Tante parole, zero fatti.
Tante parole, zero fatti.
Infatti, per quale motivo dovremmo credere che aziende che fino a ieri hanno sfruttato i loro animatori adesso dovrebbero trattarli bene?
Infatti, per quale motivo dovremmo credere che aziende che fino a ieri hanno sfruttato i loro animatori adesso dovrebbero trattarli bene?
Tante parole, zero fatti.
Dove avrebbero scritto che puntano a migliorare la condizione della parte più sfruttata della forza lavoro?
Puntano a fare più soldi, ma non è che se Amazon fa record profitti allora i magazzinieri si vedono aumentare gli stipendi del 10%.
Non solo non è logico che lo facciano, ma non lo hanno nemmeno realmente promesso a parte un generico "migliorare la distribuzione di soldi a creatori, staff ecc ecc" che non vuol dire niente (e soprattutto non è certo credibile visto chi è coinvolto).
Rimane sempre il solito problema dei freelence, che quasi sempre non vengono mai considerati da certe leggi, pur essendo la grossa maggioranza degli animatori.Esatto. Io infatti auspico che si arrivi ad avere per legge (e quindi non per iniziativa dell'azienda) un limite alla crescita aziendale commisurato e subordinato al miglioramento delle condizioni e benefit dei lavoratori: se sei una piccola realtà non ci si aspetta che si possa fare molto, ma se cresci molto devi anche ridare un po' indietro a livello sociale.
consentendo una distribuzione più efficace dei profitti tra lo staff, i creatori e coloro che sono coinvolti nello studio
Tante parole, zero fatti.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.