Tutto è già deciso. Non importa quanto una persona possa allenarsi, l’impegno e la costanza non hanno senso, le proprie capacità non miglioreranno mai. Chi viene classificato come persona inutile lo sarà per tutta la vita. Bisogna accettarlo, non ci sono sbarre ma questa è una prigione soffocante.
Sarebbe bello fuggire da questa realtà, andare in un altro mondo dove, come nel più classico dei videogiochi, ci si allena per salire di livello, di potenza. Cosa accadrebbe, se invece di andare in un mondo diverso, una persona riuscisse a portare quel sistema nel proprio mondo, per utilizzo personale?
Questa è l’idea base di Solo Leveling, originalmente web novel ideata da Chugong nel 2016 e trasposta in manhwa dal 2018 fino al 2023, e infine adattata in anime nella stagione appena terminata.
"Lo chiamano l'arma più debole dell'umanità".
Il mondo è in costante pericolo per la comparsa di gate misteriosi dal brillante colore azzurro. Una volta entrati, ci si trova di fronte a mostri fortissimi e ricchezze inestimabili. Molte persone, grazie al “risveglio”, hanno ottenuto le capacità per poterli affrontare, mentre per le altre sarebbe solo un suicidio addentrarsi al loro interno.
Questi gate rimangono attivi fino a quando il nemico principale al suo interno, il boss, viene sconfitto. Questo deve succedere anche abbastanza rapidamente, altrimenti, dopo sette giorni dalla loro comparsa, i mostri al loro interno saranno liberi di uscire seminando morte e distruzione. Questi luoghi vengono classificati in base alla forza dei mostri al loro interno, dalla E ai, rarissimi per fortuna, livello S. La loro esistenza costituisce ovviamente un pericolo per l’umanità intera.
Jinwoo Sung è un hunter di livello E, il più basso possibile. Per sostenere le spese delle cure della propria madre, gravemente malata, è costretto a rischiare la vita all’interno di dungeon dove ogni singolo mostro è più forte di lui. Ogni giorno vive quell’incubo, quella frustrazione, di sentirsi una comparsa in un videogioco.
Jinwoo riesce a salvare alcuni di loro, ma questo gesto non lo consola, trovandosi in punto di morte quasi a maledire ogni singola cosa. Sopravvive miracolosamente, anche se non viene mostrato come, ma di certo ha ottenuto un secondo risveglio, molto raro ma possibile, una nuova forza. Eppure, il suo è anomalo: come se vivesse in un videogioco, gli compaiono dei messaggi visibili soltanto a lui. Istruzioni, suggerimenti e soprattutto la possibilità di ottenere livelli superiori.
“Non smettere. Soffri ora e vivi il resto della tua vita come un campione” diceva Muhammad Alì. Il protagonista sembra seguire questo credo in maniera quasi masochistica, continuando a combattere contro mostri sempre più forti.
Nella realtà, molti di noi ricorderanno le tante ore trascorse a “livellare” su giochi come Final Fantasy e simili. L’ideale sarebbe cercare un luogo dove poter incontrare mostri non molto pericolosi e continuare a sconfiggerli fino a diventare dannatamente forte; lo si faceva per gioco, pensate se fosse reale, con la propria vita in ballo. Non esiste possibilità di riprovare dopo esser stati sconfitti, è “game over”, definitivo.
La scrittura non aiuta, anzi affossa in parte l’opera. L’idea di base è buona, la storia interessante, per quanto sarà più chiara soltanto in seguito, ma è come viene gestito il tutto il vero problema. Tralasciando i dialoghi, banali e dimenticabili, a volte lo spettatore non riesce a comprendere quanto accade. Il caso più evidente è nello scontro con Cerberus, dove in realtà l’avversario era meno forte di quanto lo spettatore potesse credere. Un espediente semplice, come la possibilità di vedere il grado dei vari mostri affrontati, avrebbe giovato, togliendo altrimenti, come è accaduto, pathos agli episodi.
Proprio quello viene a mancare almeno in parte, prima o poi: il pathos. La crescita è troppo repentina, semplice, senza vincoli o limiti, ed essendo l’unico a poter salire di livello è chiaro come in poco tempo Jinwoo non avrà rivali neppure tra gli hunter più forti. Jinwoo sembra non avere mai consapevolezza del suo reale potenziale mentre agli spettatori diventa, forse troppo rapidamente, chiaro, percependo in lui una forza infinita.
Nei videogiochi puoi aumentare tutte le statistiche tranne una, il giocatore. La differenza nel gioco è data dalla bravura del giocatore di trovare una strategia vincente a dispetto delle condizioni. Per un giocatore, riuscire a sconfiggere un nemico di livello superiore può essere una grande soddisfazione, ma questo elemento si viene a perdere. Il Jinwoo visto nei primi episodi era un ottimo giocatore, andando avanti diventa uno qualsiasi.
A un certo punto le uniche sfide sono dovute all'imprudenza del protagonista. La sua sicurezza nel non morire è data unicamente dal possedere un oggetto con la capacità di sfuggire da quei luoghi pericolosi, dal “dungeon”, ma un oggetto si può perdere facilmente. Il Jinwoo dei primi episodi non avrebbe mai fatto una cosa tanto stupida. Se fosse stato più cauto, se avesse continuato ad aumentare di livello fino a quanto poteva, fino ai suoi limiti, la storia sarebbe durata meno ma sarebbe stata più coinvolgente.
Notevoli sono le differenze rispetto al manhwa, come l’introduzione prematura dei diversi hunter più forti. A loro viene dato molto più spazio, mentre la controparte cartacea era completamente incentrata sul protagonista. L’adattamento cerca di sopperire alle mancanze dovute alla sceneggiatura, e l’idea potrebbe essere quella giusta, ma dovremo aspettare le prossime serie per ricevere eventuale conferma.
Solo Leveling non è stato certo il primo manhwa a rifarsi ad elementi tipici degli isekai o di protagonisti fortissimi, non ha inventato nulla, ma, grazie soprattutto ai disegni, è stato il primo manhwa mai letto per moltissime persone. Parliamo di sequenze di grande effetto visivo con tavole spesso impressionanti per quanto non particolareggiate. Ogni scontro era serrato, i quei momenti le parole erano poche e mai superflue, il tutto veniva incentrato completamente sull’azione senza intermezzi atti a smorzarla come invece avviene nella visione di alcuni episodi.
L’artefice di tale impresa è Dubu, CEO dello Studio Redice. Nei suoi ultimi anni di vita è riuscito a curare tantissimi e lunghi capitoli mantenendo sempre un livello qualitativo altissimo. Per quanto sofferente di una malattia cronica termina l’opera, morendo a 37 anni non molto tempo dopo, il 23 luglio del 2022.
Il manhwa è edito da Star Comics, e la prima stagione dell'anime copre 45 capitoli, arrivando all’inizio del settimo volume.
Gli allenamenti di Jinwoo influiscono anche a livello fisico. Fino al quarto episodio il suo era un corpo esile, con il taglio degli occhi rotondi, ma a partire dal quinto il fisico acquista massa muscolare e i suoi occhi si fanno più sottili, come a sottolineare un cambiamento anche del suo carattere, del suo stato mentale.
Spinto dall'istinto di sopravvivenza diventa quasi un antieroe, quando posto di fronte a dilemmi morali, in quanto non sempre i mostri hanno una forma aliena, talvolta sono gli esseri umani i peggiori mostri. Il protagonista si interroga su cosa stia diventando, temendo di star perdendo la sua umanità, sa di essere stato costretto a fare scelte estreme. Fino all'ultimo episodio il personaggio evolve, in una direzione ancora una volta oscura e misteriosa.
Sono tanti i misteri dell’opera a partire dal suo personal trainer immaginario, il suo unico compagno in questa avventura è la condensazione del mistero. Nessuno lo vede a parte lui, non sembra consigliarlo nelle scelte ma piuttosto obbligarlo maliziosamente come visto nell'ultimo episodio. Non esistono più gli innocui amici immaginari di una volta.
Tanti misteri, e oltre a quelli più evidenti sulla comparsa improvvisa delle abilità negli esseri umani e di dungeon nel mondo, ce n'è un altro molto importante: cosa è accaduto all’inizio della storia? Come ha fatto Jinwoo a sopravvivere? Non ci viene mostrato, il protagonista non sembra ricordare nulla di quanto avvenuto. Tuttavia, Jinwoo non indaga in maniera approfondita, non ponendosi le giuste domande non cerca risposte, si affida a qualcosa di incomprensibile. Narrata diversamente sarebbe facile mantenere alta l’attenzione su quanto accade, riuscire a incuriosire lo spettatore, mentre concentrandosi sull’azione parte della bellezza della storia si perde.
L’opera si concentra unicamente sul protagonista, ma i vari comprimari riescono nel loro piccolo a ottenere il loro spazio, dai meno forti come nel caso di Chiyul Song e Taeshik Kang, fino agli hunter più forti come Hae-in Cha e soprattutto Jong-In Choi. L’uomo, testimone di una grande pericolo per il mondo intero, ci ricorda di un passato spaventoso da cui è riuscito a stento a fuggire, ma da quel passato non si è ancora usciti e ora minaccia presente e futuro. Uno dei problemi dell’opera è come i vari personaggi secondari risultino inutili, spesso solo un fardello per il protagonista.
L’autore ricorda come giunti al grado S non vi sia un livello superiore, e quindi ipoteticamente ci potrebbe essere un dislivello incredibile tra loro. Può esserci tra loro, oltre al protagonista, qualcuno tanto abile da possedere un’abilità straordinaria, inconcepibile, ma per quanto visto nessuno impressiona, nessuno sembra veramente forte o abile.
Quanto si sia puntato su questa produzione è chiaro se si vanno a guardare i nomi coinvolti per le musiche, composte da Hiroyuki Sawano. Una garanzia, capace di esaltare ogni anime su cui lavora, ricordando come abbia curato le musiche in The Seven Deadly Sins, Aldnoah.Zero, 86 Eighty Six e ovviamente L'attacco dei giganti.
Sawano in un'intervista ha dichiarato come il suo intento sia quello di avvicinarsi al suono ritmico orchestrale tipico dei film statunitensi, riuscendoci, meglio forse di quanto lui stesso creda, dal primo episodio, trasmettendo un senso di paura e inquietudine allo spettatore. Del resto parte integrante della storia sono le OST utilizzate. Tra tutte la più significativa è DARK ARIA <LV2> cantata da Xai. Si ha il piacere di sentirla durante il sesto episodio.
La sigla iniziale "LEveL" di Sawano Hiroyuki[nZk] cantata dai TOMORROW X TOGETHER (“TXT”) viene, in quanto biglietto di visita dell’opera, curata magistralmente risultando accattivante e convincente. A contrapporsi, l'inquietante sigla finale, “request” di krage, già artefice della bellissima ending di Raven of the Inner Palace. La stessa artista afferma in un’intervista come il suo intento, in questa canzone, fosse quello di esprimere il sentimento di disperazione delle persone convinte di essere deboli.
Per quanto concerne il comparto visivo, le animazioni sono state affidate allo studio A-1 Pictures (responsabili, tra le tante opere, in passato, di Sword Art Online, Bugie d'Aprile, Erased, Kaguya-sama: Love is War e più recentemente di Lycoris Recoil, Mashle: Magic and Muscles e Il castello invisibile).
Shunsuke Nakashige è il regista, con una scelta abbastanza coraggiosa in quanto è stato il primo titolo importante per cui gli sia stata affidata la completa direzione. La sua abilità si nota maggiormente quando cura anche lo storyboard, come nel lungo scontro visto nell’episodio 12. Contro uno dei più significativi nemici, l’azione, grazie anche movimenti dinamici impressi della telecamera, viene messa in risalto.
Le animazioni danno il meglio nelle scene d’azione, con coreografie di combattimento in generale di ottima qualità, anche se in maniera non costante, tanto che i primi episodi potrebbero in parte deludere le aspettative. Tra i tanti artefici del lavoro svolto meritano menzione Hirokatsu Maruyama, uno degli animatori principali e direttore delle animazioni dell’episodio 12, capace di dare risalto alla giovane Hae-in Cha a partire dalla sua prima comparsa, diventerà sempre più importante, e Yoshihiro Kanno (ha curato lo storyboard degli episodi 4 e 6, e in generale la direzione delle scene d'azione), in grado di trasmettere forza alle animazioni. Nel sesto episodio, forse uno dei più drammatici, la sua collaborazione con Takashi Sakuma (storyboard e direzione dell'episodio) riesce a dare maggiore energia alle scene.
Molta cura è stata data dalla rappresentazione dei vari mostri, come nel caso dell’enorme ragno apparso nell’episodio 5, disegnato da Mitsuaki Hori.
Sul doppiaggio, la voce originale del protagonista è affidata a Taito Ban (Kurō Kumogakure del recente Under Ninja). Molto energica la sua interpretazione, si direbbe anche troppo in quanto, come lui stesso afferma tramite Moca News, si è sforzato così tanto da essere arrivato a tossire sangue alla fine di una sessione di registrazione, per la precisione del quarto episodio. Da apprezzare in ogni caso anche i suoi tentativi di modificare, a seconda dell’aspetto e crescita del protagonista, il tono di voce, anche cambiando l'altezza del microfono durante le registrazioni.
Tra gli altri doppiatori degna di nota è la presenza di Reina Ueda (Melfina in Black Summoner), che presta la sua voce a Hae-in Cha.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, Federico Campaiola (Sō Hishigata in Summer Time Rendering, e Ray in The Promised Neverland) fa un difficile lavoro sul protagonista, e tra i tanti doppiatori spicca il lavoro di Stefano Broccoletti (Uryū Ishida in Bleach) su Su Jinho Yoo. In generale resta un doppiaggio piuttosto criticato, non eccellendo soprattutto nella scelta dei personaggi minori.
Negli ultimi anni sono molti i manhwa a venire trasposti in anime, dopo i primi, quasi timidi, tentativi il mercato sta avendo sempre più spazio. Lo stesso CEO della Crunchyroll, Rahul Purini, in un'intervista al famoso sito statunitense The Verge parla del successo mediatico di Solo Leveling e di come il progetto sia nato proprio pensando a un pubblico al di fuori del Giappone.
La storia scorre velocissima come l’affondo della lama di Jinwoo Sung in questo travolgente gioco personale, ma giocare troppo potrebbe creare dipendenza soprattutto quando non sai a che gioco stai giocando.
Sarebbe bello fuggire da questa realtà, andare in un altro mondo dove, come nel più classico dei videogiochi, ci si allena per salire di livello, di potenza. Cosa accadrebbe, se invece di andare in un mondo diverso, una persona riuscisse a portare quel sistema nel proprio mondo, per utilizzo personale?
Questa è l’idea base di Solo Leveling, originalmente web novel ideata da Chugong nel 2016 e trasposta in manhwa dal 2018 fino al 2023, e infine adattata in anime nella stagione appena terminata.
"Lo chiamano l'arma più debole dell'umanità".
Il mondo è in costante pericolo per la comparsa di gate misteriosi dal brillante colore azzurro. Una volta entrati, ci si trova di fronte a mostri fortissimi e ricchezze inestimabili. Molte persone, grazie al “risveglio”, hanno ottenuto le capacità per poterli affrontare, mentre per le altre sarebbe solo un suicidio addentrarsi al loro interno.
Questi gate rimangono attivi fino a quando il nemico principale al suo interno, il boss, viene sconfitto. Questo deve succedere anche abbastanza rapidamente, altrimenti, dopo sette giorni dalla loro comparsa, i mostri al loro interno saranno liberi di uscire seminando morte e distruzione. Questi luoghi vengono classificati in base alla forza dei mostri al loro interno, dalla E ai, rarissimi per fortuna, livello S. La loro esistenza costituisce ovviamente un pericolo per l’umanità intera.
Jinwoo Sung è un hunter di livello E, il più basso possibile. Per sostenere le spese delle cure della propria madre, gravemente malata, è costretto a rischiare la vita all’interno di dungeon dove ogni singolo mostro è più forte di lui. Ogni giorno vive quell’incubo, quella frustrazione, di sentirsi una comparsa in un videogioco.
“Imparai a osservare e cogliere ogni opportunità pur di sopravvivere. Forse è per questo che ho capito...”
Un dungeon sconosciuto. Jinwoo e altri sconsiderati si avventurano senza sapere nulla, invogliati solo dalle possibili ricchezze; la morte è in agguato come la verità, i deboli in questo mondo non possono fare nulla.Jinwoo riesce a salvare alcuni di loro, ma questo gesto non lo consola, trovandosi in punto di morte quasi a maledire ogni singola cosa. Sopravvive miracolosamente, anche se non viene mostrato come, ma di certo ha ottenuto un secondo risveglio, molto raro ma possibile, una nuova forza. Eppure, il suo è anomalo: come se vivesse in un videogioco, gli compaiono dei messaggi visibili soltanto a lui. Istruzioni, suggerimenti e soprattutto la possibilità di ottenere livelli superiori.
“Non smettere. Soffri ora e vivi il resto della tua vita come un campione” diceva Muhammad Alì. Il protagonista sembra seguire questo credo in maniera quasi masochistica, continuando a combattere contro mostri sempre più forti.
Nella realtà, molti di noi ricorderanno le tante ore trascorse a “livellare” su giochi come Final Fantasy e simili. L’ideale sarebbe cercare un luogo dove poter incontrare mostri non molto pericolosi e continuare a sconfiggerli fino a diventare dannatamente forte; lo si faceva per gioco, pensate se fosse reale, con la propria vita in ballo. Non esiste possibilità di riprovare dopo esser stati sconfitti, è “game over”, definitivo.
La scrittura non aiuta, anzi affossa in parte l’opera. L’idea di base è buona, la storia interessante, per quanto sarà più chiara soltanto in seguito, ma è come viene gestito il tutto il vero problema. Tralasciando i dialoghi, banali e dimenticabili, a volte lo spettatore non riesce a comprendere quanto accade. Il caso più evidente è nello scontro con Cerberus, dove in realtà l’avversario era meno forte di quanto lo spettatore potesse credere. Un espediente semplice, come la possibilità di vedere il grado dei vari mostri affrontati, avrebbe giovato, togliendo altrimenti, come è accaduto, pathos agli episodi.
Proprio quello viene a mancare almeno in parte, prima o poi: il pathos. La crescita è troppo repentina, semplice, senza vincoli o limiti, ed essendo l’unico a poter salire di livello è chiaro come in poco tempo Jinwoo non avrà rivali neppure tra gli hunter più forti. Jinwoo sembra non avere mai consapevolezza del suo reale potenziale mentre agli spettatori diventa, forse troppo rapidamente, chiaro, percependo in lui una forza infinita.
Nei videogiochi puoi aumentare tutte le statistiche tranne una, il giocatore. La differenza nel gioco è data dalla bravura del giocatore di trovare una strategia vincente a dispetto delle condizioni. Per un giocatore, riuscire a sconfiggere un nemico di livello superiore può essere una grande soddisfazione, ma questo elemento si viene a perdere. Il Jinwoo visto nei primi episodi era un ottimo giocatore, andando avanti diventa uno qualsiasi.
“Questo vuol dire che io sono in grado di ucciderti”.
A un certo punto le uniche sfide sono dovute all'imprudenza del protagonista. La sua sicurezza nel non morire è data unicamente dal possedere un oggetto con la capacità di sfuggire da quei luoghi pericolosi, dal “dungeon”, ma un oggetto si può perdere facilmente. Il Jinwoo dei primi episodi non avrebbe mai fatto una cosa tanto stupida. Se fosse stato più cauto, se avesse continuato ad aumentare di livello fino a quanto poteva, fino ai suoi limiti, la storia sarebbe durata meno ma sarebbe stata più coinvolgente.
Notevoli sono le differenze rispetto al manhwa, come l’introduzione prematura dei diversi hunter più forti. A loro viene dato molto più spazio, mentre la controparte cartacea era completamente incentrata sul protagonista. L’adattamento cerca di sopperire alle mancanze dovute alla sceneggiatura, e l’idea potrebbe essere quella giusta, ma dovremo aspettare le prossime serie per ricevere eventuale conferma.
Solo Leveling non è stato certo il primo manhwa a rifarsi ad elementi tipici degli isekai o di protagonisti fortissimi, non ha inventato nulla, ma, grazie soprattutto ai disegni, è stato il primo manhwa mai letto per moltissime persone. Parliamo di sequenze di grande effetto visivo con tavole spesso impressionanti per quanto non particolareggiate. Ogni scontro era serrato, i quei momenti le parole erano poche e mai superflue, il tutto veniva incentrato completamente sull’azione senza intermezzi atti a smorzarla come invece avviene nella visione di alcuni episodi.
L’artefice di tale impresa è Dubu, CEO dello Studio Redice. Nei suoi ultimi anni di vita è riuscito a curare tantissimi e lunghi capitoli mantenendo sempre un livello qualitativo altissimo. Per quanto sofferente di una malattia cronica termina l’opera, morendo a 37 anni non molto tempo dopo, il 23 luglio del 2022.
Il manhwa è edito da Star Comics, e la prima stagione dell'anime copre 45 capitoli, arrivando all’inizio del settimo volume.
"Anche io vorrei tanto sapere chi o che cosa sono".
Gli allenamenti di Jinwoo influiscono anche a livello fisico. Fino al quarto episodio il suo era un corpo esile, con il taglio degli occhi rotondi, ma a partire dal quinto il fisico acquista massa muscolare e i suoi occhi si fanno più sottili, come a sottolineare un cambiamento anche del suo carattere, del suo stato mentale.
Spinto dall'istinto di sopravvivenza diventa quasi un antieroe, quando posto di fronte a dilemmi morali, in quanto non sempre i mostri hanno una forma aliena, talvolta sono gli esseri umani i peggiori mostri. Il protagonista si interroga su cosa stia diventando, temendo di star perdendo la sua umanità, sa di essere stato costretto a fare scelte estreme. Fino all'ultimo episodio il personaggio evolve, in una direzione ancora una volta oscura e misteriosa.
Sono tanti i misteri dell’opera a partire dal suo personal trainer immaginario, il suo unico compagno in questa avventura è la condensazione del mistero. Nessuno lo vede a parte lui, non sembra consigliarlo nelle scelte ma piuttosto obbligarlo maliziosamente come visto nell'ultimo episodio. Non esistono più gli innocui amici immaginari di una volta.
Tanti misteri, e oltre a quelli più evidenti sulla comparsa improvvisa delle abilità negli esseri umani e di dungeon nel mondo, ce n'è un altro molto importante: cosa è accaduto all’inizio della storia? Come ha fatto Jinwoo a sopravvivere? Non ci viene mostrato, il protagonista non sembra ricordare nulla di quanto avvenuto. Tuttavia, Jinwoo non indaga in maniera approfondita, non ponendosi le giuste domande non cerca risposte, si affida a qualcosa di incomprensibile. Narrata diversamente sarebbe facile mantenere alta l’attenzione su quanto accade, riuscire a incuriosire lo spettatore, mentre concentrandosi sull’azione parte della bellezza della storia si perde.
"Per quanto venga lodato come l'arma finale della Corea, le immagini di quell'isola popolano la mia mente e riempiono i miei ricordi".
L’opera si concentra unicamente sul protagonista, ma i vari comprimari riescono nel loro piccolo a ottenere il loro spazio, dai meno forti come nel caso di Chiyul Song e Taeshik Kang, fino agli hunter più forti come Hae-in Cha e soprattutto Jong-In Choi. L’uomo, testimone di una grande pericolo per il mondo intero, ci ricorda di un passato spaventoso da cui è riuscito a stento a fuggire, ma da quel passato non si è ancora usciti e ora minaccia presente e futuro. Uno dei problemi dell’opera è come i vari personaggi secondari risultino inutili, spesso solo un fardello per il protagonista.
L’autore ricorda come giunti al grado S non vi sia un livello superiore, e quindi ipoteticamente ci potrebbe essere un dislivello incredibile tra loro. Può esserci tra loro, oltre al protagonista, qualcuno tanto abile da possedere un’abilità straordinaria, inconcepibile, ma per quanto visto nessuno impressiona, nessuno sembra veramente forte o abile.
Quanto si sia puntato su questa produzione è chiaro se si vanno a guardare i nomi coinvolti per le musiche, composte da Hiroyuki Sawano. Una garanzia, capace di esaltare ogni anime su cui lavora, ricordando come abbia curato le musiche in The Seven Deadly Sins, Aldnoah.Zero, 86 Eighty Six e ovviamente L'attacco dei giganti.
Sawano in un'intervista ha dichiarato come il suo intento sia quello di avvicinarsi al suono ritmico orchestrale tipico dei film statunitensi, riuscendoci, meglio forse di quanto lui stesso creda, dal primo episodio, trasmettendo un senso di paura e inquietudine allo spettatore. Del resto parte integrante della storia sono le OST utilizzate. Tra tutte la più significativa è DARK ARIA <LV2> cantata da Xai. Si ha il piacere di sentirla durante il sesto episodio.
“Death is gonna come for me
Be the change I couldn’t be
Can you find a life that’s like fairytales?
Far from this tragedy
Sad you had to wait for me
Feels like an eternity
Please forgive me for my sins
Angels wings lifting and setting me free”
Be the change I couldn’t be
Can you find a life that’s like fairytales?
Far from this tragedy
Sad you had to wait for me
Feels like an eternity
Please forgive me for my sins
Angels wings lifting and setting me free”
La sigla iniziale "LEveL" di Sawano Hiroyuki[nZk] cantata dai TOMORROW X TOGETHER (“TXT”) viene, in quanto biglietto di visita dell’opera, curata magistralmente risultando accattivante e convincente. A contrapporsi, l'inquietante sigla finale, “request” di krage, già artefice della bellissima ending di Raven of the Inner Palace. La stessa artista afferma in un’intervista come il suo intento, in questa canzone, fosse quello di esprimere il sentimento di disperazione delle persone convinte di essere deboli.
Per quanto concerne il comparto visivo, le animazioni sono state affidate allo studio A-1 Pictures (responsabili, tra le tante opere, in passato, di Sword Art Online, Bugie d'Aprile, Erased, Kaguya-sama: Love is War e più recentemente di Lycoris Recoil, Mashle: Magic and Muscles e Il castello invisibile).
Shunsuke Nakashige è il regista, con una scelta abbastanza coraggiosa in quanto è stato il primo titolo importante per cui gli sia stata affidata la completa direzione. La sua abilità si nota maggiormente quando cura anche lo storyboard, come nel lungo scontro visto nell’episodio 12. Contro uno dei più significativi nemici, l’azione, grazie anche movimenti dinamici impressi della telecamera, viene messa in risalto.
Le animazioni danno il meglio nelle scene d’azione, con coreografie di combattimento in generale di ottima qualità, anche se in maniera non costante, tanto che i primi episodi potrebbero in parte deludere le aspettative. Tra i tanti artefici del lavoro svolto meritano menzione Hirokatsu Maruyama, uno degli animatori principali e direttore delle animazioni dell’episodio 12, capace di dare risalto alla giovane Hae-in Cha a partire dalla sua prima comparsa, diventerà sempre più importante, e Yoshihiro Kanno (ha curato lo storyboard degli episodi 4 e 6, e in generale la direzione delle scene d'azione), in grado di trasmettere forza alle animazioni. Nel sesto episodio, forse uno dei più drammatici, la sua collaborazione con Takashi Sakuma (storyboard e direzione dell'episodio) riesce a dare maggiore energia alle scene.
Molta cura è stata data dalla rappresentazione dei vari mostri, come nel caso dell’enorme ragno apparso nell’episodio 5, disegnato da Mitsuaki Hori.
Sul doppiaggio, la voce originale del protagonista è affidata a Taito Ban (Kurō Kumogakure del recente Under Ninja). Molto energica la sua interpretazione, si direbbe anche troppo in quanto, come lui stesso afferma tramite Moca News, si è sforzato così tanto da essere arrivato a tossire sangue alla fine di una sessione di registrazione, per la precisione del quarto episodio. Da apprezzare in ogni caso anche i suoi tentativi di modificare, a seconda dell’aspetto e crescita del protagonista, il tono di voce, anche cambiando l'altezza del microfono durante le registrazioni.
Tra gli altri doppiatori degna di nota è la presenza di Reina Ueda (Melfina in Black Summoner), che presta la sua voce a Hae-in Cha.
Per quanto riguarda il doppiaggio italiano, Federico Campaiola (Sō Hishigata in Summer Time Rendering, e Ray in The Promised Neverland) fa un difficile lavoro sul protagonista, e tra i tanti doppiatori spicca il lavoro di Stefano Broccoletti (Uryū Ishida in Bleach) su Su Jinho Yoo. In generale resta un doppiaggio piuttosto criticato, non eccellendo soprattutto nella scelta dei personaggi minori.
Negli ultimi anni sono molti i manhwa a venire trasposti in anime, dopo i primi, quasi timidi, tentativi il mercato sta avendo sempre più spazio. Lo stesso CEO della Crunchyroll, Rahul Purini, in un'intervista al famoso sito statunitense The Verge parla del successo mediatico di Solo Leveling e di come il progetto sia nato proprio pensando a un pubblico al di fuori del Giappone.
La storia scorre velocissima come l’affondo della lama di Jinwoo Sung in questo travolgente gioco personale, ma giocare troppo potrebbe creare dipendenza soprattutto quando non sai a che gioco stai giocando.
Pro
- Coreografie dinamiche negli scontri
- Comparto musicale
Contro
- Mancanza di pathos
- Personaggi secondari ininfluenti
Grazie per averlo detto. Jinwoo è un buon protagonista, ma il suo divenire sempre più OP lo rende il personaggio più noioso dell'opera
Detto questo è una buona serie per passare il tempo. E poi... diciamocelo, anche se preferisco i colori del webcomic
VOTO: 40/100
Mai visto un protagonista che raschia il fondo del barile arrivare praticamente al top della catena alimentare in mezzo episodio.
Inoltre cambia nel medesimo lasso di tempo aspetto e se ne accorgono solo le ragazze che se lo vorrebbero fare ...
In pratica da umiltà livello Fantozzi ad arroganza livello Ronaldo in mezzo episodio.
Droppato al quinto senza rimpianti.
Cancellate pure la recensione.
Ha sicuramente dei punti dolenti, per dirne uno tutta sta prima parte è leggermente accelerata, e questo neanche mi sorprende, è in generale la parte meno interessante della storia; diciamo la verità, chiunque abbia letto la serie ha più interesse nella parte di storia che inizia da quando Jinwoo sblocca la classe, infatti ci sono voluti arrivare entro la fine della stagione. Un altro punto è che l'anime non trasmette le stesse difficoltà che affronta il protagonista nel salire di livello o nell'affrontare i nemici che si trova davanti. Basta prendere come esempio la quest per la classe, quando lo lessi percepii di più il dislivello con Igris, ma nell'anime è parso una passeggiata. Anche perché Igris lo aveva massacrato, e quindi poi affrontare la parte successiva della quest sembrava ostica, ma nell'anime sembra uscirne freschissimo lol il dislivello che ha con Igris è anche la ragione per cui fallisce ben due volte il richiamo quando prova a evocarlo a fine episodio, perché la riuscita della skill dipende anche dalla potenza del mostro rispetto a Jinwoo (cosa che nell'anime non è spiegata in maniera chiarissima). Infine non ottimale la perfomarce del doppiatore giapponese di Jinwoo, fin da subito non mi è piaciuto particolarmente, ma nelle scene maggiormente drammatiche in cui doveva trasmettere il dramma o la forza di volontà del protagonista suonava maledettamente cringe, non ha interpretato il personaggio come avrebbe dovuto.
Di positivo ho notato che la regia si è presa qualche libertà nel presentare fin da subito alcuni personaggi che saranno rilevanti nelle stagioni successive, i quali fanno ricorrenti comparse per tutta la serie. Così come anticipare l'esistenza della piiiiccola infestazione che hanno nell'isola di Jeju. Amplia fin da subito l'ambientazione della serie ed è una cosa che ho veramente apprezzato visto che è un punto debole invece del manhwa.
Infatti il discorso sui personaggi secondari per questa stagione ha zero senso, perché Jinwoo in questa parte della storia ad esclusione di Jinho non ci ha ancora interagito (non che non sarà un po' vero per le prossime, perché Solo Leveling è una storia incentrata sul protagonista).
Comunque tutto sommato l'anime fila e intrattiene abbastanza bene, sicuramente di più rispetto ad altre serie che ho visto la scorsa stagione, il voto dato per me ci sta, anche io avrei dato circa lo stesso tanto.
Poi ovviamente non aspettatevi un'opera da somelier da dito alzato mentre si beve un calice di vino e si discute sul senso della vita, è un'opera caciarona dove ci si gasa con il main che fa robe da sborone sempre più grosse ahah
Poi, in una serie così breve non me lo puoi mettere l'episodio recap, dai! Già non succede nulla...
Invece per me hanno sbagliato: dovevan inserirli all'inizio dellla s2, magari con 1-2 episodi dedicati tutti a loro per farci vedere cosa era successo nella S-corea durante la s1, un po' come in tsukimichi.
PS: prima (e unica) volta che reputo Sawano abbia floppato.
Ma dove sarebbe pessimo? è letteralmente 1 a 1 al manwa xD è proprio sta parte che è mega basic anche nel manwa... il bello arriva da adesso in poi da quando cambia classe.
E allora sarebbe dovuta essere presentata come tale dai fan e non come "l'anime del decennio" di cui tutti parlavano quando è stato annunciato, è anche normale che la gente che non conosce il manhwa avesse aspettative alte
La trama di fondo è interessante, gli spunti, anche in parte originali, ci sono, quello che poteva essere un misto tra Matrix e 13beloved (chiunque conosca il secondo è un grande, l'originale sarebbe proprio un "comics") arranca nello sviluppo e viene percepito dai vari lettori come un semplice "uomo molto forte che combatte" (a fatica o meno che sia).
Chi non conosce il manhwa vedendo la serie probabilmente penserà quello che ha detto @Brizzi o @onizuka90, ma hanno ragione, hanno fallito sia nel far percepire quanto ci fosse di potenzialmente interessante (dilemmi morali - solo accennati -, dubbi sul sistema, sensazione di essere manipolati, etc) ma anche nel trasmettere le difficoltà del protagonista nelle sue lotte.
@Mx0 Cri ben analizza diversi punti, volevano creare qualcosa di nuovo, dando maggior importanza ai personaggi secondari? Ottima idea, ma non l'hai fatto, hai solo interrotto l'azione. Dedicare un paio di episodi nella seconda stagione come dici avrebbe avuto senso, magari li introducevi nell'ultimo episodio della prima serie creando aspettative.
@Aliasor ben dice, i personaggi più interessanti sono proprio
Come dicono @Markyun, @Ataru Moroboshi 83 e @Bernkastel_21 in definitiva come adattamento non rende - ci sono diverse cose che stonano - diventando un'occasione grandissima ma al momento sprecata, e il tanto pomparla come serie incredibile ha suscitato troppe attese.
I combattimenti restano la parte migliore, mi dispiace solo non riesca a trasmettere il cuore della serie. (Sawano lo perdono, le musiche rimangono bellissime).
Perché non potevano sapere quanto avrebbero adattato, la parte che piace a tutti di solo leveling inizia da ora con le ombre, dalle ombre in poi Solo Leveling è esploso a livello internazionale....
La parte che hanno adattato per ora era molto basic e generica anche nel manga
@Focasaggia Occhio che nel primo spoiler hai fatto spoiler pesanti che si scoprono solo alla fine eh Quella roba anche nel manga NON viene trattata minimamente in sta parte iniziale
In generale è comunque un'opera action che è diventata famosa per la qualità delle tavole e il personaggio sborone sempre più figo capitolo dopo capitolo. Non tratta temi ricercati o importanti, va visto per gasarsi per i combattimenti, non per altro ahah
Sembra scritto da un 14enne che ha appena scoperto l'animazione/il fumetto.
Premessa banale (quante volte abbiamo visto statistiche da videogiochi negli anime?) è sviluppo con il protagonista forte fortissimo incredibile e con po' spessore psicologico della carta velina
Anche i cattivi sono balaissimi e monpdimensionali
In aggiunta c'è il difetto solito dei fan delle.webnovel "eh ma l'inizio non è gran che più se aspetti.il capitolo 1560 diventa bellissimo"
Esatto, è un action caciarone col personaggio sborone, stop. Non aspettatevi plot twist pazzeschi o tematiche sul senso della vita xD Sono solo botte e sboronaggine in crescendo, e va benissimo cosi !
La mia unica critica è che si meritava la qualità dell'opening per tutti gli episodi ahah Il manwa è famosissimo per i disegni eccezionali, l'animazione non gli rende giustizia come si deve! Adattamento e storia va bene, è la parte più debole dell'opera ma è adattata fedelmente! Anzi ha espanso molto di più probabilmente attingendo dalla novel originale rispetto al manwa. Le OST invece cosi e cosi, solo UNA è diventata veramente virale. il resto dimenticabile
Per dire Bleach anche era una serie in cui il protagonista faceva power up continui ma diamine ancora oggi a guardare le prime stagioni non riesco a fermarmi perché il pacing è uno spettacolo (e di recente ho provato ad eliminare i filler e devo dire che anche dopo la stagione della soul society non è lento come lo ricordavo).
Solo levelling sembra la solita serie ultra generica che va di moda da quando è uscito sao... design generico, protagonista generico (sempre op, sempre in fissa con le specifiche dei videogiochi), plot generica, cattivi generici... mancava solo che fosse un harem pure questo e avevamo fatto tombola.
Personalmente parlando non l'ho vista con alcuna aspettativa perché negli anni ho imparato che i gusti del pubblico di massa sono davvero orrendi (in particolare i gusti dei ragazzini... probabilmente un tempo i produttori si impegnavano di più e pure io avevo gusti orrendi, ho solo avuto la fortuna di vivire la mia stupida adolescenza prima della banalizzazione totale delle serie per ragazzini... e questo non vale solo per gli anime anche i film dei supereroi sono uguali si pensi all'universo marvel non se ne salva uno di film mentre un tempo con i film di Nolan e prima ancora Burton usciva roba di qualità).
Diciamo che ogni settimana ero in dubbio se droppare oppure no, poi vedevo che il giorno che usciva non c'era tanta roba quindi andavo avanti ma non penso guarderò la prossima stagione (più per la opening che per l'episodio in se). Se tanto mi da tanto chi dice di continuare ora ha un'idea di "serie figa" molto diversa dalla mia.
E no, non penso che il manwa sia meglio... alla fin fine se pure l'adattamento avesse un pacing tremendo alla fin fine il succo è quello e di questa serie non mi è piaciuto assolutamente nulla tranne appunto opening/ending che erano decenti.
Sinceramente non capisco le critiche per l'episodio recap, ci sono molti anime che li fanno, servono solo per mandare qualcosa in onda in TV, altrimenti dovrebbero pagare una penale.
Per dire solo nell'ultimo anno l'hanno fatto Bucchigiri, Mashle, Shangri-La Frontier, Zom 100, Bleach, Oshi No Ko e Buddy Daddies, ma non mi sembra che nessuno se ne sia lamentato.
Ma si, lo mettono dentro nel calderone delle critiche tanto per xD Lo usano come rafforzativo ahah
o accontentarsi di tutto basta che sia anime.
come può essere un buon intrattenimendo qualcosa che mostra nulla o non si capisce cosa vuole essere?
Si capisce benissimo xD Il vostro problema è pretendere la trama da oscar da un prodotto del genere dove il focus sono le botte e la sboronaggine ahah Non è semplicemente un prodotto nelle vostre corde, tutto qua. Ma dire che non mostra nulla o non si capisce cosa vuole essere è malafede pura.
Guarda i pollici dati agli epuisodi di recap, sono sempre rossi in ogni serie, non solo in questa
Quello che intendo è che ho letto dappertutto su internet critiche assurde quando è uscito, come se fosse il primo anime nella storia a far uscire un episodio recap
Ho buttato via venti minuti alla settimana per un paio di mesi, me ne farò una ragione. L'ho fatto anche con anime considerati dai più capolavori come JJK.
Il problema è che è scarso pure come action sborone
Per ora si, come ho detto anche nel manga all'inizio è nella media, la parte da action sborone che ha fatto appassionare migliaia di fan inizia da ora con la classe e le ombre.
Solitamente quando i fan ti dicono "fidati che poi migliora" una serie non migliora
Leggiti il manga e vedrai, solo leveling esplose a livello di successo anche nel manga solo da adesso che è diventato il monarca delle ombre.
la parte appena vista è generica anche nel manga, la sua identità la trova da ora in poi
Ciò premesso, in questa sede si sta esprimendo un giudizio sulla serie animata e non su Solo Leveling in quanto tale.
Per me questa prima stagione non è nemmeno una prima stagione, non è nemmeno un primo abbozzo di storia.
Ovviamente se migliorerà proseguendo sarò il primo a rallegrarmene, però per ora è bocciato anche se lo consideriamo come serie d'azione sborona e tutto quanto.
Mi ero perso questo messaggio, sorry
Premesso che l'episodio recap non è assolutamente il fulcro della critica a Solo Leveling ma solo la ciliegina sulla torta: semplicemente da fastidio ed è inutile, un episodio veramente sprecato e, visto che sono 12 episodi, direi che è parecchio rilevante lo spazio tolto alla storia.
Direi che se altre serie hanno anch'esse episodi recap ciò di per sé non dice assolutamente nulla sul fatto che gli episodi recap siano una cosa buona e giusta. Personalmente trovo che siano accettabili solo in opere molto lunghe sennò mi danno fastidio.
Il fatto che, poi, ciò accada per mandare qualcosa in onda perché sennò devono pagare una penale, parimenti, non ha nessuna rilevanza nel discorso se un episodio recap sia una cosa buona o meno a livello di narrativa della serie.
Non ha tolto nessun episodio, è un episodio extra con numerazione 7.5 ….
Mmh, in effetti questo è vero, allora è meno grave ma rimane fastidioso perché ha fatto saltare una settimana xD
Se non sbaglio lo fecero perché il doppiatore di sung jin woo non era stato bene e non potevano finire di doppiare in tempo
Oltre a tossire il sangue ebbe il covid in quel periodo ma non c'è stata nessuna conferma ufficiale in nessun modo. Per l'articolo approfondii la questione.
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