Transparent Love, l'amore cura la sfortuna? Recensione del Boys' Love Star Comics

Chi sente di essere nato sotto una cattiva stella, lo percepisce in ogni fibra del proprio essere; si vive così ciascun istante dell'esistenza con la consapevolezza di non poter sfuggire al destino, quasi che fosse ormai tutto fatalmente predeterminato.
Immancabili i momenti di sconforto dei malcapitati di turno, ed è proprio in occasione di uno di questi che lo sfortunato protagonista di Transparent Love (Tomei na ai no utsuwa) s'imbatte nell'incontro che gli cambierà la vita: una creatura che nell'oscurità della notte pare quasi rilucere, dalle sembianze umani seppur non si dichiari tale, gli fa una proposta quantomeno singolare. Egli chiede al giovane Miki Donoue se accetterebbe di donargli la sua dose di sfortuna quotidiana per potersene nutrire e poter continuare, anch'egli, a vivere.
 
Con questo manga dalle premesse piuttosto peculiari, l'autrice hitomi fa così il suo debutto in Italia attraverso l'editore Star Comics, il quale propone il volume unico dal 24 settembre 2024 al prezzo di euro 7,50.

Fin da subito il racconto si avvia, con un ritmo estremamente pacato, a narrare della convivenza tra i due protagonisti. Si delinea lentamente il rapporto che pian piano s'instaura tra loro: da perfetti sconosciuti, Miki e Shiro siglano a tutti gli effetti un contratto per la cessione delle emozioni negative dall'uno all'altro, iniziando al contempo a carpire ciò che si cela anche dietro queste ultime.
 
Shiro dichiara a Miki di non essere un uomo bensì un 'akashibito', ovvero un 'mostro' -ma chiaramente di bellissimo aspetto- che può vivere soltanto nutrendosi delle inquietudini e delle angosce altrui; non ve ne pare essere alcuna in lui, privo com'è dell'anima che dirige le azioni, i pensieri e le sensazioni dell'umanità sin dai tempi ancestrali.
Shiro è dunque abituato a osservare attentamente gli esseri umani ma non a sentirsene parte; la vita che inizia a trascorrere con Miki, tra la preparazione di un pasto e un lavoro part-time sotto casa, si costella di tanti piccoli e preziosi frammenti di quotidianità.
 
Attraverso la condivisione di tali momenti, Shiro pare rivestirsi pian piano di un'emotività che non gli è propria e che turba la struttura del suo corpo; Miki, invece, vede ridursi gli episodi spiacevoli che da sempre connotano la sua vita, mentre in lui si allargano sempre più quelle emozioni positive che gli fanno percepire cambiamenti significativi nelle sue giornate.
Impegnati a cogliere costantemente tutti questi attimi e goderseli con crescente stupore, i protagonisti non sembrano accorgersi, lì per lì, delle implicazioni dettate da un inedito sentimento che scaturisce tra loro; quel qualcosa di caldo e intenso che attecchisce in entrambi, infatti, può mettere in discussione il senso stesso del contratto stipulato tra loro.
 
Proprio a questi elementi soggiace la singolarità dell'opera, così come le sue stesse criticità.
L'incipit, che fonde un'interessante componente sovrannaturale assieme a una di stampo marcatamente slice-of-life, si presenta indubbiamente con una certa attrattiva, coadiuvato peraltro da uno stile grafico piuttosto allettante; la storia, tuttavia, non riesce ad arrivare a essere adeguatamente esaustiva nelle varie tematiche che propone ai lettori tra le pagine.
Della calamitante sfortuna che avvolge il protagonista, ad esempio, si smarrisce un po' troppo il decorso, giungendo a una risoluzione finale che può convincere, ma forse debolmente. Allo stesso modo, anche l'enfasi posta sul dramma del misterioso Shiro, con le problematiche legate al suo nutrimento, appare più fredda che coinvolgente, tanto da dimostrarsi scompaginata, poco chiara e fluida, non ben delineata in certi punti.
 
L'atteggiamento di entrambi i protagonisti sembra infatti doversi incanalare verso un decorso di natura sentimentale e sessuale in parte stridente e forzato; lo si percepisce come dettato più dalle esigenze della trama, che non veicolato dal sentire vero e proprio dei personaggi.
Miki e Shiro traggono indubbiamente un confortevole e crescente piacere dalla rispettiva presenza di ciascuno nei propri spazi personali; a tale sensazione viene attribuita una connotazione automaticamente romantica, dando quasi per scontato un rapporto di causa-effetto diretto tra convivenza e amore. Si fa leva ancora una volta sul consueto e talora abusato cliché della coabitazione nelle storie di stampo sentimentale, ma senza che qui l'elemento venga sviluppato in maniera adeguata o giustificato appieno in via innovativa.
Il risultato potrebbe dunque apparire traballante, a maggior ragione considerando l'aspetto erotico cui le vicende invariabilmente conducono: le splendide tavole propongono disegni sensuali di atti che possono apparire invero poco sentiti, col rischio che il lettore si veda restituito un lascito emotivo alquanto tiepido.
 
Se la matrice slice-of-life emerge pertanto forte e chiara, non si può dire lo stesso di quella romantica. Tenerezze e affetto scaturiscono dunque sì a parole, dai dialoghi e dalle belle tavole di Transparent Love, senza però che se ne avverta una corrispondenza autentica con le emozioni sentite dai protagonisti -e in parallelo dai lettori-, le quali dovrebbero prorompere con naturalezza dalle pagine, attraverso l'evoluzione della storia.

La tematica soprannaturale si serve infine nel manga di una figura emblematica, tramite un terzo personaggio correlato ai protagonisti: numerosi accenni, sparpagliati tra le pagine, suggeriscono che egli dovrebbe fungere da chiave di volta per numerosi interrogativi, salvo il rimanere invece più perplessi che soddisfatti circa il dispiego pratico della sua presenza.
La traduzione di Alice Settembrini, con l'adattamento dei testi a opera di Anna Scopano, restituisce una lettura perlopiù agevole, seppur qualcuno potrebbe accusare la lentezza del ritmo.

Lo stile grafico di hitomi sa conferire una discreta eleganza al manga, attraverso un tratto di disegno estremamente preciso, pulito, sottile e dettagliato; grande attenzione è posta sulle espressioni dei personaggi e sull'intensità dei loro occhi e sguardi. E' tale da far emergere in maniera vivida, in particolare, dapprima quella sorta di aria indifferente dell'akashibito, quindi il suo smarrimento e le sue percezioni in evoluzione. Gli sfondi sono spesso presenti sia in termini di ambienti esterni che interni, e sono ritratti con altrettanta meticolosità.



Dalle tavole si palesa una struttura delle vignette abbastanza varia, nelle cui forme regolari i disegni vengono incasellati in maniera ordinata, denotando quindi nel complesso una certa sobrietà di impianto.
L'uso competente dei retini, soprattutto su ombreggiature e sfumature, contribuisce a infondere profondità e ulteriore piacevolezza estetica al disegno. I toni di grigio che ne emergono sono così variegati ma mai carichi, accentuando quella sensazione di leggerezza quasi evanescente che connota la storia.

Il tankobon si caratterizza per la classica morbidezza e sfogliabilità che si è usi ritrovare nei manga editi da Star Comics; buona la resa di stampa su pagine dalla grammatura sottile e ruvida, di colore bianco sporco, prive di trasparenza.
Il volume non presenta pagine a colori, così che l'unica illustrazione in cui si ha modo di ammirare l'abilità nella cromia della mangaka è sulla sovraccoperta, con un disegno che si snoda stendendosi sull'intera lunghezza del volume, dal fronte al retro.
 
Il prezzo di euro 7,50, per un volume di formato standard 12,8 cm x 18 cm con 224 pagine, si allinea abbastanza a quello dei vari manga boys' love disponibili nel mercato italiano.
 

Titolo	Prezzo	Casa editrice
Transparent Love	€ 7.50	Star Comics