Uno degli articoli piú interessanti degli ultimi tempi. Siamo abituati a una tavola con un'interpretazione molto libera da parte dei mangaka, ma non sempre è stato cosí, proprio in questi giorni sto leggendo le prime opere di Tezuka (Lost World e Metropolis), e sono quanto di piú lontano dall'attuale panorama: griglia rigidissima a tre o quattro strisce, vignette regolari, tavole a vivo del tutto inesistenti. Eppure, proprio Tezuka sarà uno dei piú grandi innovatori, di lí a poco: vignette parallele, circolari, diagonali, esperimenti a location fissa, stile opera teatrale.
Un'altro aspetto che ho notato, volte, è come lo spazio bianco tra le vignette viene usato come stacco spaziale e/o temporale ben differenziato: vignette molto vicine in caso di azioni susseguenti, piú distanziate quando c'è uno stacco di scena o temporale. Lo usa molto Urasawa, per fare un esempio.