Non avevo intenzione di scrivere molto ma di esaminare strettamente l'edizione, poi ho finito quasi per passare il volume ai raggi X.
La prima cosa che notiamo è la mancanza della sovraccopertina, che un'edizione che si fregia del titolo di Perfect dovrebbe avere. Però, il volume - e stavolta la definizione è proprio consona dato il formato e la mole di pagine - fa certamente la sua figura in libreria. Le copertine sono le stesse della penultima edizione giapponese Kanzenban di Shueisha (la più recente, tuttora in corso, è la Jump Remix che presenta volumi ancora più grossi e le schede dei personaggi con i character design tratti dalle ultime serie animate).
La grafica di copertina è molto spartana e il logo "I Cavalieri dello Zodiaco - Saint Seiya" di una semplicità quasi imbarazzante; l'unico vezzo che si concede è la stampa argentea della stellina compresa nella sfera del logo.
Sfogliando il corposo volume di circa 240 pagine, di cui almeno una dozzina finali in pratica completamente bianche (evviva lo spreco di carta, e sì che spesso proprio al suo costo viene imputato l'alto prezzo dei manga), ci si accorge di un'altra cosa: le pagine a colori. Beh, saranno circa 13 pagine, comprese le due schede dei personaggi con Seiya e Shiryu, quelle davvero a colori (ciano, rosso e giallo, più ovviamente il bianco della carta e il nero dell'inchiostro). La maggior parte di quelle definite a colori sono in realtà in bicromia: rosso e grigio, come da usanza in certi vecchi manga. E sinceramente devo dire di aver apprezzato maggiormente queste pagine rispetto a quelle policrome dove l'accostamento dei colori è molto discutibile, con balloon celestini e sfondi gialli (ma di questo immagino dovremmo ringraziare lo stesso autore).
Per quanto riguarda la stampa e la carta sono rimasto favorevolmente impressionato. Sono entrambi di buona qualità, con una carta bianca di grammatura superiore alla solita proposta dall'editore Star Comics. La resa grafica, sia nelle pagine colorate che in b/n, è buona, con disegni e retini ben riprodotti. A dire il vero ho trovato solo un brutto esempio di effetto trama nel cielo che fa da sfondo alla pagina 35. Essendo l'unico effetto moiré presente nel volume, e non avendo l'originale per fare un confronto, è difficile dire se dovuto alla stampa della Star Comics o se ad un errore dell'autore nell'applicazione del retino. Protenderei verso questa seconda ipotesi, essendo in questo volume l'unico caso. Per il resto, ripeto, una stampa sorprendentemente accurata e, soprattutto, pulita.
Per quanto riguarda l'adattamento, già dal titolo s’intuisce l’incapacità di decidersi se puntare sulla fedeltà assoluta o virare verso una rielaborazione più popolare per attirare più pubblico grazie al brand consolidato. Non mi riferisco ai nomi dei personaggi, che ovviamente e giustamente sono quelli originali. Infatti, abbiamo Seiya e non Pegasus, Shiryu e non Sirio, Shun e non Andromeda, e così via. L'incertezza la troviamo in termini come "cloth" più che altro. Ora so bene che si aprirebbe un discorso infinito, come spesso è avvenuto - l'adattamento di questo manga/anime in Italia è forse quello più discusso in assoluto - e pertanto non ho alcuna intenzione di riprendere l'argomento, poiché ogni appassionato e anche ogni adattatore ha la sua particolare visione. Mi limito solo a notare alcune cose:
Il termine cloth (tessuto) in un adattamento fedele dovrebbe essere "paramento" (come vorrebbe l'autore), anche se è sotto gli occhi di tutti che quelle che i protagonisti indossano non sono vesti sacre ma armature di bronzo, argento e oro. Un adattamento fedele userebbe sempre e solo questo termine o al massimo paramenti. Invece cloth è usato come sinonimo di armatura, quest’ultimo un termine largamente usato nei dialoghi. Una volta, si tratti pure di un termine improprio, è stato usato anche "vestigia".
La parola "cavaliere" non è mai comparsa neppure una volta, ma sono stati usati unicamente il termine "saint" (che non si può sentire) o "sacro/i guerriero/i". Ma questa è una traduzione comprensibile, nonostante sia davvero fastidioso, almeno per il sottoscritto, leggere termini in inglese, o presunto inglese, riferiti a personaggi giapponesi o greci nei testi in italiano. Per questo stesso motivo mi domando come mai i nomi dei colpi speciali di Seiya e Shiryu non siano stati tradotti in italiano, considerando che non sono indicati in inglese (come quelli di altri cavalieri invece la cui pronuncia sarebbe imposta dallo stesso autore). I dialoghi, in ogni modo, sono scorrevoli e abbastanza ben scritti.
Sorvolando sulla trama del manga, perché penso non ce ne sia bisogno per un titolo così famoso (in caso date un'occhiata alla scheda relativa) e sui disegni di Masami Kurumada, autore che o si odia o si ama, dopo la lettura di questo primo volume mi rimangono due dubbi: nella vecchia edizione Granata Press ricordo si affermava che il nonno di Saori (la famosa Lady Isabel) aveva generato un centinaio di figli sparsi per il mondo, ma secondo questa traduzione invece li aveva adottati. Quale sarà la traduzione corretta (conoscendo le sparate di Kurumada neppure la prima ipotesi sarebbe così improbabile)? Ad un certo punto si dice che l'armatura di Cygnus (ma perché non Cigno?) è fatta col ghiaccio di un ghiacciaio eterno. Ma non dovrebbe essere di bronzo? Svista dell'adattamento o errore di Kurumada?
In definitiva un'edizione discreta, tenendo conto anche del prezzo piuttosto basso di soli 4 euro (nella speranza che non lieviti in corsa), e sperando che la qualità globale dell'edizione rimanga questa per tutti i 22 volumi previsti. Ve la consiglio anche perché c'è poco da scegliere: non penso che una nuova edizione sarà stampata prima di diversi anni...
La prima cosa che notiamo è la mancanza della sovraccopertina, che un'edizione che si fregia del titolo di Perfect dovrebbe avere. Però, il volume - e stavolta la definizione è proprio consona dato il formato e la mole di pagine - fa certamente la sua figura in libreria. Le copertine sono le stesse della penultima edizione giapponese Kanzenban di Shueisha (la più recente, tuttora in corso, è la Jump Remix che presenta volumi ancora più grossi e le schede dei personaggi con i character design tratti dalle ultime serie animate).
La grafica di copertina è molto spartana e il logo "I Cavalieri dello Zodiaco - Saint Seiya" di una semplicità quasi imbarazzante; l'unico vezzo che si concede è la stampa argentea della stellina compresa nella sfera del logo.

Per quanto riguarda la stampa e la carta sono rimasto favorevolmente impressionato. Sono entrambi di buona qualità, con una carta bianca di grammatura superiore alla solita proposta dall'editore Star Comics. La resa grafica, sia nelle pagine colorate che in b/n, è buona, con disegni e retini ben riprodotti. A dire il vero ho trovato solo un brutto esempio di effetto trama nel cielo che fa da sfondo alla pagina 35. Essendo l'unico effetto moiré presente nel volume, e non avendo l'originale per fare un confronto, è difficile dire se dovuto alla stampa della Star Comics o se ad un errore dell'autore nell'applicazione del retino. Protenderei verso questa seconda ipotesi, essendo in questo volume l'unico caso. Per il resto, ripeto, una stampa sorprendentemente accurata e, soprattutto, pulita.
Per quanto riguarda l'adattamento, già dal titolo s’intuisce l’incapacità di decidersi se puntare sulla fedeltà assoluta o virare verso una rielaborazione più popolare per attirare più pubblico grazie al brand consolidato. Non mi riferisco ai nomi dei personaggi, che ovviamente e giustamente sono quelli originali. Infatti, abbiamo Seiya e non Pegasus, Shiryu e non Sirio, Shun e non Andromeda, e così via. L'incertezza la troviamo in termini come "cloth" più che altro. Ora so bene che si aprirebbe un discorso infinito, come spesso è avvenuto - l'adattamento di questo manga/anime in Italia è forse quello più discusso in assoluto - e pertanto non ho alcuna intenzione di riprendere l'argomento, poiché ogni appassionato e anche ogni adattatore ha la sua particolare visione. Mi limito solo a notare alcune cose:
Il termine cloth (tessuto) in un adattamento fedele dovrebbe essere "paramento" (come vorrebbe l'autore), anche se è sotto gli occhi di tutti che quelle che i protagonisti indossano non sono vesti sacre ma armature di bronzo, argento e oro. Un adattamento fedele userebbe sempre e solo questo termine o al massimo paramenti. Invece cloth è usato come sinonimo di armatura, quest’ultimo un termine largamente usato nei dialoghi. Una volta, si tratti pure di un termine improprio, è stato usato anche "vestigia".
La parola "cavaliere" non è mai comparsa neppure una volta, ma sono stati usati unicamente il termine "saint" (che non si può sentire) o "sacro/i guerriero/i". Ma questa è una traduzione comprensibile, nonostante sia davvero fastidioso, almeno per il sottoscritto, leggere termini in inglese, o presunto inglese, riferiti a personaggi giapponesi o greci nei testi in italiano. Per questo stesso motivo mi domando come mai i nomi dei colpi speciali di Seiya e Shiryu non siano stati tradotti in italiano, considerando che non sono indicati in inglese (come quelli di altri cavalieri invece la cui pronuncia sarebbe imposta dallo stesso autore). I dialoghi, in ogni modo, sono scorrevoli e abbastanza ben scritti.
Sorvolando sulla trama del manga, perché penso non ce ne sia bisogno per un titolo così famoso (in caso date un'occhiata alla scheda relativa) e sui disegni di Masami Kurumada, autore che o si odia o si ama, dopo la lettura di questo primo volume mi rimangono due dubbi: nella vecchia edizione Granata Press ricordo si affermava che il nonno di Saori (la famosa Lady Isabel) aveva generato un centinaio di figli sparsi per il mondo, ma secondo questa traduzione invece li aveva adottati. Quale sarà la traduzione corretta (conoscendo le sparate di Kurumada neppure la prima ipotesi sarebbe così improbabile)? Ad un certo punto si dice che l'armatura di Cygnus (ma perché non Cigno?) è fatta col ghiaccio di un ghiacciaio eterno. Ma non dovrebbe essere di bronzo? Svista dell'adattamento o errore di Kurumada?
In definitiva un'edizione discreta, tenendo conto anche del prezzo piuttosto basso di soli 4 euro (nella speranza che non lieviti in corsa), e sperando che la qualità globale dell'edizione rimanga questa per tutti i 22 volumi previsti. Ve la consiglio anche perché c'è poco da scegliere: non penso che una nuova edizione sarà stampata prima di diversi anni...
In questi solo le prime poche pagine sono a colori (normalmente alcune usate per pubblicità), seguite da alcune in bicromia e il resto monocromatico.
In genere i primi 2 manga della rivista sono:
1° manga poche pagine a colori e il resto in bicromia
2° manga poche pagine in bicromia e il resto in B&N
altri 10,11,12,13 manga in B&N
A rotazione vari manga vengono posizionati nelle prime due posizioni, anche se non tutti.
Per esempio VGAI ebbe pagine in bicromia (fu diverse volte il 2° manga della rivista) ma non a colori (non fu mai il 1° manga della rivista).
In italia però credo siano sempre stampati i bicromia come pagine a colori per via delle apparecchiature di stampa.
allora x me nn si puo vedere il pipino del david, che ci devo far mettere una foglia sopra?
come sta scritto in originale cosi deve essere tradotto...
Per i materiali delle armature, in realtà non sarebbero nemmeno di vero bronzo, argento o oro. Infatti quando Mu le ripara dice di usare l'olihalcon e il gammanium.
mi fa una voglia questa edizione
..cavolo
se non avessi gia' finito la prima edizione
e poi le pagine a colori...
mah..
Ho scritto vecchi manga ma avrei potuto scrivere “akahon”, ovvero libri rossi. Sono questi i primi esemplari di manga che presentavano la tipica stampa a due colori, nero e rosso. Tra i primi titoli che furoreggiavano, specie nella zona di Osaka, a fine anni '40 c'era “Shintakarajima”, La Nuova Isola del Tesoro, uno dei primi lavori di Osamu Tezuka. I libri rossi erano soprattutto rivolti al pubblico di bambini, presso cui avevano grande successo. Da allora la tecnica è stata usata su molti manga, e la ritroviamo in particolare nei titoli più datati, ma non si tratta di una tradizione Shueisha in particolare.
Infatti sono dei fessi, potrebbero fare come la panini che ci rifila prezzi assurdi solo per la sovracopertina, che però è fondamentale e quindi alla fine compriamo e lo intascano. Magari poi trovi delle traduzioni schifose... ma hai la sovracopertina!!!!
NON è SPOILER:
sono figli suoi e basta... perchè se si scopre nella saga dei cieli che il vecchio è in realtà zeus... che è il padre degli dei... tutto torna...
[Che fantasia... - Antonio.]
Voglio sapere adesso perche Dragon Ball perfect edition é un caso particolare,ed é stato censurato,hanno paura di fare vedere il sedere di bulma e la patatina per 2 pagine e dopo la fanno vedere nuda sotto la doccia,ma che gli é preso a sti editori??
Tornando a Saint Seiya io mi auguro davvero che il Next Dimension sfoci finalmente nel Tenkai-hen!
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.