In onore della festa degli innamorati, che dal Santo patrono di Terni si è trasformata in uno degli eventi commerciali più amati e odiati del mondo, la Redazione vi propone una piccola classifica delle coppie più amate dei videogiochi. L'amore, come tema universale, è presente in moltissime opere, ma solo in poche le storie d'amore sono il vero fulcro dell'esperienza e sono soprattutto memorabili. Vediamone assieme alcune!

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Migliore coppia per Mistral: Gwendolyn e Oswald
 
Migliore coppia per Mistral: Gwendolyn e Oswald da Odin Sphere
 
Molti videogiochi parlano di amore nelle sue più svariate forme, ma devo ammettere che non è stato affatto facile trovare nella mia memoria una coppia che veramente mi ha colpito. Nella maggior parte di giochi Nintendo, ad esempio, le coppie sono suggerite (o shippate dai fan), ma mai chiare, vedi il rapporto tra Link e Zelda o Mario e Peach. Ma soprattutto il romanticismo non è un elemento distintivo nella trama, ad eccezione della saga di Fire Emblem. Un titolo per Playstation, però, mi ha fatto ricordare una delle mie storie d’amore preferite: si tratta di Odin Sphere. Il gioco, prodotto da Vanillaware e Atlus, oltre che ad essere un capolavoro, è un intreccio di sei storie romantiche, ambientate in un mondo magico ispirato alla mitologia norrena. La protagonista Gwendolyn, una valchiria figlia di Odino, viene data in moglie al Cavaliere Ombra, Oswald: questa situazione porterà i due giovani a conoscersi ed a trovare la forza di sopravvivere grazie al loro amore, con un finale tra i più toccanti che abbia mai giocato. Una nota di merito anche al principe Puka, alias Cornelius, e alla sua disperata storia d’amore per la bella quanto sfuggente Velvet. Se volete una narrazione epica e dei sentimenti magnificamente raccontati, questo è il gioco che fa per voi.
 
Migliore coppia per Klarth Curtiss: Vincent Brooks e Katherine McBride
 
Perché una normale ed imperfetta relazione a volte è la migliore

Lo devo ammettere: quando si parla di amore nella sua maniera più semplice e romantica in un videogioco, a meno di non utilizzare un avatar "self-insert", la cosa mi annoia parecchio, trovandolo cliché e non particolarmente stimolante per la trama; per questo vado sempre alla ricerca di coppie sgangherate o con in mezzo un po' di angst (motivo per il quale nell'eterno conflitto tra Tifa ed Aerith mi schiererò con la seconda fino alla fine dei tempi).

Eppure se c'é un duo che è riuscito a tirarmi dentro dall'inizio alla fine è proprio quello costituito da Vincent e Katherine, la coppia perno delle vicende di Catherine (attenzione all'iniziale), lo strano ibrido dating-puzzle game sfornato da Atlus; loro non devono affrontare draghi, strani signori del male o cose simili (circa), ma semplicemente devono vedersela con la vita di coppia di una relazione di giovani adulti, ed è proprio questo il bello.

Katherine è una donna di carriera, che cerca di costruirsi un futuro stabile ed allo stesso tempo di essere indipendente, nonostante ricerchi dell'affetto dal suo partner; Vincent invece ha ancora una mentalità un po' infantile, preferisce rimanere adolescente e trastullarsi con la prima belloccia che passa (pessima scelta direi), l'idea di stabilirsi e sposarsi lo rende nervoso e lo fa scappare dalle proprie responsabilità.

Ed è proprio questo il bello della coppia.

Quando giocai per la prima volta il titolo ero appena un'adolescente quindi non capivo certi aspetti della dinamica, ma riguardando il tutto adesso nei miei 30 (dopo svariati pali presi e fin troppo tempo di permanenza nell'ambiente tossico delle dating app *cough*) mi rendo conto di quanto sia apprezzabile che Atlus non abbia voluto indorare la pillola, rappresentando un rapporto realistico ed imperfetto, con i suoi alti ed i suoi bassi (mettendoci in mezzo la figlia del demonio, ma sono dettagli), dimostrando che la vita di coppia non è sempre facile, ma quando stai con la persona giusta vale la pena fare uno sforzo in più ed accettarla con i suoi pregi ed i suoi difetti (si, anche se questo vuol dire scappare in sogno da un gigantesco bebè assetato di sangue).
 
Migliore coppia per Marcello Ribuffo: Jackie Estacado e Jenny Romano

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È vero, all'interno di questo media, di coppie di livello ce ne sono a bizzeffe, tra strane, classiche, piene di gioia ma anche di dolore. Benché parliamo di titoli assolutamente di nicchia come The Darkness e The Darkness II, l'amore e la tragedia che ha colpito il protagonista Jackie Estacado mi colpì molto. Non è una di quelle storie col lieto fine: lui, un killer spietato al servizio della Mafia. Lei, un'amica di infanzia tra i corridoi di un orfanotrofio. Sboccia l'amore tra i due, ma tra il tradimento della famiglia Franchetti, di cui Jackie era al servizio, e il risveglio dell'oscuro potere chiamato La Tenebra, le cose non vanno come avrebbero dovuto. 

Né la Mafia, né La Tenebra vedono di buon occhio Jenny, unica ancora di salvezza per il protagonista. Ed è così che dopo una serie di terribili vicissitudini, con la complicità dell'oscuro potere, Jackie vede morire sotto i propri occhi, impotente, l'amore della sua vita. Ma i sentimenti superano tempo e spazio e il loro rapporto continuerà a esistere in altre forme, più o meno oniriche sino alla conclusione del secondo capitolo. Jenny sarà l'unico baluardo tra La Tenebra e Jackie ed evitare che quest'ultimo sprofondi nell'oscurità. Questa storia continuerà attraverso diversi fumetti ma quello che mi colpì nei due capitoli videoludici (buoni FPS, da recuperare) era la naturalezza del rapporto tra i due, aiutata da una buona scrittura della sceneggiatura. La semplice purezza di un rapporto fatta di serate a guardare la TV o intime feste di compleanno, tutto spazzato via da un destino beffardo.

In Interstellar di Christopher Nolan, Amelia Brand, interpretata da Anne Hathaway, a un certo punto dice: "Forse l'amore é un artefatto di un'altra dimensione che non possiamo percepire consciamente... è l'unica cosa che possiamo percepire che trascende le dimensioni di tempo e spazio." In The Darkness è una cosa che si percepisce molto bene, dove la morte non interrompe lo stretto legame che lega una semplice ma complicata giovane coppia.

Migliore coppia per Dannyk: Master Chief e Cortana
 
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Ok non stiamo parlando di una coppia in senso stretto, anche perché sarebbe impossibile trattandosi di un super umano geneticamente modificato e di una IA che passa la maggior parte del suo tempo installata dentro l'armatura Mjolnir che lo protegge, però proprio per questo ho voluto premiare John e Cortana, la cui relazione resta comunque molto vera, complessa, sfaccettata, un amore platonico che diventa estremamente romantico.

Il loro rapporto, cominciato come una convivenza forzata, evolve tantissimo nel corso della saga di Halo ed entrambi i personaggi si avvicinano molto man mano che le loro personalità emergono prepotenti. Cortana passa da essere una evolutissima intelligenza artificiale al servizio dell'umanità, molto autoritaria e sicura di sé, a scoprire un lato umano che quasi non credeva possibile, affezionandosi in maniera viscerale al suo "portatore", fino a provare dolore per lui e per la loro separazione. Master Chief come lei, anzi paradossalmente in misura ancora maggiore, ma soprattutto anche grazie a lei, scopre di non essere mosso soltanto dal senso del dovere e dell'onore, ma anche da qualcos'altro, di più forte, di più importante e personale. Ad un certo punto della storia capiamo per la prima volta - ma soprattutto lo capisce il protagonista - che Cortana può soffrire, rendendosi conto che quella proiezione blu non è solo uno strumento, non è solo una speranza di vittoria per la guerra, è anche un sentimento. 

Alla fine, quando non c'è più speranza per l'intelligenza artificiale ormai troppo degradata, lei sceglie di salvare la Terra, ma lo fa pensando a John, lo fa struggendosi per lui e per non poter più trascorrere del tempo insieme, non lo fa perché è stata programmata per comportarsi così. Purtroppo gli ultimi capitoli della saga non hanno reso pienamente giustizia a questa relazione così particolare e la speranza è che la scrittura dei seguiti possa riprendere il canovaccio emozionale perfettamente iniziato da Bungie, prima di 343 Industries (oggi Halo Studios).

Migliore coppia per Antreah91: James Sunderland & Mary Shepherd
 
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San Valentino è la festa degli innamorati, la celebrazione di chi ha deciso di condividere la propria vita con un'altra persona. E noi videogiocatori abbiamo sempre vissuto storie che ci raccontavano di amori impossibili, complessi e, a volte, romanticamente stereotipati. Se penso a tutte le storie d'amore che ho vissuto giocando, non riesco nemmeno a contarle mentalmente. Da anni entro ed esco da vite che non sono mie, ma che, al tempo stesso, mi trascinano in un'esperienza di cui assaporo ogni minimo dettaglio.
Ma ce n'è una in particolare che, ogni volta che ci penso, mi stringe lo stomaco.
 
Nel 2001, una Konami in stato di grazia diede alla luce una pietra miliare della storia videoludica: ovviamente parlo di quel gigante che è Silent Hill 2. In quest'opera, il Team Silent è riuscito nell'impresa di utilizzare il genere dell'horror psicologico per raccontare una storia d'amore così profonda e oscura, ma al tempo stesso così umana e sincera, da far versare più di qualche lacrima ai giocatori che hanno avuto l'onore di viverla in prima persona. Perché, se James Sunderland all'apparenza è un uomo qualunque con una vita normale, è proprio per rafforzare il legame tra il suo travaglio interiore e il nostro.
 
In Silent Hill 2, l'amore è il perno centrale di tutto il gioco. Ogni elemento, ogni creatura terrificante e ogni luogo in cui James sprofonda sono rappresentazioni del suo dolore per quella persona che tanto gli ha dato e alla quale lui, probabilmente, non è stato in grado di restituire altrettanto. E allora, se non avete mai provato il brivido di scoprire perché il fantasma di Mary Shepherd ossessiona la mente del povero James, fatevi un favore e giocate questo immenso dramma umano, oggi disponibile anche con l'ottimo remake dell'anno scorso. Perché da quel lontano giorno in cui  Silent Hill 2 arrivò sul mercato, l'horror non è stato più lo stesso.


Cosa ne pensate? Avete ritrovato la vostra storia d'amore preferita oppure la migliore non è stata menzionata? Scrivetecelo nei commenti e buon San Valentino a tutti!