Lo scorso 28 settembre, dopo un'attesa durata quattro anni, ha finalmente debuttato sul contenitore anime giapponese Adult Swim la serie Uzumaki, adattamento dell'omonimo manga horror di Junji Ito.

Il primo episodio ha lasciato tutti a bocca aperta, data la fedeltà delle atmosfere e la cura nei dettagli per le animazioni. Le aspettative purtroppo sono state deluse con il secondo episodio, il quale è caduto vertiginosamente in basso dal lato qualitativo e da molti fan è stato addirittura etichettato come uno dei peggiori episodi anime mai rilasciati. Ma che cosa è successo esattamente? Siamo sicuramente di fronte ad un altro esempio delle problematiche che l'industria degli anime sta vivendo in questi ultimi tempi.
 
Kurozu-cho, una piccola città racchiusa nella nebbia, sulla costa del Giappone, è maledetta. Secondo Shuichi Saito, l'introverso ragazzo di Kirie Goshima, la loro città non è tormentata da una persona o da un'entità bensì da un motivo geometrico: uzumaki, la spirale, l'ipnotica forma segreta del mondo. Le sue manifestazioni possono essere semplici e piccole: conchiglie, felci, vortici d'acqua e turbinii di vento. Oppure più grandi: marchi di spirale sui corpi della gente, la malata ossessione del padre di Shuichi, la voce della coclea all'interno del tuo orecchio. Mentre la pazzia si diffonde, gli abitanti di Kurozu-cho sono spinti sempre più a fondo, come in un vortice da cui non è possibile risalire.

Molti spettatori hanno usato i social media per esprimere la loro confusione e delusione, confrontando spesso il secondo episodio con il primo. 
 

In una serie di post su Bluesky, piattaforma di microblogging dalla simile interfaccia di X, il produttore esecutivo Jason DeMarco ha lasciato una dichiarazione che è stata successivamente cancellata. Tuttavia, ne è stato diffuso uno screenshot in rete, e quanto è stato scritto cita:
 



"Va bene così, sapevamo che sarebbe successo. Non so  dire cosa sia successo, ma qualcosa è andato storto e le opzioni erano
A) non finire il lavoro, non mandare niente in onda;
B) finire e mandare in onda solo l'episodio 1 e lasciare la serie incompleta;
C) mandarli tutti e quattro, con i loro difetti.
Per rispettare il duro lavoro degli altri abbiamo scelto l'opzione C.

Dopo aver aspettato così a lungo, ha senso che la gente sia arrabbiata.
Purtroppo non posso dire chi andrebbe incolpato... ma qualcuno è sicuramente responsabile e tutti noi abbiamo dovuto fare del nostro meglio quando le cose sono implose. Forse altri avrebbero fatto scelte diverse. Abbiamo fatto il meglio che potevamo con quello che avevamo.

Ma ripeto, un sacco di persone hanno lavorato molto duramente su questa serie e non ritengo che le azioni di una o due persone dovrebbero essere la ragione per cui non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Forse è stata la scelta sbagliata, non so davvero. Ma quelle persone hanno il diritto di essere irritate e deluse. Sono grato che capiate la situazione."



La mini-serie da quattro episodi avrebbe dovuto originariamente debuttare nel 2020, ma l'anime fu posticipato prima al 2021, e successivamente a ottobre 2022, per poi essere rimandato ancora una volta lo scorso agosto. Una produzione assai travagliata di cui però è ancora presto per tirare le somme.





Fonti consultate:
kotaku.com
gizmondo.com
polygon.com