Makoto Yukimura torna a parlare del finale di Vinland Saga

Onestamente, non so come andrà a finire.

Ottimo, mi fa piacere.

si è un po' andato ad incasinare nell'ultima saga. però resta una storia stupenda e spero che riesca a concluderla degnamente.

Dopo un terzo arco sottotono il manga è tornato ad altissimi livelli con l'attuale quarto ed ultimo, attendo con trepidazione ogni mese fiducioso che il finale non deluderà.

Auguro il meglio a Yukimura per la conclusione di una serie monumentale, che in base alle sue parole credo arriverà il prossimo anno, con quindi esattamente 20 anni di serializzazione e 30 volumi.

Boh, non mi lasciano buone impressioni queste dichiarazioni.

quando una serie è cosi lunga ed estesa nel tempo è normale che l'autore abbia dei dubbi su come concluderla
è un opera stupenda e ho massima fiducia in lui
che poi per la piega che ha preso la serie non è che abbia chissà quali finali
non si parla mica di una manga mistery . deve decidere la sorte finale delle vite dei personaggi e se scritte bene andrà bene quello che deciderà

Faccio fatica a credere che non abbia avuto in mente il finale, almeno a grandi linee, fin dal principio o quasi...

Forse si è lasciato trasportare fin troppo dalla sua storia ma un finale in mente lo avrà sicuramente.

Storia "storica" bellissima, ora spero solo in un degno finale.

Speriamo bene

Bellissimo manga aspetto con ansia il finale

Faccio fatica a credere che non abbia avuto in mente il finale, almeno a grandi linee, fin dal principio o quasi...

"ho solo pochi capitoli in più da scrivere per concludere la storia di Vinland Saga. Sono arrivato fin qui proprio come avevo pianificato, ma onestamente da questo punto in poi non ho idea di cosa succederà. "

A me meraviglia più che sia convinto di concludere in pochi capitoli ma non sappia come (almeno se è serio).

Che fosse pianificato o meno a questo punto se hai deciso che il finale è prossimo sai anche come sarà, a meno che qualcosa non lo stia "costringendo" a terminare l'opera velocemente.

Ma sono più propenso a pensare che le sue parole vadano prese come marketing per aumentare la suspance che non un segno di difficoltà o incertezza autoriale.