Giovedì entrambe le società hanno convocato una conferenza stampa urgente, con il direttore rappresentativo e operativo di Nippon TV, Yoshikuni Sugiyama, e il presidente e co-fondatore di Ghibli, Toshio Suzuki, che hanno annunciato reciprocamente l'acquisizione. Durante la conferenza stampa, Suzuki ha ammesso che la ricerca infruttuosa di un "successore" che potesse in futuro prendere il posto dei co-fondatori dello studio è stata ciò che convinto e spinto per l'acquisizione. Suzuki ha fatto notare che il regista premio Oscar, Hayao Miyazaki, ha 82 anni e Suzuki stesso 75. Il figlio di Miyazaki, Goro Miyazaki, ha avuto nel tempo varie richieste per diventare il successore alla guida dello studio, tutte rifiutate.
Rifiuti graditi dal padre, a quanto pare mai favorevole all'ascesa del figlio.
NTV era in trattative con Ghibli per una possibile acquisizione già dallo scorso anno.
Ghibli e lo stesso Hayao Miyazaki hanno una lunga relazione con NTV, che risale alla messa in onda di Nausicaä della Valle del Vento sull'allora nuovo blocco di programmazione di film di NTV "Kinyō Roadshow" nel 1985. I film di Miyazaki da allora sono andati in onda regolarmente su NTV e la stessa ha ospitato a lungo il sito web ufficiale di Ghibli.
Per comprendere meglio l'impatto dell'acquisizione dello Studio Ghibli da parte di Nippon Television Holdings, è essenziale osservare il profilo di questa azienda. Nippon Television Holdings è una filiale quotata in borsa di The Yomiuri Shimbun Holdings, il più grande conglomerato mediatico del Giappone per fatturato, che si colloca appena dietro Sony . È parte integrante del principale ramo televisivo di Yomiuri, insieme a Yomiuri Telecasting Corporation, la filiale principale della regione del Kansai, che detiene una quota del 6,4% nella società. Inoltre, Nippon Television Holdings possiede Hulu Japan, precedentemente parte del servizio di streaming americano Hulu.
Tra le più recenti attività, Nippon Television Holdings si è avventurata nei servizi di streaming e nell'intelligenza artificiale per prevedere le valutazioni degli spettatori, mostrando una spinta costante all'innovazione in un panorama dei media in continua evoluzione. Questa acquisizione dello Studio Ghibli segna un'altra pietra miliare nell'evoluzione dell'azienda e apre le porte a potenziali entusiasmanti sinergie tra due giganti del settore.
Fonte consultata:
Animenewsnetwork.com
Da questo punto di vista sarà interessante vedere dove andranno a finire i prodotti Ghibli post accordo con Netflix/Max
?
Cosa? Il significato della frase?
Da dividere in 2:
- la notizia è interessante perchè un conglomerato come NIPPON TV andrà a gestire i prodotti Ghibli da qui in avanti
- l'acquisizione è inevitabile perchè se non ci sarà un post Miyazaki lo studio ghibli diventerà un'azienda fondata sulle IP che possiede e i film che va a distribuire in Giappone.
Non ho capito il discorso dell'"erede".
Se il figlio di Miyazaki vuole seguire altre strade non è che le figure che guideranno l'azienda dovranno necessariamente avere il sangue di qualcuno.
D'altronde anche l'accordo con la Nippon TV non è che cambi qualcosa da quel punto di vista.
E dubito nel mondo dell'animazione nipponica nessuno di alto profilo vorrebbe far parte del futuro della Ghibli.
Erede deve essere letto con il significato di successore, non sotto il punto di vista dell'eredità di sangue.
"E dubito nel mondo dell'animazione nipponica nessuno di alto profilo vorrebbe far parte del futuro della Ghibli"
Ti basta leggere le storie riguardanti i vari registi che sono passati per Ghibli negli ultimi 30 anni per farti una idea del perchè non ci sia la coda per diventare il successore di Miyazaki.
Per esempio Hosoda avrebbe dovuto dirigere Il castello errante di Howl, poi non è proprio andata a finire così.
Allora il destino dello studio rischia di essere già segnato.
In genere l’entrata di un socio, poi di maggioranza, del genere serve soprattutto per portare capitali e/o sanare situazioni economiche (o far guadagnare i vecchi soci/proprietari), ma non risolverebbe il problema “artistico” che rischia di svilupparsi nel prossimo futuro.
E senza quello il futuro stesso che senso ha?
Peccato che, chiuso il capitolo Evangelion, quest'ultimo voglia semplicemente trascorrere il resto della sua carriera girando tokusatsu, che poco si sposano con le produzioni Ghibli.
Io spero vivamente si possa trovare delle nuove persone che ci lavorino e ne proseguano le gesta, ma la situazione è alquanto complicata.
Insomma, tutto ciò mette un po' di tristezza e nostalgia, è come se un'era si stesse concludendo.
Lo studio è de facto morto ormai anni fa, tutte le persone che erano il vecchio Ghibli sono diventati lo studio Ponoc, di nuovo, da anni ormai.
Il nuovo film diretto da Miyazaki sicuramente nei crediti avrà gente assunta a contratto per lavorare al film e fine.
Se si voleva continuare con l'idea dello studio Ghibli, avrebbero dovuto creare delle scuole interne allo studio per la prossima generazione e su questo concetto sia Takahata che Miyazaki sono turbo-conservatori; lo stesso Miyazaki odia a morte—artisticamente parlando—suo figlio.
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