Brava Star, è sempre un bene avvicinare a un tema importante le persone attraverso opere di un'altra cultura, in questo caso americana direi...

Stupende e lodevoli iniziative v

Domani avevo proprio in programma di passare in libreria, vedrò se riesco ad farmelo ordinare "I want to be the wall"

Rainbow washing. Impossibile prenderli sul serio quando ci sono interessi economici dietro che li spingono a vendere di tutto (i BL poi non sono letture LGBT+) sfruttando l'evento. Altro che lodevole iniziativa!

I WANT TO BE THE WALL. visto che è finito e ha pochi volumi ci faccio un pensiero

Rainbow washing. Impossibile prenderli sul serio quando ci sono interessi economici dietro che li spingono a vendere di tutto (i BL poi non sono letture LGBT+) sfruttando l'evento. Altro che lodevole iniziativa!

I BL sono cambiati rispetto al passato, o perlomeno finalmente arrivano anche da noi volumi di più ampio respiro. Our not so lonely planet per esempio tratta (fra le tante) la tematica del matrimonio omosessuale e la sua assenza in Giappone, il riconoscimento delle coppie lgbt (con differenze fra quello a cui sono abituati i protagonisti giapponesi e quello che vedono nelle varie nazioni viaggiando) e l'identità di genere.

Poi è ovvio che non si parla di saggi o testi universitari, né hanno la pretesa di esserlo, ma adottando criteri così rigidi allora sotto l'etichetta lgbt non bisognerebbe pubblicare neanche prodotti come chessò, Heartstopper

Rainbow washing. Impossibile prenderli sul serio quando ci sono interessi economici dietro che li spingono a vendere di tutto (i BL poi non sono letture LGBT+) sfruttando l'evento. Altro che lodevole iniziativa!

I BL sono cambiati rispetto al passato, o perlomeno finalmente arrivano anche da noi volumi di più ampio respiro. Our not so lonely planet per esempio tratta (fra le tante) la tematica del matrimonio omosessuale e la sua assenza in Giappone, il riconoscimento delle coppie lgbt (con differenze fra quello a cui sono abituati i protagonisti giapponesi e quello che vedono nelle varie nazioni viaggiando) e l'identità di genere.

Poi è ovvio che non si parla di saggi o testi universitari, né hanno la pretesa di esserlo, ma adottando criteri così rigidi allora sotto l'etichetta lgbt non bisognerebbe pubblicare neanche prodotti come chessò, Heartstopper

La cosa non cambia. Quanti titoli ci sono che veramente possono essere considerati seriamente LGBT nella collana queer? Due, forse tre. My son addirittura non fa parte della collana ad esempio, poco mi interessano i motivi, come se per star ci fossero storie e storie. Poi vedi citati nelle live boys' love come On or Off o quello della Kotetsuko tra i titoli a rappresentanza LGBT e ti cascano proprio le braccia. Vero che oggi il genere si sta evolvendo con trame più serie e realistiche, ma sempre yaoi sono, salvo rarissime eccezioni e magari non sono neppure pubblicate su riviste BL.
Promuovere iniziative con regali e regalini che spingono ad acquistare, sull'onda dell'arcobaleno, come lo si definirebbe? Se c'è del profitto, e c'è, è tutta fuffa.

Sicuramente prenderò I want to be the wall, lo avevo già in lista.

Mi stupisce vedere che Star non abbia citato l’uscita del quinto volume di Vanishing my first love, che personalmente ritengo il migliore tra quelli che ho letto.

I Want to be the Wall penso che lo proverò sicuramente, mi sembra sia interessante che potenzialmente carino

Molto coerente e credibile ora che è stata acquistata da Mondadori sapendo chi c'è a gestire l'azienda

Molto coerente e credibile ora che è stata acquistata da Mondadori sapendo chi c'è a gestire l'azienda

Marina Berlusconi che non ha mai espresso la sua opinione su nulla salvo i piani aziendali?