Mi sa che sono più giapponese che italiano dato che anche io ho adorato lycoris e bocchi sopra gli altri citati.
La mia top 10 annuale non inclusiva dei sequel:
Isekai Ojisan
Bocchi the Rock
Chainsaw Man
Spy x Family
Deaimon
Summer Time Render
Aharen-san
Yofukashi no Uta
Fantasy Bishoujo Juniku Ojisan to
Akebi-chan no Sailor-fuku
Sí, mi piacciono le commedie. Meglio farsi qualche risata con gli anime perché generalmente c'é ben poco da ridere. :O
44.2% degli intervistati minori di 10 anni
Minori di 10? Sicuri non sia un typo?
(le piombano due amiche dal cielo dopo soli 10 minuti della prima puntata e ci lega SUBITO)
ma voleva solo fare la sua versione di K-On con personaggi leggermente diversi da quelli dell'anime Kyoani. Forse è per questo che piace ai giapponesi?
Ma dove? A malapena riesce a rivolgergli la parola (anche se immagino tu non ci sia arrivato avendo visto solo 2 episodi)
Non ha nulla a che vedere con K-on (non è neanche dello stesso genere) e mi chiedo se chi fa questo paragone li abbia davvero visti entrambi o parli per sentito dire.
Come più volte ho detto, questo termine (inventato dagli americani non certo dai giapponesi) è decisamente sbagliato dato che spesso si può parlare di slice of life o iyashikei. Altrimenti anche non so... un Sakamichi no Apollon lo possiamo definire come "ragazzi carini che fanno cose carine".Non ricordo un cgdct con così tanto successo come bocchi dai tempi di k-on
Ho provato a vedere le prime due puntate di Bocchi the Rock spinto dai giudizi unanimemente positivi riservatigli da critica e pubblico, e sono rimasto sconcertato dalla sua pochezza, al punto di aver seriamente pensato che forse arrivato a questa età certi anime non facciano più per me.
Non capisco davvero questa recente moda, presente anche in quell'altra porcheria di Komi, di voler prendere un problema serio come la fobia sociale e trattarlo come fosse una burletta, un tratto distintivo generico da dare a un personaggio allo scopo di crearci su battutine e situazioni divertenti.
Hitori passa i primi minuti dell'anime a ripetere quasi allo sfinimento di avere la fobia sociale e di non essere in grado di relazionarsi con gli altri, ma poi non si comporta affatto come una persona che quella condizione la ha davvero (le piombano due amiche dal cielo dopo soli 10 minuti della prima puntata e ci lega SUBITO), e la cosa viene ben presto relegata a mero dettaglio di poca importanza da tirar fuori quando gli autori vogliono farla reagire a qualcosa con una faccetta buffa. Non so voi, ma io in scelte del genere ci vedo solo tanto cinismo, perché è chiaro che l'autore non aveva affatto intenzione di raccontare dei problemi legati alla crescita e al relazionarsi con gli altri, ma voleva solo fare la sua versione di K-On con personaggi leggermente diversi da quelli dell'anime Kyoani. Forse è per questo che piace ai giapponesi?
Riguardo a K-on! il solo fatto che dopo 14 anni stiamo ancora qui a parlarne è già da solo un indice di quanto importante e quanto impatto abbia avuto quest'opera nella storia dell'animazione. Parliamo tra l'altro di un'opera prima di una regista di prim'ordine, che Yuasa ha poi voluto con sé in Science Saru e che è internazionalmente riconosciuta come uno dei migliori in circolazione. La Yamada in K-on! riesce a far ridere, a far piangere, a far pensare a volte anche senza la recitazione delle doppiatrici, solo con la forza delle immagini.
Dal punto di vista sociale, Bocchi è ovviamente estremizzata per indurre lo spettatore alla risata, ma tanto più vicina alla realtà di una Komi. Komi trema, non parla, ma scrive, che non è certo un comportamento tipico degli introversi.
ma senza trovare la forza di uscire dalla sua comfort zone.
Può non piacere la tematica, il disegno, la storia, ma dire che sia fatto male, che sia banale o brutto, significa averlo analizzato in maniera molto superficiale.
Eh no appunto... Sta 3 anni a desiderare di voler entrare in una band, ad un certo punto accade un evento fortunato che la fa appunto entrare a contatto con le altre ragazze e l'anime va su quello, mica potevano fare 3 anni di episodi con lei nel ripostiglio. Ma non è che inizia e sta subito a suo agio, anzi, il fatto che inizi a suonare non solo cambia una virgola il suo stato d'animo, ma ne acuisce il suo disagio.Cioè, siamo passati da "chiudersi nel ripostiglio a suonare la chitarra per tre anni" a "entrare in una band come chitarrista insieme a due ragazze appena conosciute" nel giro di dieci minuti... a me personalmente pare un balzo gigantesco e molto poco credibile...
Il resto che dici sono tue opinioni, e al di là del essere d'accordo o meno, rimangono opinioni legittime. Non deve piacerti per forza, ci sta che ti possa non piacere. A me ad esempio non piace Mob Psycho 100 per come narra, affronta e risolve le tematiche che pone, ma in ogni caso gli riconosco il valore sia tecnico che contenutistico. Partendo da un minimo grado di oggettività, secondo me si può criticare tutto senza problemi.
Questa se permetti è una bella sciocchezza. La Gioconda resta un'opera d'arte che la guardi Sgarbi o la guardi Pinco Pallino.Quindi, l’opera non va analizzata per vedere se è calata con senso o meno in un genere narrativo o se può vantare una coesione di scrittura sensata, ma rapportandola al proprio pubblico di riferimento.
Già, guarda caso la Yamada ritorna e approfondisce su Liz le stesse scelte registiche già usate in Keion... ma io sono certo che qualcuno neanche li guarda gli anime...Per quando riguarda il paragone con K on, credo sia impossibile non farlo e a riguardo ricordo che proprio allontanandosi dalla sua opera prima Yamada è riuscita a emergere come Autrice.
Perché restando in quei lidi le magagne del “genere per otaku” avrebbero alla fine smorzato anche il suo indiscutibile talento.
È un tipo doi storia come un'altra. Si potrebbe dire lo stesso sostituendolo con qualsiasi altra cosa: "ragazzini che si menano", "ragazzini/e con problemi adolescenziali", "battaglie spaziali", ecc... Quello che conta è come si racconta una cosa, altrimenti Bang Dream, Show by Rock e altri simili avrebbero avuto una cosiderazione diversa e invece non si avvicinano per nulla al consenso che ha ricevuto Bocchi.Boh, non capirò mai come mai il genere delle ragazzine che cantano piace così tanto.
È un tipo doi storia come un'altra. Si potrebbe dire lo stesso sostituendolo con qualsiasi altra cosa: "ragazzini che si menano", "ragazzini/e con problemi adolescenziali", "battaglie spaziali", ecc... Quello che conta è come si racconta una cosa, altrimenti Bang Dream, Show by Rock e altri simili avrebbero avuto una cosiderazione diversa e invece non si avvicinano per nulla al consenso che ha ricevuto Bocchi.Boh, non capirò mai come mai il genere delle ragazzine che cantano piace così tanto.
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Grazie mille per la chicca