Fatto sta che, legalmente, non si trova TUTTO quello che vorremmo guardare, anche se fossimo disposti a pagare per guardarlo.
In famiglia siamo abbonati a Sky, a Prime, a Disney, a Netflix. Secondo com'è, prima o poi mi abbonerò a Rakuten Viki, così potrò guardare anche i miei drama preferiti.
Cioè, fatemi capire, quanti balzelli ancora dovrei pagare? Nel giro di 10 anni siamo passati da 1 solo abbonamento (sky) a 4, e forse 5 in futuro.
Mi sembra di foraggiare a sufficienza il sistema. Se quello che mi interessa loro non ce l'hanno, peggio per loro, avrebbero dovuto averlo, e l'avrei guardato sulle loro piattaforme, che già pago. Ma se non ce l'hanno, me lo cerco altrove. A un certo punto, si fa come si può.
Rockfeller non ha mai abitato a casa mia.
avrei da ridire sulla qualità basta vedere i sub di Komi
Se è per questo, non è che distribuzione/traduzione ufficiale sia automaticamente sinonimo di qualità (vedasi Cannarsi).
Sono convinto che se togliessero di mezzo le scans, i numeri di chi acquista potrebbero anche scendere invece di aumentare. Io leggo sempre prima una decina di capitoli in scans, poi compro. Molte serie che ho non le avrei comprate senza le scans
Sono convinto che se togliessero di mezzo le scans, i numeri di chi acquista potrebbero anche scendere invece di aumentare. Io leggo sempre prima una decina di capitoli in scans, poi compro. Molte serie che ho non le avrei comprate senza le scans
Io ho comprato vari volumi 1 senza poi continuare la serie.
E sono uno che in genere ha difficoltà a interrompere una serie pur arrivato a non apprezzarla come all'inizio.
Non vedo quale sia il problema nel provare il 1° volume di un qualcosa.
Sono convinto che se togliessero di mezzo le scans, i numeri di chi acquista potrebbero anche scendere invece di aumentare. Io leggo sempre prima una decina di capitoli in scans, poi compro. Molte serie che ho non le avrei comprate senza le scans
Io ho comprato vari volumi 1 senza poi continuare la serie.
E sono uno che in genere ha difficoltà a interrompere una serie pur arrivato a non apprezzarla come all'inizio.
Non vedo quale sia il problema nel provare il 1° volume di un qualcosa.
Il denaro è il problema.
Sono convinto che se togliessero di mezzo le scans, i numeri di chi acquista potrebbero anche scendere invece di aumentare. Io leggo sempre prima una decina di capitoli in scans, poi compro. Molte serie che ho non le avrei comprate senza le scans
Io ho comprato vari volumi 1 senza poi continuare la serie.
E sono uno che in genere ha difficoltà a interrompere una serie pur arrivato a non apprezzarla come all'inizio.
Non vedo quale sia il problema nel provare il 1° volume di un qualcosa.
Il denaro è il problema.
Detto che non ho mai visto chissà quali grandi richieste di massa alle case editrici di
1) rendere disponibile gratuitamente il 1° volume di una serie (con almeno tot volumi ovviamente)
2) rendere sempre disponibile a prezzo promozionale (1-2 euro) il 1° volume di una serie (con almeno tot volumi ovviamente)
Detto ciò non è che parliamo di decine di volumi al mese da acquistare per prova.
Viene sempre fatta una scelta iniziale sulle nuove serie proposte, consciamente e inconsciamente, in base ai propri gusti, alle esperienze passate, ai giudizi altrui, ecc.
Quindi alla fine si tratta di provare il volume 1 di una serie che si ritiene POTREBBE piacere.
Anche perchè in ogni caso i budget limitati non permetterebbero comunque di seguire un numero eccessivo di serie regolari, neanche se piacessero tutte.
Dal tuo discorso mi pare chiaro che la pirateria non causa danno in quanto potrebbe essere utilizzata anche da chi comunque compra manga ma non può, ovviamente, comprarli tutti
Dal tuo discorso mi pare chiaro che la pirateria non causa danno in quanto potrebbe essere utilizzata anche da chi comunque compra manga ma non può, ovviamente, comprarli tutti
La pirateria crea un danno, inutile girarci attorno, il danno non è quantificabile, non certo con precisione ma certo che lo crea.
Perchè è quantomeno ridicolo pensare che tutti quelli che usufruiscono a sbaffo di qualcosa non comprerebbero comunque.
Vale per tutto, e la spiegazione di questa l'ho detto in un'altro post.
Ci si può illudere del contrario solo se non si conosce la natura umana.
Semplicemente le persone non sono tutte uguali, non ragionano e non agiscono tutte allo stesso modo, e la propria "coscienza" (morale/civica) non ha la stessa forza in tutti.
Quindi se pur comprensibile pensare che mr X (magari noi stessi) si comporti in un certo modo è errato pensare che mr Y si comporti allo stesso modo, e viceversa.
Dal tuo discorso mi pare chiaro che la pirateria non causa danno in quanto potrebbe essere utilizzata anche da chi comunque compra manga ma non può, ovviamente, comprarli tutti
La pirateria crea un danno, inutile girarci attorno, il danno non è quantificabile, non certo con precisione ma certo che lo crea.
Perchè è quantomeno ridicolo pensare che tutti quelli che usufruiscono a sbaffo di qualcosa non comprerebbero comunque.
Vale per tutto, e la spiegazione di questa l'ho detto in un'altro post.
Ci si può illudere del contrario solo se non si conosce la natura umana.
Semplicemente le persone non sono tutte uguali, non ragionano e non agiscono tutte allo stesso modo, e la propria "coscienza" (morale/civica) non ha la stessa forza in tutti.
Quindi se pur comprensibile pensare che mr X (magari noi stessi) si comporti in un certo modo è errato pensare che mr Y si comporti allo stesso modo, e viceversa.
Ci sono solo tre tipi di lettori di fumetti: quelli che non leggono scan, quelli che leggono solo scan e quelli che leggono scan e comprano fumetti. Quelli che non leggono scan non creano nessuna perdita economica. Quelli che leggono solo scan, non creano una perdita economica perché non comprano fumetti. Quelli che leggono scan e comprano anche fumetti, hanno già raggiunto il budget massimo di fumetti che vogliono/possono acquistare e, se togliessero le scan, non aumenterebbero comunque la loro spesa mensile, ma smetterebbero di leggere oltre a ciò che acquistano.
Ci sono solo tre tipi di lettori di fumetti: quelli che non leggono scan, quelli che leggono solo scan e quelli che leggono scan e comprano fumetti. Quelli che non leggono scan non creano nessuna perdita economica. Quelli che leggono solo scan, non creano una perdita economica perché non comprano fumetti. Quelli che leggono scan e comprano anche fumetti, hanno già raggiunto il budget massimo di fumetti che vogliono/possono acquistare e, se togliessero le scan, non aumenterebbero comunque la loro spesa mensile, ma smetterebbero di leggere oltre a ciò che acquistano.
Temo che anche così sia un po' semplicistico come approccio.
Sui primi due gruppi non ho problemi a darti ragione, ma racchiudere tutti gli altri in un gruppo da “spendo il 100% del budget che voglio dedicare ai fumetti e per il resto uso le scan” è assolutamente riduttivo e, credo, fuorviante.
Esiste infatti anche almeno un altro potenziale gruppo, quello che usa le scansioni NON per sostituire le opere preferite ma quelle che piacciono abbastanza, dirottando i soldi risparmiati verso altri interessi e/o beni. Non sono un grandissimo lettore di manga e quei pochi che leggo li compro (anche perché ho la fortuna di poterli considerare ‘spese professionali’, e quindi farmeli rimborsare), ma credo che sia avvenuto lo stesso per me coi film. Prima dell’avvento dello streaming (legale o meno) su internet andavo al cinema una volta al mese; adesso non ci vado praticamente mai. Certo, non sono un cinefilo sfegatato, ma sono sicuro che alcuni (pochi) film li andrei a vedere al cinema se non avessi alternative. Non tutti ovviamente; ma per ogni 10 film che guardo online ce ne sarebbe almeno uno che andrei a vedere in sala se non fosse disponibile. I 100 € di cinema che risparmio in un anno li investo in altro (mentre, senza alternative, andrebberò lì). Credo possa avvenire così anche per i manga.
Le scansioni permettono di fruire di opere che ci piacciono; è sbagliato considerare ogni opera fruita così una mancata vendita (come fanno i produttori, che ovviamente ne hanno tutto l’interesse) ma è altrettanto sbagliato dire che chi ne fruisce non le comprerebbe mai se NON avesse altre possibilità. I budget di spesa di norma non sono vincolanti; se risparmio da qualche parte posso dirottare verso altro.
Esiste infatti anche almeno un altro potenziale gruppo, quello che usa le scansioni NON per sostituire le opere preferite ma quelle che piacciono abbastanza, dirottando i soldi risparmiati verso altri interessi e/o beni.
Ci sono solo tre tipi di lettori di fumetti: quelli che non leggono scan, quelli che leggono solo scan e quelli che leggono scan e comprano fumetti. Quelli che non leggono scan non creano nessuna perdita economica. Quelli che leggono solo scan, non creano una perdita economica perché non comprano fumetti. Quelli che leggono scan e comprano anche fumetti, hanno già raggiunto il budget massimo di fumetti che vogliono/possono acquistare e, se togliessero le scan, non aumenterebbero comunque la loro spesa mensile, ma smetterebbero di leggere oltre a ciò che acquistano.
Temo che anche così sia un po' semplicistico come approccio.
Sui primi due gruppi non ho problemi a darti ragione, ma racchiudere tutti gli altri in un gruppo da “spendo il 100% del budget che voglio dedicare ai fumetti e per il resto uso le scan” è assolutamente riduttivo e, credo, fuorviante.
Esiste infatti anche almeno un altro potenziale gruppo, quello che usa le scansioni NON per sostituire le opere preferite ma quelle che piacciono abbastanza, dirottando i soldi risparmiati verso altri interessi e/o beni. Non sono un grandissimo lettore di manga e quei pochi che leggo li compro (anche perché ho la fortuna di poterli considerare ‘spese professionali’, e quindi farmeli rimborsare), ma credo che sia avvenuto lo stesso per me coi film. Prima dell’avvento dello streaming (legale o meno) su internet andavo al cinema una volta al mese; adesso non ci vado praticamente mai. Certo, non sono un cinefilo sfegatato, ma sono sicuro che alcuni (pochi) film li andrei a vedere al cinema se non avessi alternative. Non tutti ovviamente; ma per ogni 10 film che guardo online ce ne sarebbe almeno uno che andrei a vedere in sala se non fosse disponibile. I 100 € di cinema che risparmio in un anno li investo in altro (mentre, senza alternative, andrebberò lì). Credo possa avvenire così anche per i manga.
Le scansioni permettono di fruire di opere che ci piacciono; è sbagliato considerare ogni opera fruita così una mancata vendita (come fanno i produttori, che ovviamente ne hanno tutto l’interesse) ma è altrettanto sbagliato dire che chi ne fruisce non le comprerebbe mai se NON avesse altre possibilità. I budget di spesa di norma non sono vincolanti; se risparmio da qualche parte posso dirottare verso altro.
1) Uno si fa una VPN e pace.Rimangono comunque ad oggi alcuni problemi fondamentali:
1) La disponibilità: non tutto è disponibile nel proprio paese. Banalmente Bleach non è disponibile in Italia. Non c'è modo di guardarlo senza passare per sistemi pirata.
2) La qualità: Avevo iniziato a comprare i manga in digitale, poi ho visto che la risoluzione delle scan è bassissima. Inferiore ai siti gratuiti come quello della shueisha per intenderci.
3) L'offerta di un servizio adeguato: per gli anime Crunchy sta diventando un vero punto di riferimento, ma per i manga manca ancora una piattaforma seria per chi vorrebbe un abbonamento.
Questo caso rientra esattamente nella categoria "leggo scan e compro fumetti". Se io ho a disposizione 100 euro al mese da spendere in fumetti, l'esistenza o meno delle scan non fa aumentare la mia disponibilità economica. Tu dai per scontato che una persona sia disposta a pagare di più solo perché non riesce a trovare un dato bene d'intrattenimento gratuito. Questa è una fallacia argomentativa.
1) Uno si fa una VPN e pace.
Magari entra pure nella forma mentis che non tutto deve essere doppiato o subbato per essere fruito. Tutto nella più limpida legalità
1) Uno si fa una VPN e pace.
Magari entra pure nella forma mentis che non tutto deve essere doppiato o subbato per essere fruito. Tutto nella più limpida legalità
2)Come sopra per il fattore della barriera linguistica e si prende l'ebook.
Purtroppo Comixology è imploso ma un'altra app tipo Shueisha no, come quella di Kodansha USA si.
3)Ovviamente sul che esistano quelle piattaforme di manga in stream con il sistema a gettoni perfettamente d'accordo che sia una puttanata, tu non dovresti pagare 1€ a capitolo.
Nel senso i costi vanno ragionati meglio ma appunto il problema strutturale e nella risposta al primo punto.
In realtà è proprio questo il punto. Una persona di norma non ha "100 euro" (o cifra X) per i fumetti, ma ha una cifra che spende per le passioni / intrattenimento. A causa di ciò, visto che alcune esperienze sono fungibili, abbassare una soglia permette di alzarne un'altra.
Certo, ci sono i collezionisti. Ma c'è anche chi compra qualcosa per leggerlo una volta sola... e questo vale per libri, manga e così via. Il collezionista vuole il fumetto cartaceo, il lettore occasionale prende la scansione quando, IN ALCUNI CASI, avrebbe comprato. Sai quanti libri ho comprato io per leggerli una volta e tenerli a casa? Se li avessi trovati in una biblioteca comoda non li avrei presi. Il tutto è equivalente. Il collezionista NON prende scansioni. Chi vuole leggere ma NON colleziona e NON è appassionato, non è detto che non compri mai. Ma sicuramente se ci sono le scansioni ha un incentivo a non farlo. Tutto qua.
Mettere il budget "intrattenimento" tutto insieme è sbagliato perché le diverse forme di intrattenimento le mettiamo in ordine gerarchico.
Il tuo argomento qui sopra è, invece, relativo a una persona che legge solo scan attualmente e che comincerebbe a comprare più fumetti se diventassero irreperibili.
Facciamo un esempio: una persona che legge scan oggi spende 50 euro in cinema e 50 euro in fumetti. Le scan diventano irreperibili. Secondo te la persona allora deciderebbe di spendere 30 in cinema e 70 in fumetti, per esempio. Ma questo può accadere solo se la persona decide contestualmente che il cinema si merita meno attenzione economica dei fumetti. Quindi ora tu dovresti dimostrare che togliere le scan fa aumentare nella gerarchia personale delle persone il valore dei fumetti a discapito delle altre forme di intrattenimento.
1) Uno si fa una VPN e pace.
Le VPN non sono consentite dalla maggior parte dei servizi in streaming legali. Se vogliamo fare i paladini della legalità al 100% non puoi usare VPN. Però puoi prendere l'aereo e andare dove è disponibile e guardarla. Per quanto riguarda "non tutto deve essere doppiato o subbato": stai proponendo di impararsi una lingua per una serie tv/anime/manga?
Non sono io quello che ha scritto il post commentato, ma personalmente credo che se si vuole rimanere nella piena legalità, l'unica cosa da fare sia accettare che NON tutti i contenuti siano disponibili per sé, cosa legittima, anche se fastidiosa.
In un mondo ideale tutto dovrebbe essere fruibile da tutti e a prezzi calmierati (quantomeno quando si parla di cultura); nel mondo reale, dobbiamo fare i conti con vari limiti.
Marco ama le serie A, B, e C e le compra. Gli piace leggere anche le serie D, E, ed F, ma meno di quanto gli piacciano le prime tre. Se ha la possibilità di accedere alle scansioni può leggerle tutte senza problemi e nel frattempo andare al cinema una volta a settimana. Se invece le scansioni non ci sono, ha varie possibilità.
Può decidere di acquistare solo A, B, e C, andare al cinema come suo solito e rinunciare alle serie D, E, e F.
Può decidere di ridurre il cinema, andandoci solo una volta ogni quindici giorni e coi soldi che risparmia comprare A, B, C, e D.
Può togliere il cinema e magari permettersi anche la serie E.
Io trovo assurdo dire che uno che ama i fumetti li colleziona... Per un certo tempo della mia vita ho collezionato libri che non ho letto e da cui poi mi sono separato perdendo i soldi spesi: io amo i libri, ma ho comprato libri di poesie che mi hanno annoiato e pure ho continuato perché faceva fine. Chi ama un fumetto lo legge! Chi ama un libro lo legge e non lo tiene con se aspettando di leggerlo fra venti trent'anni continuando nel frattempo ad ampliare la sua biblioteca di cose che occupano spazio e costano denaro
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Poi concordo con chi sostiene che si parla di mancati guadagni ma in realtà non possono essere dati per certi… i casi come sopra sarebbero comunque non la maggioranza quindi di certo se da domani la pirateria non esistesse più molti semplicemente non comprerebbero manga ne’ anime.
La soluzione perfetta non esiste ma di certo gli aumenti di prezzi non stanno certo portando nella direzione che si vorrebbe (nonostante il boom degli ultimi anni)