26 luglio 2007. Nuovo spunto di discussione da ‘Ask John’, la rubrica di ‘AnimeNation News’ dove gli utenti pongono le loro domande a John. Stavolta l’argomento è un classico, ampio da definire e misurare come gli scontri che puntualmente si compiono tra chi sostiene fermamente che gli anime siano dannosi per i ragazzi, e gli altrettanto irriducibili fan dell’animazione made in Japan: E’ vero che gli anime hanno una pericolosa influenza sui ragazzi? L’articolo di John.

Domanda:

Cosa pensi circa le affermazioni che gli anime avrebbero una cattiva influenza sui ragazzi? Qualcuno dice che gli anime sono così carini ma molto dannosi.

Risposta:

Il dibattito sugli anime circa la possibilità della loro cattiva influenza sui ragazzi è un argomento enorme. Un determinato psicologo potrebbe esplorare la materia scavando in profondità, citando teorie, ricerche pubblicate, scoperte psicologiche, testimonianze personali ed esperimenti scientifici. Naturalmente, io non sono in grado di fare ciò in una singola risposta ad una e-mail. Perciò piuttosto che andare contro ad uno studio accuratamente sostenuto, spiegherò solo il mio personale punto di vista sul problema. Spero così facendo di incoraggiare i lettori a rafforzare le loro proprie personali opinioni.

Istintivamente confronterei l’animazione giapponese con la varietà dei film prodotti dall’industria americana. Ma questa analogia ha un principale difetto in relazione a questa particolare discussione. In questo contesto, l’animazione non è direttamente comparabile ai film dal vivo perché si presume che in genere l’animazione abbia maggiore richiamo sui ragazzi rispetto ai live action. Perciò, io metterò a confronto gli anime con i fumetti americani. Entrambi i media artistici sono diffusamente considerati un genere principalmente per bambini, ma l’insieme valuta un’immensa varietà a largo spettro di pubblico. Non tutti i comics sono adatti a ragazzi suggestionabili. Così come non tutti gli anime sono adatti per bambini emotivi. Allora, l’argomento che gli anime abbiano una pericolosa influenza sui ragazzi, è ovviamente ignorante e molto semplificato.
Il fatto che il media artistico sia largamente considerato un intrattenimento essenzialmente per bambini, non significa che sia la verità. Ci sono molti fumetti destinati ad un pubblico adulto che mostrano sesso, uso di droghe, linguaggio volgare e violenza gratuita. Lettori razionali e adulti comprendono che questi contenuti raffigurano un mondo di finzione che ha leggi, regole sociali e standard morali diversi da quelli del mondo reale. Comunque, giovani ragazzi non hanno ancora la capacità intellettuale di distinguere tra rappresentazioni fittizie di comportamenti che appaiono ammissibili ma che non sono accettabili nella vita reale.

Allo stesso modo alcuni anime possono mostrare azioni e circostanze che possono sembrare naturali, accettabili e credibili nel loro contesto, ma che non riflettono la vita reale. Forzare gli anime ad essere onestamente realistici e socialmente più responsabili, è compromettere la libertà artistica, ed è un'ingiusta imposizione sulla razionalità dei telespettatori maturi. La soluzione è non alterare gli anime. La soluzione è supervisionare attentamente quale influenza gli anime possono esercitare sui ragazzi che vi sono esposti. E’ illegale mostrare ai bambini la pornografia. Un simile precetto morale può anche essere applicato. Responsabilità di adulti, genitori e supervisori dovrebbe essere quella di assicurarsi di tenere lontani bambini impressionabili dal materiale ritenuto inappropriato per loro. Se un anime influenza negativamente un ragazzo, è solo perché un adulto irresponsabile gli ha permesso di seguire un programma non adatto per lui.

Il ragionamento che un anime è pericoloso perché carino è una mera scusa creata da irresponsabili tutori… In altre parole, un anime può avere un’influenza dannosa su un ragazzo solo se persone con ruoli di responsabilità hanno permesso all’anime di influenzarlo negativamente. E in questo caso io do la responsabilità di questo ai suoi tutori, non all’anime. Perfino se un anime destinato ai ragazzi contiene scene o messaggi che possono influenzarne negativamente il comportamento, ai ragazzi può essere impedito di guardare l’anime.

L’anime, di per sé, non ha la possibilità di essere dannoso perché non ha consistenza fisica…
Un anime non può sopraggiungere e sbranare un ragazzo come potrebbe fare un animale feroce… L’anime può solo esercitare la sua influenza su uno spettatore influenzabile, perciò il vero elemento di pericolosità non è l’anime, piuttosto sono i responsabili che consegnano a spettatori impressionabili materiale inappropriato. Ammetto che gli anime spesso contengono scene o eventi che facilmente spettatori suggestionabili possono mal interpretare, ma il senso dell’arte è di restare fedele alle proprie idee. L’arte che accetta compromessi per essere completamente innocua e inoffensiva, nella mia opinione, è indegna. Credo fermamente che le accuse agli anime di essere pericolosi per i bambini siano solo una scusa da parte di persone pigre e irresponsabili per razionalizzare la propria riluttanza a sforzarsi di determinare l’adeguatezza di materiale cui essi stessi si espongono, o permettere ai ragazzi di esporsi.

Fonte: AnimeNation News.