Nella sua prima settimana in streaming, la serie live action di Yu Yu Hakusho si è piazzata al primo posto della classifica globale Top Ten delle serie Netflix non di lingua inglese più viste: il periodo considerato è quello che va dall'11 al 17 dicembre 2023.
Considerando invece tutte le serie, in ogni lingua, il drama tratto dall'omonimo manga di Yoshihiro Togashi si colloca al secondo posto globale.
E' quanto annuncia la stessa Netflix, aggiungendo che il drama ha oltrepassato i 7 milioni di visite totali: nel dettaglio, le cifre si attestano sui 7,7 milioni di visitatori con 32,1 milioni di ore visionate e una media di tempo di screening globale di 4 ore e 11 minuti.
Ricordiamo che la serie ha fatto il suo debutto il 14 dicembre 2023 e si rinviene nella Top Ten di ben 92 nazioni, collocandosi in prima posizione in sette Paesi; nella Top Ten degli Stati Uniti, Yu Yu Hakusho si trova invece in quinta posizione.
Disponibile nel nostro Paese anche con doppiaggio in lingua italiana, Yu Yu Hakusho presenta il quartetto principale interpretato da Takumi Kitamura (Takemichi nel film di Tokyo Revengers, Voglio mangiare il tuo pancreas), Jun Shison, Kanata Hongō e Shūhei Uesugi (One Room Angel), rispettivamente nei panni di Yusuke, Kurama, Hiei e Kuwabara.
La direzione del drama è a cura di Sho Tsukikawa (film de Voglio mangiare il tuo pancreas), su sceneggiatura di Tatsurō Mishima. Ryō Sakaguchi (Il Signore degli Anelli, X-Men) supervisiona gli effetti speciali, mentre Takahito Ouchi (Rurouni Kenshin) dirige le scene d'azione.
Il manga di Yu degli spettri è stato pubblicato in patria dal 1990 al 1994 e che in Italia è edito da Star Comics. Dalla serie è stato tratto anche un adattamento animato in 112 episodi e distribuita anche da noi da Yamato Video.
Fonti consultate:
Anime News Network
Twitter X
Considerando invece tutte le serie, in ogni lingua, il drama tratto dall'omonimo manga di Yoshihiro Togashi si colloca al secondo posto globale.
E' quanto annuncia la stessa Netflix, aggiungendo che il drama ha oltrepassato i 7 milioni di visite totali: nel dettaglio, le cifre si attestano sui 7,7 milioni di visitatori con 32,1 milioni di ore visionate e una media di tempo di screening globale di 4 ore e 11 minuti.
Ricordiamo che la serie ha fatto il suo debutto il 14 dicembre 2023 e si rinviene nella Top Ten di ben 92 nazioni, collocandosi in prima posizione in sette Paesi; nella Top Ten degli Stati Uniti, Yu Yu Hakusho si trova invece in quinta posizione.
Disponibile nel nostro Paese anche con doppiaggio in lingua italiana, Yu Yu Hakusho presenta il quartetto principale interpretato da Takumi Kitamura (Takemichi nel film di Tokyo Revengers, Voglio mangiare il tuo pancreas), Jun Shison, Kanata Hongō e Shūhei Uesugi (One Room Angel), rispettivamente nei panni di Yusuke, Kurama, Hiei e Kuwabara.
La direzione del drama è a cura di Sho Tsukikawa (film de Voglio mangiare il tuo pancreas), su sceneggiatura di Tatsurō Mishima. Ryō Sakaguchi (Il Signore degli Anelli, X-Men) supervisiona gli effetti speciali, mentre Takahito Ouchi (Rurouni Kenshin) dirige le scene d'azione.
Il manga di Yu degli spettri è stato pubblicato in patria dal 1990 al 1994 e che in Italia è edito da Star Comics. Dalla serie è stato tratto anche un adattamento animato in 112 episodi e distribuita anche da noi da Yamato Video.
Fonti consultate:
Anime News Network
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Adattamento e scelte autoriali mi lasciano più dubbioso ma andrebbero giudicate nell'insieme degli episodi, che non so se continuerò mai.
Sarei stato sicuramente più propenso non conoscendo il manga, il che è anche positivo rivolgendosi al grande pubblico.
Ho visto nelle recensioni di questo live action che una critica in merito al live action sia il fatto che abbiano tagliato molto materiale, non la vedrei per forza di cose come una cosa negativa.
Detto questo, come ho scritto nella mia recensione, se non conisci il manga o l'anime di yu yu hakusho il live action lo si segue bene, ma se conisci il manga e anime questo live action di yu yu ti fa letteralmente storcere il naso per un motivo bello grosso, praticamente il 90% della storia di yu yu hakusho non c'è, è arriva alla fine al quinto episodio soltando il 90% della storia.
Al livello di trasposizione da manga a live action è fatto con le chiapp*, è parlo delle storia in sé. Un altró po non lo si può neppure considerare yu yu considerando tutto quello che manca e i cambiamenti.
Con Onepiece si sono presi tutta la calma di questo mondo per adattare ogni saga per ogni stagione del live action, con yu yu hanno condensato malamente tutte le saghe del manga in 5 miseri episodi, è tra l'altro non c'è neppure la parte finale.
Il primo episodio è infatti quello migliore come trasposizione, dal secondo in poi il declino totale, quasi tutto yu yu non c'è.
Per me (in quanto live action di quel tipo) è promosso a pieni voti, vuoi per la maggior parte degli attori azzeccati sui personaggi vuoi perché, al netto dei millemila tagli, è molto più fedele al fumetto di altre serie ispirate ad altri titoli. Peccato per i, soli, 5 episodi. Forse 8 sarebbe stato il numero adatto giusto perché
per me è da 4-5 come voto
Ho rivisto tutta la serie (non so quante volte l'avrò vista) e il telefilm temendo il peggio, ma per fortuna è riuscito a convincermi.
Noto quanto molte critiche sono rivolte all'ovvio, ovvero all'impossibilità di condensare in pochi minuti eventi molto più lunghi, invece bisognerebbe soffermarsi e valutare la riuscita nel sintetizzare gli eventi.
Il rapporto tra
PS. (IMHO) Kazuma Kuwabara rimane il personaggio più sottovalutato della serie.
I 5 episodi sono dovuti al budget limitato. E ci credo perche' ci sono scontri davvero spettacolari e che non pensavo riuscissero a rendere bene in live action (ennesimo segno che con le tecnologie attuali puoi trasporre tutto, basta avere li sordi). Per il resto ho lo stesso giudizio tuo, a cui aggiungo il rammarico per la mancanza del torneo di arti marziali nere, che per ovvi motivi non potra' nemmeno essere ripreso in una seconda stagione (o forse mischiando un po' le cose..... ma non voglio fare spoiler).... Yusuke perfetto, Kuwabara perfetto, cattivi tutti perfetto e pure il piccolo Emma. Non riuscitissimi gli altri comprimari, Hiei davvero troppo mingherlino, non spaventerebbe nemmeno mio nipote di 4 anni. I due toguro fantastici, musiche non pervenute (non me ne ricordo una), regia di livello e non me l'aspettavo, con ottimi piani sequenza. La parte migliore sono le coreografie di arti marziali. Cosa che manca ad esempio in One Piece e che nelle trasposizioni da shonen trovo essenziali.
Recupererò nei prossimi giorni.
Personalmente (da fan storica di Yu Yu Hakusho), non vedo l'ora di iniziarlo.
Nutrivo (e nutro) molte perplessità in merito all'adattamento, ma mi pare di capire che siano stati tutti dissolti, e che l'unica "pecca" se così si può dire, sia la compressione forzata della storia in cinque episodi. Cosa che, per quanto possa lasciare un po' di amarezza, è uno dei passaggi non evitabili di una qualsiasi trasposizione e richiede per forza di cose una certa comprensione e flessibilità di adattamento anche da parte dello spettatore.
Da fan, è ovvio e normale che vorremmo avere tutto, ma sappiamo che i passaggi dalla carta al 2D o al 3D necessariamente implicano tanto lavoro nel mezzo.
Propongo una riflessione: se a farci storcere il naso è solo "la brevità" di per sé stessa o la rielaborazione compressa della trama, allora per principio tutti gli adattamenti da manga a film sarebbero fallimentari in partenza, cosa che non è affatto.
Porto ad esempio Little Sister di Kore'eda, ma ne esistono mille altri: nel film "mancano" diversi elementi essenziali del manga, riguardanti la crescita delle sorelle, che sono stati "ristretti" all'inverosimile, eppure il film riesce a sopperirvi lo stesso in maniera incredibile. Oppure, per restare "in casa" battle shonen di JUMP, si pensi ai film di Rurouni Kenshin, dove dal primo al quinto film molta della storia del manga va per certi versi a farsi benedire, dato che si prendono libertà narrative ampie tagliando saghe, personaggi bellissimi, e si rielabora il tutto inserendo personaggi nuovi, cose che non ci sono nel manga, etc etc. Non per questo i film sono stati bocciati, anzi.
Io sono fan, di norma, della fedeltà narrativa, ma capisco che non è sempre il passaggio obbligato per una trasposizione degna di questo nome.
Preferisco mille volte un live action breve, ma che mi cattura l'essenza dei personaggi, l'atmosfera e la storia, piuttosto che mille episodi che magari rimangono fedelissimi alla trama ma risultano costruiti male su altri aspetti (attori, interpretazione, scene di combattimento, cgi e tutto il resto).
Nulla vieta peraltro che a questi 5 episodi venga fatta seguire un giorno una S2... a questo punto anzi, se gli ottimi risultati di visualizzazione non saranno un fuoco fatuo, perché non sperarci?
Tanto per fare un esempio non sembra una riunione di cosplayer come l' adattamento di One piece.
Tutta la parte action mi è piaciuta, invece la parte della caretterizzaziine dei personaggi no, la sto trovando molto superficiale, gestita in una maniera troppo rapida, forse migliora con gli ultimi 3 episodi, vediamo.
5 episodi per un anime così lungo sono davvero pochissimi, davvero strana questa scelta di comprimere tutto in 5 episodi.
eh è proprio questo il problema secondo me, salvo un retcon degli eventi la S2 se la sono "bruciata" epurando totalmente il torneo delle arti marziali nere. Al di là dell'inevitabile compressione della narrazione, sarebbe stato perfetto concludere questi cinque episodi all'arco di Yukina, e il primo scontro con Toguro, dando più spazio all'addestramento, e lasciare il resto nella S2, che avrebbe così avuto il giusto spazio.
Evidentemente, Netflix non credeva fino in fondo al successo della serie e ha preferito evitare di lasciare un finale aperto. Teoricamente, l'unico modo ora per proseguire è passare all'arco di Sensui, ma lo vedo meno fattibile come adattamento e avrebbe sicuramente meno appeal dei combattimenti classici del torneo, per cui Yu Yu è famoso in America. Quindi secondo me è una buona serie live action, a cui purtroppo hanno tagliato le gambe.
Alcuni di questi con una morale e umanità inusuale e che risulta in alcuni casi intrigante.
Purtroppo non si può dire di tutti i personaggi.
Nello specifico, i primi episodi risultano più piacevoli perchè più densi di storia per trovare poi dei combattimenti avvincenti e concludere con un quinto che in confronto ai precedenti è veramente fiacco.
Storia passabile ma purtroppo non di mio interesse per poter proseguire o vedere quanto diversa è la forma cartacea.
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