Eccomi qua a raccontarvi la mia esperienza alla Japan Expo 2024, la mia seconda volta dopo il 2022 e la prima come membro ufficiale della stampa come rappresentante di Animeclick. Iniziamo dai numeri: la Japan Expo di Parigi (ne esiste una versione primaverile a Marsiglia) è una delle più grandi convention europee e sicuramente la più grande di Francia, capace di attirare nei suoi quattro giorni di fiera oltre 250 mila spettatori e ospiti internazionali di altissimo livello. Cosplayer, animazioni, conferenze, bellissimi stand e concerti animano questa convention, che è diventata imprescindibile per tutti i fan francesi, ma non solo. Scopriamola assieme!
 
La mappa della Japan Expo

La Japan Expo è il salone dedicato alla cultura pop giapponese più famoso di tutta la Francia. Creato nel 1999, si tiene ogni anno a luglio e dal 2006 è organizzato nell'enorme centro fieristico Parc des Expositions, a 30 minuti da Parigi. Con grandi ospiti di rilievo e migliaia di visitatori, rappresenta un must per i fan di tutto ciò che viene dal Giappone. Nonostante l'interruzione di due anni per la pandemia, dal 2022 si è ripresa, con un'affluenza da record nel 2023 (più di 255 mila persone e più di 900 espositori). Quest'anno la fiera si è tenuta da giovedì 11 alla domenica 14 luglio.

L'ubicazione, Villepinte - Parc des Expositions, è una fermata raggiungibile comodamente con il treno interurbano (la RER B, la stessa che porta all’aeroporto Charles de Gaulle) in circa mezz’ora dalla stazione di Les Halles (considerabile “Parigi centro”). A differenza della poetica Lucca nostrana, la struttura fieristica parigina è un grande complesso di capannoni. Utilizzata per alcune delle più importanti fiere della capitale, capace di convogliare un maggior numero di persone, ma mantenendo una sorta di asetticità delle ambientazioni (come potrete vedere dalle foto). La fiera si svolge principalmente in tre padiglioni: si tratta di uno spazio enorme e per le persone con un basso senso dell’orientamento (come me o Zoro) rappresenta una vera sfida. Credo, infatti, di essermi persa più e più volte e solo dopo 3 giorni di fiera ho cominciato a prenderci la mano!

Trattandosi del mio primo resoconto di una fiera di questa portata, ho pensato che potrebbe essere interessante descrivervi “in prima persona” una giornata alla Japan Expo, con dettagli utili anche per coloro che volessero andarci un giorno. La partenza è al mattino presto da Parigi: vista l'affluenza, e dovendo utilizzare la linea dei viaggiatori dell'aeroporto, conviene anticipare. L’atmosfera inizia a cambiare già alla stazione di Les Halles, dove iniziano a spuntare i primi cosplayer solitari e che puntano tutti alla temuta RER B, una delle linee più problematiche, quanto vitali, della metropoli. Seguendo un giovane vestito da samurai, sono infine giunta alla fermata Parc des Exposition, dove il treno si è svuotato, iniziando a mostrare i veri colori della “fauna” che popola questa fiera: tantissimi giovani, genitori con bambini e soprattutto cosplayer, attirati dalle temperature alte che permettono anche i costumi più audaci. Passati i controlli del biglietto (attenzione, quello della metro non è valido, serve quello della tratta da 10 € sennò fioccano multe), e superato l’ingresso, ci si ritrova in un grande piazzale da dove si può accedere a tutti i padiglioni: l’ingresso per i visitatori era al padiglione 7, mentre quello dei professionisti al 3.
 
L'area degli artisti indipendenti e le sue meraviglie

La prima cosa che spaventa alla Japan Expo è il serpentone della fila, che ricorda tantissimo quello delle più popolari fiere giapponesi. L’ingresso apre per tutti alle 9:30, mezz’ora prima per la stampa, ma per coloro che volessero avere la miglior esperienza di sempre, viene proposto il biglietto Zen. Con questa categoria, molto più costosa di quella standard, avrete, infatti, l’accesso garantito alle 8:30 e un sacchetto con gadget esclusivi della fiera! L’atmosfera già dall’inizio è elettrizzante: è possibile chiacchierare con i vicini di fila, ammirare i cosplay e fare incontri inaspettati (ad esempio, davanti a me avevo il direttore e parte della redazione di Actua BD, uno dei siti di fumetti migliori dei paesi francofoni). Finalmente all’apertura delle porte, si giunge al padiglione 6, il primo a cui accedere per esplorare la fiera e anche quello con più stand dedicati ai videogiochi.

Ogni padiglione della Japan Expo è diviso in sezioni e dei tappeti colorati (in stile “brick road” del Mago di Oz) conducono nelle varie aree. Disposti nelle varie zone, si trovano degli spazi dedicati alle conferenze e alle presentazioni di eventi e ospiti, mentre alcuni palchi vedono concerti e spettacoli di danza per tutta la giornata. Un consiglio: non essendo possibile vedere tutto (ci ho provato inutilmente due giorni), conviene segnarsi orario e luogo degli eventi da non perdere, perché tra una zona e l’altra ci si può mettere molto e i posti a sedere sono limitati. Per aiutare i visitatori, la Japan Expo propone un’utilissima app ufficiale dotata di mappa, che comprende la lista eventi ora per ora e la possibilità di prenotare le numerose sessioni di autografi e i concerti esclusivi. Proprio dall’app è possibile controllare secondo il momento, quali conferenze verranno svolte, per poter scegliere (e scoprire) in base all’interesse e alla tematica come passare la propria giornata. Alcune aree sono specializzate in certe tematiche: ad esempio il padiglione Washoku prevedeva solo presentazioni di cucina, tra famosi cuochi Youtuber come Gastronogeek o interi panel focalizzati su un particolare piatto giapponese (ho potuto assistere a quello del curry giapponese, presentato da una famosa azienda produttrice).
 
L'enorme stand Nintendo permetteva di provare tutte le novità

La prima area vede i grandi padiglioni della Hoyoverse, i creatori delle serie gacha famose a livello mondiale come Genshin Impact, Honkai: Star Rail e il nuovissimo Zenless Zone Zero (ZZZ). La loro massiccia presenza è anche dovuta all’enorme successo dei loro giochi nel mercato francese e spiega l’altissimo numero di cosplayer dei loro personaggi (praticamente c’era tutto il cast dei loro giochi, oltre alle varie skin e versioni). Quest’anno un grande stand era dedicato a ZZZ, con cosplayer professionisti che ricreavano delle scene di gioco (con la macchina e un mega Bangboo), uno shop esclusivo, eventi con regali al pubblico e due minigiochi, tra cui una caccia al tesoro in giro per la fiera. Per Genshin e Star Rail, c’erano due grandi negozi di merchandise ufficiale. Tutti questi avevano file chilometriche e non ricevevano nuove scorte i giorni successivi, quindi meglio arrivare alla mattina presto dei primi giorni oppure guardarle da lontano, se non si vuole passare più di un'ora in attesa.

Affianco alla Hoyoverse, si trovava l’immenso stand della Nintendo: un area con megaschermo per le competizioni, stand singoli per provare più di dieci giochi (dal nuovo Luigi’s Mansion 2HD al classico Mario Kart 8). Inoltre, un Nintendo Store temporaneo con un discreto assortimento proponeva action figure, gadget e peluche ufficiali, da non perdere. Ho avuto la possibilità di testare il nuovo Princess Peach: Showtime! con una demo di 15 minuti e dopo la prova si poteva ottenere un set di ticket esclusivo al franchise! Era possibile farsi una foto a tema Pikmin in un piccolo stand e dei promoter regalavano buste di semi di stagione dedicate al gioco mobile Pikmin Bloom. Ciliegina sulla torta: testare un gioco garantiva un ghiacciolo omaggio targato Super Mario, una piacevole sorpresa vista il calore della giornata!
 
Lo stand di ZZZ e i suoi eccellenti cosplayer

Due aree dell’Expo sono dedicate alle autoproduzioni di artisti che, venuti da tutto il mondo, propongono spillette, portachiavi, cartoline e gadget con i loro design creativi e unici. Probabilmente è una delle sezioni che più mi ha stupito e che non trova corrispettivo nelle fiere italiane a cui ho avuto l’occasione di partecipare in passato. In queste aree, è possibile parlare con gli artisti, sostenerli facendo acquisti o semplicemente ammirare il loro artwork. Principalmente si tratta di artisti che prendono ispirazione dal mondo degli anime e dei manga, soprattutto di quelli più popolari, ma si trovavano riferimenti anche alle serie tv e ai videogiochi. Ho visto artisti e disegnatori italiani e stranieri, orgogliosi della loro arte e felici di poterla condividerla in questa importante fiera.

Oltre alle autoproduzioni, sono numerosi anche i negozi di gadget, action figure e oggetti legati al mondo anime e manga, come in ogni altra fiera che si rispetti, con prezzi folli e tanta gente che compra. Tra i tanti rivenditori, anche alcuni italiani, e tra i negozi più “singolari”, quelli dei sacchetti-sorpresa a tema, dai prezzi che dovrebbero sorprendere e che invece scandalizzano e basta. Questo e molto altro solo nel primo padiglione e ne mancano ancora due da visitare. Voglia di qualcosa di buono? In due aree specifiche, si trova la zona dei ristoranti, con cibo giapponese, bubble tea, bevande in abbondanza a prezzi da fiera. Il tutto senza uscire dall’Expo, visto che i biglietti non garantiscono il rientro. Un altro punto a favore: i bagni sono numerosi e ben distribuiti (altroché l'orrore e le file di Lucca!) ed è un piacere ritrovarsi ad aspettare in fila con affascinanti cosplayer che si sistemano i dettagli del costume e del trucco! Anche le mappe dell'Expo, come quella che vedete in foto, sono disseminate per tutta la fiera, per permettere a tutti di ritrovare facilmente e in fretta i punti di maggior interesse.
 
Tutti i principali editori francesi sono presenti in fiera

Il padiglione 5 era quello dedicato, tra le altre cose, all’editoria: tutte le grandi case di produzione francesi di manga hanno il loro stand che, oltre al solito shop ben fornito, propongono gadget esclusivi in base agli acquisti, sessioni di autografi dei loro invitati, piccole mostre o aree “ludiche” a tema. Per ognuna di esse, vi aspetta una fila tipo Disneyland, per cui valutate sempre in base all’interesse e alle distanze le cose da visitare, soprattutto nei giorni di più alta affluenza (il sabato, seguito da venerdì e domenica, mentre il giovedì è considerato il giorno più calmo). Alcune aree era previste solo per un selfie o una foto ricordo, come il magnifico stand dedicato a Berserk o la grande statua gonfiabile di Luffy, mentre altre prevedevano minigiochi, come Blue Lock o I Diari della Speziale, dove ai partecipanti erano anche assegnati dei piccoli premi. Non sono riuscita ad avvicinarmi allo stand dei minigiochi, ma quello della Speziale era un gioco di riconoscimento di varie spezie da trovare in differenti cassetti. Trattandosi di attività pensate per piccoli gruppi, i tempi si allungano a dismisura.

Alcuni stand, invece, presentavano delle mostre dedicate alle loro opere, come quella dedicata ai giochi di Cygames, mentre altre aree proponevano delle mostre monotematiche: quest’anno ho avuto l’occasione di visitare quella in onore dei "70 anni di Godzilla", in concomitanza con la presenza in fiera di Yuji Kaida, uno dei primi e più noti disegnatori di kaiju. Proprio durante la sua conferenza, nella quale ha colorato ad acquarello un'immagine di Godzilla, ha raccontato di come è arrivato a fare questo lavoro e di come le illustrazioni digitali lo abbiano aiutato. Tra le altre mostre, le più ricche erano quella dedicata a Tokyo Revengers (con tanto di pannelli stilosi e moto originale esposta) e quella dedicata a Buichi Terasawa e a mitico personaggio Cobra The Space Pirate, popolarissimo in Francia. Queste mostre offrono al pubblico alcune tavole originali, tante illustrazioni in maxi formato e dei pannelli di spiegazioni dettagliati (ma esclusivamente in francese, con resoconti e interviste agli autori).
 
I Kaiju erano all'onore con la mostra su Godzilla e l'ospite d'onore, Yuji Kaida

Tra le tante attività esclusive proposte durante la Japan Expo, non mancano quelle musicali! Con ospiti locali e internazionali, si passa dai mini-concerti agli eventi più attesi. Quest’anno ho avuto l’occasione di assistere al breve concerto – durato 30 minuti – della cantante Mika Kobayashi (la cantante di uno dei brani migliori dell’anime L'Attacco dei Giganti, "ətˈæk 0N tάɪtn") e lo speciale di chiusura di un gruppo di idol giapponesi, U&PIA, adorabili soprattutto nel momento dell’improvvisazione, visto che la loro base audio non funzionava. Per la maggior parte di questi eventi non è necessario un biglietto ed è sufficiente recarsi davanti al palco con un po’ di anticipo, ma si può anche arrivare per caso, assistendo a spettacoli curiosi e accattivanti. La domenica, per chiudere la fiera, un grande concerto era stato organizzato grazie alla presenza del leggendario Tetsuya Komuro, un producer stellare e colui che ha introdotto la musica elettronica al pubblico giapponese, famoso per la OST di Vampire Hunter D e le sigle di alcune serie di Gundam e di City Hunter, a cui il pubblico francese è molto affezionato. In una delle rare occasioni di vederlo esibirsi al di fuori dal Giappone, il suo concerto era all’interno della grande sala YUZU, che offre ai visitatori più di 1850 posti a sedere. Proprio in questo stage vengono anche proiettati i film in anteprima, anche se in quel caso è necessario acquistare un biglietto extra. Inoltre, sono numerosi gli spettacoli di danza e strumenti tradizionali giapponesi, ma vedere tutto è decisamente impossibile!
 
L'area dei concerti Yuzu è veramente suggestiva

La Japan Expo è uno dei momenti preferiti dai cosplayer francesi per ritrovarsi tra amici e mostrare a tutti i nuovi costumi, anche grazie al fatto che alcune finali dei campionati mondiali di cosplay si sono tenute qui negli anni passati. Cosplayer professioniste e professionisti si ritrovano ogni anno e partecipano ad eventi e conferenze, pubblicizzando le loro opere. Soprattutto durante il weekend, si ritrovano nel giardino interno (l’unica area all’aperto a libero accesso della fiera) per mangiare e fare grandi foto di gruppo. Rappresentano fisicamente la passione di tutti i presenti per il mondo pop giapponese ed è un piacere, nei momenti di pausa tra un'attività e l'altra, riconoscere i personaggi tra la folla e osservare i costumi dettagliati.

Tra le innumerevoli attività presenti ( è veramente impossibile elencare tutto!), tra le più particolari vorrei menzionare l’area sportiva e la zona dedicata alla cultura e alla gastronomia giapponese. Nel padiglione 5 è possibile provare o ammirare numerose discipline nipponiche (tiro con l’arco, arti marziali, kendo ecc), ma anche sport più moderni e originali, come spada laser e il Quidditch (vi lascio cercare dei video su come si gioca nella vita reale!). Tutto il giorno si susseguono dimostrazioni, tornei e anche conferenze sulla storia e le vicende di queste discipline affascinanti, con maestri e allievi pieni di passione. L’altra area interessante è quella dedicata al Giappone con la G maiuscola: troverete stand di produttori di cibo, agenzie turistiche, banchetti di antiquariato e veri e propri rappresentanti delle varie prefetture (con assaggini, piccole mostre fotografiche e tanti opuscoli da portare a casa). Il tutto è ideale per organizzare un viaggio o semplicemente per sognare. Un'altra area, che si trova nel padiglione 4, è dedicata ai giochi da tavolo e ai giochi di carte, con la presenza quest'anno di un grande stand di Lorcana.

La Japan Expo è la più grande fiera del mercato francese dedicata al mondo di anime e manga e potrete domandarvi se ci vanno solo francesi. Vero e falso: la maggior parte dei visitatori viene in effetti dalla regione parigina (che ricordiamo conta più di un sesto della popolazione dell’Esagono), ma anche da regioni molto più lontane. Tuttavia, grazie alla presenza di ospiti di rilievo e alla vicinanza con Parigi, sono numerosi i venditori (soprattutto tra gli amatori) e i visitatori stranieri. Ho avuto l’occasione di fotografare una bellissima Mulan che parlava a mia sorpresa italiano, ma ho incrociato anche molte altre nazionalità. Quello che è sicuro è che le mostre, ad esempio, forniscono le didascalie alle opere solo in francese e che la maggior parte delle conferenze sono in francese e giapponese, quindi non conoscere la lingua può essere un ostacolo, ma di sicuro l’ambiente è così caloroso che dubito che anche con una barriera linguistica importante, si perda troppo. Il bello dell’Expo è proprio questa grande convivialità, questa voglia di ritrovarsi assieme per condividere le proprie passioni, mostrare agli altri il proprio costume o fare acquisti folli (ma tanto è una volta all’anno!).

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La fiera chiude alle 18:30, ma, vista la forte affluenza, è consigliato uscire un po’ prima per non ritrovarsi bloccati sui mezzi pubblici o sulla navetta che porta al grande parcheggio. All’uscita, tra gente sfinita e grandi compere, ci si ritrova a pensare a tutti i magnifici eventi della giornata e la magia continua ancora un po’ sul treno, dove i cosplayer fanno ancora sognare. Arrivati alla stazione di Les Halles, ecco che la magia svanisce: i pochi visitatori si disperdono in mezzo alla folla, fra treni in ritardo e coincidenze da prendere, ma un pensiero può risollevare il morale: c’è sempre l’anno prossimo!