Tra le tante tematiche affrontate nelle opere di intrattenimento amore e amicizia sono spesso elementi ricorrenti, in particolare nei giochi, e questo è tutto fuorché strano dopotutto sono concetti comuni con cui, presto o tardi, tutti noi facciamo i conti, soprattutto nelle fasi giovanili. Koira è il gioco sviluppato da Studio Tolima e Don't Nod e anche lui parla di amore e amicizia, ma in un modo piuttosto diverso da quanto si è abituati perché non è tra persone bensì narra del rapporto che si crea con il proprio animale domestico, per la precisione un cane.
 
Koira PS5 recensione

Don't Nod è la casa dietro Life is Strange, una software house ormai ben nota per le avventure grafiche come il loro recente Lost Records: Bloom & Rage (qui la nostra recensione), ma che non si è limitata ad un solo genere, spaziando invece anche per altri tipi di giochi senza però mai mettere da parte la grande attenzione per la storia. Ricordiamo, dopotutto, che il loro debutto è avvenuto con l'action Remember Me. Sebbene Koira non sia stato sviluppato da Don't Nod, casa che qui opera come publisher, è da sottolineare che il team è riuscito a rientrare nello spirito della casa francese proponendo un'avventura che fa della sua narrazione, più che della sua storia, il punto di forza dell'esperienza, regalando piccoli momenti di gioia e relax per i giocatori di tutte le età. Attenzione però, per godersi Koira è importante possedere un cuore e della sensibilità!

L'avventura si apre in una bellissima foresta dalle bizzarre e mistiche tinte violacee; Koira porta il giocatore a vestire i panni di un tenero bipede-umanoide che annoiato vaga per questa terra spettrale. Ad un certo punto, l'omino si imbatte in un tenero cagnolino rimasto incastrato in una trappola a tenaglia. Dopo un certo sforzo, l'omino libera il cane che, spaventato, fugge via. Il giocatore, senza alcun invito chiaro o input diretto, si troverà naturalmente ad inseguire l'animale per assicurarsi delle sue condizioni e così si andrà a formare il duo protagonista della mistica avventura: con l'intonazione della propria voce a rappresentare metaforicamente lo sforzo dell'uomo di comprendere l'animale, cane e omino troveranno un punto di incontro e pur senza una riga di dialogo parlato il giocatore riuscirà a comprendere e collaborare con molti altri animali grazie a gesti e suoni musicali.
 
Koira PS5 recensione

La musica usata come linguaggio universale non permetterà solo di mettere in contatto il giocatore con gli altri animali, ma anche con la foresta stessa che reagirà alle sequenze di note che impareremo dai vari compagni, il tutto per narrare una stupenda storia di amicizia tra uomo e cane, un racconto toccante di quel rapporto magico che si viene a creare con il proprio animale domestico. Come già accennato, oltre al simpatico cagnolino ci saranno altri animali con cui si entrerà in contatto e la comunicazione viene demandata alle azioni e alle note musicali che permettono, con semplici melodie, di mettersi in sintonia con la flora e la fauna della foresta, rappresentando in modo efficace l'armonia tra uomo e natura.

Il design incredibilmente tenero e minimale rende azioni semplici, come ad esempio il lancio di un bastoncino seguito dal cane che lo riporta, un'esperienza genuinamente emozionale che poco a poco fanno crescere un senso di complicità tra il giocatore e il mondo di gioco, il tutto senza mai proporre enigmi o problemi particolarmente complessi né fasi di gameplay particolarmente concitate. Il giocoso equilibrio tra uomo e natura si trasporta nelle varie zone della foresta offrendo simpatici spunti con cui divertirsi. Le differenze marcate tra un'area e l'altra, sebbene il passaggio sia spesso graduale, suggeriscono una natura magica della foresta sicché, giusto per fare un esempio, scendendo da un'area ricca di alberi ci si trova inaspettatamente in una tormenta di neve...
 
Koira PS5 recensione

La linearità di Koira non è un problema per la sua efficacia, la semplicità narrativa rende infatti l'avventura del duo ancora più fabesca di quanto già non faccia la grafica del gioco, un mix perfettamente in grado di colpire grandi e piccini con una storia emozionale muta, comprensibile da tutti e, in particolare, da chi ha un buon rapporto con il proprio animale domestico. Se la storia non ha problemi ad intrattenere tutti, purtroppo non si può dire lo stesso del gameplay che risulta fin troppo semplicistico e quindi potenzialmente noioso per i giocatori più esperti, i quali potrebbero trovare avventure altrettanto toccanti e affiancate da sistemi di gioco più appaganti. Detto questo, proprio per la sua semplicità e narrazione, Koira potrebbe essere uno dei migliori titoli con cui avvicinare i propri piccoli al magico mondo dei videogiochi, stimolando la loro sensibilità piuttosto che mettendo alla prova le loro capacità.

GIUDIZIO FINALE

Nella sua spensierata semplicità e intrigante tenerezza, Koira è la tisana aromatica calda che ci viene offerta dopo un freddo e stancante pomeriggio. Immersi nei stupendi paesaggi realizzati a mano, i due protagonisti sapranno farsi strada tanto nella magica foresta teatro degli eventi quanto nel cuore dei giocatori per un'esperienza emozionale che raramente si trova nei videogiochi. La semplicità generale del titolo e la scelta di un linguaggio musicale rispetto ai dialoghi classici rendono Koira un titolo perfetto per i più giovani che potranno sperimentare un'avventura interattiva dalle atmosfere più vicine ad un film d'animazione che non al tipico gioco, il quale tende a richiedere una certa abilità manuale. I più grandi, proprio come nei classici Disney, coglieranno nella storia elementi e spunti su cui riflettere, in particolare pensando alla nemesi del gioco, e l'atmosfera più emozionale potrà essere un buon intervallo dallo stress quotidiano nonché un ottimo punto di inizio per introdurre un proprio caro nel mondo dei videogiochi.

Gioco testato su PlayStation 5.