdere meno qualità di un CD se la qualità iniziale lo permette? Non lo avrei mai detto. Mi chiedo se esista un formato fisico per audio di alta qualità, qualcosa di parallelo a FLAC e similari. Nemmeno io ho l'orecchio così fino, però sapere di perdere potenzialmente qualcosa mi scoccia e poi se l'orecchio non lo alleno con qualcosa di qualità maggiore non penso migliorerà da solo.
Un +1 per avermi dato una risposta a questo argomento con quel nick XD
- qualità audio che dipende dal minutaggio (se ci sono troppe canzoni con basse frequenze o alte frequenze, bisogna mettere meno canzoni sul disco) (su cd non è da fare).
- se necessario, abbassare i volumi (più il volume è alto e meno spazio si ha)
insomma, ci sono tantissime limitazioni che non esistono proprio sul cd. Poi, oh, magari a uno il suono analogico piace comunque (è più caldo e simili). ma a livello di "fedeltà" il vinile sta messo maluccio.
Quindi un vinile potrebbe perdere meno qualità di un CD se la qualità iniziale lo permette? Non lo avrei mai detto. Mi chiedo se esista un formato fisico per audio di alta qualità, qualcosa di parallelo a FLAC e similari. Nemmeno io ho l'orecchio così fino, però sapere di perdere potenzialmente qualcosa mi scoccia e poi se l'orecchio non lo alleno con qualcosa di qualità maggiore non penso migliorerà da solo.
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Sulla carta (specifiche tecniche) non c'è storia tra CD e vinile, con vittoria del primo a mani basse. Il vinile è tornato in auge per un discorso di "copertine giganti" ed eventuali booklet (sempre giganti) che a livello collezionistico fanno sicuramente la loro figura... e per il fatto che è una musica molto meno "liquida" e più d'ascolto ragionato (il vinile lo devi ascoltare a casa e volerlo proprio ascoltare, non è come un cd o un file digitale che lo metti nello smartphone e lo ascolti mentre fai tutt'altro).
Ciò detto, benché il vinile sia "analogico" (e quindi non legato a frequenze di campionamento e profondità di bit etc etc) il mastering per vinile è esageratamente limitato. Chiedete a chi fa i mastering (se cercate con google trovate pure le specifiche) e vedrete che sulla musica in alta risoluzione di partenza bisogna:
- applicare filtri per tagliare le frequenze troppo alte (su cd non è da fare)
- limitare la quantità di frequenze basse (su cd non è da fare)
- qualità audio che dipende dal minutaggio (se ci sono troppe canzoni con basse frequenze o alte frequenze, bisogna mettere meno canzoni sul disco) (su cd non è da fare).
- se necessario, abbassare i volumi (più il volume è alto e meno spazio si ha)
insomma, ci sono tantissime limitazioni che non esistono proprio sul cd. Poi, oh, magari a uno il suono analogico piace comunque (è più caldo e simili). ma a livello di "fedeltà" il vinile sta messo maluccio.
Quindi un vinile potrebbe perdere meno qualità di un CD se la qualità iniziale lo permette? Non lo avrei mai detto. Mi chiedo se esista un formato fisico per audio di alta qualità, qualcosa di parallelo a FLAC e similari. Nemmeno io ho l'orecchio così fino, però sapere di perdere potenzialmente qualcosa mi scoccia e poi se l'orecchio non lo alleno con qualcosa di qualità maggiore non penso migliorerà da solo.
Un +1 per avermi dato una risposta a questo argomento con quel nick XD
Sulla carta (specifiche tecniche) non c'è storia tra CD e vinile, con vittoria del primo a mani basse. Il vinile è tornato in auge per un discorso di "copertine giganti" ed eventuali booklet (sempre giganti) che a livello collezionistico fanno sicuramente la loro figura... e per il fatto che è una musica molto meno "liquida" e più d'ascolto ragionato (il vinile lo devi ascoltare a casa e volerlo proprio ascoltare, non è come un cd o un file digitale che lo metti nello smartphone e lo ascolti mentre fai tutt'altro).
Ciò detto, benché il vinile sia "analogico" (e quindi non legato a frequenze di campionamento e profondità di bit etc etc) il mastering per vinile è esageratamente limitato. Chiedete a chi fa i mastering (se cercate con google trovate pure le specifiche) e vedrete che sulla musica in alta risoluzione di partenza bisogna:
- applicare filtri per tagliare le frequenze troppo alte (su cd non è da fare)
- limitare la quantità di frequenze basse (su cd non è da fare)
- qualità audio che dipende dal minutaggio (se ci sono troppe canzoni con basse frequenze o alte frequenze, bisogna mettere meno canzoni sul disco) (su cd non è da fare).
- se necessario, abbassare i volumi (più il volume è alto e meno spazio si ha)
insomma, ci sono tantissime limitazioni che non esistono proprio sul cd. Poi, oh, magari a uno il suono analogico piace comunque (è più caldo e simili). ma a livello di "fedeltà" il vinile sta messo maluccio.
Credo che in Italia l'unico LP a 33 giri con la colonna sonora di un anime (o, piuttosto, musiche ispirate a un anime) sia stato questo:
Poi ovviamente ci sono state le centinaia di 45 giri con le sigle...
Al di là della qualità dei componenti audio dell'impianto sui cui vanno ascoltati gli LP, bisogna considerare attentamente anche la meccanica dei lettori. Avere un lettore con una puntina e un braccio meccanico non all'altezza, alla lunga significa mettere a repentaglio i solchi del vinile. Detto altrimenti, se non si spendono centinaia di euro per le puntine e non le si cambia dopo un tot di ascolti, i dischi si rovinano e nella migliore delle ipotesi si riempiono di disturbi sonori, nella peggiore diventano inutilizzabili. Tutto ciò non succede coi lettori CD, i cui laser possono andare fuori asse o perdere luce e smettere di funzionare, senza tuttavia rovinare il supporto al loro interno che non è sottoposto a nessun tipo di attrito meccanico. Sembra una cosa da nulla, ma se uno è un ascoltare assiduo, per ascoltare su vinile deve mettere in conto una spesa ciclica non indifferente.
Al di là della qualità dei componenti audio dell'impianto sui cui vanno ascoltati gli LP, bisogna considerare attentamente anche la meccanica dei lettori. Avere un lettore con una puntina e un braccio meccanico non all'altezza, alla lunga significa mettere a repentaglio i solchi del vinile. Detto altrimenti, se non si spendono centinaia di euro per le puntine e non le si cambia dopo un tot di ascolti, i dischi si rovinano e nella migliore delle ipotesi si riempiono di disturbi sonori, nella peggiore diventano inutilizzabili. Tutto ciò non succede coi lettori CD, i cui laser possono andare fuori asse o perdere luce e smettere di funzionare, senza tuttavia rovinare il supporto al loro interno che non è sottoposto a nessun tipo di attrito meccanico. Sembra una cosa da nulla, ma se uno è un ascoltare assiduo, per ascoltare su vinile deve mettere in conto una spesa ciclica non indifferente.
La puntina del giradischi ogni tanto va cambiata, è vero, ma a meno di non avere un impianto extralusso e di suonare vinili dalla mattina alla sera si parla di poche decine di euro all'anno, non è una spesa enorme: io ho un Rega con una puntina Ortofon da 50€ e per l'uso che faccio non la sostituisco tutti gli anni. I compact disc dal canto loro possono avere il problema della "durata" nel senso che invecchiando possono diventare non più leggibili a prescindere da quanto siano stati suonati: io ne ho più di uno degli anni 80/90 che ora non mi funziona più oppure comincia a saltare in alcune canzoni. E' un supporto più delicato di un disco in vinile, che se lo lasci lì sarà ascoltabile anche fra 100 anni.
Mi dispiace se qualcuno si offenderà, ma i vinili come questi sono una pacchianata inutile fatta solo per mettersi in mostra e fare l'amante del vitage della domenica.
Infatti non sono altro che le stesse tracce digitali presenti nei CD riversate su quel supporto.
Mi dispiace se qualcuno si offenderà, ma i vinili come questi sono una pacchianata inutile fatta solo per mettersi in mostra e fare l'amante del vitage della domenica.
Infatti non sono altro che le stesse tracce digitali presenti nei CD riversate su quel supporto.
Mi dispiace se qualcuno si offenderà, ma i vinili come questi sono una pacchianata inutile fatta solo per mettersi in mostra e fare l'amante del vitage della domenica.
Infatti non sono altro che le stesse tracce digitali presenti nei CD riversate su quel supporto.
Non devi scusarti, gli unici che si potrebbero "offendere" in questo caso sarebbero i produttori di quei vinili, se veramente fossero fatti riversando semplicemente l'audio dei cd sugli stessi, ma in tal caso sarebbero del tutto in torto.
Hai sollevato una questione tecnica importante: per realizzare un disco in vinile è necessario prendere la registrazione audio di partenza e masterizzarla *ad hoc* con specifici accorgimenti ed equalizzazioni studiate apposta per quel supporto, non si può prendere l'audio da un cd e trasporlo pari pari sul vinile perché questo poi suonerà automaticamente peggio del compact disc, per meri motivi tecnici.
Purtroppo invece esistono anche dischi fatti in questo modo, e spero sinceramente che i titoli appena annunciati di Dynit non rientrino fra questi.
Al di là della qualità dei componenti audio dell'impianto sui cui vanno ascoltati gli LP, bisogna considerare attentamente anche la meccanica dei lettori. Avere un lettore con una puntina e un braccio meccanico non all'altezza, alla lunga significa mettere a repentaglio i solchi del vinile. Detto altrimenti, se non si spendono centinaia di euro per le puntine e non le si cambia dopo un tot di ascolti, i dischi si rovinano e nella migliore delle ipotesi si riempiono di disturbi sonori, nella peggiore diventano inutilizzabili. Tutto ciò non succede coi lettori CD, i cui laser possono andare fuori asse o perdere luce e smettere di funzionare, senza tuttavia rovinare il supporto al loro interno che non è sottoposto a nessun tipo di attrito meccanico. Sembra una cosa da nulla, ma se uno è un ascoltare assiduo, per ascoltare su vinile deve mettere in conto una spesa ciclica non indifferente.
La puntina del giradischi ogni tanto va cambiata, è vero, ma a meno di non avere un impianto extralusso e di suonare vinili dalla mattina alla sera si parla di poche decine di euro all'anno, non è una spesa enorme: io ho un Rega con una puntina Ortofon da 50€ e per l'uso che faccio non la sostituisco tutti gli anni. I compact disc dal canto loro possono avere il problema della "durata" nel senso che invecchiando possono diventare non più leggibili a prescindere da quanto siano stati suonati: io ne ho più di uno degli anni 80/90 che ora non mi funziona più oppure comincia a saltare in alcune canzoni. E' un supporto più delicato di un disco in vinile, che se lo lasci lì sarà ascoltabile anche fra 100 anni.
Purtroppo invece esistono anche dischi fatti in questo modo, e spero sinceramente che i titoli appena annunciati di Dynit non rientrino fra questi.
In fin dei conti credo che la vera durabilità stia nell'uso/conservazione che ne fa il singolo, tenendo conto del fatto che niente è eterno, soprattutto nell'era della chimica a basso costo.
Purtroppo invece esistono anche dischi fatti in questo modo, e spero sinceramente che i titoli appena annunciati di Dynit non rientrino fra questi.
Invece mi sa che è probabile. O i vinili sono fatti direttamente in Giappone (a cui hanno accesso ovviamente a registrazioni di alta risoluzione da cui partire e fare il mastering necessario) oppure sono i cd audio "portati" su vinile. Non credo che i giapponesi diano file (tipo) dsd "così" in giro...
In fin dei conti credo che la vera durabilità stia nell'uso/conservazione che ne fa il singolo, tenendo conto del fatto che niente è eterno, soprattutto nell'era della chimica a basso costo.
Conta di più la qualità del materiale del supporto: ho visto personalmente cd del 1990 *sigillati* che una volta aperti e messi in un lettore non suonavano, nello specifico l'album Violator dei Depeche Mode (pare che alcune edizioni siano notoriamente scarse, tra cui quella italiana).
Un vinile mai suonato anche di 70 anni fa se lo metti su un giradischi funziona, anche se è inciso male. Poi magari si rovina dopo 3 ascolti, certo: è risaputo per esempio che i dischi usciti negli anni 70 all'epoca della crisi del petrolio erano di pessima qualità perché spesso si usavano miscele di vinile riciclato per risparmiare... le uniche eccezioni erano i vinili di stampa giapponese, che sono sempre stati di ottima qualità (ne ho diversi anch'io e notavo la differenza pur non sapendone i motivi).
E ci mancherebbe che non sia almeno di qualità più alta (unica differenza dei vinili rispetto ai cd) visto che i flac 24/96 sono già disponibili da anni in digital download a un ventesimo del costo.
Il punto è che non ha senso farne dei vinili, è solo una pacchianata inutile da vendere sovraprezzata per spennare i polli che ci cascano.
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I prezzi degli LP però mi sembrano un tantino sull'altuccio andante, anche se per lo più si tratta di edizioni limited e/o deluxe.