Durante il recente viaggio in Giappone, lo staff di AnimeClick ha potuto incontrare l'animatrice, character designer e direttrice dell'animazione Terumi Nishii, che ha lavorato ad opere famose ed amate come Mawaru Penguindrum, Jujutsu Kaisen, Le bizzarre avventure di JoJo: Diamond is Unbreakable, e possiamo vedere il suo lavoro nella stagione anime corrente in Rurouni Kenshin: Meiji Kenkaku Romantan, poiché è stata lei ad aver adattato il character design del manga per l'animazione.
I nostri prodi non si sono lasciati sfuggire l'occasione per porle qualche domanda, soprattutto riguardo la NAFCA, la Nippon Film Culture Association, un'associazione di recente fondazione che si vuole occupare delle pessime condizioni lavorative che devono sopportare gli animatori, soprattutto i giovani professionisti, come tristemente sappiamo.
Sono riusciti anche a scambiare due parole con Nasuka-sensei, che si occupa del design degli abiti storici in Rurouni Kenshin: un ruolo di cui si sa poco e che abbiamo voluto esplorare con lei.
Di seguito vi riportiamo l'intervista.
Abbiamo visto molti cambiamenti negli ultimi anni, anche a livello qualitativo.
In Italia abbiamo un’idea di animazione eccellente negli anni ‘80 e ‘90, ora non tutto ci sembra così bello. Cosa ci può dire riguardo la situazione attuale dell’industria dell’animazione giapponese?
Adesso gli anime sono aumentati tantissimo di numero. Le persone sono tutte sparse qua e là e i professionisti veramente bravi sono pochi.
E quindi si ricorre all’outsourcing all’estero?
Siccome ora gli anime sono molti e ci sono pochi professionisti qui, bisogna rivolgersi all’estero per cercare degli animatori. Peccato che spesso siano esordienti e quando vengono ingaggiati non c'è tempo di dar loro una formazione adeguata.
La NAFCA cosa si propone di fare per risolvere la situazione?
Come ho detto, c’è il problema che non riusciamo a formare i giovani animatori. Per questo la NAFCA vuole fornire dei libri che gli permettano di imparare da soli, visto che hanno molto bisogno di lavorare ma manca il tempo per impratichirsi sul campo. Gli altri problemi da affrontare sono i salari bassi e i paletti posti agli animatori anziani. Chi lascia il posto non può più lavorare liberamente perché le varie opere sono di proprietà dell’azienda.
Ci giungono voci di animatori costretti a dormire in ufficio? Come può la NAFCA risolvere queste situazione?
Adesso non ci sono più persone che dormono in ufficio, ma solo perché dal COVID… dormono a casa loro. Siccome però anche i giovani lavorano da casa non possono confrontarsi direttamente con i veterani, e come detto non possono imparare.
Ora sono tutti freelance o ci sono ancora animatori dipendenti dell’azienda?
Per quanto riguarda i nuovi, direi che dipende. Dipende perché solo quelli veramente bravi vengono assunti dall'azienda.
Oggi siamo stati alla Tatsunoko Production e ci hanno detto che non ci sono più animatori in studio...
Ora sono tutti abituati a lavorare da casa. I più anziani sono contenti perché si scocciano ad andare in azienda. Ma come dicevamo, in questo modo i giovani non possono imparare dagli esperti.
Com’è cambiato il suo modo di lavorare dagli inizi ad oggi?
Ora lavoro con un sacco di gente che non conosco, che non ho mai nemmeno visto in faccia. Mi diverto decisamente meno.
Come funziona il suo ruolo di sakkan (Sakuga-kantoku, direttrice delle animazioni) e come dà indicazioni agli animatori?
Il sakkan semplicemente controlla che i disegni fatti da altri siano ben realizzati o conformi allo stile scelto.
In media quanto ci mettete a finire un episodio?
Vorrei che ci mettessimo tre mesi ma alla fine ci dobbiamo mettere un mese e mezzo.
Si riesce a vivere con questo lavoro?
Gli animatori guadagnano in base a quanto sono bravi, come nel mondo dello spettacolo. Ovviamente il problema sono i nuovi: devono lavorare e studiare tantissimo, e non hanno il tempo di farlo. In più guadagnano pochissimo.
Pensa che le intelligenze artificiali in futuro costituiranno un problema per l'industria dell'animazione?
Dipende. C’è chi pensa che possano essere d’aiuto e c’è chi pensa che toglieranno il lavoro agli animatori. Ma al momento non se ne sta facendo molto uso quindi non si sa bene cosa succederà. Potrebbero aiutare o ostacolare, dipende dall’uso che se ne farà.
Cosa ne pensa della Computer Grafica che si usa tanto, oggigiorno? Trova interessante partecipare alle opere che ne fanno largo uso?
Il discorso è semplice: se mi interessa la serie allora trovo anche interessante lavorarci, altrimenti… no.
Qual è la serie più bella a cui ha lavorato e quella che non ha particolarmente apprezzato?
Non saprei, in realtà sono legata a tutte.
Nasuka-sensei, com’è lavorare sugli abiti degli anime?
Sto lavorando agli abiti per la serie Rurouni Kenshin. Kenshin già ha un manga a farmi da riferimento e cerco di essere il più fedele possibile all'opera originale. Però ho studiato gli abiti dell’epoca Meiji, so quindi come essere storicamente accurata.
Anche voi lavorate in digitale o fate ancora qualcosa a matita?
Lavoro con l’Ipad. Non si fa quasi più niente a mano.
Nishii-sensei, come vede il fatto che l’animazione stia diventando internazionale? E cosa ne pensa del rapporto sui social con i fan occidentali, abituati ad un certo tipo di scambi con i creatori?
Non li vedo di buon occhio perché la motivazione degli autori viene meno.
E non si può fare nulla per proteggere gli animatori? In America stanno scioperando, è così utopistico pensare ad uno sciopero?
Non esiste un sindacato che ci permetta di farlo.
La NAFCA potrebbe aiutare in questo?
Non c’è un sindacato e non facciamo sciopero da quarant’anni. Lo stesso vale per il mondo dello spettacolo. E siccome non abbiamo mai scioperato, i giovani non sanno materialmente cosa fare per indire uno sciopero. Non c’è n'è proprio la concezione.
In Occidente i fan dell’animazione giapponese sono molto numerosi: come possiamo esservi d’aiuto, anche economicamente?
Adesso nel mondo degli anime, ma non solo, si sta muovendo qualcosa per unirci. C’è stata l’idea del crowdfunding, ma chi dona lo fa per ricevere qualcosa. Peccato che gli animatori non abbiano i diritti delle opere a cui lavorano, per cui non avrebbero nulla da dare in cambio dei soldi.
È chiaro che se metto in vendita un disegno originale di un mio personaggio non è così interessante come un disegno di qualcosa di famoso cui ho lavorato.
Anche dall’estero come può un aspirante animatore imparare il lavoro?
Ci sono delle scuole ma non sono ottimali, non basta solo disegnare e saper realizzare il movimento. Bisogna lavorare sull’opera, andare sul posto e imparare dai più bravi.
La NAFCA si rivolge anche agli animatori stranieri che lavorano per il Giappone?
Certo, vorremmo rivolgerci anche a loro.
È vero che la Cina sta rubando gli animatori al Giappone perché paga di più?
È vero che lavoriamo anche per la Cina, ma lavoriamo tantissimo per il Giappone.
Ha tempo di guardare anime?
Assolutamente no, ma quando posso guardo quelli di cui si parla di più anche per confrontare il mio lavoro con quello fatto da altri.
Ma fate uso di siti specifici per confrontare singole scene di animazione?
No, anche perché non trovo sensato guardare solo la scena singola. Penso che il bello degli anime stia nella storia. Vedere solo una piccola scena sarebbe come vedere il "best of" di un incontro sportivo senza averlo seguito per intero. Semplicemente non è la stessa cosa.
Pensa di venire in Italia o all’estero?
Mi piacerebbe venire l’anno prossimo.
Negli eventi italiani vengono perlopiù mangaka e pochissimi animatori, per cui si sa poco di questo mondo. Oggi grazie ai siti come Crunchyroll la gente sta riscoprendo gli anime che sono mancati per due anni dai palinsesti italiani.
È un vero peccato. Prima facevamo molti più anime, anche perché costava molto meno.
Allora grazie mille e l’aspettiamo in Italia!
AnimeClick ha già avuto la fortuna di poterla incontrare in occasione dell'Hanami Manga Festival e potete vedere l'incontro QUI.
Le immagini sono prese dall'account personale Twitter di Terumi Nishii.
I nostri prodi non si sono lasciati sfuggire l'occasione per porle qualche domanda, soprattutto riguardo la NAFCA, la Nippon Film Culture Association, un'associazione di recente fondazione che si vuole occupare delle pessime condizioni lavorative che devono sopportare gli animatori, soprattutto i giovani professionisti, come tristemente sappiamo.
Sono riusciti anche a scambiare due parole con Nasuka-sensei, che si occupa del design degli abiti storici in Rurouni Kenshin: un ruolo di cui si sa poco e che abbiamo voluto esplorare con lei.
Di seguito vi riportiamo l'intervista.
Abbiamo visto molti cambiamenti negli ultimi anni, anche a livello qualitativo.
In Italia abbiamo un’idea di animazione eccellente negli anni ‘80 e ‘90, ora non tutto ci sembra così bello. Cosa ci può dire riguardo la situazione attuale dell’industria dell’animazione giapponese?
Adesso gli anime sono aumentati tantissimo di numero. Le persone sono tutte sparse qua e là e i professionisti veramente bravi sono pochi.
E quindi si ricorre all’outsourcing all’estero?
Siccome ora gli anime sono molti e ci sono pochi professionisti qui, bisogna rivolgersi all’estero per cercare degli animatori. Peccato che spesso siano esordienti e quando vengono ingaggiati non c'è tempo di dar loro una formazione adeguata.
La NAFCA cosa si propone di fare per risolvere la situazione?
Come ho detto, c’è il problema che non riusciamo a formare i giovani animatori. Per questo la NAFCA vuole fornire dei libri che gli permettano di imparare da soli, visto che hanno molto bisogno di lavorare ma manca il tempo per impratichirsi sul campo. Gli altri problemi da affrontare sono i salari bassi e i paletti posti agli animatori anziani. Chi lascia il posto non può più lavorare liberamente perché le varie opere sono di proprietà dell’azienda.
Ci giungono voci di animatori costretti a dormire in ufficio? Come può la NAFCA risolvere queste situazione?
Adesso non ci sono più persone che dormono in ufficio, ma solo perché dal COVID… dormono a casa loro. Siccome però anche i giovani lavorano da casa non possono confrontarsi direttamente con i veterani, e come detto non possono imparare.
Ora sono tutti freelance o ci sono ancora animatori dipendenti dell’azienda?
Per quanto riguarda i nuovi, direi che dipende. Dipende perché solo quelli veramente bravi vengono assunti dall'azienda.
Oggi siamo stati alla Tatsunoko Production e ci hanno detto che non ci sono più animatori in studio...
Ora sono tutti abituati a lavorare da casa. I più anziani sono contenti perché si scocciano ad andare in azienda. Ma come dicevamo, in questo modo i giovani non possono imparare dagli esperti.
Com’è cambiato il suo modo di lavorare dagli inizi ad oggi?
Ora lavoro con un sacco di gente che non conosco, che non ho mai nemmeno visto in faccia. Mi diverto decisamente meno.
Come funziona il suo ruolo di sakkan (Sakuga-kantoku, direttrice delle animazioni) e come dà indicazioni agli animatori?
Il sakkan semplicemente controlla che i disegni fatti da altri siano ben realizzati o conformi allo stile scelto.
In media quanto ci mettete a finire un episodio?
Vorrei che ci mettessimo tre mesi ma alla fine ci dobbiamo mettere un mese e mezzo.
Si riesce a vivere con questo lavoro?
Gli animatori guadagnano in base a quanto sono bravi, come nel mondo dello spettacolo. Ovviamente il problema sono i nuovi: devono lavorare e studiare tantissimo, e non hanno il tempo di farlo. In più guadagnano pochissimo.
Pensa che le intelligenze artificiali in futuro costituiranno un problema per l'industria dell'animazione?
Dipende. C’è chi pensa che possano essere d’aiuto e c’è chi pensa che toglieranno il lavoro agli animatori. Ma al momento non se ne sta facendo molto uso quindi non si sa bene cosa succederà. Potrebbero aiutare o ostacolare, dipende dall’uso che se ne farà.
Cosa ne pensa della Computer Grafica che si usa tanto, oggigiorno? Trova interessante partecipare alle opere che ne fanno largo uso?
Il discorso è semplice: se mi interessa la serie allora trovo anche interessante lavorarci, altrimenti… no.
Qual è la serie più bella a cui ha lavorato e quella che non ha particolarmente apprezzato?
Non saprei, in realtà sono legata a tutte.
Nasuka-sensei, com’è lavorare sugli abiti degli anime?
Sto lavorando agli abiti per la serie Rurouni Kenshin. Kenshin già ha un manga a farmi da riferimento e cerco di essere il più fedele possibile all'opera originale. Però ho studiato gli abiti dell’epoca Meiji, so quindi come essere storicamente accurata.
Anche voi lavorate in digitale o fate ancora qualcosa a matita?
Lavoro con l’Ipad. Non si fa quasi più niente a mano.
Nishii-sensei, come vede il fatto che l’animazione stia diventando internazionale? E cosa ne pensa del rapporto sui social con i fan occidentali, abituati ad un certo tipo di scambi con i creatori?
Non li vedo di buon occhio perché la motivazione degli autori viene meno.
E non si può fare nulla per proteggere gli animatori? In America stanno scioperando, è così utopistico pensare ad uno sciopero?
Non esiste un sindacato che ci permetta di farlo.
La NAFCA potrebbe aiutare in questo?
Non c’è un sindacato e non facciamo sciopero da quarant’anni. Lo stesso vale per il mondo dello spettacolo. E siccome non abbiamo mai scioperato, i giovani non sanno materialmente cosa fare per indire uno sciopero. Non c’è n'è proprio la concezione.
In Occidente i fan dell’animazione giapponese sono molto numerosi: come possiamo esservi d’aiuto, anche economicamente?
Adesso nel mondo degli anime, ma non solo, si sta muovendo qualcosa per unirci. C’è stata l’idea del crowdfunding, ma chi dona lo fa per ricevere qualcosa. Peccato che gli animatori non abbiano i diritti delle opere a cui lavorano, per cui non avrebbero nulla da dare in cambio dei soldi.
È chiaro che se metto in vendita un disegno originale di un mio personaggio non è così interessante come un disegno di qualcosa di famoso cui ho lavorato.
Anche dall’estero come può un aspirante animatore imparare il lavoro?
Ci sono delle scuole ma non sono ottimali, non basta solo disegnare e saper realizzare il movimento. Bisogna lavorare sull’opera, andare sul posto e imparare dai più bravi.
La NAFCA si rivolge anche agli animatori stranieri che lavorano per il Giappone?
Certo, vorremmo rivolgerci anche a loro.
È vero che la Cina sta rubando gli animatori al Giappone perché paga di più?
È vero che lavoriamo anche per la Cina, ma lavoriamo tantissimo per il Giappone.
Ha tempo di guardare anime?
Assolutamente no, ma quando posso guardo quelli di cui si parla di più anche per confrontare il mio lavoro con quello fatto da altri.
Ma fate uso di siti specifici per confrontare singole scene di animazione?
No, anche perché non trovo sensato guardare solo la scena singola. Penso che il bello degli anime stia nella storia. Vedere solo una piccola scena sarebbe come vedere il "best of" di un incontro sportivo senza averlo seguito per intero. Semplicemente non è la stessa cosa.
Pensa di venire in Italia o all’estero?
Mi piacerebbe venire l’anno prossimo.
Negli eventi italiani vengono perlopiù mangaka e pochissimi animatori, per cui si sa poco di questo mondo. Oggi grazie ai siti come Crunchyroll la gente sta riscoprendo gli anime che sono mancati per due anni dai palinsesti italiani.
È un vero peccato. Prima facevamo molti più anime, anche perché costava molto meno.
Allora grazie mille e l’aspettiamo in Italia!
AnimeClick ha già avuto la fortuna di poterla incontrare in occasione dell'Hanami Manga Festival e potete vedere l'incontro QUI.
Le immagini sono prese dall'account personale Twitter di Terumi Nishii.
Lavoro con l’Ipad. Non si fa quasi più niente a mano."
E qui mi viene lo sconforto. Io che sono estremamente affezionato al modo di disegnare tradizionale. Faccio i Cel ed è stupendo quando li finisco. Sono delle vere e proprie opere d'arte. Capisco che usare il computer sia più veloce e meno faticoso ma, secondo me, i cel sarebbero stati delle miniere d'oro per gli studi di animazione se fossero stati venduti in modo legale e con criterio. Basta vedere che prezzi hanno raggiunto certi cel di serie famose.
Anche io sono aggezionato ai disegni a matita, fino a quando non ho visto gli ultimi numeri di Berserk credevo che il digitale avesse più problemi della matita tradizionale.
"Nishii-sensei, come vede il fatto che l’animazione stia diventando internazionale? E cosa ne pensa del rapporto sui social con i fan occidentali, abituati ad un certo tipo di scambi con i creatori?
Non li vedo di buon occhio perché la motivazione degli autori viene meno."
Praticamente negli anni 80 pensavano che bastava lo spirito di sacrificio per rimanere classe media e poi è scoppiata la bolla speculativa 10 anni dopo, ma in 30 esattamente in Giappone come si campa? Gli animatori hanno tutti famiglie benestanti che riescono a mantenerli mentre fanno i free lancer?
O si ammazzano di lavoro nelle black society e vivono in un loculo a 400€ al mese
Anchio! Se qualcuno dello staff può illuminarci, sarei davvero grato. Mi interessa molto questo genere di opionioni da una veterana come nishii, thanks!
Perchè molte volte vengono insultati o criticati dai fan , in particolare quelli stranieri, e questo intacca parecchio la loro fiducia...se calcolate i sacrifici, il fatto che sia un lavoro poco pagato e con scadenze il più delle volte ravvicinate...una vita molto pesante che certo i "fan" possono rendere ancora più snervante
Non è la stessa cosa, ma lavorando nel campo di videogiochi, penso di capire questa questione. Tuttavia, non saprei se i più "cattivi" siano veramente i "fan" dei vari paesi europei ed americani. Ora, non posso dire con esattezza per il Giappone, dato che ho sentito solo storie, ma per la Corea (dove ci vivo e lavoro), posso dirvi che anche i "fan" coreani possono essere abbastanza crudeli e a loro si aggiungono anche i cinesi fluenti nella lingua del paese in questione. Cmq, anche per il Giappone, ogni volta che sento di casi di suicidio di persone di successo a causa di commenti orribili, non è che si tratta di commenti provenienti "dall'estero".
Secondo me, forse, è propio il modo stesso in cui i fan nei paesi "occidentali" si aspettano un'interazione quasi immediata, mentre in Giappone, magari, gli autori e i dipendenti delle aziende, per lungo tempo, non erano disponibili al pubblico allo stesso modo. Quindi la pressione di dover rispondere e interagire (che sono pure tutte distrazioni dal lavoro effettivo) immagino sia aumentata esponenzialmente.
Curioso, a volte non sembra ci sia stata una riduzione delle proposte nei 4 palinesti annuali, forse meno film.
Grazie mille!
"due parole con Nasuka-sensei, che si occupa del design degli abiti storici in Rurouni Kenshin: un ruolo di cui si sa poco e che abbiamo voluto esplorare con lei.
Però ho studiato gli abiti dell’epoca Meiji, so quindi come essere storicamente accurata."
♥♥♥
"In media quanto ci mettete a finire un episodio?
Vorrei che ci mettessimo tre mesi ma alla fine ci dobbiamo mettere un mese e mezzo."
Anche io vorrei che ci mettessero tre mesi T____T
Comunque Nishii deve avere un bel caratterino, in alcune risposte sembrava proprio non aver voglia di rispondere, 😅 la cosa mi ha fatto sorridere.
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