Il 31 marzo 2025 terminerà l'anno fiscale ed è ormai tempo di bilanci, con i report dei primi nove mesi che mettono decisamente in chiaro l'andamento complessivo delle società. Partiamo con Square Enix che ha pubblicato il suo rapporto finanziario relativo al periodo in oggetto: le vendite provenienti dal settore dei videogames sono in calo del 10,7%, con un reddito operativo calato del 9,9%. Il dato curioso è che ad aiutare la compagnia a reggere l'impatto è stato, oltre all'ottimo andamento del settore MMO con Final Fantasy XIV Dawntrail, anche il gran risultato - oltre le aspettative - di Dragon Quest III HD-2D Remake, mentre i giochi mobile hanno reso particolarmente male.

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Proseguendo con Electronic Arts (EA), è di queste ore un comunicato pubblico agli investitori in cui la compagnia dichiara di aver registrato un calo delle entrate del 13,7% su base annua. Nonostante la costanza di rendimenti dei titoli sportivi, come FCMadden NFL, incluse le loro versioni mobile che viaggiano molto bene, la compagnia è in decrescita a causa della poca attrattiva del battle royale free-to-play Apex Legends, ma soprattutto per l'incapacità di riportare sul mercato titoli single player validi e veramente acclamati da critica (quindi no, non contiamo Dragon Age The Veilguard e le sue recensioni da 10/10) e pubblico. A questo si aggiunga l'incapacità (o la malafede nel comunicare) di vedere il problema, quando Andrew Wilson, il CEO di EA, ha affrontato la questione dichiarando che il problema, anzi l'errore strategico, del titolo di Bioware sia stato l’assenza di funzionalità live service. Come se la lezione dell'annata e della programmazione Sony, non sia abbastanza.

Anche Warner Bros. Games si unisce a questo club elitario, con perdite per 300 milioni di dollari. Questo secondo un rapporto di Jason Schreier su Bloomberg che evidenzia le difficoltà che la divisione giochi di WB ha dovuto affrontare nel tentativo di sfornare un altro successo. Sebbene la società abbia avuto successo con Hogwarts Legacy nel 2023, da allora ha subito molteplici fallimenti con i doppi flop di Suicide Squad: Kill the Justice League e Multiversus, mentre uno dei suoi titoli di punta in sviluppo, Wonder Woman, fatica a prendere piede. Del gioco si dice che abbia già bruciato più di 100 milioni di dollari nonostante il suo sviluppo sia praticamente a zero, essendo stato riavviato ad inizio anno (cambiando director). Sono stati diversi gli errori di pianificazione, con giochi iniziati e poi cestinati, come The Flash (cancellato dopo il fallimento del film al cinema) e Constantine.

In generale sembra che l'industria viva un momento di grossa confusione, con alcuni sviluppatori, come Capcom, che pur non esenti da qualche flop, hanno le idee molto chiare su IP e brand da valorizzare, mentre altri che paiono brancolare nel buio, cercando di imbroccare la gallina dalle uova d'oro sparando nel mucchio e sperando in qualche live service da cui cominciare a mungere soldi. Qualcuno invece comincia a credere che la sopravvivenza nel futuro dovrebbe provenire dall'abbandono delle esclusive, soprattutto sulle console e per titoli third party. Voi invece cosa ne pensate?

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